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Dialoghi di Pistoia | Lezioni e conferenze

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May 27, 2017 • 51min

Gianni Berengo Gardin e Roberto Koch | Cultura dell'immagine o della fotografia? | Dialoghi di Pistoia 2017

Qual è la situazione attuale della fotografia? Mai, come oggi è vero il detto che viviamo nella civiltà dell’immagine. L’epoca digitale sembra, infatti, stia sostituendo alla fotografia l’immagine, più superficiale e meno necessaria. “Fare fotografie è come essere su un treno in corsa, che ti fa vedere un paesaggio bellissimo, ma per fotografare bisogna scendere da quel treno.” Una riflessione su quale sia il senso del lavoro del fotografo oggi partendo da queste parole di Berengo Gardin, che ci mostrano la necessità di un tempo lento, approfondito, del tutto diverso da quello tumultuoso e autoreferenziale che porta a realizzare immagini a valanga, a riempire i social di selfie, a guardare e dimenticare immediatamente migliaia di immagini. Le fotografie di Berengo Gardin invece ci sono indispensabili per capire come siamo e come eravamo, e lo saranno ancor più tra qualche decennio, quando diventeranno forse le immagini che racconteranno davvero la nostra civiltà.
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May 26, 2017 • 47min

Claudio Magris | Chi è maestro? | Dialoghi di Pistoia 2017

Se la cultura ci rende umani, chi ci trasmette il sapere? Chi è maestro? Sin dall’antichità il tema del delicato, imprescindibile rapporto maestro-allievo è stato al centro di molte riflessioni, e così per Claudio Magris, uno dei maggiori intellettuali della nostra epoca. Proprio partendo dalla sua esperienza con uno dei suoi maestri – il poeta Biagio Marin – con il quale ha coltivato per quasi trent’anni un intenso rapporto intellettuale, passando per la sua intensa e proficua attività di insegnamento, e aprendo poi ai grandi esempi che la storia della letteratura ci offre, Magris ci parlerà di quel rapporto specialissimo che da millenni permette il passaggio di conoscenza e il riconoscimento fra maestro e allievo: “Avere autentici maestri è una grande fortuna, ma è anche un merito, perché presuppone la capacità di saperli riconoscere e di sapere accettare il loro aiuto”.
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May 26, 2017 • 1h 9min

Guido Tonelli | Il grande racconto delle origini: le nuove sfide della ricerca | Dialoghi di Pistoia 2017

La ricerca scientifica più avanzata ci fornisce oggi un racconto meraviglioso delle nostre origini. È la storia più completa e convincente che siamo riusciti a mettere assieme; è coerente con tutto quello che abbiamo osservato finora e ci costringe ad avventurarci in territori nei quali la mente rischia di perdersi, ma contiene visioni capaci di togliere il respiro. La storia di una grande avventura, a opera di uomini e di donne che esplorano gli angoli più reconditi della materia; per fare un viaggio all’indietro nel tempo verso il “non-luogo” da cui è nato il tutto; per cercare di capire quella strana singolarità che ha dato origine alla meraviglia che ci circonda e raccogliere indizi sulla sua fine. Le nuove sfide della ricerca scientifica, raccontate da un grande protagonista.
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May 26, 2017 • 45min

Salvatore Settis | Cieli d’Europa. Cultura, creatività, uguaglianza | Dialoghi di Pistoia 2017

Le distruzioni intenzionali di opere d’arte, l’incuria che affligge i monumenti e i paesaggi, il declino delle città storiche e il diffondersi dei ghetti urbani sono segnali (diversi, ma convergenti) di una crisi che non è solo economica e politica, ma culturale. Stiamo disimparando a convivere con il nostro passato, a cui non sappiamo più guardare se non con nostalgia o disagio. Nessun osservatorio è più adatto dell’Europa, attraversata da spinte di disgregazione che nascono da un progetto economico-politico in cui la cultura ha avuto sinora un ruolo gregario. Ma che cosa, se non l’esercizio creativo del pensiero critico, può consentirci di comprendere i processi in corso? Una memoria culturale “plurale” osservata con “sguardo distante”, è il terreno di crescita di una creatività che non mira all’effimera felicità del successo, ma comporta la piena realizzazione delle proprie potenzialità: un sentimento che incardina l’individuo nella comunità di cui fa parte.
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May 29, 2016 • 50min

Anna Oliverio Ferraris | Giocare per imparare a vivere. Il valore del gioco nell’infanzia | Dialoghi di Pistoia 2016

EVENTO SPOSTATO IN PIAZZA DEL DUOMO In uno studio durato trent’anni è emerso che gli adolescenti che nell’infanzia hanno giocato molto, all’aperto e spontaneamente, sono, in media, meno ansiosi e depressi, più intraprendenti e sereni dei coetanei che hanno giocato poco e trascorso molto tempo davanti al video. Sanno creare le condizioni per divertirsi senza dover ricorrere all’alcol o droghe per provare piacere. La ragione di questo divario è insita nella natura del gioco infantile, un’attività complessa che origina dal bambino stesso e che risponde alle esigenze della crescita. I giochi di movimento all’aperto stimolano il metabolismo e la crescita della corteccia cerebrale. Giocando i bambini acquisiscono abilità fisiche e sociali che generano sicurezza, imparano ad affrontare gli imprevisti, gestire la paura ed esercitare l’autocontrollo. Si sentono bene, il che rappresenta una forma di terapia naturale che consente loro di non perdere la fiducia in se stessi di fronte alle normali difficoltà della vita.  
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May 29, 2016 • 1h 1min

Marco Dotti | La corruzione del Gioco | Dialoghi di Pistoia 2016

L’azzardo di massa è un giro d’affari annuo di quasi novanta miliardi di euro in Italia – nove miliardi di guadagno per lo Stato – la metà dei quali generati da slot machine. Sono infatti più di quattrocentomila le “macchinette” presenti sul territorio italiano, un numero senza pari nel mondo, e da anni si espandono in ogni luogo di prossimità o di incontro, ramificandosi nelle abitudini di uso e consumo di milioni di italiani e danno forma al cosiddetto predatory gambling. Calato in un contesto di massa, grazie alle tecnologie di programmazione e design, l’azzardo non solo ribadisce, ma ridefinisce le distanze fra ciò che è gioco, e ciò che opera solo in ragione della sistematica corruzione del gioco, a tutti i livelli. Un fenomeno sociale e culturale dagli impatti devastanti sul tessuto sociale, economico, relazionale, affettivo, di cui ancora tardiamo a comprendere la portata presente e futura. Cosa fare? Come salvarsi?
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May 29, 2016 • 54min

Marco Tardelli, Bruno Barba | L’importante è giocare: i valori dello sport | Dialoghi di Pistoia 2016

Uno dei più grandi campioni della storia del calcio italiano, un antropologo del pallone e un’autrice di trasmissioni sportive dialogano sui valori, le emozioni e i sentimenti dello sport. Gli sport, e in particolare il calcio, rappresentano una straordinaria occasione di educazione, fratellanza e conoscenza. Possono essere palestre di umiltà e di bellezza, esercizi di umanità e di crescita culturale. Spesso però una misteriosa volontà di autodistruzione ce ne mostra la parte peggiore: la violenza, il razzismo, il business. Attraverso la storia e l’esperienza di un campione scopriremo che il calcio, parla di noi, sa canalizzare e sollecitare emozioni e può arricchire la nostra cultura. È possibilità di ascesa sociale, è dramma, è mito, è gioia di un paese intero e disillusione perpetua. Soprattutto, è uno straordinario strumento di conoscenza e di formazione dell’identità, tanto individuale quanto nazionale.
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May 29, 2016 • 51min

Adriano Favole | Tombola! Il gioco e la creatività culturale | Dialoghi di Pistoia 2016

Il gioco unisce libertà e creatività al rispetto di regole condivise. I giochi sono però anche terreni di imprevedibilità e trasformazione: cambiano le regole, nascono nuovi giochi. Attraverso i giochi l’essere umano sperimenta situazioni inedite e mette alla prova i legami sociali. Ma cosa succede quando i giochi viaggiano? Cosa diventano il lotto e la tombola in una piccola comunità dell’Oceania? Come si è trasformato il rugby viaggiando tra le culture maori e quelle europee? I giochi e gli sport hanno oggi infatti una vocazione globale, viaggiando a velocità sempre più elevate, un po’ come gli esseri umani. Riflettere sulla globalizzazione, tuttavia, significa anche porsi il problema delle trasformazioni: al pari delle credenze religiose, delle tecnologie, delle idee in genere, i giochi subiscono torsioni e trasformazioni nel momento in cui sono fatti propri da società “native”. Uno studio interculturale dei giochi promette di mettere in luce importanti aspetti della creatività culturale.
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May 29, 2016 • 49min

Stefano Bartezzaghi e Davide Tortorella | Giochi incrociati | Dialoghi di Pistoia 2016

«Dove gioca un bambino, là è sepolto un segreto», ha detto Walter Benjamin. Là dove Stefano Bartezzaghi sfida Davide Tortorella bisogna scrivere il nome di un gioco. Si tratta di uno schema di parole crociate da riempire: un cruciverba che parla di giochi. I giochi hanno nomi che si tramandano di bambino in bambino, secondo logiche che appaiono misteriose. Il cruciverba è una scacchiera per il linguaggio, su cui a muoversi non sono i pezzi, cioè le lettere, ma il loro senso. Le caselle bianche reclamano di essere riempite; le caselle nere ci ripetono che un bel gioco dura poco, e ci dicono quanto. Il gioco di Bartezzaghi e Tortorella fa incrociare gli elementi più disparati, casuali e frivoli della nostra cultura. Non tanto sul serio, vuole dirci almeno due cose: che non c'è nulla che valga se non è connesso a qualcos’altro e che, alla fine, quello che importa è sapere a che gioco stiamo giocando. Il cruciverba dei Dialoghi da fare tutti assieme!
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May 29, 2016 • 47min

Luca De Biase | ll gioco nell’infosfera: il dominio dei videogiochi | Dialoghi di Pistoia 2016

I videogiochi sono i giochi che si giocano con un video? In realtà, sono la dimensione ludica dell’iperstoria, il tempo dell’infosfera. Nel Novecento, la fenomenologia dei videogiochi si concentrava di solito sulle storie, sulle macchine, sul gigantismo dell’industria. Soprattutto si rifletteva sulle storie, si raccontavano i videogiochi come simulazione o come apprendimento, come liberazione di identità plurime, come competizione, come accettazione volontaria di regole a scopo di svago. Ma tutte queste cose non li distinguono dagli altri giochi. Casomai i videogiochi mostrano queste qualità del gioco in modo molto esplicito. Le loro caratteristiche implicite sono più interessanti: le regole sono spesso ciò che va scoperto per proseguire e vincere nel gioco; la commistione tra autorialità delle storie e il protagonismo dell’utente; il confine mobile tra il gioco, volontario, e la realtà, obbligatoria. I giochi nell’infosfera esplorano la realtà dell’infosfera: l’algoritmo.

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