

Dialoghi di Pistoia | Lezioni e conferenze
A cura del festival di antropologia del contemporaneo
Un nuovo modo nuovo di fare approfondimento culturale, con taglio antropologico, e con nuovi sguardi sulle società umane: 200 lezioni, dialoghi e conferenze di studiosi e esperti con letture inedite del mondo che ci circonda sui temi: identità, corpo, dono, viaggio, incontro, condivisione, abitare, gioco, cultura, creatività, convivenza, linguaggi.
"I Dialoghi stanno compiendo un percorso per meglio comprendere la realtà che ci circonda, spinti dall’interesse per gli altri e per le altre culture, nella consapevolezza di essere su una imbarcazione comune, in un viaggio antropologico attorno all’umanità."
Giulia Cogoli, ideatrice e direttrice dei Dialoghi
Web: www.dialoghidipistoia.it
Promosso dalla Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia
"I Dialoghi stanno compiendo un percorso per meglio comprendere la realtà che ci circonda, spinti dall’interesse per gli altri e per le altre culture, nella consapevolezza di essere su una imbarcazione comune, in un viaggio antropologico attorno all’umanità."
Giulia Cogoli, ideatrice e direttrice dei Dialoghi
Web: www.dialoghidipistoia.it
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Episodes
Mentioned books

May 25, 2019 • 54min
Paolo Pellegrin con Roberto Koch | Sguardi di confine. La fotografia come dialogo | Dialoghi di Pistoia 2019
«Una fotografia non è un’ideologia che stravolge le menti, è un seme: se sposta qualcosa lo fa piano, crescendo dentro chi la guarda.» Nelle parole di Paolo Pellegrin troviamo il senso del suo osservare il mondo, con un approccio da antropologo che raccoglie materiale sul campo per poi articolare una visione che è necessariamente sempre propria. Il suo sguardo si muove sul crinale che separa l’umanità dalla disumanità, tra spazi definiti da barriere non solo fisiche, ma soprattutto culturali. La sua fotografia è sempre evocazione emotiva di uno stato d’animo. Nel raccontare l’altro da sé si immerge nelle conflittualità umane, che a largo raggio generano tragedie di cui ci arriva un’eco ormai soffusa nella grande massa di immagini a cui siamo sottoposti quotidianamente. Paolo Pellegrin, dialogando con Roberto Koch, approfondirà il tema del confine e del conflitto, riflettendo sui muri che costruiamo, a partire da noi stessi.

May 24, 2019 • 44min
Marco Aime | Dalla comunità al muro, perché a volte i razzismi vincono? | Dialoghi di Pistoia 2019
“Comunità” è una parola che sembra venire dal passato, che evoca calore, intimità, conoscenza, capacità di stare assieme. Ma non è semplice costruire una comunità, occorre una volontà continua di convivere, di negoziare quotidianamente con gli altri, di mantenere vive le relazioni. Una comunità è un progetto comune a cui occorre credere affinché continui a vivere. Accade, infatti, che influenze esterne o fratture interne mettano in crisi i legami tra le persone, che l’orizzonte comune sbiadisca o addirittura svanisca nel vuoto. Ecco allora che quel senso di appartenenza viene meno e ci si ritrova orfani della comunità. Accade anche che paura, rabbia, egoismo finiscano per restringere i confini del Noi, fino a escluderne gli Altri, risvegliando nuovi o vecchi razzismi. Allora si costruiscono quei muri che ci negano ogni orizzonte e gettano su di noi la loro ombra, raffreddando quel tepore che la comunità sapeva dare.

May 24, 2019 • 52min
Federico Faloppa con Adriano Favole | Parole per dividere, parole per con-dividere. Un dialogo fra linguistica e antropologia | Dialoghi di Pistoia 2019
Parole che offendono, feriscono, esprimono odio. Ne siamo circondati, nella comunicazione pubblica e privata, in ogni registro linguistico, in ogni contesto. Entrano, grazie ai social media, nella nostra vita privata con prepotenza. Odiatori seriali, agitatori politici, speculatori mediatici: dividere è diventato un affare per molti, un prodotto con cui cambiare le nostre abitudini. Si va dall’odio esplicito fatto di insulti contro donne, bambini, migranti, neri, omosessuali, disabili, studenti, a un odio più raffinato, fatto di vittimismo e retorica. C’è chi si diverte, chi ci guadagna, chi soffre in silenzio (le vittime), chi si gira dall’altra parte. Ma anche chi prova a opporsi con strumenti come l’indignazione, le leggi, la costruzione di un dialogo reale. Chi propone parole che costruiscano ponti, che uniscano su valori e diritti condivisi. Parole altre, per restituirci contenuti che sembrano smarriti. Parole che guardino lontano, parole alte.

May 24, 2019 • 42min
Enzo Bianchi | Insieme... | Dialoghi di Pistoia 2019
Conferenza di aperturaNon c’è uomo senza altri uomini, e ogni persona fa parte dell’umanità, fa parte di una realtà in cui ci sono gli altri. Il dialogo è indispensabile se si vuole continuare ad abitare in questo mondo che, senza pace e giustizia, è destinato all’invivibilità. Le ferite inferte alla civiltà dai comportamenti indegni dell’uomo rischiano di essere mortali e di pregiudicare la sopravvivenza della democrazia e della società pluralista. Davanti al quadro sconsolante di una società ormai incapace di ascoltare se stessa, invasa dall’egolatria dominante e dai comportamenti incivili che propongono solo parole e gesti carichi di odio, emerge l’urgenza di riconoscere la presenza di una spiritualità che fa dire che l’umanità è una. Spiritualità non intesa in stretto senso religioso, ma come vita interiore profonda, come impegno nelle vicende umane, come ricerca di un vero servizio agli altri, attenta alla dimensione estetica e alla creazione di bellezza nei rapporti umani.

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May 27, 2018 • 53min
Massimo Recalcati | La creatività come manifestazione del desiderio | Dialoghi di Pistoia 2018
Quando il peso delle regole (morali) spegne la vita, schiaccia il desiderio e inibisce la creatività, la psicoanalisi opera per sottrarre l’uomo da questo peso sacrificale, per restituirgli la libertà del desiderio e della creatività come manifestazione del desiderio stesso.
In Nietzsche l’uomo cammello è l’uomo senza creatività, l’uomo che rinuncia al suo desiderio, che fugge la propria libertà, per consegnarsi a un padrone assoluto: alla Storia, alla Razza, al Partito, alla conoscenza oggettiva. Ma l’esperienza sconfinata della libertà non è mai solo una semplice esperienza di evasione e liberazione. Nietzsche infatti avverte sul rischio della nostalgia e del rimpianto per la Legge che restringe la vita rassicurandola. Uno dei più noti psicoanalisti italiani ci parla del rapporto tra la Legge, la libertà, il desiderio e la creatività.

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May 27, 2018 • 57min
Francesca Rigotti | Le età della creatività | Dialoghi di Pistoia 2018
“Se mi chiedessero di segnalare un esempio di mente creativa, la maggior parte di noi proporrebbe un giovane uomo intelligente e istruito. Io no, e non penserei nemmeno a una giovane donna, per quanto generosa e intelligente. Andrei invece al mercato di qualche paese e prenderei una donna anziana.” Le parole di Ursula Le Guin ci sembrano un ottimo punto di partenza per rovesciare pregiudizi e stereotipi, nonché per andare alla ricerca di momenti di creatività mentale presso chi è stato confinato al regno della procreatività fisica (le madri), o chi della creatività è stato espropriato in nome di un diffuso quanto non giustificato “giovanilismo” (i vecchi). Ma è proprio vero che la maternità di figli blocca la paternità di idee? O che le capacità inventive vengono meno a causa dell’età avanzata, e che oggi i vecchi sono coloro che sempre più non sanno? Forse questi sono soltanto miti e ossessioni del nostro tempo, che proveremo a mettere in discussione.

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May 27, 2018 • 48min
Giovanni De Luna | 1968: l’anno della disobbedienza? | Dialoghi di Pistoia 2018
Giovanni De Luna, storico esperto del '68, analizza la disobbedienza giovanile nel contesto globale. Parla di come gli eventi del '68 abbiano trasformato le generazioni, con giovani che si sono fatti portatori di una nuova forma di protesta. Discutendo delle sommosse a Praga, Parigi e Berlino, De Luna sottolinea il legame tra gioventù e contestazione delle regole del passato. Inoltre, esplora l'importanza della memoria di quegli anni e il suo impatto sulla società contemporanea.

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May 27, 2018 • 1h 8min
Richard Sennett | Rompere le regole per vivere in una città aperta e plurale | Dialoghi di Pistoia 2018
Richard Sennett, sociologo e scrittore americano, discute della necessità di rompere le regole delle città chiuse per creare spazi urbani inclusivi. Sottolinea l'importanza della modestia e della diversità nell'interazione sociale. Parla della sfida della pianificazione urbana in Cina e come ristrutturazioni, come quella a Delhi, possano trasformare gli ambienti. Racconta anche un aneddoto di tolleranza, enfatizzando il ruolo delle città nella promozione della coesistenza e affronta le sfide del cambiamento climatico sulle aree urbane.

May 27, 2018 • 57min
Paolo Apolito | Rompere il ritmo. Condivisione e inclusione | Dialoghi di Pistoia 2018
C’è una dimensione ritmica negli esseri umani, nei loro corpi, ma soprattutto nelle loro relazioni comunicative. La comunicazione infatti è ritmica, musicale e si esprime nelle posture e nei movimenti del corpo, del volto, della voce. Ma che cosa avviene quando un estraneo, uno straniero si avvicina a noi e a questi ritmi condivisi? Quanto è creativa e inclusiva la ritmicità dell’uomo? Lo straniero è colui che “non va a tempo”, eppure le relazioni tra estranei sono immancabili nella nostra specie, incontrarsi tra “alieni” è stato l’asse portante di tutte le storie umane. Per reggere alla sfida dell’incontro culturale sono necessari processi di meticciamento ritmico. Forme musicali moderne come il jazz, il reggae, sono un esempio di ibridazioni ritmico-musicali. Ciò è reso possibile, in condizioni di apertura reciproca, dalla capacità mimetica degli esseri umani, una potente risorsa, che è un motore primario dei processi di creatività meticcia.

May 27, 2018 • 46min
Eraldo Affinati | Il sogno di un’altra scuola | Dialoghi di Pistoia 2018
La scuola può diventare il luogo di resistenza etica in un mondo frantumato e in piena trasformazione culturale, dove si può recuperare il rapporto virtuoso tra famiglia, educazione e ambiente sociale, in un’epoca che vede adulti fragili e adolescenti difficili. Oggi che cosa significa qualità scolastica? Come affrontare il tema spinoso della valutazione, o dell’uguaglianza delle posizioni di partenza? Fare lezione oggi significa un’esperienza da vivere più che contenuti da trasmettere, significa affrontare il rischio della finzione pedagogica, il tema della rivoluzione digitale e di come cambia la percezione del testo, significa porsi il problema della concentrazione e del potenziale inespresso dei ragazzi.
La scuola come luogo di rottura e cambiamento, seguendo la lezione di don Lorenzo Milani. Una scuola con classi eterogenee e che sostiene la battaglia dell’integrazione.