
Dialoghi di Pistoia | Lezioni e conferenze
Un nuovo modo nuovo di fare approfondimento culturale, con taglio antropologico, e con nuovi sguardi sulle società umane: 200 lezioni, dialoghi e conferenze di studiosi e esperti con letture inedite del mondo che ci circonda sui temi: identità, corpo, dono, viaggio, incontro, condivisione, abitare, gioco, cultura, creatività, convivenza, linguaggi.
"I Dialoghi stanno compiendo un percorso per meglio comprendere la realtà che ci circonda, spinti dall’interesse per gli altri e per le altre culture, nella consapevolezza di essere su una imbarcazione comune, in un viaggio antropologico attorno all’umanità."
Giulia Cogoli, ideatrice e direttrice dei Dialoghi
Web: www.dialoghidipistoia.it
Promosso dalla Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia
Latest episodes

May 29, 2022 • 57min
Giovanni Diamanti | Le parole dei leader, tra storytelling e strategia | Dialoghi di Pistoia 2022
Da sempre, ogni volta che un leader si trova ad affrontare un’elezione, si fa affiancare da consiglieri che lo assistono nel creare strategie, posizionamenti, e narrazioni. Il fine è sempre lo stesso: creare consenso. Ma come si realizzano queste strategie? Come si creano le narrazioni? A cosa serve lo storytelling? Si tratta di semplici artifici retorici o dietro c’è qualcosa di più? Un viaggio nel dietro le quinte della politica, dove giorno dopo giorno si costruisce il consenso dei leader di tutto il mondo raccontato da Giovanni Diamanti, che insegna Storytelling politico.

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May 29, 2022 • 51min
Telmo Pievani | L’evoluzione umana: un cambiamento di narrazione | Dialoghi di Pistoia 2022
Telmo Pievani è un esperto in evoluzione umana e narrazione scientifica. Analizza come la narrazione dell'evoluzione umana sia cambiata, enfatizzando la diversità e le contingenze del nostro passato. Sottolinea l'importanza della narrazione nella comprensione della scienza, sfidando le idee di progresso lineare. Esplora come le storie ci aiutino a dare senso all'assurdità della vita, connettendo le persone e facilitando la cooperazione. Infine, riflette sul nostro successo evolutivo come legato alla nostra attitudine a raccontare storie.

May 29, 2022 • 57min
Luigi Zoja | Il racconto, raccontato da uno psicanalista | Dialoghi di Pistoia 2022
Secondo l’Odissea, gli dêi vollero la distruzione di Troia affinché fosse raccontata. La vita è limitata, mentre il racconto e i suoi eroi sono eterni. Questo modello sembra essere immutabile e anche le persone reali, i pazienti dell’analista, si lasciano spesso trasportare dal destino come tragici protagonisti. Nel Novecento questa dimensione drammatica della vita è stata parzialmente rimossa dai modelli cinematografici, dove vince sempre il bene, ma non è stata eliminata dalla vita, è stata solo spinta nell’inconscio, da cui riemerge come sintomo ansioso: basta pensare quanto siamo impreparati a immaginare la guerra. Il racconto completo che contiene anche il male della vita, è rimasto uno spazio privato, ad esempio nella stanza d’analisi. L’analisi è dunque, in un certo senso, una forma di narrazione che guarisce proprio in quanto racconto. Il racconto di un grande psicoanalista.

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May 29, 2022 • 50min
Manuela Trinci, Silvia Vegetti Finzi | Raccontami una storia: le risorse della fantasia nell’infanzia | Dialoghi di Pistoia 2022
Un dialogo che ripropone una consuetudine importante, quella di raccontare storie.
Era un modo per stare vicini ai bambini, di aiutarli a crescere trovando le parole per capire il mondo, comunicare le loro emozioni e comprendere quelle degli altri. Le favole, che rappresentano i primi racconti dell’umanità, contengono tutto l’essenziale: i rapporti familiari, l’amore e l’odio, la fiducia e la paura, la solidarietà e l’abbandono. Ora, nell’epoca della realtà virtuale, sono state sostituite dai videogiochi, dove i bambini possono solo rispondere, senza interloquire, agli stimoli che provengono dal video. In quella esperienza anonima e meccanica non c’è prossimità, affettività, reciprocità, possibilità di dissenso e di scambio. Invece accanto all’adulto che racconta, il bambino impara le parole per dirsi, conoscersi e farsi conoscere, può suggerire varianti, proporre alternative, affrontare enigmi. Le storie aiutano a crescere non solo ascoltandole ma inventandole: come sarebbe un Cappuccetto giallo, verde o nero? chiede Rodari dando la parola ai bambini.

May 29, 2022 • 56min
Marco Aime, Elvira Mujčić | Sguardi incrociati. Attraversare il muro dell’alterità | Dialoghi di Pistoia 2022
Viviamo in un’epoca di muri: fisici, giuridici, religiosi, culturali. Al di qua del muro ci siamo Noi. Pensiamo: Noi chi? Noi quali? E quali Altri? Perché e al di là c’è sempre l’Altro, il “diverso”. Ma l’Altro, è un volto che ci interroga, che ci chiede: “Mi riconosci?” Negando, ci priviamo della possibilità di capire che spesso Noi, siamo semplicemente dei Non-altri o meglio dei Noi-Altri. Volgere lo sguardo verso l’Altro, riconoscerlo, è questo il primo gesto che porta a una possibile narrazione della convivenza. Spesso la costruzione della diversità nasce dall’opposizione visibile/invisibile perché ogni sguardo nasce da un punto di vista, ha un’angolazione particolare, non osserviamo il mondo con occhi neutri. Una scrittrice e un antropologo dialogano sull’importanza dello spostare il nostro punto di vista. Proviamo a costruire una nuova narrazione, fondata sul dialogo e sul riconoscimento, che pensi in termini più ampi e nuovi l’idea di Noi.

May 29, 2022 • 1h 10min
Francesco Filippi | La Storia: narrazioni e contro-narrazioni | Dialoghi di Pistoia 2022
Il ventesimo secolo è, tra le altre cose, il momento in cui esplode il fenomeno del “racconto pubblico industriale” del passato, in cui nascono i contesti sociali nei quali si struttura quella che chiamiamo opinione pubblica. Il periodo in cui, grazie alle nuove tecnologie, una gran parte della popolazione viene immersa nelle grandi narrazioni sociali, nazionali. La Storia, divenuta scienza, si incarica di raccontare a intere generazioni di esseri umani chi sono, da dove vengono e, sempre più spesso, dove devono andare. Un ruolo importante, a volte manipolabile, in cui il passato diviene non uno strumento di indagine ma uno specchio del presente, in cui il fatto stesso in sé perde valore, in favore del suo ricordo: la “Memoria” che prende il posto della Storia, nell’accompagnare l’essere umano nel tempo. Chi governa il passato governa il futuro, recita l’adagio. Comprendere i meccanismi e le tecniche di trasmissione di questo passato è il primo passo per prendere in mano il proprio futuro. Lo storico Francesco Filippi ci accompagna in un percorso anche ricco di esempi su come la Storia possa essere fatta da narrazioni e contro-narrazioni.

May 29, 2022 • 1h 8min
Monika Bulaj | Geografie invisibili. Fotografie per un racconto | Dialoghi di Pistoia 2022
“Questo lavoro è cambiato negli anni. All’inizio documentavo piccole e grandi religioni all’ombra di guerre antiche e recenti, e sulle loro ceneri. Poi, a un certo punto, sono state le mie immagini a cercarmi, a parlare da sole, raccontando delle preghiere e dei sogni, dell’acqua e del fuoco, della memoria, del teatro della festa dei morti, della via dei canti.
Ora quello che faccio è una cosa semplice, quasi infantile: raccolgo schegge di un grande specchio rotto, miliardi di schegge, frammenti incoerenti, pezzi, atomi, forse mattoni della torre di Babele. Forse questo può fare il fotografo, raccogliere tessere di un mosaico che non sarà mai completo, metterle nell’ordine che gli sembra giusto, o forse solo possibile, sognando quell’immagine intera del mondo che magari da qualche parte c’è, o forse c’era e s’è perduta, come la lingua di Adamo.” Monica Bulaj, fotografa.

May 28, 2022 • 48min
Stefano Bartezzaghi | Narrare è umano. Ma storytelling è diabolico? | Dialoghi di Pistoia 2022
“O Italiani, io vi esorto alle storie”. Da decenni ormai la dimensione del racconto ha ricevuto attenzioni degne della famosa apostrofe di Ugo Foscolo. Oggi sappiamo che non soltanto non esiste società umana che sia stata priva di storie, non c’è neppure comunicazione umana che non sia costruita – più o meno esplicitamente – su strutture narrative. Ma è “storia” la ricostruzione documentata del passato ed è “storia” la fandonia; narrare istruisce e incanta. E ancora: lo “storytelling”, che storia ci racconta? Perché una parola inglese al posto di “narrazione”? Che differenza fa? Stefano Bartezzaghi, semiologo e teorico della creatività ci spiega la differenza fra narrazione e storytelling.

May 28, 2022 • 56min
Adriano Favole, Andrea Staid | Noi siamo ambiente: la grande narrazione | Dialoghi di Pistoia 2022
È questa la grande narrazione dei nostri tempi: l’ambiente e la crisi climatica. Dopo anni di grande cecità e silenzio, sono ora al centro delle nostre discussioni. Cosa possono suggerire gli antropologi al proposito? Prendendo spunto dai loro studi nel Sud Asiatico e in Oceania e dalle esperienze di relazione con i loro luoghi di vita, Adriano Favole e Andrea Staid, esploreranno la concezione dell’ambiente in altre società, chiedendosi se e come quei modelli possano essere creativamente rielaborati per immaginare un futuro più attento alle relazioni tra noi e i non umani. L’ambiente, nella narrazione dei due relatori, non è un luogo da visitare: l’ambiente siamo noi insieme a tutti gli altri esseri che lo abitano. L’ambiente non è un ammalato da curare, ma piuttosto un tessuto di relazioni capaci di curarci. Anche noi siamo ambiente.

May 28, 2022 • 51min
Ivano Dionigi | Il potere della parola | Dialoghi di Pistoia 2022
La parola è la marca distintiva dell’uomo, come ha spiegato Aristotele, e la stessa eco risuona nella fulminante sentenza di don Milani «Chiamo uomo chi è padrone della sua lingua», ispirata a un deciso afflato di giustizia sociale. La parola può tutto: «Spegnere la paura, eliminare la sofferenza, alimentare la gioia, accrescere la compassione» (Gorgia). Il suo potere è duplice, perché duplice la sua natura: creatrice e distruttrice, simbolica e diabolica, benedetta e maledetta. Pertanto essa può salvare e rovinare gli Stati, far scoppiare e far cessare le guerre, riscattare anche Elena, la donna più screditata dell’antichità. La parola è anche ambigua, perché essa è un phármakon, “rimedio” e “veleno”. Per questo i classici avevano teorizzato che la nostra vita, personale e collettiva, è tutta una “battaglia di parole” una contesa tra buono/cattivo, giusto/ingiusto, bello/turpe, vero/falso, folle/assennato, utile/non utile, insegnabile/non insegnabile. Ce ne parla Ivano Dionigi, uno dei più illustri latinisti e classicisti.