

Maturadio
Ministero dell'Istruzione Social
Il programma di podcast didattici promosso dal Ministero dell'Istruzione con la collaborazione dell’Istituto Treccani e Radio3. Un contenitore con lezioni facilmente accessibili per gli studenti maturandi.
Episodes
Mentioned books

Jun 21, 2020 • 33min
Storia dell'arte | Le Neoavanguardie: Minimal Art; Arte Concettuale; Arte Povera
Le Neoavanguardie: Minimal Art; Arte Concettuale; Arte Povera di Ludovico Pratesi, supervisione di Monica D'Onofrio, regia di Valerio Giannetti.
La puntata dedicata alle avanguardie artistiche degli anni Sessanta si apre con la Minimal Art: le sculture di Carl Andre, i neon di Dan Flavin, le opere di Sol Lewitt, all’insegna della riduzione dell’opera a elementi geometrici realizzati con materiali industriali. Con l’Arte Concettuale di Joseph Kosuth l’idea diventa protagonista dell’opera, mentre l’Arte Povera propone opere e insatallazioni realizzate con materiali naturali da artisti italiani come Mario Merz, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Luciano Fabro.

Jun 21, 2020 • 29min
FIlosofia | Strutturalismo
Podcast di filosofia per l'esame di maturità letto da Valentina Carnelutti.
Il podcast è stato scritto da Matteo Moca.

Jun 21, 2020 • 43min
Filosofia | Wittgenstein e la filosofia analitica
Podcast di filosofia per l'esame di maturità letto da Alessandra Chieli.
Il podcast è stato scritto da Simona Menicocci.

Jun 21, 2020 • 33min
Filosofia | Gli sviluppi del pensiero sociologico
Podcast di filosofia per l'esame di maturità letto da Alessandra Chieli.
Il podcast è stato scritto da Giovanni Ribuoli.

Jun 19, 2020 • 43min
Storia | Il femminismo nel Novecento
Un viaggio nella storia dal punto di vista delle donne, le loro lotte e le loro conquiste. Una storia di grandi passi avanti ma anche di forti resistenze e di scontri violenti contro una società patriarcale e maschilista, dominante in tutte le epoche e in tutti i continenti. Dalla Francia di fine Settecento quando Olype de Gouges inizia a chiedere un formale riconoscimento dei diritti delle donne e viene ghigliottinata da Robespierre, alle Suffragette nel Regno Unito che fu un movimento nazionale finalizzato ad ottenere il diritto di voto per le donne che lottò per decenni e si diffuse in molti paesi europei ma ottenne pieno successo nel Regno Unito solo nel 1928. Dall ideale della donna fascista, madre e moglie devota, angelo del focolare alle donne nella guerra e nella Resistenza, combattenti a fianco degli uomini nella lotta per la libertà contro i nazifasciti. In Italia le donne votano dal 1946, 21 donne partecipano all'Assemblea Costituente e scrivono la Costituzione: sono sempre una minoranza ma diventano protagoniste della vita politica e sociale della nuova Italia. Da angeli del focolare ad angeli del ciclostile: le donne protagoniste del movimento del Sessantotto rivendicano una svolta culturale anche nei loro confronti. Nasce un nuovo femminismo che negli anni Settanta, in Italia e nel mondo, si propone nuove sfide e ottiene importanti conquiste: dalla legge del divorzio a quella sull'aborto, dal riconoscimento della differenza di genere a quello della parità salariale. Ma c'è ancora tanta strada da fare: un'autentica parità fra i sessi fondata sul reciproco rispetto della differenza non c'è ancora oggi.
I podcast di storia sono a cura di Federica Barozzi (Rai Radio 3). Il femminismo nel Novecento è stata scritta da Davide Giuili dell’Associazione Laudes. La voce è di Monica Demuru. La regia è di Federica Barozzi.

Jun 19, 2020 • 33min
Storia | La decolonizzazione del mondo
La decolonizzazione è il processo attraverso il quale le ex colonie – in Asia, in Africa e in Medio Oriente – diventano Stati-nazione formando il Terzo Mondo. Nel secondo dopoguerra, molti paesi colonizzati raggiunsero l'indipendenza ma questo processo portò non solo alla nascita di Stati-nazione ma anche a guerre e instabilità. Molti paesi ex colonie si ritrovarono dipendenti da un neocolonialismo economico rispetto alle ex potenze colonizzatrici. Nel mondo della Guerra fredda, dominato dalle due superpotenze Usa e URSS, alla Conferenza di Bandung (Indonesia) nel 1955, nacque il movimento dei Paesi "non allineati" e cioè neutrali rispetto ai due blocchi. In India, l'emancipazione dagli inglesi fu particolarmente violento e alla fine nel 1947 furono creati due Stati: l'Unione indiana a maggioranza indù ma costituzionalmente laica e il Pakistan musulmano. Ghandi sostenitore ad oltranza dell'idea di un unico Stato indiano si impegnò per la pace con qualsiasi mezzo non violento ma nel 1948 fu assassinato da un fanatico Indù. In Cina, la guerra civile pluriennale tra le forze nazionaliste di Chiang Kai-shek e quelle comuniste di Mao Tse-Tung si risolse con la vittoria di quest'ultimo che nel 1949 proclamò la nascita della Repubblica popolare cinese. Mao già nel 1950 stipulò un alleanza con l'URSS. La fine del mandato britannico sulla Palestina e la nascita nel 1948 dello Stato d'Israele segnò l'inizio di un conflitto che dura ancora oggi. In Africa, il processo di decolonizzazione cominciò un po' più tardi che in Asia e Medio Oriente ma fu più rapido e si concluse tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta con un semi fallimento: le elite locali in molti paesi sono state incapaci di gestire la transizione democratica e, di fatto, il Continente è ancora oggi preda di interessi neocoloniali.
I podcast di storia sono a cura di Federica Barozzi (Rai Radio 3). La decolonizzazione del mondo è stata scritta da Michelangelo Pecoraro dell’Associazione Laudes. La voce è di Valentina Carnelutti. La regia è di Giulia Nucci.

Jun 19, 2020 • 39min
Storia | La seconda guerra mondiale e l'espansione nazista
Nel 1938, l'aggressivo espansionismo della Germania nazista in Europa con l'Anchluss – l'annessione dell'Austria – e con l'invasione della Cecoslovacchia sembra ormai inarrestabile anche perché Francia e Regno Unito non intervengono attuando una politica di appeasement (e cioè pacificazione). Ma Hitler vuole imporre il suo nuovo ordine europeo e conquistarsi il suo spazio vitale, non è mai sazio e anzi è sempre più spregiudicato. Nell'agosto del 1939 sancisce un'improvvisa alleanza con Stalin, firmando il Patto Ribbentrop Molotov con cui Germania e Unione Sovietica si spartiscono la Polonia e siglano un patto di non belligeranza reciproca. Il 1 settembre 1939 l'esercito tedesco invade la Polonia, annettendosi il territorio di Danzica e lasciando ai sovietici la Polonia orientale. Francia e Regno Unito questa volta dichiarano guerra alla Germania. Inizia così la seconda guerra mondiale: in pochi mesi le truppe naziste occupano Danimarca, Norvegia, Olanda e Belgio e sfondano in Francia fino ad arrivare trionfanti a Parigi. L'Italia, inizialmente neutrale, entra in guerra il 10 giugno 1940 quando le sorti del conflitto sembrano già segnate a favore delle potenze dell' ASSE.
I podcast di storia sono a cura di Federica Barozzi (Rai Radio 3). La seconda guerra mondiale e l'espansione nazista è stata scritta da Davide Giuili dell’Associazione Laudes. La voce è di Graziano Piazza. La regia è di Giulia Nucci.

Jun 19, 2020 • 34min
Storia | Il Mondo tra le due guerre mondiali
Esaminando l'evoluzione del mondo extraeuropeo tra le due guerre mondiali, emerge innanzitutto il declino dell'impero britannico che non è più la prima potenza mondiale in ambito coloniale e i primi movimenti indipendentisti come quello guidato da Gandhi contro il dominio inglese in India. In Estremo Oriente, mentre la Cina è dilaniata da una guerra civile e viene invasa dal Giappone, quest'ultimo inaugura una politica imperialista che lo porta ad allearsi con i regimi totalitari europei: fascismo e nazismo. In America del Sud gli Stati Uniti si sostituiscono alle potenze europee nel controllo politico, economico e militare di vasti territori.
I podcast di storia sono a cura di Federica Barozzi (Rai Radio 3). Il Mondo tra le due guerre mondiali è stata scritta da Michelangelo Pecoraro dell’Associazione Laudes. La voce è di Graziano Piazza. La regia è di Antonio Audino.

Jun 19, 2020 • 32min
Storia | La Germania e il nazismo
La Germania, già dilaniata da una crisi sociale e politica profonda durante tutti gli anni venti, fu il paese europeo più colpito dalla crisi economica del '29. Questa situazione contribuì in modo decisivo al fallimento della Repubblica di Weimar e alla rapida ascesa del partito nazista di Hitler che nel 1933 divenne capo del governo vincendo le elezioni. In pochi mesi, Hitler grazie all'uso sistematico della violenza, da cancelliere divenne dittatore e trasformò lo Stato in Terzo Reich dandogli una struttura totalitaria. Hitler pose alla base dell'ideologia nazista la legge del sangue: il sangue puro e incontaminato che scorre solo nelle vene della razza ariana. Secondo Hitler la comunità razziale e spirituale del popolo tedesco doveva riscattare la Germania umiliata a Versailles e distrutta da un complotto demo-pluto-giudaico massonico. Gli ebrei cominciarono ad essere perseguitati in Germania attraverso una martellante propaganda sin dal 1933 ma dal 1935 con le Leggi di Norimberga vennero completamente esclusi dalla vita civile del paese. La persecuzione antiebraica non si fermò mai anzi fu attuata in modo sempre più violento e sistematico con pogrom –come quello della notte dei cristalli istigato da Goebbels tra il 9 e il 10 novembre 1938-e reclusioni forzate nei campi di concentramento e nei ghetti. Nel 1942 nella conferenza di Wannsee, i principali gerarchi nazisti pianificarono la cosiddetta soluzione finale del problema ebraico cioè lo sterminio di tutti gli ebrei d'Europa: la shoah. Tra il 1941 e il 1942, mentre Hitler conquistava l'Europa, nelle stesse zone occupate i nazisti costruirono un sistema concentrazionario finalizzato allo sterminio di massa. Nei campi di sterminio, furono deportati gli ebrei da tutta Europa e attraverso le camere a gas ne furono massacrati 6 milioni.
I podcast di storia sono a cura di Federica Barozzi (Rai Radio 3). La Germania e il nazismo è stata scritta da Davide Giuili dell’Associazione Laudes. La voce è di Valentina Carnelutti. La regia è di Federica Barozzi.

Jun 19, 2020 • 42min
Storia | L'Italia fascista
Subito dopo il discorso alla Camera del 3 gennaio 1925, Mussolini cominciò a costruire le basi della sua dittatura attraverso le leggi fascistissime, norme repressive che sospendevano le libertà costituzionali, scioglievano i sindacati e tutti i partiti d'opposizione, proibivano gli scioperi e la libertà di stampa e istituivano un vero e proprio stato di polizia. La dittatura fascista si rafforzò attuando una politica economica protezionistica, risolvendo la controversia tra Stato e Chiesa con i Patti Lateranensi del 1929 e dedicandosi all'organizzazione del consenso fascistizzando la società. In politica estera, Mussolini impresse una svolta imperialista, conquistando l'Etiopia nel 1935. Per questo l'Italia subì sanzioni internazionali e si avvicinò sempre più alla Germania di Hitler. Nel frattempo, nel novembre del 1938 furono approvate in Italia le leggi razziali antiebraiche che, anche grazie a un retroterra culturale non estraneo all'antigiudaismo cattolico, furono applicate con grande solerzia escludendo da un giorno all'altro, dalla vita civile e politica del paese, oltre 50 mila ebrei italiani. Le leggi razziali contribuirono a rafforzare il carattere totalitario del regime e a legarlo sempre di più alla Germania nazista, con cui l'Italia firmò il Patto d'Acciaio nel 1939.
I podcast di storia sono a cura di Federica Barozzi Rai Radio 3. L’Ialia fascista è stata scritta da Davide Giuili dell’Associazione Laudes. La voce è di Monica Demuru. La regia è di Federica Barozzi.