Black Box - La scatola nera della finanza

Guido Brera e Gian Luca Comandini - Chora Media
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Jun 11, 2024 • 13min

Ep.72 - Cosa ci distingue dalle macchine

Il podcast discute delle differenze tra l'uomo e le macchine in situazioni critiche, citando casi come quelli di Stanislav Petrov e Aaron Swartz. Si approfondisce la battaglia di Aaron per il libero accesso alla conoscenza e il ruolo di Sutskever nello sviluppo del software e nell'algoritmo di narrazione, sottolineando l'importanza delle storie autentiche per contrastare la narrazione delle macchine e guidare il futuro con nuove narrazioni umane.
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Jun 4, 2024 • 15min

Ep.71 - Un bitcoin al giorno / Parte seconda

Il presidente di El Salvador, Nayib Armando Bukele Ortez, parla dell'introduzione del bitcoin come valuta legale nel suo paese. Si discute l'impatto economico e sociale di questa decisione, inclusi i benefici sulle rimesse e il settore turistico. Si affronta anche il dibattito sulla libertà e equità legato all'adozione della criptovaluta.
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May 28, 2024 • 13min

Ep.70 - Un bitcoin al giorno / Parte prima

Nayib Bukele, presidente di El Salvador, parla dell'adozione del bitcoin come valuta legale nel suo paese, affrontando le misure contro le narcotrafficanti e la promozione dell'estrazione digitale di bitcoin
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May 21, 2024 • 12min

Ep.69 - J.H. Simons, il matematico che conquistò i mercati

Lo scorso 10 maggio è morto James Harris Simons, una leggenda dell’alta finanza, il “re dei quanti” come lo chiamavano, il matematico che – dopo aver lasciato l’università – aveva sbancato i mercati. Nel 1982 fonda a New York la Renaissance Technologies, destinata a diventare uno dei maggiori hedge fund a livello mondiale. «Forbes» scriveva che JHS era «probabilmente il miglior investitore del mondo». Simons deve il suo successo all’applicazione di modelli matematici e algoritmi informatici alle fluttuazioni finanziarie. Ha fatto profitti strabilianti e ne è uscito quasi sempre vincitore. Quasi… Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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May 14, 2024 • 12min

Ep.68 - Il bunker: il sogno dell’Occidente

Viviamo gli anni dell’apocalisse permanente, un’età segnata da virus e guerre, da minacce nucleari ed emergenza climatica. Se il pericolo è ovunque, allora è inevitabile cercare protezione in spazi chiusi e impenetrabili: come il North Star Missile Silo, uno dei più sicuri rifugi mai realizzati dall’uomo. Ubicato in Kansas, il North Star è stato concepito per resistere a un’esplosione atomica e a ogni tipo di catastrofe. Insomma, un’icona della Guerra fredda tornata di moda. Nel 2021, in tempi di pandemia, il silo è stato messo in vendita a privati per uso abitativo, al prezzo base di circa 900mila dollari. Lo spazio inattaccabile è il sogno inconfessabile dell’Occidente. Benvenuti nel bunker. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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May 7, 2024 • 13min

Ep.67 - La guerra civile americana

Mentre nei cinema si proietta Civil War del regista britannico Alex Garland, gli Stati Uniti sembrano un Paese segnato da conflitti non ricomponibili. Se i mercati restituiscono l’immagine del migliore dei mondi possibili, nella realtà dilaga l’emergenza Fentanyl, aumenta l’impoverimento della classe media e monta la bolla dei debiti studenteschi. Intanto, gli investimenti si indirizzano prevalentemente verso i titoli della Difesa e dell’industria bellica o verso beni-rifugio come l’oro e i bitcoin. La guerra è un sempre un ottimo business nella nazione in cui la distanza tra american dream e american nightmare è più marcata che mai. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Apr 23, 2024 • 14min

Ep.66 - La strage del Rana Plaza

Sono le 8.45 del 24 aprile 2013. Il Rana Plaza, un edificio commerciale di otto piani, sede di diverse attività tra cui alcune fabbriche tessili, e ubicato a Savar, vicino Dacca, in Bangladesh, si accartoccia su se stesso per cedimento strutturale. Il bilancio è di 1.134 morti e 2.515 feriti. La strage è una tragedia annunciata e – al tempo stesso – è la diretta conseguenza di un modello di produzione dal devastante impatto sociale e ambientale. Lo chiamano “fast fashion” e garantisce una sistematica produzione di capi d’abbigliamento a prezzi accessibilissimi grazie a uno spietato sfruttamento del lavoro, all’assenza di condizioni di sicurezza, e all’uso massiccio di fibre sintetiche derivate da prodotti petrolchimici. A distanza di più di dieci anni, la catastrofe del Rana Plaza rimane uno dei più angoscianti rimossi delle società occidentali.  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Apr 16, 2024 • 13min

Ep.65 - Il futuro dei boschi (e il nostro)

Da più di un secolo, l’uomo interviene sull’arco alpino per modificarne il paesaggio e alterarne gli equilibri. Le devastazioni della Prima guerra mondiale e la successiva ricostruzione a base di una monocultura di abeti rossi hanno compromesso la tenuta dell’ecosistema. Cento anni più tardi, gli eventi atmosferici estremi provocati dal cambiamento climatico e l’azione infestante del coleottero chiamato “bostrico tipografo” ci costringono a misurare gli effetti rovinosi di un modello economico che ha cancellato la biodiversità dei boschi esponendo le montagne a mille pericoli. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Apr 9, 2024 • 13min

Ep.64 - Il flagello dei boschi

Una catastrofe si sta abbattendo sui boschi in vaste aree del Trentino-Alto Adige, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Il suo nome scientifico è Ips typographus, ma è meglio conosciuto come “bostrico dell’abete rosso”, perché l’abete rosso è la sua vittima preferita. È un coleottero grande pochi millimetri e si nutre di legno. Di solito attacca piante indebolite, o già morte, ma se l’infestazione è importante, colpisce anche le piante sane. Oggi, grandi macchie di alberi secchi ingrigiscono i boschi alpini. È un vero e proprio flagello, imputabile all’alterazione degli equilibri naturali, alla distruzione di un ecosistema, all’alternanza di fenomeni climatici estremi e a un modello di sviluppo dagli effetti rovinosi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Apr 2, 2024 • 11min

Ep.63 - Mercati Uniti d’America

Gli indicatori finanziari fotografano una situazione all’insegna dell’ottimismo diffuso. Il mercato obbligazionario si presenta affidabile, grazie agli effetti a lungo termine della liquidità immessa dodici mesi fa, durante il salvataggio delle “banche regionali” terremotate dal crack della Silicon Bank. Su quello azionario si registra un’importante ondata di acquisti. Oltre agli investitori istituzionali e agli hedge fund, a comprare sono le famiglie, i cui risparmi non sono mai stati così massicciamente investiti in equity. Nell’anno delle elezioni presidenziali, gli States sono un Paese profondamente diviso. Ma quello che la politica separa, la finanza unisce e la concordia regna sui Mercati Uniti d’America. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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