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Chapeau Media
Parliamo con gli imprenditori e i manager più importanti d'Italia.
Raccontiamo le loro storie per scoprire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono, i loro errori e i consigli PRATICI.
Raccontiamo le loro storie per scoprire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono, i loro errori e i consigli PRATICI.
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Sep 16, 2025 • 27min
Lo Scrittore Milionario che Gestisce un Fondo da €12 miliardi
Scopri Hostinger https://hostinger.com/chapeau e usa il codice CHAPEAU per avere il 10% di sconto. Guido Brera parte da zero. A 25 anni diventa uno dei più grandi trader d'Italia e a 30 gestisce un fondo da €12 miliardi.Guido Brera nasce a Roma nel 1969. Si diploma al Liceo Classico Santa Maria e studia Economia alla Sapienza.Nel 1994 si laurea e trova lavoro in Fineco, all'epoca uno dei primi fondi speculativi in Italia, come impiegato amministrativo. In 1 anno diventa un trader ed è talmente forte che in pochi mesi diventa uno dei migliori d'Italia.Nel 1996 il suo capo gli propone di gestire il Fondo Cisalpino, un importante fondo d'investimento—ruolo per cui di solito servono decine di anni di esperienza. Guido non solo accetta, ma nel 1999 il suo fondo è il MIGLIORE in Italia. In tutto questo, ha solo 26 anni 😭L'anno dopo, si sposta a Londra per gestire le attività di trading di UBS Warburg, una delle banche d'investimento più importanti al mondo. A questo punto Guido ha tutto: fa quello che ama, vive in una bella città e guadagna pure un sacco di soldi. Ma nel 1999 molla tutto e insieme a Paolo Basilico fonda Kairos: un fondo d'investimento che in 10 anni arriva a gestire €12 miliardi. La passione di Guido, però, è sempre stata la scrittura. Quindi, nel 2014 pubblica "I Diavoli", un romanzo sulla storia di un trader italiano a Londra. Il libro ha un successo incredibile e nel 2020 Sky produce "Diavoli", una serie TV con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey che viene distribuita in più di 160 paesi.Nello stesso periodo fonda La Nave di Teseo: una casa editrice indipendente voluta da Umberto Eco e Elisabetta Sgarbi. Nel 2021 fonda BeWater, uno dei più grandi gruppi media in Italia. BeWater comprende anche Chora Media, oggi la più grande azienda di podcast in Italia—e quella che nel 2022 ha acquisito Will Media per €5.2 milioni.In 4 anni Guido scala il gruppo BeWater a €19 milioni di fatturato e Chora a €11 milioni, raccogliendo €30 milioni—di cui gli ultimi 10 da Tether, la più grande azienda di cryptovalute al mondo.Oggi Guido Brera è uno degli imprenditori più influenti d'Italia nel media e nella finanza. Quindi, noi di Chapeau l'abbiamo incontrato a Milano per scoprire tutta la sua storia:(00:00) Chi è Guido Brera(01:00) Liceo e Università(02:07) Da 0 a miglior trader d'Italia: lavorare in Fineco(04:25) Gestire il fondo d'investimento #1 in Italia a 26 anni(05:49) COME è diventato il miglior trader d'Italia (07:49) Lanciare un fondo da €12 miliardi: da 0 a 1 e raccogliere i primi fondi(09:56) La crisi del 2008: a un passo dal fallimento (11:16) Il rimpianto più grande(12:16) Hostinger(13:16) Vive il periodo peggiore e inizia a scrivere(14:20) Da "I Diavoli" alla serie TV su Sky (16:50) Fondare Chora Media: il periodo da 0 a 1 (18:40) Raccogliere €30 milioni e comprare Will Media(19:58) L'operazione da €10 milioni con Tether e Paolo Ardoino(20:56) Le critiche per le perdite nei primi anni(22:31) Intelligenza Artificiale: impatto sul lavoro e opportunità(25:01) Le paure più grandi(26:16) Consigli—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Co-founders 🤩Filippo Carabelli 👇🏼 https://instagram.com/phil__cara/ https://linkedin.com/in/filippo-carabelli/ Giacomo Luppi 👇🏼 https://instagram.com/giacomo_luppi/ https://linkedin.com/in/giacomoluppi/ Pietro Santini 👇🏼 https://instagram.com/pepe_peperino/ https://linkedin.com/in/pietrosantini/

Sep 9, 2025 • 21min
La Famiglia Italiana che fa €300 MILIONI con gli Abiti di Lusso 👕 La VERA Storia di Sorelle Ramonda
Siamo andati in Sorelle Ramonda, la catena di abiti di lusso da €300 milioni, per scoprire la loro storia e cosa c'è dietro una delle catene di grandi magazzini più grandi d'Italia. Scopri StartubBuilder: https://www.startupbuilder.it/.(00:00) Chi è Giuseppe Ramonda(00:00) La Storia di Sorelle Ramonda(02:28) Da 0 a €300 milioni di fatturato: tutti i numeri di Sorelle Ramonda(04:15) Offerte di acquisizione(05:22) Tour del magazzino e del negozio da 20,000mq(06:46) Quanto spendono per comprare i vestiti e brand più venduti(08:11) Margini nei negozi e online(10:25) Startup Builder(11:28) Come scelgono i brand da comprare e come controllano le vendite(13:18) Crescere nella famiglia Ramonda(14:30) Scalare l'ecommerce a €3 milioni(16:02) Giornata tipo(17:02) La crisi della moda e il futuro di Sorelle Ramonda(18:15) Consigli per creare un brand di moda(19:18) Perché il prossimo brand di moda da €1Mld nascerà sui socialCos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Registriamo gli episodi al WAO Romolo C30, in Viale Cassala 30 a Milano: https://www.instagram.com/wao_it/. È anche il nostro ufficio. Se vuoi passare per un caffè al volo, siamo lì ☕️Co-founders 🤩Filippo Carabelli 👇🏼 https://instagram.com/phil__cara/ https://linkedin.com/in/filippo-carabelli/ Giacomo Luppi 👇🏼 https://instagram.com/giacomo_luppi/ https://linkedin.com/in/giacomoluppi/ Pietro Santini 👇🏼 https://instagram.com/pepe_peperino/ https://linkedin.com/in/pietrosantini/Simone Roccoli 👇🏼 https://www.instagram.com/simone.roccoli/ https://www.linkedin.com/in/simone-roccoli/Se sei arrivato a leggere fin qui, CHAPEAU 🧢 Dicci pure se c'è qualche imprenditore che vorresti conoscere, così proviamo a contattarli 🤩

Sep 4, 2025 • 24min
Non Aveva i Soldi per Pagare l’Affitto, ora Ha un’Azienda da €250 milioni 🏦 Duccio Vitali, Alkemy
Guadagni €800,000 all’anno a Dubai, poi molli tutto e fondi la tua azienda. Oggi quell’azienda fattura €250 milioni. Questa è la storia di Duccio Vitali, Fondatore di Alkemy e CEO di Alkemy - Retex. Duccio si diploma al liceo scientifico e nel 1994 si laurea in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano.Dal 1995 al 1998 lavora in AirData, una delle prime startup di internet in Italia che vendeva pubblicità sui siti delle aziende.Nel 1998 AirData viene venduta a una multinazionale tedesca e Duccio decide di iscriversi alla Scuola di Direzione Aziendale (SDA) dell’università Bocconi.Lì entra in contatto con il mondo della consulenza strategica: la branca della consulenza in cui si risolvono problemi complessi—come il lancio di nuovi prodotti o l’ingresso in nuovi mercati—per i manager di grandi aziende.Così, nel 2000 Duccio entra in Bain: una delle società di consulenza strategica più prestigiose al mondo insieme a McKinsey e BCG. Lì, fa carriera molto rapidamente e si trasferisce prima negli Stati Uniti, a Dallas, e poi a Dubai.Nel 2006 diventa Partner, il gradino più alto della carriera in consulenza in cui, oltre a stipendio base e bonus, hai anche una percentuale di proprietà nell’azienda in cui lavori.A questo punto, Duccio ha tutto: guadagna €800,000 come Partner di Bain, fa quello che ama e ha pure una bellissima famiglia.Nel 2012 decide comunque di mollare tutto e fondare Alkemy: la sua azienda di consulenza che aiuta le aziende ad adottare le tecnologie digitali con team dedicati all’Intelligenza Artificiale, ai dati, al marketing e al design.Quell’anno Alkemy raccoglie i primi €4 milioni a una valutazione pre-money di €12 milioni e, nel giro di 4 anni, arriva a fatturare €40 milioni.Nel 2017, per continuare a crescere, si quota in Borsa Italiana all’AIM: un listino per piccole e medie imprese con forte potenziale di crescita.Da lì, l’azienda supera gli €100 milioni di fatturato e diventa una delle società di consulenza per la trasformazione digitale più grandi d’Italia. Nel 2024, però, Duccio decide di fare “delisting”, cioè di uscire dalla Borsa. Per farlo, stipula un accordo con il Fondo Strategico Italiano, uno dei fondi di Private Equity più grandi in Italia, che investe €100 milioni e dà il via alla fusione tra Alkemy e Retex, un’altra mega azienda di consulenza.Dopo la fusione, Duccio diventa CEO di Alkemy - Retex, un gruppo da €250 milioni di fatturato.Quindi, noi di Chapeau l’abbiamo incontrato nel suo ufficio a Milano per scoprire tutta la sua storia:(00:00) Chi è Duccio Vitali(01:00) Infanzia e studi(02:09) Lavorare in una startup di internet nel 1995 (03:20) Master alla Bocconi e lavoro in consulenza (04:57) Partner di Bain a Dubai: vita e guadagni (06:35) Mollare tutto per lanciare la sua azienda(08:18) Da 0 a 1: partire e raccogliere i primi fondi (09:18) Scalare Alkemy a €100 milioni di fatturato(11:15) Quotazione in Borsa Italiana: difficoltà e quanto raccolgono(13:10) Uscire da Borsa Italiana(14:40) Creare un gruppo da €250 milioni con una fusione(15:41) Crescere all’estero: difficoltà e risultati(16:44) Errori più grandi(17:57) Giornata tipo e cosa fanno DAVVERO i consulenti(19:47) L’AI ruberà il lavoro ai consulenti?(21:47) Se oggi avesse 23 anni, lavorerebbe in consulenza?(22:38) Consigli—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com.

Aug 5, 2025 • 24min
Lo Scienziato Italiano da €200 miliardi: Il Padre dei Microchip 💻 Alberto Sangiovanni Vincentelli
Scopri Hostinger https://hostinger.com/chapeau col codice CHAPEAU per avere il 10% di sconto. Vincentelli è uno dei più grandi imprenditori e scienziati della storia. Ha inventato il modo in cui si progettano i chip di qualsiasi telefono e computer e ha fondato 2 aziende di chip design che oggi valgono €200 miliardi.Alberto Sangiovanni Vincentelli nasce a Milano nel 1947. Nel 1971 si laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano e dopo 2 anni ottiene un posto come Professore.Nel 1976 si trasferisce in California e a 33 anni diventa Professore Ordinario a Berkeley, una delle Università più prestigiose al mondo per Ingegneria Elettronica.In quegli anni, Alberto fa un’invenzione che avrebbe cambiato il mondo. Infatti tutti i dispositivi elettronici—telefoni, computer, macchine o lavatrici— funzionano grazie ai chip, piccoli cervelli elettronici con dentro dei transistor (minuscoli interruttori che eseguono i calcoli).Fino agli anni ‘80, i chip venivano disegnati a mano e ci voleva tantissimo tempo (e soldi) anche solo per produrre chip con qualche centinaio di transistor. Quindi, fare i processori di oggi, con centinaia di miliardi di transistor, sarebbe stato impossibile.Vincentelli, però, si inventa un nuovo modo di disegnare chip: l’Electronic Design Automation, cioè software che li progettano in modo automatico. Quindi, se oggi riusciamo a produrre telefoni e computer, il merito è proprio di Alberto.Così, tra l’83 e l’86, Vincentelli fonda 2 aziende di progettazione chip: Cadence e Synopsis, che oggi valgono rispettivamente $90 e $110 miliardi.Invece di fare l’imprenditore a tempo pieno, però, Alberto si tiene solo il 2% di queste startup—rinunciando a quote che oggi valgono centinaia di milioni.Oltre ad aver cambiato il mondo con le sue invenzioni e le sue aziende, Alberto è lo scienziato italiano più citato al mondo e ha scritto più di 1,000 articoli scientifici. Ma soprattutto è uno dei Professori più amati dagli studenti di Berkeley.Quindi, noi di Chapeau l’abbiamo incontrato a New York durante l’Italian Symposium (un evento delle United Italian Societies per studenti italiani all’estero). Abbiamo scoperto la sua storia, il suo parere sull’Intelligenza Artificiale e il Quantum Computing e i suoi consigli:(00:00) Infanzia e studi(01:06) Diventare Professore: dal Politecnico a Berkeley(02:19) Fondare 2 aziende da $200 miliardi: Cadence e Synopsis(03:27) Rinunciare a decine di milioni (in quote delle sue aziende)(04:37) Diventare imprenditore per essere immortale(06:00) Magneti Marelli e l’invenzione del cambio al volante(07:19) Lavorare con BMW (e far guidare le macchine agli studenti)(09:52) Consigli di carriera(11:33) Hostinger(12:43) NVIDIA e il boom dell'AI(13:43) Consigli per chi vuole fare impresa(15:27) Intelligenza Artificiale Generale(17:10) Quantum Computing(18:20) L’Italia ha speranze nell’AI e nel Quantum Computing? (19:20) I problemi delle startup italiane(20:40) Come colmare il gap con gli Stati Uniti(22:15) Cosa lo motiva—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Co-founders 🤩Filippo Carabelli 👇🏼 https://instagram.com/phil__cara/ https://linkedin.com/in/filippo-carabelli/ Giacomo Luppi 👇🏼 https://instagram.com/giacomo_luppi/ https://linkedin.com/in/giacomoluppi/ Pietro Santini 👇🏼 https://instagram.com/pepe_peperino/ https://linkedin.com/in/pietrosantini/

Jul 29, 2025 • 19min
L'Italiano che Produce i Vestiti di Gucci e Prada 🪡 Dentro una Sartoria di Lusso da €100 Milioni
Siamo entrati nella sartoria da €100 milioni che produce i vestiti per brand come Gucci e Prada. Abbiamo scoperto la loro storia e come si fanno davvero i vestiti di lusso. Scopri Startup Booster di StartupGeeks: startupbooster.itLa storia di Lardini inizia nel 1978, quando Luigi e Andrea Lardini, 2 fratelli marchigiani di 20 anni, iniziano a produrre i loro primi capi.Dopo qualche anno, arrivano a un passo dal fallimento. Così decidono di produrre vestiti per aziende di lusso che si appoggiano a sartorie specializzate per fare i propri capi. Nel corso degli anni, hanno prodotto vestiti per quasi tutte le più grandi case di moda: Gucci, Prada, Versace, Ferragamo, Valentino e moltissimi altri.Dal 1993 ricominciano anche a produrre con il proprio marchio e, proprio dagli anni ’90, le vendite esplodono: Lardini passa da €2 milioni nel 1993 a €100 milioni nel 2024. Quindi noi di Chapeau siamo andati nella sede di Lardini a Filottrano (nelle Marche), per scoprire tutta la loro storia e come si producono davvero i vestiti di lusso:(00:00) Cos'è Lardini(01:04) Fondare Lardini a 18 anni: come ha fatto a partire(03:14) Da 0 a 1: fallimenti e 15 ore al giorno di lavoro(05:18) L'errore che ha fatto esplodere le vendite(06:27) Scalare da €2 milioni a €100 milioni(08:35) Sponsor(09:39) Dentro la produzione dei vestiti di lusso (10:40) Fare la sarta di vestiti di lusso(11:52) Giornata tipo di una sarta(13:07) Giornata tipo del fondatore(14:29) Vita lenta, pause di 2 ore e stipendi alti. Perché?(15:47) La crisi del lusso(17:05) Fast fashion(18:07) Consigli—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Registriamo gli episodi al WAO Romolo C30, in Viale Cassala 30 a Milano: https://www.instagram.com/wao_it/. È anche il nostro ufficio. Se vuoi passare per un caffè al volo, siamo lì ☕️Co-founders 🤩Filippo Carabelli 👇🏼 https://instagram.com/phil__cara/ https://linkedin.com/in/filippo-carabelli/ Giacomo Luppi 👇🏼 https://instagram.com/giacomo_luppi/ https://linkedin.com/in/giacomoluppi/ Pietro Santini 👇🏼 https://instagram.com/pepe_peperino/ https://linkedin.com/in/pietrosantini/Simone Roccoli 👇🏼 https://www.instagram.com/simone.roccoli/ https://www.linkedin.com/in/simone-roccoli/Se sei arrivato a leggere fin qui, CHAPEAU 🧢 Dicci pure se c'è qualche imprenditore che vorresti conoscere, così proviamo a contattarli 🤩

Jul 22, 2025 • 30min
I Segreti dei Parchi Divertimento: Storia, Fallimenti e Guadagni di un Parco da 100,000mq 🎢 Caneva
Cosa c’è davvero dietro al mondo dei parchi divertimento? Lo scopriamo in uno dei parchi più grandi d’Italia. Scopri Trade Republic: https://trade.re/chapeau.Il settore dei parchi divertimento in Italia fattura più di €300 milioni. Ma quanto costa, quanto si guadagna e come si costruisce un parco di 100,000 metri quadri? Per scoprirlo, siamo andati a CanevaWorld, uno dei parchi divertimento più grandi d’Italia. Oggi fattura €26 milioni, ma il fondatore è partito da una cantina, ha fatto 40 milioni di debiti ed è arrivato 2 volte a un passo dalla bancarotta.Tutto ha inizio nel 1965, quando negli anni del boom economico italiano, il lago di Garda inizia a vedere i primi turisti. Così, Alfonso Amicabile apre una discoteca sul lago di Garda. Inizia ben presto a organizzare spettacoli di cabaret, che hanno un successo straordinario—tanto che arriva gente come Teo Teocoli e Renato Pozzetto.Nel anni ‘70, Adriano Panatta inizia a vincere i più grandi tornei di tennis e l’Italia impazzisce per questo sport. Così Alfonso decide di aprire 6 campi e crea un centro sportivo.Nei primi anni ‘80, Alfonso e il figlio Fabio vanno negli Stati Uniti e in parchi come gli Universal Studios e Disney World vedono i primi scivoli acquatici e decidono di portarli anche in Italia. Così, nel 1982 nasce il loro Acquapark.Il parco cresce subito, ma per farlo servono sempre più soldi. Così all’inizio degli anni ‘90, Fabio e Alfonso vivono la loro prima crisi finanziaria.Riescono comunque a superarla e dal 1997 iniziano a fare i primi esperimenti per creare un vero e proprio parco a tema: prima Medieval Times, poi i primi show e le attrazioni meccaniche (Magma, Tomb Raider, Rambo).Nel 2003 nasce ufficialmente MovieLand, il parco a tema film hollywoodiani.Il parco cresce da subito, ma, ancora una volta, si devono indebitare e arrivano ad avere circa €39 milioni di debiti. La crisi è profonda e Fabio arriva a un passo dalla bancarotta.Ancora una volta però, non solo riesce a uscirne ma scala il parco fino a €26 milioni di fatturato.Quindi, ci siamo seduti col proprietario Fabio Amicabile per scoprire tutta la loro storia:(00:00) Il mondo dei parchi divertimenti(01:06) La prima discoteca nel 1965(02:17) Guadagni con la discoteca e apertura campi da tennis(03:32) Il parco acquatico(05:27) Arrivare a un passo dalla bancarotta(07:19) Superare il momento più difficile(08:32) Il viaggio negli Stati Uniti e il primo fallimento(11:00) Costruire le prime attrazioni(12:17) Fare un ponte che crolla nell’acqua(13:37) Aprire il parco a tema: da 0 a 1(14:54) Sponsor(16:00) €40 milioni di debiti e rischio fallimento(17:03) Come ripagano i debiti(19:53) Rapporto con Gardaland(21:39) Scalare il parco a €26 milioni di fatturato(23:51) Arrivare a 1,000,000 di visitatori all’anno (25:43) Rapporto con il lavoro(27:25) Giornata tipo(28:35) Consigli(29:36) Post credit—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Registriamo gli episodi al WAO Romolo C30, in Viale Cassala 30 a Milano: https://www.instagram.com/wao_it/. È anche il nostro ufficio. Se vuoi passare per un caffè al volo, siamo lì ☕️Co-founders 🤩Filippo Carabelli 👇🏼 https://instagram.com/phil__cara/ https://linkedin.com/in/filippo-carabelli/ Giacomo Luppi 👇🏼 https://instagram.com/giacomo_luppi/ https://linkedin.com/in/giacomoluppi/ Pietro Santini 👇🏼 https://instagram.com/pepe_peperino/

Jul 15, 2025 • 34min
L’Investitore da €507 Milioni Che Ha Mollato Tutto per Surfare in Sud America 🏄♂️ Gianluca Dettori
Fonda un’azienda da €500 milioni, arriva a un passo dal fallimento e diventa uno dei più grandi investitori in Italia. Scopri Tot https://go.tot.money/ChapeauMediaGianluca Dettori passa l’infanzia a Torino e fin da piccolo ha 2 grandi passioni: il windsurf e la musica. Da ragazzo suona la batteria e lancia i suoi primi progettini imprenditoriali. Poi si iscrive a Economia all’Università di Torino e si appassiona sempre di più di musica e media.Dopo l’Università, entra in ItaliaOnline, un’azienda del gruppo Olivetti, e in un paio d’anni diventa Direttore Commerciale. Poi si sposta in Lycos, uno dei primissimi browser, come Direttore Generale. Lavorando tra l’Italia e la California, si rende conto di quanto rapidamente internet stia esplodendo negli Stati Uniti—e di quanto velocemente crescano aziende come Netscape e Yahoo.Così nel 1999 si licenzia e fonda Vitaminic, un sito dove potevi scaricare file .mp3 dei tuoi brani preferiti senza dover comprare un disco—la versione legale di Napster e un antesignano di Spotify, per capirci.Vitaminic cresce a ritmi folli dal giorno 1 e Gianluca raccoglie €25 milioni: i primi €350,000 da Elserino Piol, poi €5 milioni e altri 20 da Index Ventures.Nel 2000 Vitaminic arriva a valere €500 milioni e Gianluca è ad un passo dalla quotazione.Proprio sul più bello, però, scoppia la bolla di internet e la valutazione di Vitaminic crolla. Gianluca arriva ad un passo dal fallimento, ma riesce a quotare Vitaminic raccogliendo €30 milioni nell’ottobre del 2001.Le valutazioni dell’intero settore tecnologico però continuano a crollare e Vitaminic passa 2 anni d’inferno in cui rischia davvero di fallire. Nel 2003 Gianluca fa un’altra magia e trova un compratore: Buongiorno, una multinazionale che faceva giochi e suonerie per il telefono.Gianluca ha 30 anni, vende Vitaminic e in tutto si porta a casa qualche milioncino. Passa 3 anni a surfare e a fare windsurf in Sud America, poi torna e inizia a investire in startup.(Ah, nel frattempo aveva comprato l’azienda in cui lavorava l’allora moglie, aveva diviso le azioni con lei, e l’aveva trasformata in VivaTicket, oggi una delle più grandi aziende di biglietti per eventi in Italia)Poi Gianluca inizia a fare Venture Capital comprando un van e girando tutta Italia per trovare idee da finanziare. Nasce così il leggendario BarCamper, da cui fa partire il suo primo fondo da €40 milioni: BarCamper Ventures.Su quei primi €40 milioni costruisce uno dei fondi di Venture Capital più grandi in Italia: Primo Ventures, che oggi gestisce €507 milioni e investe in digitale, spazio, cambiamento climatico e biotecnologie.Quindi noi di Chapeau l’abbiamo incontrato per raccontare tutta la sua storia:(00:00) Chi è Gianluca Dettori(01:00) Infanzia a Torino (02:08) Liceo e Università(03:35) Lavorare in Olivetti in Italia e negli Stati Uniti(06:04) Lavorare in Lycos (il primo browser)(07:21) Licenziarsi per fondare Vitaminic(08:59) Andare da 0 a 1: come fa e quanto raccoglie(11:34) Raccogliere €20 milioni da Index Ventures e arrivare a valere €500 milioni(12:34) I problemi più grandi(13:40) Rischiare di fallire(15:07) Sponsor(16:07) Come supera il periodo peggiore (17:09) Vendere la sua azienda: come fa e quanto guadagna(18:39) Come cambia la sua vita (+ compra l’azienda della moglie e la rivende 👀)(20:31) Iniziare a investire in startup con Elserino Piol(22:12) Girare l’Italia in camper per investire nelle idee degli studenti(23:37) Gestire un fondo da €507 milioni (+ giornata tipo)(25:15) Investimenti migliori e quelli che si pente di non aver fatto(26:55) Cos’hanno in comune i più grandi imprenditori(28:11) Perché le startup in Italia non trovano soldi e come risolvere il problema(31:22) I settori in cui investirà di più(32:28) Consigli

Jul 8, 2025 • 25min
Ha Venduto YOOX per €5.3 MILIARDI 👠 La VERA Storia del RE della Moda Online, Federico Marchetti
Nel 2000 crea il primo sito per comprare vestiti. 18 anni dopo lo vende per €5.3 miliardi: la più grande exit nella storia d’Italia.Federico Marchetti nasce a Ravenna nel 1969. Nel 1988 si iscrive alla Bocconi, 3 anni dopo si laurea col massimo dei voti e trova lavoro in Lehman Brothers, all’epoca una delle Banche d’Investimento più grandi al mondo. Dopo 3 anni massacranti in Lehman tra Milano e Londra, passa 18 mesi a New York per fare un Master in Business Administration (MBA) alla Columbia. All’MBA, come sa bene il nostro Co-founder Simone, non si studia nulla. Quindi Federico ha tutto il tempo di far festa e pensare a che azienda lanciare. Non riuscendo a pagare gli €60,000 della retta, deve accettare un lavoro in Bain, una società di Consulenza Strategica.Nel 1999 si licenzia e inizia a lavorare al primo sito web su cui comprare vestiti di alta moda.Il 21 marzo 2000 a Bologna, Federico fonda YOOX. La peculiarità del sito è che trovi i vestiti delle stagioni passate dei marchi più importanti (Prada, Armani, Fendi, Valentino, Balenciaga, Gucci, Louis Vuitton, Hermès, Saint Laurent). Solo qualche settimana dopo la fondazione, le valutazioni delle aziende tecnologiche in tutto il mondo crollano e una su due fallisce.Federico riesce comunque a trovare i primi fondi da Elserino Piol: prima mette €1.5 milioni per il 33% dell’azienda, poi altri €25 milioni (alé). Nel frattempo, YOOX cresce: apre negli Stati Uniti, in Giappone e riceve $7.2 milioni da Benchmark, uno dei Venture Capital più importanti al mondo. Dal 2003 inizia pure a sviluppare i monomarca: gli e-commerce di TUTTI i grandi brand di moda.Nel 2008 arriva a €100 milioni di fatturato e l’anno dopo il buon Jeff Bezos offre a Federico €100 milioni per comprare YOOX. Lui rifiuta e lo stesso anno fattura €150 milioni con un EBITDA di €15 milioni.Così, nel 2009 si quota a Piazza Affari.Poi continua a crescere e nel 2015 riesce pure ad acquisire Net-a-Porter, il logo gemello inglese che fatturava quasi mezzo miliardo. Il gruppo Y-NET arriva a fatturare più di €2 miliardi e inizia a far gola a Richemont.Così, nel 2018 Richemont compra YOOX per €5.3 miliardi: più di 200 dipendenti di YOOX diventano milionari e Federico si porta a casa più di €200 milioni.Noi di Chapeau abbiamo raggiunto Federico nel suo ufficio a Milano per scoprire tutta la sua storia:(00:00) Chi è Federico Marchetti(01:00) Infanzia02:00 Università e Fan Club di Christian de Sica(03:38) Lavora in Investment Banking a Milano, Londra e New York(05:16) Si licenzia da Lehman Brothers e va a New York(06:35) Lavora in Bain (con un debito da €60,000)(07:34) Fonda YOOX e raccoglie €25 milioni da Elserino Piol(10:52) Il periodo da 0 a 1: come ha fatto a partire(12:27) Scala YOOX a €100+ milioni (raccolta fondi, estero, monomarca)(15:26) Jeff Bezos gli offre €100 milioni per comprare YOOX (+ la risata di Jeff Bezos)(17:00) La quotazione a Piazza Affari(18:15) L’acquisizione di Net-a-Porter e l’errore più grande(20:03v Richemont compra YOOX per €5.3 miliardi (21:03) Quanto guadagnano Federico e i dipendenti di YOOX(22:03) Lavora col Re d’Inghilterra(23:07) Consigli (24:08) Tempismo, Sicurezza in te stesso e sindrome dell’impostore—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere durante i nostri eventi. Seguici su Instagram per scoprire i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Registriamo gli episodi al WAO Romolo C30, in Viale Cassala 30 a Milano: https://www.instagram.com/wao_it/.

Jul 1, 2025 • 25min
Stone Island e CP Company: La Storia dell'Imprenditore che Ha Inventato lo Sportswear 🧥 Lorenzo Osti
Dietro Stone Island e C.P. Company c’è lo stesso imprenditore: Massimo Osti. Scopri NordVPN: https://nordvpn.com/chapeauOggi Stone e C.P. fatturano più di €500 milioni e mezzo mondo—da Guè Pequeno a Drake passando per gli hooligans inglesi—impazzisce per i 2 brand. Tutto ha inizio alla fine degli anni ’60, quando un grafico pubblicitario di nome Massimo Osti inizia a disegnare le sue prime magliette. Massimo usa grafiche dei fumetti e tratta i capi per farli sembrare usati: l’opposto dello stile formale dell’epoca. Forse proprio per questo le sue magliette hanno un successo allucinante da subito. Così nel 1971 Massimo decide di aprire una vera e propria azienda e fonda Chester Perry. 7 anni dopo, però, Fred Perry gli fa causa (😭) e Massimo deve cambiare nome. Così nel 1978 nasce C.P. Company. L’azienda cresce arriva a fatturare decine di milioni dopo pochi anni. Massimo però è un genio che non sta fermo un attimo, quindi nel 1982 fonda pure Stone Island. In quegli anni le 2 aziende esplodono e iniziano a diventare un fenomeno sociale: un botto di sottoculture diverse, dai Paninari agli Hooligans, iniziano a perdere la testa per i 2 brand di Massimo Osti.I 2 brand faticano però a gestire questa crescita: devono spendere sempre di più per produrre i capi che la gente vuole comprare e i debiti si moltiplicano. Così nel 1984 Massimo decide di vendere al Gruppo Finanziario Tessile (GFP), il colosso della moda di proprietà della famiglia Rivetti.Massimo non è più il proprietario, ma le cose sembrano andare alla grande: lui può concentrarsi sul disegnare nuovi capi e i 2 brand crescono come non hanno mai fatto prima.Nel 1993 però Massimo esce dall’azienda e fonda Massimo Osti Production: un brand che ha subito un enorme successo ma che fallisce per una gestione finanziaria direi quantomeno particolare.Nel frattempo Lorenzo, il figlio di Massimo, fa il Liceo Scientifico e inizia l’Università. Durante quegli anni fonda le sue prime aziende di sviluppo siti web, che scala a più di €1 milione di fatturato.Lorenzo ormai non ha più nulla a che fare con la moda, ma nel 2005 il padre Massimo ci lascia. Così Lorenzo decide di riavvicinarsi a questo mondo. Nel frattempo, Carlo Rivetti vende Stone Island, la scala a più di €200 milioni di fatturato e nel 2020 la vende a Moncler per €1.15 miliardi. Proprio per concentrarsi su Stone Island, nel 2010 Carlo vende C.P. Company alla FGF Industry di Enzo Fusco: un’altra enorme azienda di moda che ha brand come Blauer.Nel frattempo, Lorenzo entra in contatto con Peter Wang, un imprenditore cinese multimilionario, e i 2 decidono di ricomprare C.P. Company. Così Peter mette €19.6 milioni e l’azienda torna nella famiglia del fondatore. Da lì, le vendite schizzano: in 7 anni passano da €7 milioni a €120 milioni.Noi di Chapeau siamo andati a Bologna nell’Archivio di Massimo Osti per parlare con Lorenzo Osti, oggi Presidente di C.P. Company, e scoprire tutta la storia di Stone e C.P.(00:00) Chi è Massimo Osti(01:04) Primi lavori e fondazione di CP Company (02:04) Fondare Stone Island(03:47) Gli hooligans e Stone Island(05:10) Stone Island e CP rischiano di fallire (anni ’80)(06:22) Vendere CP e Stone Island alla famiglia Rivetti(07:40) Massimo esce da CP e Stone Island(09:08) Il momento più difficile(10:56) Crescere nella famiglia Osti(12:09) Liceo e Università: prime esperienze imprenditoriali(14:15) NordVPN(15:15) Fonda la sua prima azienda a 21 anni(16:32) La m*rte di Massimo Osti nel 2005(17:44) Ricomprare CP Company per €19.6 milioni(19:04) Come ha scalato CP Company a €120 milioni (20:21) Come nascono le lenti di CP Company(21:45) Trapper francesi e Guè Pequeno(23:12) Massimo Osti ha inventato lo sportswear?(24:19) Consigli—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono.

Jun 24, 2025 • 27min
L’Unico Italiano Quotato a New York: 93 MILIONI per Curare il CANCR0 🗽 Pierluigi Paracchi, Genenta
Nel 2007 Pierluigi Paracchi vende un’azienda per $420 milioni. Nel 2021 raccoglie 37 milioni con un’IPO al NASDAQ. Oggi è l’UNICO italiano quotato a New York. Scopri StartupGeeks https://www.startupbuilder.it/.Nel 1996 Pierluigi si laurea in Economia alla Cattolica e inizia a lavorare in banca come trader. Nel 1998 fonda JobAdvisor, la sua prima azienda (tipo pagine gialle per gli annunci di lavoro). Lavorano con aziende enormi come Deloitte, PwC e IMB—ma Pier la costruisce in pausa pranzo mentre continua a lavorare in banca. Nel 2002 ha 29 anni e decide di lanciare Quantica, il primo Venture Capital Deep Tech in Italia (cioè un fondo che investe in startup altamente tecnologiche). Riesce a portare a bordo alcuni dei più grandi scienziati e manager italiani, tipo Carlo Rizzuto (uno dei più grandi fisici in Italia) e Gian Maria Gros-Pietro (oggi Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo). Gli investimenti più incredibili di Quantica sono 2. Il primo è Banzai, una sorta di Amazon italiana (facevano media e e-commerce), che nel 2015 si quota a €274 milioni. La seconda è EOS, una startup che sviluppa terapie contro il cancro. Nel 2013 Clovis, un’azienda americana, compra EOS per $420 milioni—una delle exit più grandi nella storia d’Italia.A questo punto Pier potrebbe ampiamente smettere di lavorare, ma continua a fare l’investitore e arriva a gestire più di €100 milioni.Nel 2014 fonda Genenta, una startup che sviluppa terapie contro tumori incurabili come il glioblastoma: un tumore maligno al cervello con un’aspettativa di vita di 14 mesi. Genenta nasce come spin off dell’Ospedale San Raffaele di Milano e raccoglie €33 milioni in 4 anni.Nel 2021 Pier decide di quotarsi al NASDAQ, la borsa più grande al mondo per le aziende tecnologiche, dove sono quotati colossi come Apple, Microsoft, Meta, Amazon, NVIDIA e Tesla.Nella storia d’Italia, solo un’altra azienda si era quotata al NASDAQ, ma è poi tornata privata. Oggi quindi Genenta è l’UNICA azienda italiana quotata a New York—stupendo eh, ma peccato sia l'unica 😭Con l’IPO Pierluigi raccoglie altri €37 milioni e a marzo 2025 ne raccoglie altri 23 (olè).Oggi Genenta sta sviluppando terapie che potrebbero curare tumori per cui non esiste una cura, salvando la vita di migliaia di persone.Noi di Chapeau l’abbiamo incontrato per scoprire tutta la sua storia.(00:00) Chi è Pierluigi Paracchi(00:54) Infanzia e Università(01:33) Primi lavori: fare trading in banca (02:48) Fonda JobAdvisor (04:10) Aprire un fondo da €25 milioni a 29 anni(06:13) Investe in Banzai (IPO da €274 milioni)(06:43) Vende EOS a €420 milioni (a 34 anni)(07:31) Fonda Genenta: come ha fatto a partire(09:12) Raccogliere i primi €33 milioni(10:27) Quotarsi al NASDAQ: quanto costa e come si fa(13:19) Sponsor(14:32) Il giorno dell'IPO a New York(16:12) Quanto raccoglie con la quotazione al NASDAQ(18:01) Prezzo delle azioni dopo l'IPO(19:05) Raccogliere altri €23 milioni (19:59) Come usano i 93 milioni che hanno raccolto(20:49) Errore più grande(21:48) Fare impresa in Italia vs USA(24:13) L'errore più grave degli investitori europei(25:37) Consigli—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Registriamo gli episodi al WAO Romolo C30, in Viale Cassala 30 a Milano: https://www.instagram.com/wao_it/. È anche il nostro ufficio. Se vuoi passare per un caffè al volo, siamo lì ☕️