

Stone Island e CP Company: La Storia dell'Imprenditore che Ha Inventato lo Sportswear 🧥 Lorenzo Osti
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Oggi Stone e C.P. fatturano più di €500 milioni e mezzo mondo—da Guè Pequeno a Drake passando per gli hooligans inglesi—impazzisce per i 2 brand.
Tutto ha inizio alla fine degli anni ’60, quando un grafico pubblicitario di nome Massimo Osti inizia a disegnare le sue prime magliette. Massimo usa grafiche dei fumetti e tratta i capi per farli sembrare usati: l’opposto dello stile formale dell’epoca. Forse proprio per questo le sue magliette hanno un successo allucinante da subito.
Così nel 1971 Massimo decide di aprire una vera e propria azienda e fonda Chester Perry. 7 anni dopo, però, Fred Perry gli fa causa (ðŸ˜) e Massimo deve cambiare nome. Così nel 1978 nasce C.P. Company.
L’azienda cresce arriva a fatturare decine di milioni dopo pochi anni. Massimo però è un genio che non sta fermo un attimo, quindi nel 1982 fonda pure Stone Island. In quegli anni le 2 aziende esplodono e iniziano a diventare un fenomeno sociale: un botto di sottoculture diverse, dai Paninari agli Hooligans, iniziano a perdere la testa per i 2 brand di Massimo Osti.
I 2 brand faticano però a gestire questa crescita: devono spendere sempre di più per produrre i capi che la gente vuole comprare e i debiti si moltiplicano. Così nel 1984 Massimo decide di vendere al Gruppo Finanziario Tessile (GFP), il colosso della moda di proprietà della famiglia Rivetti.
Massimo non è più il proprietario, ma le cose sembrano andare alla grande: lui può concentrarsi sul disegnare nuovi capi e i 2 brand crescono come non hanno mai fatto prima.
Nel 1993 però Massimo esce dall’azienda e fonda Massimo Osti Production: un brand che ha subito un enorme successo ma che fallisce per una gestione finanziaria direi quantomeno particolare.
Nel frattempo Lorenzo, il figlio di Massimo, fa il Liceo Scientifico e inizia l’Università . Durante quegli anni fonda le sue prime aziende di sviluppo siti web, che scala a più di €1 milione di fatturato.
Lorenzo ormai non ha più nulla a che fare con la moda, ma nel 2005 il padre Massimo ci lascia. Così Lorenzo decide di riavvicinarsi a questo mondo. Nel frattempo, Carlo Rivetti vende Stone Island, la scala a più di €200 milioni di fatturato e nel 2020 la vende a Moncler per €1.15 miliardi. Proprio per concentrarsi su Stone Island, nel 2010 Carlo vende C.P. Company alla FGF Industry di Enzo Fusco: un’altra enorme azienda di moda che ha brand come Blauer.
Nel frattempo, Lorenzo entra in contatto con Peter Wang, un imprenditore cinese multimilionario, e i 2 decidono di ricomprare C.P. Company. Così Peter mette €19.6 milioni e l’azienda torna nella famiglia del fondatore. Da lì, le vendite schizzano: in 7 anni passano da €7 milioni a €120 milioni.
Noi di Chapeau siamo andati a Bologna nell’Archivio di Massimo Osti per parlare con Lorenzo Osti, oggi Presidente di C.P. Company, e scoprire tutta la storia di Stone e C.P.
(00:00) Chi è Massimo Osti
(01:04) Primi lavori e fondazione di CP Company
(02:04) Fondare Stone Island
(03:47) Gli hooligans e Stone Island
(05:10) Stone Island e CP rischiano di fallire (anni ’80)
(06:22) Vendere CP e Stone Island alla famiglia Rivetti
(07:40) Massimo esce da CP e Stone Island
(09:08) Il momento più difficile
(10:56) Crescere nella famiglia Osti
(12:09) Liceo e Università : prime esperienze imprenditoriali
(14:15) NordVPN
(15:15) Fonda la sua prima azienda a 21 anni
(16:32) La m*rte di Massimo Osti nel 2005
(17:44) Ricomprare CP Company per €19.6 milioni
(19:04) Come ha scalato CP Company a €120 milioni
(20:21) Come nascono le lenti di CP Company
(21:45) Trapper francesi e Guè Pequeno
(23:12) Massimo Osti ha inventato lo sportswear?
(24:19) Consigli
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