Stories

Cecilia Sala – Chora Media
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Jan 25, 2023 • 9min

Ep.252: Silicon Valley addio 

“Il mio cuore è sprofondato”, ha scritto Katherine Wong, una dipendente di Google all'ottavo mese di gravidanza. Le mancava solo un mese al congedo di maternità quando ha scoperto di essere stata licenziata. L’ha capito come tutti in Google: ha ricevuto una mail dove c'era scritto che la sua mail aziendale sarebbe stata disattivata. Si tratta di un fenomeno che sta assumendo dimensioni colossali. Anche se investono in AI e Metaverso, la pubblicità online resta il principale introito di molte Big Tech e sta calando rapidamente, così molti dipendenti diventano superflui. Il monopolio della pubblicità online è anche il motivo per cui ieri il governo degli Stati Uniti ha fatto causa a Google. Tra il 2022 e l'inizio del 2023 almeno 200 mila persone sono state licenziate dalle aziende tecnologiche americane, e non è finita.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Justice Department files lawsuit against Google over digital advertising, Msnbc, 24 gennaio 2023; account Twitter RastaSteve9, 24 gennaio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 24, 2023 • 8min

Ep.251: Oggi in Perù c’è la “presa di Lima”

Oggi a Lima c’è un’altra grande manifestazione contro il governo. Arriva dopo che nei giorni scorsi la polizia aveva fatto irruzione, e 200 arresti, nel campus dell’Università San Marcos. Da un mese in Perù ci sono scioperi, manifestazioni, scontri. Le richieste di chi protesta sono tre: le dimissioni della nuova presidente Dina Boluarte, elezioni e una nuova Costituzione che tenga conto dei poveri, che sono la maggioranza del paese. Al momento però ci sono solo circa 60 manifestanti ammazzati, 580 feriti e più di 500 arrestati. Nelle aree povere e rurali dove tutto è cominciato le madri dei manifestanti mettono le bare bianche dei figli minorenni in mezzo alle strade invece di seppellirli subito: è un messaggio.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter Wayka Perù, 21 gennaio 2023; Susel Paredes responde a Tania Ramírez: “Sí, soy caviar y no tengo ninguna vergüenza”, La Republica, 16 gennaio 2023; Scenes from Violent Clashes with Police in Peru, Bloomberg, 23 gennaio 2023; account Twitter Juan Carlos Sanchez, 19 gennaio 2023; Los discursos de Dina Boluarte: entre el cuestionamiento y el pedido por la paz, Panorama, 23 gennaio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 23, 2023 • 11min

Ep.250: Felini, meme e graffiti. La guerra vista da Berlino

Sui muri di Berlino c’è una battaglia tra i graffitari che contestano il sostegno all’Ucraina e quelli secondo cui non è sufficiente. Online è pieno di meme contro il cancelliere Olaf Scholz, in piazza ci sono i sit-in e i canti: “Liberate i leopardi!” (riferiti ai carri armati tedeschi Leopard 2 che chiede Kyiv).Ma il “no” all’invio di Leopard pronunciato dal ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a Ramstein è solo provvisorio. Soprattutto, su quale sia la reale posizione di Berlino rispetto alla guerra in Ucraina si sta facendo molta confusione.The Sun, 21 gennaio 2023; Crux, 21 gennaio 2023; Oneindia News, 28 settembre 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 20, 2023 • 8min

Ep.249: Una buona notizia dall’Etiopia

La guerra in Etiopia è finita e la pace vale 42 milioni di dollari. La guerra era iniziata a novembre 2020, due anni fa, con un attacco del Fronte di liberazione della regione del Tigray a una caserma etiope. Il presidente dell’Etiopia è Abiy Ahmed: nel 2019 aveva vinto il Nobel per la pace, ma di fronte all’attacco tigrino decide di fare la guerra. Due anni dopo, il conflitto che ha portato centinaia di migliaia di morti si conclude formalmente a Pretoria, in Sudafrica. Ma solo il 13 gennaio si può dichiarare davvero finita la guerra. E, sorpresa, c’è lo zampino della Ue. Bruxelles per assicurare la fine delle ostilità ha messo sul piatto 32 milioni per migliorare la produttività agricola del Tigray e 10 milioni per progetti sulla rete elettrica nelle aree colpite dalla guerra e non solo. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Éthiopie: visite conjointe des MAE française et allemande, Tv5Monde, 13 gennaio 2023; Ethiopian PM Abiy Ahmed claims war gains, urges TPLF rebels to ‘surrender’ , Wion, 1 dicembre 2021; French, German ministers hail Ethiopia peace deal, Africa News, 13 gennaio 2023; Final 10000 m women barcelona 1992 Elena meyer et derartu Tulu, canale YouTube Hamza 20, 4 maggio 2020 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 19, 2023 • 9min

Ep.248: Jacinda Ardern non ha più voglia di essere la premier, e un’icona

Jacinda Ardern si è dimessa. Ha detto che per fare il capo di un governo serve “il serbatoio pieno”, ma anche dei litri di riserva per le sfide inaspettate. E ha detto che il suo serbatoio non è pieno. Jacinda Arden è stata la prima donna di sinistra della sua generazione a vincere le elezioni e conquistare il potere, nel paese che – per primo al mondo – ha riconosciuto alle donne il diritto di votare nel 1893. È stata la seconda donna leader della storia a governare incinta. Le sue dimissioni arrivano senza che sia successo assolutamente niente. Non c’è stato uno scandalo, una polemica, un errore imperdonabile o un calo di consenso irrecuperabile. È un’ammissione umanissima e impolitica.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Jacinda Ardern resigns as prime minister of New Zealand in shock announcement, The Guardian, 19 gennaio 2023; The many times Jacinda Ardern has faced sexist questions from reporters, The Guardian, 30 novembre 2022; Christchurch mosque shootings: 19 minutes of terror, Sky News, 24 agosto 2020; How New Zealand reacted to the Christchurch mosque attacks, Nz Herald, 22 marzo 2019 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 18, 2023 • 8min

Ep.247: Un elicottero contro un asilo a Kyiv e tutte le morti indirette di una guerra

Stamattina un elicottero militare ucraino si è schiantato contro un asilo a Kyiv: sono morte almeno 15 persone, tra cui il ministro dell'Interno Denis Monastyrsky. Tra le vittime ci sono anche i tre bambini e altri alti funzionari del ministero. Non si sa ancora cosa sia successo, quali siano le cause dello schianto. Per il momento, non c’è nessun segno che faccia pensare che l'elicottero sia stata abbattuto da dei missili russi. È stato un incidente. Ma le tragedie incidentali durante una guerra si moltiplicano. Perché la prudenza è un lusso da gente che vive in pace. Altre morti di cui è indirettamente responsabile Mosca, da quando ha aggredito l’Ucraina 11 mesi fa.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Ukraine helicopter crash: At least 14 killed in kindergarten incident in Brovary, Kyiv, The Telegraph, 18 gennaio 2023; Aftermath of helicopter crash outside Kyiv which killed 16, Afp, 18 gennaio 2023; account Twitter Jos Quinten, 18 gennaio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 17, 2023 • 8min

Ep.246: C’era una volta la Cina di Jack Ma

Jack Ma che canta, che imita Michael Jackson, che si fa intervistare da Obama, che racconta di essersi ispirato a Forrest Gump, che fonda Alibaba, che diventa un miliardario apprezzato dal Partito comunista: quel Jack Ma, e quella Cina, non esistono più. Ant Financial, il braccio fintech di Alibaba, ha comunicato che Jack Ma ha rinunciato al controllo del gruppo. Dopo che la quotazione della sua azienda era stata bloccata dal partito comunista, dopo le multe inflitte ad Alibaba, Jack Ma sembra essersi arreso, per salvare la sua società. E con questa resa, più o meno imposta, finisce anche la sua epoca: quella delle piattaforme gradite al Partito, quella dell’imprenditore che dopo tante porte in faccia, era riuscito a costruire un impero.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Apsara 2017 | Unchained Melody sing by Jack Ma, Alibaba Cloud, 13 ottobre 2017; Alibaba Founder Jack Ma: 'Harvard Rejected Me 10 Times’, World economic forum, 25 giugno 2016; Alibaba CEO Jack Ma on 'Ecosystems' and 'Forrest Gump’, NbcNews, 19 settembre 2014 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 16, 2023 • 12min

Ep.245: Perché fare un processo per i crimini di guerra in Ucraina è complicato

Questo fine settimana un bomba russa ha sfondato un grattacielo ucraino a Dnipro. Ci sono almeno quaranta morti, intere famiglie sparite tutte insieme nei 72 appartamenti distrutti. Quello di Dnipro potrebbe essere un crimine di guerra. Solo che punire i crimini di guerra è complicato ma a volte succede: nel 2020 è accaduto nel caso di un ex comandante di un gruppo di ribelli in Liberia, in Africa. È successo anche nel 2022, in Germania, con la condanna all’ergastolo di un colonnello siriano dei servizi segreti di Assad. Sia Zelensky, sia l’Ue hanno chiesto un tribunale speciale per i crimini di guerra in Ucraina. Solo che sia la Corte permanente dell’Aja che tutti i Tribunali speciali ad hoc che sono stati fatti nella storia hanno sempre funzionato solo con un mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Dove però c’è anche la Russia che, ha potere di veto dentro quel Consiglio. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter Igor Susko, 14 gennaio 2023; German court finds former Syrian colonel guilty of war crimes, Global News, 17 gennaio 2022; President Zelensky Request for Special War Crimes Tribunal, canale Youtube Todd Shobe, 15 luglio 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 13, 2023 • 8min

Ep.244: La prima quasi-conquista russa dopo molto tempo

Soledar è un villaggio a venti minuti di auto da Bakhmut che ormai non esiste più. Non tutti i modi per condurre una guerra fanno lo stesso numero di vittime: quello che si vede a Bakhmut e Soledar è il modo per farne di più. La 46esima brigata dell'aviazione ucraina racconta le lotte nel ghiaccio, con i pugnali, attraverso le parole di un suo soldato, Dmitryi, che di secondo lavoro faceva l'attore di teatro. La battaglia assomiglia a un suicidio di massa perché il corpo a corpo è un metodo di combattimento primitivo che implica una carneficina di tutti. Dei russi che l’hanno imposto e di chi si difende. Prendere Soledar per Mosca significa prendere Bakhmut. Stringendola nella morsa di un accerchiamento quasi completo, da cui gli ucraini a un certo punto si sottrarranno.I contributi audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter Denes Torteli, 13 gennaio 2023; account Twitter Thomas Van Linge, 10 gennaio 2023; account Twitter Roman Sheremeta, 10 gennaio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 12, 2023 • 10min

Ep.243: La guerra alla droga in Messico è finita (male)

Stanotte i narcos hanno pubblicato un video con due giovani giornalisti che hanno rapito in catene: il timore è che le autorità non si muoveranno. La guerra alla droga in Messico è finita perché aveva fallito: ha fatto un mucchio di morti ma non ha fermato il narcotraffico. L’aveva cominciata George W. Bush nel 2007 con l’intesa di Merida, praticamente tutto a carico degli Stati Uniti: armi, sistemi di sorveglianza, uomini. Risultato: non ha funzionato. Allora arriva un’altra operazione: “Fast and furious”, il colpo di grazia. Un programma segreto finito malissimo. Ma se la guerra alla droga è andata male, l’inazione di AMLO (Andrés Manuel López Obrador), il presidente messicano che aveva fatto la campagna elettorale promettendo “abbracci e non proiettili”, non va meglio. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter Tyler Mattiace, 11 gennaio 2023; Blindati, fucili al cielo e una mitragliatrice antiaerea. L’esercito dei narcotrafficanti omaggia il suo capo – Il video, Open, 21 luglio 2020; account Twitter Narco_Polo420, 5 gennaio 2023; Bush meeting Mexico's President Calderon, Ap Archive, 21 luglio 2015; account Twitter havoc619D, 2 gennaio 2023; AMLO habló de la captura de Ovidio Guzmán el pasado diciembre, Milenio; account Twitter jmscaronte, 5 gennaio 2023; account Twitter Investmenthulk, 6 gennaio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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