Globo

Il Post
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Mar 8, 2023 • 41min

La Cina potrebbe contribuire alla pace in Ucraina?, con Francesca Ghiretti

Tutte le volte che si parla di diplomazia e di negoziati di pace tra Russia e Ucraina, spunta sempre il nome della Cina. Ne parlano con moltissima speranza i pacifisti, che sperano che la Cina intervenga per risolvere la grande guerra europea. Ne parlano anche i governi dell’Europa, e ovviamente ne parlano con eccitazione anche i media: tutti sostengono che la Cina, in quanto grande superpotenza neutrale, potrebbe intervenire nel conflitto in Ucraina e spingere i due paesi in guerra verso il dialogo e verso la pace. Ma dopo un anno di guerra pensare che la Cina possa essere un mediatore neutrale è ormai piuttosto ingenuo: la Cina non ha finora fatto nulla per favorire davvero la mediazione. E soprattutto, la Cina non è neutrale.A Globo ne parliamo con Francesca Ghiretti, che è analyst al Mercator Institute for China Studies, MERICS, il più importante centro studi europeo che si occupa di Cina.I CONSIGLI DI FRANCESCA GHIRETTI– Il libro “La Cina in dieci parole”, di Yu Hua – I social del giornalista Lorenzo Lamperti – Il podcast “Altri Orienti”, di Simone Pieranni Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Mar 1, 2023 • 45min

Quello che la geopolitica non dice, con Luciano Bozzo

L’anno appena trascorso, soprattutto grazie alla guerra in Ucraina, è stato l’anno della geopolitica. Gli esperti di geopolitica sono ovunque, dai talk show televisivi alle pagine dei giornali. Ma che cos’è davvero la geopolitica? Siamo abituati a pensarla come un termine neutro, come la descrizione asciutta e obiettiva dei conflitti e della politica internazionale, ma non è così: la geopolitica non solo non è neutra, è anche un modo di raccontare il mondo limitato e pieno di criticità. Se vi siete chiesti perché certi esperti nei talk show sembra che parlino di politica internazionale come se stessero giocando a Risiko, la colpa è della geopolitica. Se vi siete chiesti perché quando si parla della guerra in Ucraina se ne parla spesso con il cinismo e le certezze inamovibili di chi sta commentando una partita di scacchi, senza pensare che di mezzo ci sono persone e vite umane ma solo grandi potenze e mosse strategiche, anche qui una buona parte della colpa è della geopolitica.In questa puntata di Globo ne parliamo con Luciano Bozzo, politologo e docente di Relazioni internazionali alla Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze.I CONSIGLI DI LUCIANO BOZZO- il film Apocalypse Now, di Francis Ford Coppola- il film La battaglia di Algeri, di Gillo Pontecorvo- il film Il padrino, parte I, di Francis Ford Coppola- il documentario The fog of war, di Errol Morris- il libro Terra e mare, di Carl Schmitt - il libro Il nomos della terra, di Carl Schmitt - il libro Guerra e pace, di Tolstoj - la serie tv Le bureau, di Éric RochantGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Feb 22, 2023 • 46min

Un anno di guerra raccontato dall’Ucraina, con Daniele Raineri

È ormai passato un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e lo sgomento dei primi giorni e delle prime settimane si è un po’ diluito. La guerra è scivolata sempre più avanti nelle pagine dei giornali e nei palinsesti dei telegiornali, e gradualmente, lentamente, l’Ucraina è tornata a sembrarci lontana. È piuttosto facile abituarsi alla normalità di un’Europa in guerra, soprattutto per noi che non ne siamo direttamente coinvolti. Ma pensateci un attimo: in quest’anno di guerra in Ucraina le nostre vite – perfino le vite di noi che la guerra non la combattiamo – sono cambiate enormemente, e per tantissime ragioni. Per questo ne parliamo con Daniele Raineri, inviato di Repubblica. Raineri questo conflitto l’ha vissuto da vicino: ha trascorso la gran parte dell’ultimo anno in Ucraina, molto spesso al fronte, molto spesso nei luoghi dei combattimenti e dei massacri. Con lui parleremo di quest’anno di guerra e di cosa è cambiato, di cosa potrà succedere adesso, e di perché spesso in Italia continuiamo ad avere un’idea sbagliata, o in malafede, di cosa sta succedendo in Ucraina.I CONSIGLI DI DANIELE RAINERI– “I ferri del mestiere” di Fruttero e Lucentini– “Pian della Tortilla” di John Steinbeck– La serie tv “Le Bureau - Sotto copertura”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Feb 15, 2023 • 48min

Le più importanti elezioni di cui non avete mai sentito parlare, con Giovanni Carbone

Globo di questa settimana parla di un paese di cui sappiamo colpevolmente troppo poco: in Nigeria il 25 febbraio ci saranno le elezioni per scegliere un nuovo presidente, che potrebbero cambiare molte cose in tutta l’Africa e non solo. La Nigeria è uno dei grandi paesi da tenere d’occhio per il nostro futuro: è la più grande economia dell’Africa ed è il paese più popoloso del continente, che nei prossimi decenni supererà gli Stati Uniti e diventerà il terzo più popoloso di tutto il mondo, dopo l’India e la Cina. È un paese dinamico ed eccezionale, ma anche rallentato dalla corruzione e dalla violenza. Anche per questo, il successo delle elezioni in Nigeria può avere grandi conseguenze sul modello democratico in tutta l’Africa.Per questo ne parliamo con Giovanni Carbone, che è professore di Scienza Politica all’Università Statale di Milano e responsabile del programma Africa dell’ISPI. Con lui cercheremo di capire non soltanto perché la Nigeria è importante, ma anche, e soprattutto, perché è un paese straordinario, che ci riguarda da vicino.I CONSIGLI DI GIOVANNI CARBONE– Il film “Lionheart”, su Netflix– Il sito di news “The Africa Report” – Il TED Talk della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie – Il libro “Metà di un sole giallo”, di Chimamanda Ngozi Adichie Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Feb 8, 2023 • 43min

Il conflitto israelo-palestinese si potrebbe risvegliare, con Davide Frattini

Negli ultimi mesi sono successe due cose importanti tra Israele e Palestina: a fine gennaio sono ricominciati duri scontri tra israeliani e palestinesi, che sono stati i più sanguinosi degli ultimi anni. E alla fine dell’anno scorso in Israele si è insediato il governo più di destra della storia del paese, guidato da Benjamin Netanyahu ma dominato da ultranazionalisti e fondamentalisti religiosi. Queste due grosse novità, le violenze e un governo di estrema destra, non sono estranee l’una all’altra: sono il sintomo di una situazione sempre più tesa, e sempre più preoccupante. Per molti anni, anche per opera dello stesso Netanyahu, abbiamo finito per dimenticarci del conflitto israelo-palestinese. Ma le cose potrebbero cambiare.In questa puntata di Globo ne parliamo con Davide Frattini, che è il corrispondente da Gerusalemme del Corriere della Sera e vive in Israele da tanti anni, da dove osserva questo conflitto con attenzione e senza ideologie.I CONSIGLI DI DAVIDE FRATTINI– Il libro "Neuromante", di William Gibson– Il libro "Omaggio alla catalogna", di George Orwell– Il libro "La trilogia di Yashim", di Jason GoodwinGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Feb 1, 2023 • 44min

Il Regno Unito si è già stancato di Brexit?, con Paola Peduzzi

Sono passati tre anni da quando il Regno Unito ha abbandonato l’Unione Europea, e la Brexit non è mai stata così impopolare e odiata dai britannici. I sondaggi dicono che mai così tante persone rimpiangono l’uscita dall’Unione Europea, e i dati statistici dicono che il Regno Unito rischia un serio declino economico e sociale: la Brexit, a oggi, è un disastro. È ormai diventato chiaro che per come era stata raccontata ai tempi del referendum è un’illusione, o meglio una bugia. È il fallimento di una classe dirigente inadeguata, ma è anche il fallimento di un paese intero.In questa puntata di Globo ne parliamo con Paola Peduzzi, che è la vicedirettrice del Foglio ed è esperta e appassionata di Europa e Regno Unito. Con lei cerchiamo di capire come è avvenuto il disastro britannico, come il paese potrà rialzarsi, e che prospettive ci sono per la Brexit da qui in avanti.LEGGI “EU PORN”, LA PAGINA SETTIMANALE DI PAOLA PEDUZZI E MICOL FLAMMINII CONSIGLI DI PAOLA PEDUZZI– Il film “Brexit: The Uncivil War”– La serie tv “Slow Horses”, su Apple TV+– Il podcast “The Rest Is Politics”– Tutti i podcast di BBC e in particolare “Two Minutes Past Nine”– Il libro “The Passenger” di Cormac McCarthy– La musica inglese, in particolare gli OasisGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 25, 2023 • 38min

La guerra in Nagorno Karabakh è molto vicina all’Europa, con Giorgio Comai

Il Nagorno Karabakh è un territorio che si trova nel Caucaso meridionale e che formalmente appartiene all’Azerbaijan, ma che è abitato in gran parte da persone armene, che vorrebbero riunirsi all’Armenia. Per questo, Armenia e Azerbaijan hanno combattuto ben due guerre per il Nagorno Karabakh: una all’inizio degli anni Novanta, che è stata vinta dall’Armenia, e una un paio d’anni fa, nel 2020, che è stata vinta invece dall’Azerbaijan. Attualmente, in Nagorno Karabakh si trovano oltre 100 mila persone armene che sono praticamente isolate in mezzo al territorio azero, e quella che era una crisi politica ora è diventata anche una crisi umanitaria.Il conflitto in Nagorno Karabakh sembra piccolo e periferico, ma è importante per moltissimi motivi. Basta guardare alla mappa: l’Armenia confina a ovest con la Turchia, a sud con l’Iran, a est con l’Azerbaijan: tutte grosse potenze regionali che hanno qualcosa da dire in questo conflitto. E poi ci sono la Russia, il paese più importante della regione, e anche l’Unione Europea sta assumendo un ruolo. Insomma: per questo piccolo conflitto passa davvero tutto il mondo.Ne parliamo con Giorgio Comai, ricercatore dell’Osservatorio Balcani Caucaso e membro del direttivo dell’Associazione per lo Studio in Italia di Asia centrale e Caucaso.I CONSIGLI DI GIORGIO COMAI– Il podcast dell’International Crisis Group – Il jazz azero, con un disco di Vagif Mustafa Zadeh– Il prog-rock turkmeno, ben rappresentato dal Gunesh Ensemble– Il disco-funk armeno con tre playlist: Armenian disco-funk, “Silk Road: Journey of the Armenian Diaspora (1971-1982)” e un mix di dischi armeni provenienti da BeirutGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 18, 2023 • 44min

Dobbiamo sperare nel risveglio della Germania, con Danilo Taino

La Germania è l’unico vero gigante economico che abbiamo in Europa, ed è l’unico paese che può creare una vera leadership europea. E l’Europa, schiacciata tra tante grandi potenze, di un leader ne avrebbe davvero bisogno. Ma il problema è che quando non si parla di economia ma si parla di rilevanza internazionale, di politica estera, di diplomazia, di potenza militare, la Germania svanisce nell’irrilevanza, e da gigante diventa piccolissima. La guerra in Ucraina potrebbe aver cambiato le cose: il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato grandi investimenti militari, e ha cercato di far capire che la Germania è pronta a essere più aggressiva e decisa anche sul piano internazionale, e di prendersi il posto di leadership che corrisponde alla sua potenza economica. Ma è davvero così?A Globo ne parliamo con Danilo Taino, che è stato per tanti anni corrispondente da Berlino, e ha visto la politica tedesca da vicino: sa come funziona il modello tedesco, ne conosce le debolezze e i punti di forza. E parliamo anche di Angela Merkel, ovviamente.I CONSIGLI DI DANILO TAINO– Il libro “L’uomo senza qualità“, di Robert Musil– Il film “https://www.imdb.com/title/tt0100530/”– Le prime due stagioni della serie tv “Fauda”– La serie tv “Shtisel”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 11, 2023 • 49min

L’assalto di Bolsonaro alle istituzioni del Brasile, con Loris Zanatta

Domenica 8 gennaio, quando in Brasile era primo pomeriggio, un gruppo di sostenitori dell’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro ha assaltato il parlamento del Brasile, la Corte suprema e altri edifici istituzionali, con l’intento di avviare un golpe contro Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente di sinistra che ha appena vinto le elezioni contro Bolsonaro. Il tentativo è stato piuttosto maldestro, ed è rapidamente fallito, ma mostra quanto sia precaria la situazione in Brasile, la prima economia dell’America Latina e uno dei paesi più grandi e importanti del mondo. Il paese corre ancora il rischio di nuovi attacchi da parte della destra golpista, ma soprattutto è diviso e arrabbiato. E non è affatto detto che Lula sia la persona adatta a sistemare le cose.In questa puntata di Globo ne parliamo con Loris Zanatta, professore di Storia e istituzioni delle Americhe all’università di Bologna, che da tanti anni si occupa di politica latinoamericana, e dell’ascesa dei movimenti populisti in Brasile e non solo. Con lui cerchiamo di capire quanto davvero la democrazia brasiliana è in pericolo, e cosa dobbiamo aspettarci dal ritorno di Lula al governo nel più grande paese dell’America Latina.L’ULTIMO LIBRO DI LORIS ZANATTA– Fidel Castro, l’ultimo “re cattolico”I CONSIGLI DI ZANATTA– “Redentores”, di Enrique Krauze– “Dal buon selvaggio al buon rivoluzionario”, di Carlos Rangel– “L’invenzione di Gesù di Nazareth”, di Fernando Bermejo-RubioGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Jan 4, 2023 • 45min

Quanto è davvero grande lo scandalo al Parlamento Europeo, con David Carretta

Lo scandalo di corruzione al Parlamento Europeo è quasi certamente il più grave che abbia mai colpito le istituzioni europee, almeno negli ultimi anni. Riguarda alcuni ex parlamentari e parlamentari, oltre a funzionari e assistenti, che secondo l’accusa sarebbero stati corrotti da due paesi stranieri, il Qatar e il Marocco, per influenzare indebitamente le decisioni del Parlamento Europeo. Ci sono stati arresti eccellenti e particolari morbosi, come le valigie piene di banconote, anche se siamo soltanto agli inizi di un’indagine probabilmente molto lunga. Il cosiddetto Qatargate sembra essere la prova che le influenze esterne nei confronti dell’Europa sono molto potenti: non soltanto da parte del Qatar e del Marocco, ma soprattutto da parte di Cina, Russia e molti altri paesi. È la prova che l’Europa è in pericolo, ma è anche la prova che gli anticorpi democratici funzionano, almeno per ora, nonostante le enormi difficoltà.In questa puntata di Globo ne parliamo con David Carretta, uno dei migliori corrispondenti italiani da Bruxelles e storico giornalista di Radio Radicale, per capire da dove viene il più grande scandalo della storia delle istituzioni europee, e cosa aspettarci adesso.LA NEWSLETTER DI DAVID CARRETTA SULL’EUROPA:http://lab.ilfoglio.it/europaore7/I CONSIGLI DI CARRETTA:– Un biglietto aereo per Bruxelles– Una biografia di Winston Churchill– Un abbonamento al PostLA COPERTURA DEL POST SULLO SCANDALO:– Leggi gli articoliGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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