

Globo
Il Post
Un podcast del Post con un’intervista a settimana sulle cose del mondo. Tutti i mercoledì con Eugenio Cau.
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May 17, 2023 • 42min
La Georgia, che è stata la prima, con Francesco Cataluccio
Oggi ci sono due ragioni per parlare della Georgia, un piccolo paese del Caucaso con meno di quattro milioni di abitanti: la prima, e più immediata, riguarda le enormi e partecipate proteste a favore dell’Unione Europea degli scorsi mesi, contro il governo filorusso del Paese. Ma la ragione più importante è che la Georgia è stata la prima. Il primo paese invaso dalla Russia di Vladimir Putin, con modalità che ricordano in maniera impressionante l’Ucraina. Quell’invasione, avvenuta nel 2008, fu un segnale che l’Occidente decise di ignorare. Ne parliamo con Francesco Cataluccio, saggista e scrittore esperto di Europa dell’Est.I CONSIGLI DI FRANCESCO CATALUCCIO– Il libro “Pianeta Caucaso” di Wojciech Górecki (che sta per uscire in una nuova versione dell’editore Keller)– Il libro “La cortina di vetro” di Micol Flammini– Il film “Il colore del melograno” di Sergei Parajanov– Il film “La leggenda della fortezza di Suram” di Sergei Parajanov– Il disco “Motherland” della pianista Khatia BuniatishviliLA GEORGIA SUL POST– Il momento simbolo delle proteste in Georgia– Le proteste contro il governoGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

May 10, 2023 • 50min
L’Europa deve imparare a farcela da sola, live con Nathalie Tocci
All’inizio dell’invasione russa in Ucraina era sembrato che l’Europa non avrebbe retto all’impatto della guerra. Che ci saremmo trovati schiacciati tra l’ex superpotenza russa da un lato e la superpotenza americana dall’altro: che saremmo rimasti deboli, sempre un po’ litigiosi, sempre un po’ divisi. Ma le cose sono andate diversamente. L’Europa ha retto l’impatto del ritorno della guerra molto meglio del previsto.In questa puntata speciale di Globo registrata live a Voices facciamo un bilancio con Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, uno dei più importanti centri studi italiani.I CONSIGLI DI NATHALIE TOCCI– “L’ottava vita (per Brilka)” di Nino Haratischwili – “Nella testa di Vladimir Putin” di Michel Eltchaninoff – “Terre di sangue” di Timothy Snyder EUROPA E UCRAINA SUL POST– L’autonomia strategica europea, spiegata – La Commissione Europea vuole produrre più munizioni – Annalena Baerbock non le manda a dire Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

May 3, 2023 • 53min
Il bivio dell’Occidente, con Andrea Graziosi
Uno degli effetti della guerra in Ucraina è di aver reso concreto un concetto abitualmente lontano come quello di Occidente. È dal 2014, dalla prima rivolta filoeuropeista, che il popolo ucraino combatte per cercare di avvicinarsi all’Europa e all’Occidente, e ora che con l’invasione della Russia la guerra è diventata una questione di vita o di morte, il concetto di Occidente non appare più così lontano e distante. Eppure l’Occidente è in crisi da tempo: la crisi demografica, la crisi politica e l’invecchiamento della popolazione stanno mettendo sempre più in difficoltà il suo modello. Per questo, possiamo dire che l’Occidente è davanti a un bivio: la guerra in Ucraina ha dimostrato la sua importanza, ma al tempo stesso non ha frenato le sue difficoltà e i suoi problemi.A Globo ne parliamo con Andrea Graziosi, che è professore di Storia Contemporanea all’Università Federico II di Napoli ed è uno dei massimi esperti europei dello spazio ex sovietico. Il suo ultimo libro, “Occidenti e Modernità”, parla proprio del mondo nuovo – e dell’Occidente nuovo – che dovremo costruire nei prossimi anni.I CONSIGLI DI ANDREA GRAZIOSI– Il film “The Fablemans” – Il film “RRR” – Il libro “Vita e destino” di Vasilij Grossman – Il libro “La cultura del narcisismo” di Christopher Lasch – Il libro “What is ‘Your’ Race” di Kenneth Prewitt – Gli ultimi quattro lieder di Richard Strauss Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Apr 26, 2023 • 43min
Capirci qualcosa degli scontri in Sudan, con Sara De Simone
Sabato 15 aprile sono cominciati in Sudan violenti scontri armati tra l’esercito regolare del paese, guidato dal generale Abdel Fattah al-Burhan, e un potente gruppo paramilitare chiamato Rapid Support Forces, guidato dal generale Mohamed Hamdan Dagalo detto Hemedti. I combattimenti vanno avanti da giorni, nonostante i tentativi di cessate il fuoco organizzati dalla comunità internazionale, e in tutto il Sudan ci sono centinaia di morti tra la popolazione civile e decine di migliaia di persone stanno scappando dal paese. Lo scontro in Sudan non è però soltanto lo scontro tra due signori della guerra: riguarda numerosi paesi vicini, riguarda l’occidente, e soprattutto riguarda un paese dove pochi anni fa ci sono state grandi proteste per la democrazia, e in cui la voglia di democrazia non si è davvero mai spenta.A Globo ne parliamo con Sara De Simone, che è una studiosa esperta di questa parte di Africa e assegnista di ricerca alla Scuola di studi internazionali dell’Università di Trento.I CONSIGLI DI SARA DE SIMONE– Il libro “Root Causes of Sudan’s Civil Wars”, di Douglas H. Johnson – Il film “Goodbye Giulia” di Mohamed Kordofani (in uscita)– La rivista Nigrizia– L’articolo di Sara De Simone sul sito di ISPI GLI SCONTRI IN SUDAN SUL POST– Che cos’è il Sudan– I due militari al centro della crisi in Sudan– Che cosa fa il gruppo Wagner in AfricaGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Apr 19, 2023 • 40min
Il governo più di sinistra d’Europa, con Thomas Gualtieri
Si dice da tempo che il governo della Spagna, guidato dal socialista Pedro Sánchez, sia il governo più di sinistra d’Europa. Il governo, che è in carica dal 2019, ha fatto anche in maniera rocambolesca moltissime riforme progressiste, al punto da diventare un punto di riferimento e un modello per moltissimi altri partiti di sinistra in tutta Europa: anche in Italia, dove parlare del “modello spagnolo” sta andando estremamente di moda fra le forze del centrosinistra. Ma il problema, e lo sappiamo, è che quando si guarda un fenomeno da fuori spesso molte sfumature, molti dettagli e anche molte contraddizioni si perdono. E per questo dobbiamo capire com’è il modello spagnolo visto dalla Spagna.A Globo lo facciamo con Thomas Gualtieri, che è corrispondente di Bloomberg da Madrid e vive in Spagna da tanti anni, studiandone le politiche economiche e le loro ricadute sul paese.I CONSIGLI DI THOMAS GUALTIERI– Il libro “Patria”, di Fernando Aramburu – Il film “As Bestas” di Rodrigo Sorogoyen (attualmente al cinema)– Il film “Il Regno” di Rodrigo SorogoyenIL GOVERNO SPAGNOLO SUL POST– Il governo spagnolo, di sinistra– In Spagna c’è una “guerra della bistecca”– Le scuse di Pedro Sánchez per gli «effetti indesiderati» della legge sul consenso Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Apr 12, 2023 • 45min
Dovremmo chiudere TikTok?, con Rebecca Arcesati
TikTok è l’app di maggiore successo al mondo, quella che sta crescendo più di tutte le altre e che sta raccogliendo maggiori consensi. Ha oltre un miliardo di utenti in tutto il mondo e oltre 200 milioni in Europa. Ma TikTok, da mesi, è al centro di enormi polemiche. Negli Stati Uniti, il governo e il Congresso stanno discutendo molto seriamente della possibilità di vietare TikTok a tutti i cittadini americani. E anche in Europa e in tutto il resto dell’Occidente si stanno facendo discussioni simili, anche se non con la stessa durezza. Il problema è che TikTok è un’app cinese, e poiché la Cina è un paese dittatoriale che non rispetta i diritti individuali o la libertà d’impresa, allora c’è il rischio che a un certo punto il regime cinese decida di usare Tiktok contro di noi. È un sospetto fondato o è un’esagerazione?A Globo ne parliamo con Rebecca Arcesati che è ricercatrice al Mercator Institute for China Studies, MERICS. Con lei parleremo di come funziona il regime cinese, di quali veri pericoli circolano attorno a TikTok, e se davvero è il caso di vietare una delle app più famose e popolari di tutto il mondo.I CONSIGLI DI REBECCA ARCESATI– Il podcast “China Talk”– Il libro “Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologica", di Alessandro Aresu– Il prossimo articolo di Kai von Carnap su TikTokTIKTOK SUL POST– Quanto è pericoloso TikTok?– Come TikTok si sta mangiando internet– «Su TikTok lo leggono tutti»Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Apr 5, 2023 • 52min
L’allargamento della NATO, con Andrea Gilli
È da più di un anno che sui talk show televisivi, nei giornali, nei libri si parla dell’allargamento della NATO e infine, questa settimana, questo allargamento è avvenuto davanti ai nostri occhi. La Finlandia è entrata nella NATO, diventando il trentunesimo membro dell’alleanza militare e politica dei paesi occidentali. È un evento storico, e anche per questo è il caso di capire cosa significa: cosa vuol dire davvero entrare nella NATO? E che ruolo ha davvero la NATO nella guerra che la Russia di Vladimir Putin sta combattendo contro l’Ucraina e in ultima istanza contro l’Europa? A Globo ne parliamo con Andrea Gilli, Senior Researcher al NATO Defense College.I CONSIGLI DI ANDREA GILLI– Il libro “Enduring Alliance: A History of NATO and the Postwar Global Order”, di Timothy Sayle– Il film “Caccia a Ottobre Rosso”– La serie tv “The Americans”COSA SI DICE SUL POST– Cosa vuol dire far parte della NATO– Cosa dicono gli articoli 4 e 5 del trattato NATO– Come si entra nella NATOGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Mar 29, 2023 • 39min
Tutti contro Erdogan, con Fazıla Mat
Il 14 Maggio in Turchia si terranno quelle che potrebbero essere le elezioni più sorprendenti e interessanti degli ultimi venti anni. Per la prima volta, quasi tutti i partiti dell’opposizione si sono riuniti in un grande cartello elettorale e hanno deciso di sostenere un unico candidato: tutti contro il presidente Recep Tayyip Erdogan. E per la prima volta Erdogan rischia davvero di perdere il potere: possono succedere ancora molte cose, e ovviamente ha ancora la possibilità di rimontare e di vincere. Ma questa, dopo vent’anni in cui Erdogan ha portato il paese sempre più vicino all’autoritarismo, potrebbe essere una delle ultime occasioni per salvare la democrazia in Turchia.A Globo ne parliamo con Fazıla Mat, che è ricercatrice dell’Osservatorio Balcani Caucaso e studia la Turchia e la politica turca da tanti anni. Parleremo delle elezioni, della coalizione dell’opposizione, del grande terremoto di febbraio e cercheremo di capire se davvero questa volta la grande adunata di tutti contro Erdogan potrà riuscire a riprendersi la Turchia.I CONSIGLI DI FAZILA MAT– La serie tv “Ethos” su Netflix – Il gruppo rap Tahribad-ı İsyan– Il sito di informazione sulla Turchia KaleydoskopLA TURCHIA SUL POST– Un ritratto di Kemal Kilicdaroglu, l’avversario di Erdogan alle elezioni – Le polemiche sul terremoto e sull’incontrollato sviluppo edilizio in Turchia – Le discutibili politiche economiche del presidente ErdoganGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Mar 22, 2023 • 40min
L’unica democrazia del mondo arabo non è più una democrazia, con Alissa Pavia
Ormai più di dieci anni fa, la Tunisia era stata l’unico paese uscito bene dal fallimento generale della primavere arabe: in Tunisia la popolazione riuscì a cacciare il dittatore Ben Alì praticamente senza spargimenti di sangue, e il paese divenne una democrazia piuttosto libera e soprattutto laica. La Tunisia era l’unica democrazia del mondo arabo, e una speranza per tutti.Ma negli ultimi due anni, la democrazia della Tunisia ha subìto un processo di regressione molto grave: nel 2019 è stato eletto presidente Kais Saied, un politico che con pochi scrupoli ha cominciato a smontare pezzo per pezzo tutte le istituzioni tunisine, al punto che oggi non siamo più sicuri di poter ancora dire che l’unica democrazia del mondo arabo è ancora una democrazia.In questa puntata di Globo ne parliamo con Alissa Pavia, che è Associate Director per il programma Nord Africa all’Atlantic Council, che è uno dei più importanti centri studi degli Stati Uniti, con sede a Washington.L’ARTICOLO DI ALISSA PAVIA SULLE DIMISSIONI DI KAIS SAIED“It’s time for Tunisia’s president to resign. Here’s why.”I CONSIGLI DI ALISSA PAVIA– La ONG tunisina al Bawsala– L’articolo “Four Possible Scenarios for Tunisia’s Political Crisis”– Il libro “The Making of the Tunisian Revolution”, in particolare il capitolo 10Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Mar 15, 2023 • 43min
I grandi scioperi in Francia vanno molto oltre le pensioni, con Anaïs Ginori
Da fine gennaio in Francia si protesta contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron, con enormi cortei e scioperi di massa. Gli scioperi stanno provocando grossi disagi. Spesso i trasporti pubblici sono fermi, le lezioni a scuola si interrompono, e i marciapiedi di Parigi sono pieni di spazzatura perché i netturbini e le discariche fanno sciopero e non la raccolgono più. I francesi protestano contro la riforma delle pensioni di Macron, che vorrebbe aumentare l’età pensionabile dagli attuali 62 anni a 64 anni: sembra poco, ma le cose sono molto più complicate di così. Perché per i francesi il sistema di sicurezza sociale, il cosiddetto welfare state, che garantisce pensioni generose e diritti sul lavoro, non è soltanto una questione di benessere individuale, è una questione di orgoglio e di identità.In questa puntata di Globo ne parliamo con Anaïs Ginori, corrispondente da Parigi del quotidiano Repubblica.I CONSIGLI DI ANAÏS GINORI– Il libro "Il posto", di Annie Ernaux – Il libro “L’Archipel français” di Jerome Fourquet – La serie tv “Le Baron Noir”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices