

il posto delle parole
livio partiti
Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autoriUn quotidiano culturale"ascoltare fa pensare"www.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 1, 2025 • 17min
Stefano Vicari "Adolescenti interrotti"
Stefano Vicari"Adolescenti interrotti"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itDa sempre ci ripetiamo che l’adolescenza è un’età critica, ma ci sentiamo confortati all’idea che sia solo una fase di passaggio da sopportare e supportare, quindi destinata a finire e a consegnarci individui maturi e pronti alla vita adulta. E se invece non fosse così? Se la famosa crisi adolescenziale non fosse una semplice crisi?Stefano Vicari lancia un allarme chiamandoci alla presa in carico di un problema: gli accessi al pronto soccorso ci parlano di una generazione di bambini e adolescenti che, come mai in passato e già prima del Covid, sta manifestando un grave malessere psichico che sfocia con crescente frequenza in atti violenti contro se stessi o contro gli altri, crisi depressive, isolamento, ansie, dipendenze e disturbi alimentari di vario genere. Un malessere che spesso non si supera con l’età, ma anzi rischia di esacerbarsi e cronicizzarsi, degenerando in vere e proprie malattie psichiatriche, che fanno la differenza tra vite aperte al futuro e vite “interrotte”. Ma dove nasce e da cosa dipende la salute mentale? Cosa possiamo fare per promuoverla?Noi adulti abbiamo la possibilità formidabile di trasformare il preoccupante stato attuale delle cose e migliorare la qualità di vita dei nostri ragazzi, anche dei più fragili. Permetterci di coglierla è lo scopo di questo libro. Nel disegnare una traiettoria verso il benessere psichico che ha origine nell’infanzia, Stefano Vicari ci offre chiavi di comprensione di ciò che alimenta il disagio mentale nei bambini e negli adolescenti, mette a fuoco i segnali d’allarme dei disturbi più diffusi e i modi per intervenire tempestivamente, senza sottovalutare i sintomi. Infine, guida genitori e insegnanti alla riscoperta della loro vocazione educativa per aiutare figli e studenti a crescere emotivamente stabili, curiosidi conoscere, ricchi di relazioni positive per affrontare in autonomia e serenità le sfide del diventare grandi. Da uno dei più autorevoli neuropsichiatri infantili, una guida per affrontare con tempismo il malessere psichico di bambini e ragazzi senza guardare dalla parte sbagliata.Stefano Vicari (1959), neuropsichiatra infantile e neuroscienziato, insegna all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dirige l’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Ha condotto attività di studio in alcune tra le più prestigiose università del mondo ed è responsabile di progetti di ricerca nazionali e internazionali. Impegnato nella divulgazione, è diventato un punto di riferimento per testate giornalistiche nazionali (“la Repubblica”, “Corriere della Sera”), trasmissioni radiofoniche e televisive (La versione delle due, Porta a Porta, Elisir). È membro del Tavolo per la salute mentale e coordina il Tavolo sull’autismo della Pastorale della salute della Cei. È autore di libri per operatori professionali in italiano e in inglese, di numerose pubblicazioni scientifiche e di monografie divulgative. Per Feltrinelli ha pubblicato Adolescenti interrotti. Intercettare il disagio prima che sia tardi (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 1, 2025 • 21min
Simona Segoloni Ruta "Madri"
Simona Segoloni Ruta"Madri"Edizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itL’esperienza delle madri ci tocca tutti, perché ci conduce all’origine della nostra esistenza ed evoca sentimenti e valori profondi. Eppure è difficile trovare una realtà tanto falsificata da stereotipi e luoghi comuni, per non parlare di vere e proprie devianze, quanto la maternità. Restituire l’esperienza dell’essere madri alle donne che partoriscono e/o crescono qualcuno/a, dare voce ai loro corpi e imparare il loro linguaggio, è l’unica via perché la maternità si liberi da ciò che la mistifica e si dischiuda a significati capaci di raccontarci l’umano, la chiesa, il mondo e Dio, grembo e nutrice di ogni vita.Simona Segoloni Ruta, vive a Perugia con il marito e i 4 figli ed è professoressa full time di ecclesiologia all’Istituto teologico Giovanni Paolo II di Roma. È membro del Consiglio direttivo dell’Associazione teologica italiana e vicepresidente del Coordinamento teologhe italiane. Si dedica intensamente alla formazione ecclesiale a diversi livelli ed è autrice di numerose pubblicazioni, fra le quali Gesù maschile singolare (EDB, 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 1, 2025 • 18min
Diego Passoni "Quel che resta di Santiago"
Diego Passoni"Quel che resta di Santiago"Gioie e dubbi di un pellegrino poco ortodossoSonzogno Editoriwww.sonzognoeditori.it«Il cammino portoghese. Parto o non parto? Alla fine, sono partito.» La proposta casuale di un amico e la nostalgia dei trekking a piedi superano la diffidenza verso il Camino de Santiago, che ogni anno attira migliaia di viaggiatori, mossi ora da spirito di avventura, ora da fede, ora dal desiderio di raccontarlo. Chi ha fatto un cammino, però, lo sa: non è tanto l’arrivo a Compostela, Roma o Gerusalemme a contare, ma il modo in cui impariamo a percorrere la strada. Non è un caso se nelle lingue semitiche le parole «viaggio» e «racconto» hanno la stessa radice, perché non esiste un racconto senza uno spostamento, e non esiste uno spostamento finché non accettiamo di abbandonare i nostri punti fermi, almeno per un po’. Con sguardo aperto e curioso, Diego Passoni indaga tappa dopo tappa quel che resta di Santiago: oltre la grande operazione di marketing di un vescovo visionario, oltre il mito del pellegrino e la religione dei selfie, delinea la vera forma del viaggio, fatta di vesciche, zaini troppo pesanti e strade sbagliate, di letti scomodi e sonni profondi, di chiacchiere banali e illuminanti, e di incontri con l’altro che a volte possono portare verso noi stessi. Questo libro, ci avverte, non è «un manuale d’autoaiuto per trovare l’illuminazione a chilometro zero», ma un invito a essere presenti, e a riscoprire l’atto rivoluzionario di muoversi al ritmo delle proprie gambe, attraverso una geografia fisica, ma soprattutto interiore e spirituale. Una mappa dell’anima in cui ritrovare se stessi e quel mondo che, fin troppo a lungo, abbiamo dimenticato di guardare.Diego Passoni. Dopo un passato da ballerino e presentatore tv, oggi è uno dei conduttori di Pinocchio, trasmissione di punta di Radio Deejay a cui presta la voce insieme a La Pina e La Vale. È anche autore di Ma è stupendo! (Vallardi 2019), Siamo tutti sulla stessa arca, Isola (Mondadori 2020, 2022) e, con Nicola Macchione, di Pene, maschile plurale (Fabbri 2024). Da sempre camminatore appassionato, ha affrontato il cammino portoghese verso Santiago con la mente e il passo di un pellegrino poco ortodosso.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 1, 2025 • 14min
Francesco Zarzana "Buk Festival"
Francesco Zarzana"Buk Festival"Festival della piccola e media editoriawww.bukfestival.itModena capitale della piccola e media editoria italiana con la 18^ edizione di BUK Festival in programma sabato 3 e domenica 4 maggio nel cuore della città, il Chiostro di San Paolo che ospiterà, insieme a una vasta rappresentanza di editori, il cartellone di incontri con tante anteprime editoriali, allestito dal direttore artistico Francesco Zarzana per la cura organizzativa di Sara Caselli. Promosso da ProgettArte che proprio in questa edizione festeggia i suoi primi 25 anni, BUK Festival torna con una traccia tematica, Le trame e la vita, che nell’edizione della maggiore età riscopre la letteratura di genere con un cartellone di percorsi gialli, storici e di impegno civile - libri inediti, nuovissimi o recenti di case editrici piccole e medie di tutta Italia.E con tante novità, prima fra tutte, nella Giornata mondiale del Libro mercoledì 23 aprile alle 21 al Teatro Storchi, la consegna del Premio Speciale BUK 2025 alla scrittrice torinese Deborah Gambetta, autrice di Incompletezza(Ponte alle Grazie), proprio ieri entrata nella dozzina finalista del Premio Strega 2025 per quest’opera. Il riconoscimento, recitano le motivazioni, viene conferito «per aver indagato attraverso la scrittura narrativa, le leggi matematiche e, così facendo, quelle della vita, alimentando di passione l’una e l’altra ricerca e intuendo le sinergie “carsiche” fra due “culture” circoscritte da confini puramente convenzionali». Spiega il direttore artistico di BUK Festival Francesco Zarzana che «il riconoscimento si identifica con il festival e nelle ultime edizioni è stato conferito a firme della narrativa contemporanea come Rosella Postorino nel 2024, Maurizio De Giovanni nel 2023 e Donatella Di Pietrantonio nel 2022, in precedenza a Paolo Mieli, Federica Manzon, Barbara Schiavulli, Emma D’Aquino, Barbara Baraldi e a pordenonelegge quale miglior festival letterario italiano». Mercoledì 23 aprile sarà anche la grande serata di Anteprima di BUK 2025: al Teatro Storchi infatti andrà in scena Gli occhi di Omero (Les yeux d’Homère), protagonista la nota attrice francese Fanny Gilles diretta dal regista Francesco Zarzana: prodotto da ProgettArte, lo spettacolo riprende la disputa accademica secondo la quale Omero sarebbe in realtà stato la prima poetessa greca: avrebbe conosciuto un anziano cieco ascoltando da lui le storie di Nausicaa, Circe, Calypso, la Dea Atena, le Sirene, Scilla, Euriclea, Penelope e così alimentando una prospettiva tutta femminile all'impianto generale dell'Iliade e dell’Odissea. Fra le novità di BUK Festival 2025, domenica 4 maggio alle 10, anche la Biblioteca Umana: evento aperto alla partecipazione del pubblico, dove i “veri” libri da leggere saranno le persone, con le loro esperienze di vita. «BUK Festival – osserva l’Assessore alla Cultura del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi – è un appuntamento importante per il tessuto culturale della nostra città, perché promuove la lettura e l'attività delle piccole e medie realtà editoriali. E l’anteprima del 23 aprile, nella Giornata Mondiale del Libro, o un’ulteriore opportunità per avvicinarsi al moffriràndo dei libri in modo fresco e coinvolgente». A BUK Festival spicca il percorso delle anteprime e novità 2025 in chiave giallo-noir: come per il thriller distopico del divulgatore scientifico Andrea Segrè, Gelo profondo. La nuova era glaciale, da poco uscito per Minerva, e le pubblicazioni inedite firmate da ProgettArte, in uscita il 3 maggio, in occasione di BUK 2025: Il Fermo Posta di Robìne, di Pasquale Biscari, un romanzo sospeso tra introspezione e mistero, e una storia “gialla” attinta dalle cronache anni Novanta: I Diavoli della Bassa di Federico Mazzoli sulle presunte messe sataniche nella Bassa modenese. Anteprima assoluta a BUK per Giraldi editore con il giallo-fantasy dello scrittore Pierangelo Soldati, Robin Barlow. La morte corre sulla tela del ragno, e con Il lupo sotto la pelle (vol. 1 e 2) di Graziano Lonardi, una saga thriller venata di horror pubblicata dall’editore De Tomi. Fra le anteprime assolute di BUK Festival anche quelle legate al tema del viaggio, reale o metaforico: domenica 4 maggio, alle 16 nello Spazio Portici, per i giovani lettori si presenta il delicatissimo albo illustrato di Mila Lodi, Viva la vita, e il cooperatore sociale e scrittore Paolo Menzani firma una guida speciale, La Via degli Dei, sullo storico cammino tra Bologna e Firenze, una “guida marsupio” arricchita da contenuti in realtà aumentata, queste sono pensate per accompagnare i viaggiatori passo dopo passo. Un progetto inclusivo, curato da edita Officine Gutenberg. Formato poesia le Passeggiate notturne (e altre solitudini), edito Consulta librieprogetti, di Antonio Nesci. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 1, 2025 • 25min
Alessandro Colombo "Il suicidio della pace"
Alessandro Colombo"Il suicidio della pace"Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989 - 2024)Raffaello Cortina Editorewww.raffaellocortina.itDopo quasi quarant'anni dalla fine della Guerra fredda, la guerra è tornata dalla periferia al centro del sistema internazionale, costringendo l'Europa e il mondo a confrontarsi persino con il rischio di uno scontro diretto tra grandi potenze. Questo disincanto e il segno per eccellenza del collasso dell'ordine internazionale: un collasso che investe i rapporti diplomatici, le istituzioni internazionali, la globalizzazione economica e le norme fondamentali della convivenza internazionale - a cominciare da quelle sull'uso e sui limiti dell'uso della forza. Da qui, allora, l'urgenza di chiedersi come sia stato possibile ricadere in questa condizione, dopo le illusioni e l'euforia di soli trent'anni fa. Rinunciando come prima cosa a contrapporre una presunta età dell'oro dell'apertura e dell'ottimismo a una regressione nella chiusura e nel risentimento. E riconoscendo come, in realtà, la condizione attuale sia in larga parte figlia delle forzature, delle amnesie e dei veri e propri errori che l'ordine internazionale liberale ha accumulato già a partire dalla sua fondazione.Alessandro Colombo insegna Relazioni internazionali nel dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano. Tra le sue pubblicazioni, La disunità del mondo (Feltrinelli 2010), Tempi decisivi (Feltrinelli 2014), Guerra civile e ordine politico (Laterza 2021). Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il governo mondiale dell'emergenza (2022) e Il suicidio della pace (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 1, 2025 • 23min
Giulio Guidorizzi "Il lessico dei Greci"
Giulio Guidorizzi"Il lessico dei Greci"Una civiltà in 30 paroleRaffaello Cortina Editorewww.raffaellocortina.itTutti sappiamo che le origini della nostra cultura stanno là, in quella penisola assolata e spazzata dai venti, e nella miriade di isole che popolano il mare viola dell’Egeo. In quelle terre cominciarono a essere usate le parole più antiche di cui si abbia memoria, e alcune di queste continuano dopo più di tremila anni a essere pronunciate. La storia delle parole è anche la storia dei concetti che esprimono e che si misurano col tempo.Giulio Guidorizzi ne ha scelte trenta che fanno da guida alla genesi di alcune idee fondamentali anche per noi. Da “anima” a “sapienza”, da “legge” a “giustizia”, da “amore” a “amicizia”, l’indagine investe la politica e l’arte, il diritto, le forze morali e i sentimenti. Ogni voce di questo lessico, vero vocabolario di antropologia della cultura, esprime un modo di concepire la realtà delle nostre origini e fa rivivere lo straordinario mondodei Greci esplorando alcuni concetti tuttora attualissimi nella nostra civiltà.L'autore ringrazia Beatrice Flammini, che ha collaborato in modo importante a questo libro. Giulio Guidorizzi, studioso di mitologia classica e di antropologia del mondo antico, ha insegnato Letteratura greca all’Università degli Studi di Milano e di Torino. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Ai confini dell’anima (2010), Il compagno dell’anima (2013), vincitore del premio Viareggio-Rèpaci, I colori dell’anima (2017), In viaggio con gli dei (con S. Romani, 2019), Il mare degli dei (con S. Romani, 2021), La Sicilia degli dei (con S. Romani, 2022), I miti delle stelle (2023) e Il lessico dei greci (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Apr 30, 2025 • 20min
Ferdinando Scianna "Mare Magnum"
Ferdinando Scianna"Mare Magnum"Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiaggeFerdinando Scianna, Riccione, 1989Fino al 05 Ottobre 2025Riccione | RiminiLuogo: Villa MussoliniCatalogo mostra: Silvana EditorialeCuratore: Andréa Holzherrhttp://www.civita.art“Da fotografo è soprattutto questo che mi ha affascinato delle spiagge: la vanità, l’esibizione, lo specchio sociale, le relazioni umane, la volgarità, il gioco dei corpi, il rito di massa. Ho fotografato spiagge dappertutto: lo spettacolo era sempre assicurato.” Ferdinando SciannaIl mare e la spiaggia, simboli di evasione e libertà, si trasformano in palcoscenico per una straordinaria nuova e inedita mostra fotografica: MARE MAGNUM. Da Ferdinando Scianna a Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge, che sarà allestita dal 19 aprile al 5 ottobre 2025 negli spazi espositivi di Villa Mussolini, a Riccione.Curata da Andréa Holzherr, organizzatrice di progetti espostivi internazionali e responsabile della promozione dell’Archivio Magnum, la mostra presenta le opere di otto grandi fotografi dell’agenzia Magnum Photos: Ferdinando Scianna, Bruno Barbey, Bruce Gilden, Harry Gruyaert, Trent Parke, Olivia Arthur, Newsha Tavakolian e Martin Parr.Attraverso gli obiettivi di questi grandi maestri della fotografia internazionale, il pubblico potrà esplorare le molteplici sfaccettature della vita in spiaggia: momenti di felicità e gioco si alternano a istanti di isolamento e riflessione, dando vita a un racconto visivo che svela la condizione umana in uno scenario universale.Riccione, che ha già ospitato in questi ultimi anni le mostre di alcuni dei più grandi maestri della fotografia, da Elliott Erwitt a Steve McCurry, da Robert Capa a André Kertesz e Henry Lartigue, diventa oggi il crocevia ideale di queste visioni, il luogo in cui le spiagge di tutto il mondo, ritratte dai fotografi Magnum, trovano una nuova e suggestiva dimensione. Qui, in questa mostra, i mari lontani dialogano con il mare Adriatico, le immagini raccolte in angoli diversi del pianeta si intrecciano con la storia e l’identità di una città che da sempre vive il rapporto con il mare come elemento essenziale della sua cultura. Con Mare Magnum, Riccione si trasforma in un crocevia culturale, dove le fotografie dei più grandi maestri della Magnum fissano per sempre le suggestioni, le contraddizioni e la bellezza delle spiagge di tutto il mondo. Non è un caso che la città abbia scelto di candidare la propria spiaggia a Patrimonio Immateriale dell’UNESCO: la sua tradizione di accoglienza e condivisione rende questo il contesto ideale per un racconto visivo che attraversa luoghi, epoche e sensibilità diverse, trovando qui una sintesi unica e significativa. Riccione, la Perla Verde dell’Adriatico, è da sempre crocevia di sguardi e suggestioni, e proprio qui, in questo luogo dove il mare ha una sua intimità profonda e accogliente – quel Mare Adriatico che Predrag Matvejević ha definito il mare dell’intimità – prende vita Mare Magnum, una mostra che trova in questo contesto il suo respiro più autentico. Perché se ogni spiaggia racconta una storia, è a Riccione che queste storie si incontrano, si fondono e si rivelano in tutta la loro potenza espressiva.La genesi di questa esposizione nasce da un dialogo creativo tra il Comune di Riccione, Civita Mostre e Musei, Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali, un incontro di visioni che ha permesso di portare a Riccione un progetto espositivo unico e ambizioso. Mare Magnum si inserisce perfettamente nel tessuto di questa città, che da sempre intreccia il suo legame con il mare e la sua capacità di accogliere storie provenienti da ogni angolo del mondo. La fotografia, in questo contesto, diventa uno strumento privilegiato per esplorare le molteplici sfumature della vita in spiaggia, attraverso un racconto visivo che non conosce confini.Il mare non è solo un orizzonte geografico, ma una dimensione che appartiene all’anima. Come scrive l’autore romagnolo Fabio Fiori, «la spiaggia è un diario di sabbia su cui ogni onda scrive e cancella storie», un luogo di continua trasformazione dove ogni passaggio lascia traccia e, al contempo, si rinnova, come la risacca che modella incessantemente la riva. È proprio questo respiro, fatto di attimi fugaci e gesti che la fotografia riesce a rendere eterni, a nutrire l’esposizione. Le immagini raccolte dai grandi maestri della Magnum creano un legame profondo con l’immaginario di Riccione, facendo di questa mostra una riflessione universale sulla condizione umana, raccontata attraverso il paesaggio marino e la sua ineluttabile capacità di trasformare ogni incontro in una storia unica e irripetibile.La mostra prende vita in un luogo emblematico, Villa Mussolini, un punto di osservazione privilegiato sul mare, che, con la sua posizione, permette di godere della vista su quello che è considerato uno dei più bei terrazzi sull’Adriatico, creando una perfetta sintonia con l’anima della mostra e il legame che la città ha da sempre con il mare.La spiaggia è da tempo un soggetto interessante nella fotografia, in quanto palcoscenico perfetto per la grande “commedia umana”, che si riflette nel mare, eterno e impassibile. Sotto un vasto cielo indifferente, le persone vanno e vengono come attori di uno spettacolo senza fine. Quello che i fotografi trovano sulla spiaggia è il genere di spontaneità, libertà ed emozioni intense che raramente si possono trovare altrove. La spiaggia spoglia le persone, sia fisicamente che psicologicamente, dei normali strati di vita quotidiana. Quando ci si toglie i vestiti, ci si libera anche di alcune inibizioni sociali.Nel corso della storia, i fotografi di Magnum hanno catturato la spiaggia in modi sorprendentemente diversi, riflettendo sia i momenti culturali che le esperienze umane senza tempo. Che sia a colori o in bianco e nero, che ritragga gioia, solitudine o la sublime potenza della natura, la fotografia di spiaggia continua a essere un tema ricco ed evocativo, invitando gli spettatori a vedere la riva non solo come una destinazione, ma come una tela per l'espressione visiva.La mostra è promossa dal Comune di Riccione, con il patrocinio della Regione Emilia - Romagna e organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Apr 30, 2025 • 36min
Barbara Gruning "Un altro sentire"
Barbara Grüning"Un altro sentire"L’esperienza dell’anoressia tra corpo e menteOrthotes Editricewww.orthotes.comPer chi ne soffre o ha sofferto, parlare di anoressia vuol dire innanzitutto trovare il coraggio per farlo. Tema a lungo tabuizzato, associato alla vergogna e ai sensi di colpa, è diventato nell’ultimo decennio oggetto di discorso pubblico da parte di media e attori politici e, più di recente, di rivendicazione da parte di coloro che ne hanno avuto esperienza diretta. I processi di medicalizzazione, istituzionalizzazione e mediatizzazione delle malattie del comportamento alimentare sono stati però spesso interpretati come un unicum, orientando in modo quasi esclusivo l’attenzione verso i “corpi anoressici” e lasciando così la dimensione esperienziale invisibile e incompresa. Perché vivere con l’anoressia, anche quando si cerca di guarire, significa innanzitutto sentire e pensare in modo altro rispetto a chi non ha mai abbandonato il senso comune, per costruire un mondo a parte nella propria mente, mentre si rinnega il corpo.Spaziando tra le community online, attraversando i luoghi della protesta e quelli della cura, incontrando le persone che stanno affrontando o hanno superato la malattia, il libro si presenta come una etnografia, carnale e riflessiva, che ha al suo centro proprio questo: comprendere come l’anoressia modifica il modo di fare esperienza e quali sono le difficoltà quotidiane per riacquisire un senso della realtà sociale e l’illusio di farne parte.Barbara Grüning è professoressa associata in sociologia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Di recente ha pubblicato, con Marco Santoro, il volume Cultura e Società. Concetti, modelli, questioni (Roma 2024). I suoi interessi di ricerca spaziano dalla sociologia delle scienze sociali, alla sociologia dello spazio, la sociologia del corpo fino ai comics studies.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Apr 30, 2025 • 17min
Roberto Casiraghi "The Phair"
Roberto Casiraghi"The Phair"thephair.com/VI edizione della fiera dedicata alla fotografiada venerdì 9 a domenica 11 maggio 202550 gallerie e il nuovo Talks Program – The Phair OGR Torino(Corso Castelfidardo, 22 - Torino) Torna The Phair | Photo Art Fair, la prestigiosa fiera internazionale dedicata alla fotografia, a Torino per la VI edizione da venerdì 9 a domenica 11 maggio 2025. L’evento si svolgerà nuovamente alle OGR Torino, centro di cultura e innovazione unico in Europa, e riunirà gallerie d’arte e fotografia internazionali, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva tra esposizioni di artisti affermati e talenti emergenti. Ad arricchire il programma di questa edizione arriva il nuovo Talks Program – The Phair, un ciclo di incontri focalizzati sul tema del collezionismo, per cercare un confronto diretto con gli esperti del settore. Per promuovere il patrimonio fotografico nazionale e rafforzare i rapporti con le realtà museali torinesi, The Phair ha avviato una collaborazione con la GAM – Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea scegliendo di utilizzare come immagine guida di questa edizione Torino, giostra Zeppelin in movimento (1934) di Mario Gabinio, custodita dall’Archivio Fotografico dei Musei Civici. Talks Program – The PhairPer la sua VI edizione, The Phair arricchisce il programma con un ciclo di incontri e approfondimenti dedicati al collezionismo, offrendo al pubblico un’occasione unica di confronto con collezionisti, art advisor, direttori di musei e fondazioni. Da venerdì 9 a domenica 11 maggio, infatti, prenderà vita il Talks Program – The Phair, un percorso che approfondisce il collezionismo privato, corporate e istituzionale. Venerdì 9 maggio Durante il primo giorno di The Phair, alle ore 12:30 si terrà l’incontro Truth in Photography con uno dei più rispettati ed eclettici studiosi di fotografia al mondo Joan Fontcuberta e Denis Curti, direttore artistico di Le Stanze della Fotografia e fondatore della galleria STIL. Alle ore 15:30 si terrà l’incontro The role of Italian photography in the wider, global context. Protagonisti saranno Lucia Bonanni, fondatrice del progetto BDC – Bonanni Del Rio Catalog, l’artista Silvio Wolf, e Carrie Scott, curatrice d’arte e consulente. A moderare sarà Francesca Filippino Pinto, curatrice d’arte e consulente.Alle ore 17:00 si terrà A conversation between an artist and a collector che vedrà protagonisti il fotografo Olivo Barbieri e Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d’Italia e curatore del Cortona Photography Festival, e a moderare Denis Curti. Chiuderà la giornata Building a Legacy Collection alle ore 18:30, con Marie-Laure de Clermont-Tonnerre, fondatrice di Spirit Now London, e Sebastian Lux, CEO e curatore della Collezione / Fondazione FC Gundlach, che parleranno insieme con Christian House, giornalista del Financial Times. Sabato 10 maggio Sabato 10 maggio alle ore 12:30 si terrà Building and Supporting a Museum Collection, con Massimo Prelz Oltramonti, collezionista d’arte e mecenate, Marta Weiss, curatrice di fotografia al Victoria and Albert Museum, Luigi Cerutti, Segretario Generale della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, e a moderare Christian House. Alle ore 16:00 si proseguirà con Corporate Photography Collections, che vedrà intervenire Katarzyna Piskorz della Collezione ING in Polonia e l’architetto e collezionista Mario Cucinella. A moderare sarà Simen Yöruk, fondatore di Elipsis Projects e Exhibition Director del Qatar Museum. La giornata si concluderà alle ore 18:00 con il talk Art Photography and the Commercial Market, con il fotografo Bastiaan Woudt, Matthias Harder, direttore e curatore della Helmut Newton Foundation, Tommy Rönngren, Executive Director Hoyningen Huene Estate Archive, e a moderare la consulente d’arte Caterina Mestrovich. Domenica 11 maggio L’ultimo giorno di The Phair vedrà alle ore 12:30, l’incontro Curating a Photography Collection and Prize con la partecipazione di Isabelle von Ribbentrop, direttore esecutivo del Prix Pictet, Ettore Molinario, economista e storico dell’arte, e a moderare Simen Yöruk. Il programma si chiuderà alle ore 16:00 con Private Collections, un confronto tra i collezionisti Robert Popper, Emilio Bordoli, Giorgio Fasol e Clemente Zorzetto, moderati da Brandei Estes, specialista in fotografie, curatrice e consulente. Le gallerie presenti a The Phair 2025Durante i tre giorni di fiera, saranno 50 le gallerie di arte contemporanea e di fotografia presenti, selezionate per garantire un elevato livello qualitativo e una proposta organica, provenienti dall’Italia ma anche da Belgio, Germania, Gran Bretagna e Svizzera. Ogni galleria presenterà progetti artistici incentrati sull’idea di immagine, per rendere Torino un polo di riferimento e di confronto sul tema. Tra le tante, Alberto Damian Gallery parteciperà proponendo un dialogo tra le fotografe Lori Sammartino e Marialba Russo che, pur avendo operato in periodi diversi, condividono affinità stilistiche. A The Phair la selezione delle opere di Lori Sammartino sarà curata personalmente da Marialba Russo che cercherà così un confronto artistico con la Sammartino. A.MORE Gallery parteciperà con un percorso espositivo in cui si intrecciano le visioni di Aldo Salucci e Gianni Melotti, dando vita a un dialogo tra memoria, immaginazione e natura.La galleria Erica Ravenna porterà un percorso espositivo di quattro artisti di diverse generazioni, uniti dall’uso innovativo della fotografia per indagare la natura e i suoi significati profondi: Vincenzo Agnetti, Tomaso Binga, Dominique Lacloche, Begoña Zubero.Alla scoperta di un altro mondo sarà dedicato il progetto espositivo della Galerie P, Un’altra realtà / Another Reality, incentrato sulla fotografia scenografica, tramite le visioni di tre artisti internazionali: Julia Fullerton-Batten, Frédéric Fontenoy e Bart Ramakers. Presente anche la galleria Jaeger Art con le opere di tre artisti di rilievo internazionale, ognuno con un approccio unico alla fotografia: Gregor Törzs, Bastiaan Woudt, George Hoyningen-Huene. Sarà presente anche la galleria Kuckei + Kuckei con opere di Barbara Probst, Miguel Rothschild e Lilly Lulay, tre artisti che esplorano il linguaggio fotografico con approcci inediti. Fake Reality è il titolo del progetto di MC2 Gallery, che metterà in dialogo le pratiche post-fotografiche di Dune Varela e Pietro Catarinella, due artisti uniti dalla volontà di oltrepassare i confini dell’immagine. Persons Projects dedicherà il proprio spazio alla fotografia concettuale della Helsinki School, il movimento nato a fine anni ‘90 presso l’Università di Aalto, esponendo le opere di tre protagonisti: Santeri Tuori, Mikko Rikala e Milja Laurila. La galleria Tallulah Studio Art presenterà un progetto espositivo che mette in dialogo quattro artisti internazionali – Glen Wexler, Phillip Toledano, Keila Guilarte e Donatella Izzo – ognuno dei quali esplora, attraverso la fotografia, le molteplici sfumature della realtà e della percezioneLa galleria Tucci Russo - Studio per l’Arte Contemporanea porterà una selezione di opere di Jan Vercruysse appartenenti al ciclo Camera Oscura (2001-2002). Poeta fino agli anni ’70, Vercruysse ha poi dedicato la sua ricerca all’arte visiva, esplorando il ruolo dell’artista e il significato stesso della rappresentazione. Focus Giovani Artisti The Phair, insieme con l’artista torinese Eva Frapiccini, inaugura un progetto speciale dedicato agli artisti under 40, sia italiani che internazionali. L’iniziativa si propone di individuare e valorizzare 10 voci emergenti più rilevanti della scena contemporanea, esplorando linguaggi innovativi e traiettorie artistiche in evoluzione.I premi di The Phair 2025The Phair incrementa la presenza di premi per artisti e gallerie grazie alla collaborazione con aziende e partner: Premio Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Premio in collaborazione con Just The Woman I Am, Residenza d’Artista Mario Cucinella Architects e Residenza Artistica “Scisti e Vinisti”. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Apr 29, 2025 • 24min
Annamaria Bava "Da Botticelli a Mucha"
Annamaria Bava"Da Botticelli a Mucha"Sale Chiablese, Musei Reali di TorinoNelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino, la mostra DA BOTTICELLI A MUCHA. Bellezza, Natura, Seduzione, un viaggio nella seduzione e nella bellezza espresse attraverso il mito, la natura e l’universo femminile, da sempre principali soggetti della creazione artistica.Con oltre 100 opere tra dipinti, disegni, sculture antiche e oggetti d’arte provenienti dai Musei Reali di Torino, dalle Gallerie degli Uffizi e da molte altre prestigiose istituzioni, la mostra spazia da magnifiche statue e bassorilievi archeologici di età romana, passando da Botticelli e Lorenzo di Credi – di cui vengono messi a confronto due incredibili capolavori – proseguendo con opere rinascimentali; un excursus per temi che toccano il mito, il fascino dell’antico, la natura e l’universo femminile, fino ad arrivare all’inizio del Novecento con la seduzione delle opere di Alphonse Mucha, maestro dell’Art Nouveau.Tra i capolavori in mostra, la Venere di Botticelli della Galleria Sabauda e la Dama con l’unicorno di Luca Longhi da Castel Sant’Angelo.La mostra contiene anche preziosi focus su figure femminili straordinarie quali la Contessa di Castiglione, figura emblematica di fine Ottocento, nobildonna di rara bellezza e seducente agente segreto, o ancora principesse e regine di Casa Savoia.Vengono anche svelate, per la prima volta, le indagini diagnostiche realizzate sulla Venere di Botticelli, da cui si potranno scoprire i pensieri e i ripensamenti dell’artista.Contestualmente, ospite d’onore della mostra, lo splendido Volto di fanciulla, disegno autografo di Leonardo da Vinci realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, proveniente dalla Biblioteca Reale ed esposto nel nuovo Spazio Leonardo al primo piano della Galleria Sabauda.Prodotta dai Musei Reali di Torino e da Arthemisia, la mostra è curata da Annamaria Bava.Anna Maria Bava, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e critica d’Arte e il post-dottorato di ricerca in Storia dell’arte moderna presso l’Università di Torino. Nel 1999 è diventata funzionario della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte. Dal 2011 è direttrice della Galleria Sabauda e ha curato il riordinamento dei nuovi settori a partire dal 2017. Ha pubblicato numerosi saggi, in particolare sul caravaggismo, sull’arte piemontese e sul collezionismo sabaudo tra il Cinquecento e il Settecento e ha curato diverse mostre in Italia e all’estero fra cui, tra le ultime, Le meraviglie del mondo: le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia; Van Dyck pittore di corte; Rubens. Capolavori d’arte dei Musei Italiani; Riccardo Gualino imprenditore e collezionista; Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude; Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600; Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.