il posto delle parole

livio partiti
undefined
Apr 29, 2025 • 16min

Luciana De Laurentiis "Parole che includono, aziende che si evolvono"

Luciana De Laurentiis"Parole che includono, aziende che si evolvono"Il linguaggio consapevole e inclusivo come motore di coesione e innovazioneParole in Cammino, FirenzeFestival"Smart Working: la seconda stagione"Suggestioni e domande per lavorare in modo più intelligenteFrancoAngeliwww.francoangeli.itCambiare lavoro, capo, azienda, modelli organizzativi, metodi, città, abitudini. Cambiare, per vivere meglio. Ci pensiamo continuamente, ma che cosa facciamo davvero per noi, per influire sul contesto, magari per cambiare il mondo, o almeno quello del lavoro? Questo libro è pensato per coloro che vogliono sperimentare nuovi modi per lavorare, evolvere e vivere diversamente la propria quotidianità; è dedicato a chi sa già di non poter aspettare che il cambiamento arrivi per magia dalle aziende, dalle leggi, dai nuovi scenari. Nella strada che conduce alla ricerca di un nuovo equilibrio, questo libro si fa guidare dalle domande - quelle da porsi e da porre per disegnare un nuovo futuro e diffondere nuovi modelli organizzativi - e dalle suggestioni. 5 Suggestioni per smart worker, per capire che peso dare al networking, alla leadership e al feedback nel lavoro remoto o come sviluppare il personal branding e l'anti-fragilità in un contesto di smart working. 5 Suggestioni per aziende smart, per valutare gli stili manageriali da adottare, come gestire le diverse generazioni, quali soluzioni preferire per creare ambienti di lavoro smart, ridisegnare l'engagement e garantire un sano equilibrio tra connessione digitale, senso di appartenenza e inclusione. 5 Punti di vista esterni, per approfondire stimoli e suggerimenti di professionisti esperti in diverse aree di lavoro flessibile, per cogliere opportunità e sfide che questa modalità di lavoro può offrire. "Smart working" - espressione arcinota e per questo forse anche un po' abusata - non significa semplicemente lavorare da casa, ma scegliere nuovi comportamenti, sviluppare nuove competenze, dimostrare che un altro modo di lavorare è possibile. Perché il tempo del lavoro nuovo è già arrivato!Luciana De LaurentiisAppassionata di parole e persone, è Coach, Formatrice, oggi Head of Corporate Culture & Inclusion in Fastweb. Ama creare connessioni tra idee, progetti e persone. Esperta di comunicazione, comportamenti organizzativi efficaci.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 29, 2025 • 24min

Massimiliano Governi "Il pronipote di Salgari"

Massimiliano Governi"Il pronipote di Salgari"Baldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.it«Ecco, in quella via c’è la casa di Federico Caffè, in quell’altra il primo covo di Aldo Moro, ah, e là la villetta in cui dormì il Mahatma Gandhi, in quel monastero invece c’è custodita la mano sinistra di Santa Caterina da Siena.» Giovanni preferirebbe farci da guida per le strade del suo quartiere piuttosto che scrivere una sceneggiatura, editare un romanzo, leggere un libro da valutare, insomma, occuparsi del suo lavoro. In realtà, ciò che sogna di fare è scrivere un libro su Salgari, su una famiglia che sembra colpita da una maledizione: suicida lo zio, il padre, lo stesso Emilio e due dei suoi figli. Sotto le avventure di pirati in una Malesia immaginata in una casa di Torino si cela un male oscuro e antico che, per Giovanni, diventa un’ossessione. Questo lo conduce a cercare di contattare Romero Salgari junior, il pronipote del grande scrittore, che nel 1984 uccise a coltellate Lucia Valsania, una portalettere in pensione del paesino nel Roero in cui entrambi abitavano. Tra dialoghi giornalieri con il padre, fervido appassionato di Salgari quanto lui, e ricerche estenuanti in biblioteca e altrove, viviamo insieme al protagonista un’indagine letteraria che somiglia molto a un viaggio interiore fatto di luci e ombre, rivelando le contraddizioni che spesso convivono nell’animo umano.Massimiliano Governi è nato a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1995 con Il calciatore, riproposto in una nuova edizione nel 2017. Un suo racconto è stato inserito nella fortunata antologia Gioventù cannibale (1996). Ha pubblicato L’uomo che brucia (2000), Parassiti (2005), Chi scrive muore (2011), Come vivevano i felici (2013), La casa blu (2016), Il superstite (2018), L’editor (2020), Il secondo libro (2021), Ma tutti gli altri giorni no (2022), scritto con suo padre Giancarlo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 29, 2025 • 15min

Roberto Mancini "Giustizia"

Roberto Mancini"Giustizia"Edizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itChe cosa è la giustizia? È giusto ciò che tutela il valore di ogni persona, così come ciò che rispetta gli equilibri ecologici del mondo e sa muoversi in armonia con la vita universale. Questo libro chiarisce il senso della giustizia individuandone il nucleo nell’adeguatezza alla misura della dignità umana, del valore della natura e della sintonia con la vita. La giustizia si qualifica come generativa, riparativa, restitutiva. Generativa perché promuove il rinnovamento della società. Riparativa perché guarisce tutte le forme di relazione. Restitutiva perché istituisce nuove condizioni per il cammino dell’umanizzazione. L’autore sa unire il rigore dalla riflessione all’interpretazione delle problematiche più attuali, come la guerra e la crisi climatica.Roberto Mancini è ordinario di Filosofia teoretica all’università di Macerata, dove insegna anche Filosofia dello sviluppo sostenibile ed è direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Nel 2009 ha ricevuto il premio “Zamenhof - Le voci della pace” e nel 2023 il premio “Anassilaos Megale Hellas”. Insieme a Grazia Mannozzi ha pubblicato il libro La giustizia accogliente (Franco Angeli 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 29, 2025 • 25min

Laura Marzi "Stelle cadenti"

Laura Marzi"Stelle cadenti"Mondadori Editorewww.mondadori.itTorino, 1993. Ludovica e suo fratello Edoardo frequentano il liceo, vivono in una casa piena di begli oggetti, libri e opere d’arte, indossano vestiti di marca e hanno fiducia nel futuro. Sono figli di Arturo Montella, segretario regionale della Democrazia Cristiana, un uomo affascinante e carismatico la cui aura aleggia su di loro anche quando è assente. Credono nelle vite lucenti dei genitori – stelle che brillano lontane -, nella loro cultura, nella stabilità e nel benessere che incarnano. Poi, un giorno, Arturo Montella viene arrestato. I ragazzi scoprono dalla televisione che il padre è coinvolto nell’inchiesta Mani pulite: è accusato di corruzione e finanziamento illecito al partito. Il perno su cui si reggeva la famiglia Montella crolla da un giorno all’altro: mentre il padre è in carcere e la madre si adopera in ogni modo per tirarlo fuori, Ludovica e Edoardo rimangono soli e senza punti di riferimento, combattuti tra la vergogna e la rabbia. L’unico estraneo ammesso nel limbo di casa Montella è Tommaso, il miglior amico di Edoardo. E in quella bolla di tempo sospeso lui e Ludovica si scoprono attratti l’uno dall’altra. Ma Ludo sa che se il fratello indovinasse il sentimento che le esplode nel petto, rischierebbe di perdere anche lui. All’inizio di questa storia, che la segue fino all’età adulta, Ludovica non ha ancora diciott’anni, ma l’impatto destinato a deviare per sempre la traiettoria della sua vita è già avvenuto. Dopo aver dedicato il suo primo libro al mondo della scuola, Laura Marzi si addentra ora, con lo sguardo obliquo e profondo della romanziera, in un momento della storia italiana recente, gli anni Novanta di Tangentopoli, che ha segnato la fine di un’epoca, e lo racconta dalla prospettiva di chi alla caduta di quella classe politica ha assistito dal basso e ne ha raccolto i detriti: la generazione dei figli.Laura Marzi ha un dottorato in Studi di Genere conseguito all’università “Paris 8”. Scrive per “il manifesto” e “LetterateMagazine” e traduce dall’inglese e dal francese. Vive a Roma. Nel 2022 ha esordito per Mondadori con il romanzo La materia alternativa, vincitore del premio Minerva e del premio John Fante per l’opera prima.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 28, 2025 • 21min

Emilio Radice "Oltre il confine della paura"

Emilio Radice"Oltre il confine della paura"Viaggio in moto nell'Afghanistan dei TalebaniNeos Edizioniwww.neosedizioni.it “In Afghanistan con la motocicletta. Era un sogno che avevo da quando ero ragazzo e ho capito che avrei potuto realizzarlo soltanto il 15 agosto del 2021, quando i talebani occuparono Kabul e gli americani furono costretti a una fuga convulsa”. Emilio Radice, giornalista, viaggiatore e motociclista di lungo corso, nell’aprile del 2023 decide di provare a entrare nel Paese in sella alla sua Aprilia Tuareg 660. Attraversa l’Anatolia, il Kurdistan iraniano, il Belucistan persiano, fino a Mashhad, alle porte con l’Afghanistan. Da qui, non senza difficoltà, ottiene il visto per accedere nel Paese dei talebani. In sella alla moto segue quello che resta della statale A1, l’unica strada afghana che permette oggi di attraversare un Paese reduce da quarant’anni di guerre e conflitti interni. Scoprendo, tappa dopo tappa, la storia e le bellezze millenarie di questa terra, crocevia tra cultura occidentale e orientale. Herat, con il suo castello e i minareti del Mosallah, quindi Kandahar, Bamiyan, Kabul, l’Hindukush.Nei piccoli villaggi Emilio Radice trova la povertà estrema, la discriminazione, il fondamentalismo, la diffidenza dei talebani, ma superati i primi ostacoli scopre una popolazione accogliente, mossa da una profonda dignità, un popolo orgoglioso e determinato a mostrare di sé una veste inedita.Il volume è corredato da un ampio album fotografico accessibile tramite Qrcode. Emilio Radice, romano, settantacinque anni, è stato giornalista a “Paese Sera” e poi a “La Repubblica”, attivo in specie sul sociale (manicomi, carceri, lotta alla droga). È autore di due programmi radiofonici Rai, Altrimenti insieme e Il triangolo d’oro, e ha pubblicato Rose al veleno (stalking) e Cocaparty per Bompiani. Come reporter per l’inserto “Viaggi di Repubblica” ha visitato molti Paesi del mondo, ma la sua passione sono i lunghi e solitari viaggi in motocicletta scegliendo il Medio Oriente e il Centro Asia come luoghi di predilezione. Senza tour operator e prenotazioni, fedele al principio che un buon viaggio si costruisce giorno per giorno, è stato fra l’altro nel Kurdistan iracheno, in Siria, Georgia, Armenia, Russia, Kazakhistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Azerbaijan, più volte in Iran e, in ultimo, in un Afghanistan appena uscito dalla guerra e dominato dai talebani. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 28, 2025 • 21min

Remo Rapino "Di nome faceva Arturo"

Remo Rapino"Di nome faceva Arturo"Edizioni Città Nuovawww.edizionicittanuova.itArturo Sabatini, manovale a giornata, grazie all’incontro con altri incredibili personaggi, tra cui una bibliotecaria miope, un filosofo di strada, un architetto anarchico, un vecchio rilegatore e un cane zoppo, decide di dedicarsi al progetto di costruire una biblioteca, un luogo, cioè, capace di trasformare lo stato delle cose e diventare un salvifico appiglio per quanti, pur a fatica, resistono in terra, aggrappandosi ai fragili bordi dei sogni. A questo d’altronde servono i libri, a sfogliare le storie infinite che uomini del mondo raccontavano ad altri uomini dello stesso mondo, perché ognuno riconquistasse la propria vita con la ragione e con la forza dell’innocenza. Una specie di miracolo, roba da tirarci su un santuario. Remo Rapino è stato insegnante di filosofia e storia nei licei. Vive a Lanciano. Ha pubblicato i racconti Esercizi di ribellione (2012), Vite di sguincio (2017); il romanzo Vita morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (2019, Premio Campiello 2020), Fubbàll (2023, Premio Osvado Soriano 2024), e alcune raccolte di poesia, tra cui Caffetteria (1998), Cominciamo dai salici (2002, Premio Betocchi), La profezia di Kavafis (2003), Le biciclette alle case di ringhiera (2017). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 28, 2025 • 24min

Arnaldo Greco "E anche scrittore"

Arnaldo Greco"E anche scrittori"Come ci siamo messi tutti a scrivereUtet Libriwww.utetlibri.it«È noto che solo con il Novecento l’amore romantico è diventato realmente alla portata di tutti. Non che prima non esistesse, ovvio, ma era appannaggio di una cerchia molto ristretta di persone e cioè di chi poteva permetterselo. Oggi anche la letteratura vive qualcosa di simile. Perché così come, a un certo punto, tutti hanno cominciato ad amare, a un certo punto tutti hanno cominciato a poter scrivere, a poter pubblicare, a poter essere letti e a ricevere complimenti per ciò che scrivono.Ormai esistono Scrittori per le chat con gli amici, Scrittori di gruppi WhatsApp e Scrittori di messaggi di buongiorno. Scrittori di Facebook, X o Instagram. Scrittori di recensioni per Amazon, Scrittori di meme, Scrittori di articoli di giornali senza lettori e Scrittori di lettere ai giornali, Scrittori di preghiere per comunità numerose di cui non immaginiamo neppure l’esistenza e Scrittori di catene di Sant’Antonio, Scrittori di messaggi farneticanti e Scrittori di poesie per strada. Esistono anche Scrittori con un libro nel cassetto, ma – per quanto numerosi – sono ormai una retroguardia blasé.»Non si tratta di accusare gli altri di vanità o velleitarismo: sarebbe bene ammettere che tutti noi, ormai, siamo anche scrittori. Anche noi cerchiamo la parola giusta, riscriviamo se la prima versione non ci soddisfa, pensiamo a come catturare l’attenzione dei nostri lettori. Anche noi sfruttiamo le nostre vite e i nostri ricordi come repertori di materiale letterario e vogliamo essere letti, e apprezzati, da più persone possibile.Arnaldo Greco ha identificato per primo questo vero e proprio mutamento antropologico e in questo delizioso e acuminato volumetto inventaria i pregi, i difetti, i tic, le nevrosi, le virtù di tutti noi, anche scrittori. Che sono simili a quelle dei grandi scrittori del passato, ma con una differenza fondamentale: come osservava perfidamente Gertrude Stein, infatti, «i piccoli artisti hanno tutti i dolori e le infelicità dei grandi artisti, solo che non sono grandi artisti».Arnaldo Greco (Caserta, 1979) lavora come autore televisivo e scrive per riviste e giornali. Ha pubblicato con Fandango, Einaudi e il Mulino. Odia e ama le note biografiche spiritose, leggendo questo libro si capisce perché.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 28, 2025 • 22min

Lorenzo Tablino "I Giusti albesi"

Lorenzo Tablino"I Giusti albesi""I Giusti Albesi", scritto dall’enologo e giornalista Lorenzo Tablino ed edito da Edizioni Langhe Roero Monferrato è frutto di due anni di ricerca storica, racconta le storie di coloro che, durante il secondo conflitto mondiale, rischiarono la propria vita e quella dei propri familiari per proteggere e salvare famiglie ebree dalla deportazione.L’opera è stata realizzata con il contributo dell’Associazione Beato Padre Giuseppe Girotti, in collaborazione con il Centro Culturale San Giuseppe. La presentazione vedrà la partecipazione dell’autore Lorenzo Tablino, del sindaco di Alba Alberto Gatto, di Don Dino Negro, Renato Vai e Roberto Cerrato.Come spiega l’autore, il titolo richiama il termine "Giusti", utilizzato nel memoriale Yad Vashem di Gerusalemme per onorare chi, a rischio della propria vita, aiutò i perseguitati a salvarsi. "Anche nella nostra terra – afferma Tablino – molte persone, spesso poco conosciute, hanno compiuto gesti straordinari per proteggere vite umane. Non possiamo permettere che la memoria si perda, ed è nostro dovere ricordare questi eroi silenziosi. Li definiamo ‘Giusti tra gli Albesi’ per sottolineare il loro valore morale e l’importanza di trasmetterne l’esempio alle nuove generazioni".Il libro raccoglie oltre cinquanta testimonianze di uomini e donne appartenenti a contesti diversi: contadini, viticoltori, professori universitari, imprenditori, avvocati e professionisti. Un lavoro che non solo ricostruisce fatti storici, ma porta alla luce sentimenti ed emozioni di chi decise di agire, anziché rimanere indifferente.La pubblicazione esce in concomitanza con l’ottantesimo anniversario della morte del Beato Padre Giuseppe Girotti, figura di riferimento per la solidarietà e il coraggio dimostrato durante la guerra.Lorenzo Tablino è nato in Alba nel 1946. Coniugato, con 2 figli, si è diplomato enotecnico in Alba nel 1968. Dal 1969 al 2004 ha lavorato nelle cantine di Fontanafredda; attualmente svolge attività di consulente, con particolare riferimento ai temi legati alla qualità e immagine dei vini. Maggiori info su tablino.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 28, 2025 • 21min

Elena Pigozzi "Le sarte della Villarey"

Elena Pigozzi"Le sarte della Villarey"Mondadori Editorewww.mondadori.itAncona, 1943. La guerra semina dolore, spezza le famiglie e svuota le case. Lo sa bene Laura, che a diciotto anni è rimasta con il fratello Milo perché la madre è mancata da poco, mentre il padre è a combattere in Grecia e da tempo non dà più notizie. Sarà Alda, vedova forte e generosa che ha cresciuto da sola quattro figlie e che è sarta e factotum alla caserma Villarey, ad aiutare Laura, portandola con sé in caserma perché le dia una mano. E mentre Laura impara il nuovo mestiere, la storia subisce cambi repentini: la caduta del Duce, l’armistizio di Badoglio, l’Italia spaccata in due. Quando il 15 settembre Ancona è occupata dai tedeschi, alla Villarey vengono rinchiusi più di tremila soldati italiani, in attesa di essere deportati in Germania nei campi di lavoro nazisti. Alda però non ci sta ed escogita un piano per l’evasione perfetta. Tratto da un’incredibile quanto straordinaria storia vera, Le sarte della Villarey è un’emozionantissima celebrazione della forza delle donne, un esempio di resilienza e Resistenza che diventa grido di speranza ed esortazione a non rassegnarsi mai al buio del mondo.Elena Pigozzi è scrittrice, giornalista e insegnante. Con Piemme ha pubblicato L’ultima ricamatrice (2020, premio Pavoncella per la creatività femminile), La signora dell’acqua (2022, premio Melvin Jones e premio internazionale di letteratura Città di Como), con Marsilio Uragano d’estate (2009, premio internazionale Città di Penne Opera Prima) e con Giunti il saggio Letteratura al femminile (1998). È dottore di ricerca in Linguistica applicata e linguaggi della comunicazione e diplomata alla scuola di specializzazione in Comunicazioni sociali dell’Università Cattolica di Milano. Per l’ospedale Sacro Cuore di Negrar di Valpolicella tiene laboratori di Medicina narrativa. Vive a Verona.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
undefined
Apr 28, 2025 • 16min

Giovanna Frosini "L'italiano del cibo"

Giovanna Frosini"L'italiano del cibo"Parole in Cammino, FirenzeMartedì 29 aprile 2025, ore 16:00Giovanna Frosini, Monica Alba, Valentina Iosco, Chiara Murru.Un filo di parole. L'italiano del cibo in un progetto innovativo.AtLiTeGL'Atlante della lingua e dei testi della cultura gastronomica italiana dall’età medievale all’Unità (AtLiTeG) si propone di ricostruire la geografia e la storia dei testi e della lingua italiana del cibo, dal Medioevo all’Unità. Tra i principali obiettivi: l’accertamento delle fonti, sia attraverso la chiarificazione delle tradizioni testuali, sia attraverso nuove edizioni filologicamente attendibili; la realizzazione di indagini trasversali su scriventi, centri di produzione, tipologie testuali; la realizzazione di una mappa dinamica e sistematica della terminologia gastronomica pre-unitaria; la produzione di un vocabolario della lingua del cibo pre-unitaria.https://www.atliteg.org/Giovanna Frosini, Sergio Lubello"L'italiano del cibo"Carocci EditoreIl volume, dopo un breve inquadramento degli studi degli ultimi decenni e di alcuni progetti in corso, propone una rassegna storica della cultura gastronomica in Italia dal tardo Medioevo ai giorni nostri, si sofferma sugli aspetti linguistici caratterizzanti e in particolare lessicali della lingua del cibo, illustra il canone dei testi classici dell’arte culinaria e rilevanti nella storia linguistica dell’italiano fino a oggi, e si chiude con un breve capitolo sulla divulgazione del cibo attraverso i mass media (cinema, piccolo schermo, stampa periodica e web).Giovanna FrosiniÈ professoressa ordinaria di Storia della lingua italiana all’Università per Stranieri di Siena e coordinatrice del prin atliteg (Atlante della lingua e dei testi della cultura gastronomica italiana dall’età medievale all’Unità). Ha scritto e diretto una Storia dell’italiano (Salerno Editrice, 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

The AI-powered Podcast Player

Save insights by tapping your headphones, chat with episodes, discover the best highlights - and more!
App store bannerPlay store banner
Get the app