il posto delle parole

livio partiti
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May 4, 2025 • 25min

Marino Niola "Big Man"

Marino Niola"Big Man"Il signore delle isole nereRaffaello Cortina Editorewww.raffaellocortina.itUno degli aspetti del mondo melanesiano che hanno attratto maggiormente l’attenzione degli antropologi è senza dubbio la dimensione politica e, soprattutto, la figura che più di ogni altra in Melanesia incarna il potere stesso: il Big Man. In queste società di piccole dimensioni e prive di apparati gerarchici, il leader non è che un individuo in possesso di particolari qualità personali, capace di sfruttare le proprie “virtù” per accumulare una riserva di beni e di crediti da spendere al momento opportuno trasformandoli in prestigio. Si tratta di un potere precario proprio perché eminentemente personale per cui sono gli stessi presupposti che ne determinano la nascita a segnarne inesorabilmente il declino. È proprio infatti a partire dal momento in cui la fama e gli onori del leader raggiungono l’apice che i fondamenti del suo potere cominciano a invertire i propri effetti. Il potere inizia allora a tracciare la parabola discendente.Marino Niola è professore ordinario di Antropologia dei simboli all’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa e condirettore del Museo virtuale della dieta mediterranea e del MedEatResearch. Nelle nostre edizioni ha pubblicato L'Italia dei miracoli (2024) e Big Man (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 4, 2025 • 27min

Romana Petri "La ragazza di Savannah"

Romana Petri"La ragazza di Savannah"Mondadori Editorewww.mondadori.itUna ragazza americana di solidi principi, innamorata del padre, occhi blu scuro e lampi di tanto pensiero che li attraversano. Una ragazza che, quando esce di casa, si incanta davanti alle galline. Una ragazza che ha e non smette mai di avere Cristo come sublime interlocutore, e non è semplice il suo Dio. Quando arriva alla scrittura la riconosce dono divino. Quella ragazza è Flannery O’Connor, una delle più grandi autrici del Novecento. Entra nell’immaginazione di Romana Petri con i suoi umili e i suoi balordi, i suoi peccatori, la sua solitudine, lo splendore dei suoi pavoni e l’amore mai avuto. Pietosa sino all’empietà, intrisa d’una ironia che lascia stupefatti gli interlocutori, Mary Flan ritrova il padre nella stessa malattia, il Lupus, ma la combatte a colpi di incandescenti parole e senza mai lamentarsi. Si allontana dalla sua Georgia quando la chiamata della letteratura diventa forte come una investitura, una missione, ma questo sogno di libertà sarà infranto dalla malattia e dovrà tornare al ranch materno, da quella Regina che non capiva il suo genio ma l’ha assistita fino alla fine. Aveva un destino da signorina ben educata del Sud, e invece la ragazza di Savannah è diventata una scrittrice impavida (che a malapena si reggeva in piedi con le stampelle), ossessionata dalla frase perfetta e dal cibo come compensazione a una vita sentimentale negata, perché nessun uomo era disposto ad amare una storpia pur così vicina al Cielo. Romana Petri la tallona, la spia, ce la rovescia intera davanti e noi la assumiamo come un farmaco che ci salva, che ci impedisce nonostante tutto di avere paura.Romana Petri vive a Roma. Tra le sue opere, Ovunque io sia (2008), Ti spiego (2010), Le serenate del Ciclone (2015, premio Super Mondello e Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (2017), Pranzi di famiglia (2019, premio The Bridge), Figlio del lupo (2020, premio Comisso e premio speciale Anna Maria Ortese-Rapallo), Cuore di furia (2020), La rappresentazione (2021), Mostruosa maternità (2022), Rubare la notte (2023, nella cinquina finalista del premio Strega) e Tutto su di noi (2024). Traduttrice e critico, collabora con “Io Donna” e il “Corriere della Sera”. I suoi romanzi sono tradotti in Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo (dove ha lungamente vissuto).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 4, 2025 • 22min

Giovanni Jonvalli & Mirco Filistrucchi "Crudele è la notte"

Giovanni Jonvalli, Mirco Filistrucchi"Crudele è la notte"SEM Libriwww.semlibri.comMadrid, estate 1962. Mentre la Spagna soffoca sotto il pugno di ferro del generalissimo Francisco Franco, le morti misteriose di alcuni bambini vengono archiviate troppo in fretta. L’ispettore Florentino Abedes non è convinto della versione ufficiale: per lui, a colpire è un imprendibile infanticida. Uomo di destra, ma dai valori non negoziabili, Abedes crede a un’idea di giustizia spesso in contrasto con la legge applicata dai funzionari del regime. Così, non ci pensa due volte a coinvolgere nell’inchiesta Camilo Blanco, professore di filologia, perseguitato a causa delle sue posizioni liberali e affetto da una rara forma di narcolessia. Camilo è “l’uomo dei sogni”, capace di interpretare le visioni oniriche e scandagliare il proprio inconscio a caccia di indizi. Sarà proprio il dono del professore, insieme alla tenacia di Florentino, a portare alla soluzione di un enigma che si intreccia con alcune indecifrabili apparizioni della Madonna nella provincia profonda, su cui ancora incombe il ricordo dell’Alzamiento di Franco e delle violenze della guerra civile. Tra figure femminili dal fascino sfuggente, nei malinconici risvolti di un paese rebelde ormai ridotto all’ordine, i due indagatori affronteranno i fantasmi del passato per provare a vivere di nuovo. Crudele è la notte parla delle ore più buie, dell’anima nera d’Europa, di quell’incubo che da una birreria di Monaco di Baviera nel 1923 si allunga fino alla Grecia dei colonnelli. Parla delle dittature di ieri, e di sempre. Come in un gioco di specchi, tra le righe di questo romanzo prende corpo l’immagine all’apparenza così lontana, eppure così vicina, dell’Italia che sarebbe potuta essere se il fascismo non fosse stato rovesciato.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 3, 2025 • 19min

Silvana La Spina "Un rebus per Leonardo Sciascia"

Silvana La Spina"Un rebus per Leonardo Sciascia"Marsilio Editoriwwwm.marsilioeditori.itNel settembre del 1985, a Leonardo Sciascia capitano due cose: la morte di Italo Calvino nell’Ospedale di Siena, e la morte di Aurelio Arriva, giudice, in casa sua. Una pistolettata: suicidio, dicono. Il giudice e lo scrittore siciliano, amici fin dall’infanzia, avevano litigato e non si parlavano da tempo. Qualcuno, in paese, continuava a dire per invidia; qualcun altro insinuava che l’invidia non c’entrava niente, era Sciascia che non avrebbe dovuto mettere l’amico in un libro – anzi, continuava quel qualcuno, Sciascia della Sicilia non avrebbe dovuto proprio parlare. Leonardo Sciascia, dal canto suo, sosteneva che le grandi amicizie, come i grandi amori, sono come le piante: a un certo punto si seccano, e nessuno può farci niente. Era successo con Guttuso, e forse stava succedendo pure con Vincenzo Consolo. Tuttavia, nonostante, in paese, gli inquirenti pensino che la morte del giudice Arriva sia dovuta a un suicidio e nonostante il tutto sia accaduto, come una disgrazia, un malaugurio, durante la festa della Madonna Bambina, Elena Arriva, la figlia del giudice morto, bella e bionda come certe madonne lombarde, si presenta a casa dello scrittore – la gloria, il vanto del luogo, l’uomo che passeggia a braccetto con Claudia Cardinale – per chiedergli di indagare sulla morte del padre. Elena non crede all’ipotesi del suicidio, e Sciascia è l’unico che di suo padre sa tutto. In una sarabanda di dicerie, malevolenze, lettere anonime che ricordano le righe minatorie di A ciascuno il suo, in un turbine di fatti di corna, disgrazie passate, presenti e future, donne vecchie e donne fatali, scrittori benevoli e altri invidiosi, cause perse e altre fatte perdere, un circolo di gentiluomini che non sempre lo sono e un pubblico ministero che torna a indagare là dove è stato bambino, Silvana La Spina, con una lingua pastosa e spinosa quanto un fico d’India, racconta Leonardo Sciascia e il suo mondo, facendone un investigatore acuto, curioso e pieno di pietà per le miserie degli uomini. Un romanzo avvincente e scuro.Silvana La Spina  è nata in Veneto da padre siciliano. Da molti anni vive tra Milano e Catania, e la Sicilia è alla base di quasi tutti i suoi romanzi. Tra gli ultimi, ricordiamo: La bambina pericolosa (Mondadori 2008), Un cadavere eccellente (Mondadori 2011), La continentale (Mondadori 2014), L’uomo che veniva da Messina (Giunti 2015), L’uomo del Viceré (Neri Pozza 2021), Angelica (Neri Pozza 2022), L’ombra dei Beati Paoli (Neri Pozza 2024). Con la raccolta di racconti Scirocco (La tartaruga 1992) ha vinto il premio Chiara.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 3, 2025 • 21min

Monica Canalis "50 Ritratti del cattolicesimo democratico"

Monica Canali"50 Ritratti del cattolicesimo democratico"Da Rosmini a Sassoli: volti e storie di una cultura politicaIl racconto di un pezzo fondamentale della storia politica italianaPostfazione di Ernesto Maria RuffiniEdizioni del Capricornowww.edizionidelcapricorno.it “50 ritratti del Cattolicesimo democratico è più di un libro. È un album di fotografie con dettagliate didascalie e brevi biografie. Un album dove ogni immagine riporta alla memoria storie, emozioni e parole attraverso l’impegno di persone che hanno lasciato ciascuna il segno nella nostra storia comune. Un album dove ogni nome può incuriosire i più giovani invogliandoli a fare qualche ricerca in più, qualche lettura in più, qualche domanda in più” (Ernesto Maria Ruffini). Quali sono le radici e i princìpi fondamentali della cultura politica cattolico democratica? Chi sono le donne e gli uomini che hanno posto le basi di questo pensiero politico? Quali sono i volti e le storie che hanno dato vita concreta alle idee?È a partire da queste domande che prende forma una galleria di 50 ritratti, di respiro nazionale ed europeo, di pensatori, politici, sindacalisti, insegnanti, animatori sociali. Un’opera collettiva, agile, che vuole essere strumento di formazione più che di commemorazione, per conoscere il volto e il pensiero di 50 uomini e donne. Ogni ritratto è una rapida pennellata tracciata da altrettanti autori rappresentativi del pensiero cattolico democratico di oggi, coordinati da Monica Canalis. I 50 ritratti:Konrad Adenauer, Maria Agamben Federici, Beniamino Andreatta, Tina Anselmi, Vittorio Bachelet, Ernesto Balducci, Armida Barelli, Laura Bianchini, Guido Bodrato, Paolo Bonomi, Pierre Carniti, Alcide De Gasperi, Ciriaco De Mita, Maria De Unterrichter Jervolino, Jacques Delors, Carlo Donat-Cattin, Giuseppe Dossetti, Leopoldo Elia, Maria Fortunato, Pier Giorgio Frassati, Paola Gaiotti De Biase, Giovanni Goria, Ermanno Gorrieri, Angela Gotelli, Achille Grandi, Angela Maria Guidi Cingolani, Giorgio La Pira, Giuseppe Lazzati, Franco Marini, Jacques Maritain, Mino Martinazzoli, Maria Eletta Martini, Piersanti Mattarella, Primo Mazzolari, Lorenzo Milani, Aldo Moro, Emmanuel Mounier, Carla Passalacqua, Giulio Pastore, Antonio Rosmini, Roberto Ruffilli, David Sassoli, Oscar Luigi Scalfaro, Robert Schuman, Pietro Scoppola, Bartolomeo Sorge, Luigi Sturzo, Vittoria Titomanlio, Giuseppe Toniolo, Benigno Zaccagnini. Tra gli autori che hanno scritto i ritratti: Graziano Delrio, Giovanni Grasso, Mariapia Garavaglia, Gianfranco Astori, Bruno Manghi, Francesco Antonioli, Anna Maria Poggi, Fabio Pizzul, Renato Balduzzi, Francesco Occhetta, Luigi Bobba, Pierluigi Castagnetti, Elisabetta Gualmini. La curatrice:Monica Canalis, laureata a Torino in Scienze Internazionali e Diplomatiche, ha lavorato per sei anni in ambito internazionale su progetti di cooperazione intergovernativa e cooperazione allo sviluppo. Dal 2007 al 2016 ha guidato la scuola di formazione politica del Partito Democratico piemontese. Eletta nel 2016 nel consiglio comunale della città di Torino e nel consiglio della Città Metropolitana di Torino, nel 2019 è diventata consigliera regionale del Piemonte, poi confermata nel 2024. Da sempre impegnata nel mondo della solidarietà torinese, anima dal 2009 l’Università del Dialogo del Sermig.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 3, 2025 • 20min

Alessio Torino "Il palio delle rane"

Alessio Torino"Il palio delle rane"Mondadori Editorewww.mondadori.itPerché a Luceoli, nel cuore dell’Appennino, si celebri come tutti gli anni il Palio delle Rane, sono necessarie regole, passione, dedizione. E non solo per trasformare la gara in una manifestazione in costume, colorata e insaporita da piatti “degni della festa”. Ci vuole qualcuno che abbia cura dei piccoli anfibi, che li nutra, che li prepari. E allora ecco, come in una fiaba bizzarra, crudele e dolcissima ci viene incontro la giovane Raniera, Gran Custode del Palio. Per lei, cuore semplice, incantata testimone, tutto cambia quando a terremotare le sue certezze arriva Das Lubbert, che di quelle rane è fratello. Nessuno degli abitanti di Luceoli – tutti incollati alle loro consuetudini – ha mai saputo leggere oltre la corsa degli scarriolanti, oltre il teatro della festa, dei banchetti, oltre i soprannomi che ciascuno si porta addosso. E invece. E invece non era tutto così semplice, neanche per il semplice cuore della Raniera. E adesso che fare? La storia si ribalta? La favola si incrina? In questo rito tribale, arcaico, favoloso, si avverte un confronto serrato con la natura umana e animale. La scrittura di Alessio Torino ci vola dentro a ritmi di ballata, e coglie – fra rane, ragni, topi, cicale cinesi, rondini – un sentimento del tempo che straripa come un torrente, e dice di noi.Alessio Torino è nato a Cagli nel 1975. Ha esordito con Undici decimi (Italic, 2010, premio Bagutta Opera Prima). In seguito ha pubblicato Tetano (2011), Urbino, Nebraska (2013) e Tina (2016), editi da minimum fax; Al centro del mondo (2020) e Cuori in piena (2023), editi da Mondadori. Ha vinto, fra gli altri, il premio Lo Straniero, il premio Frontino Montefeltro e il premio Mondello. Tetano e Urbino, Nebraska sono stati ristampati negli Oscar Mondadori (rispettivamente nel 2023 e 2025). Ha scritto Passare il fiume (Orecchio Acerbo, 2024), illustrato da Simone Massi con il quale ha collaborato in sede di sceneggiatura per il film di animazione Invelle (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 3, 2025 • 22min

Carola Susani "C'è un'altra!"

Carola Susani"C'è un'altra!"Marietti 1820www.mariettieditore.itUna raccolta di poesie accogliente, dal tono stralunato, a volte divertente a volte ragionativo. Si divide in tre sezioni: Sonno, l’Ospite e Trionfi. La prima raccoglie poesie d’amore, in tutte le declinazioni, dal desiderio alla separazione, alla veglia dopo la fine, in cui l’amore diventa un «a parte», sonno appunto o ridente delirio. La seconda è dedicata agli altri, ad amiche, nemiche, parenti, sodali, incontri cruciali che cambiano lo scenario della vita; la terza, infine, parla del tempo, della memoria, della trasformazione, condizione non solo terrestre, e di una gioia violenta che non si placa neanche davanti ai morti. C’è un’altra! è la prima raccolta poetica di Carola Susani, e come afferma Tommaso Giartosio nella Postfazione, un’opera in cui l’autrice si ferma e si firma sotto il segno del mistero e dell’incanto.Carola Susani dal 2001 conduce laboratori di scrittura narrativa e di educazione alla lettura. Fa parte dell’associazione Piccoli maestri. Ha pubblicato romanzi e libri di racconti, tra gli altri: Pecore vive (minimum fax 2006 - selezione Premio Strega); Eravamo bambini abbastanza (minimum fax 2012 - Premio Lo Straniero). Nel 2024 ha ripubblicato con Marietti1820 la sua opera prima, Il libro di Teresa, vincitrice del Premio Bagutta Opera prima. C’è un’altra! è il suo primo approdo pubblico in poesia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 3, 2025 • 17min

Luciano Allamprese "Esame di coscienza"

Luciano Allamprese"Esame di coscienza"Edizioni Atlantidewww.edizioniatlantide.it“E se avesse ragione Alicia? Se io davvero avessi paura di essere felice? E perché gli altri lo sono? Perché vivono la vita in superficie, mi sussurrava una voce. Perché hanno più cuore di te, diceva un’altra. Oppure ad alcuni è data la felicità come un dono, così come ad altri la bellezza e ad altri ancora l’intelligenza?”Esistono, sebbene sempre più rari, libri impossibili da incasellare in un genere o in una tendenza in voga, romanzi che rinnovano la fiducia nella letteratura e nelle sue possibilità di raccontare e interrogarsi, oltre il tempo, su quella che è la nostra esistenza: Esame di coscienza è uno di questi rari libri.“Da almeno tre generazioni ci trasmettiamo per linea paterna il lascito di una vita lunga e infelice”, riflette il protagonista e voce narrante di questa storia di amore e castigo, dubbio e espiazione, dopo che molte delle sue certezze sono state spazzate via dall’arrivo di Hugo, un argentino dall’oscuro passato di guerrigliero alla ricerca di una vecchia fidanzata che potrebbe essere, o non essere, proprio Alicia, la moglie di lui. E in realtà, con l’arrivo di Hugo, sarà la sua stessa vita a dover essere ripensata e riconsiderata completamente, a qualsiasi costo. Paradossale, ironico, spiazzante, Esame di coscienza chiude un’ideale trilogia narrativa, iniziata con lo “scandaloso” Strane conversazioni con le donne” nel 1989 e proseguita a distanza di oltre trent’anni con “Il vecchio figlio”, che fa di Allamprese uno degli scrittori italiani contemporanei più singolari e sorprendenti.Luciano Allamprese ha svolto per vent’anni attività didattica e di ricerca in università spagnole e latinoamericane. Traduttore dallo spagnolo e dal portoghese (“Manrique”, “Stanze per la morte del padre”, Einaudi; “Sá-Carneiro”, “La Confessione di Lúcio”, Sellerio), ha pubblicato saggi, racconti e i romanzi “Strane conversazioni con le donne” (Mondadori) e “Il vecchio figlio” (Edizioni di Atlantide).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 2, 2025 • 25min

Fernando Gentilini "Atlante delle città eterne"

Fernando Gentilini"Atlante delle città eterne"Itinerari e voci nell'Europa delle ideeBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itViaggiare in verticale significa calarsi nel tempo profondo, abbandonare gli itinerari di superficie per dirigere il proprio sguardo oltre la forma delle cose finite. Partire dall’invisibile, allora, per vedere meglio: è questo che si propone Fernando Gentilini quando decide di farsi guidare, nel com- porre questo suo Atlante delle città eterne, dalle voci degli scrittori, degli artisti, dei santi e dei filosofi che le hanno abitate prima di noi. Come a Roma, dove sono Nerone e San Benedetto a riportarci al mito olimpico e alle origini del monachesimo; oppure a Milano, di cui Leonardo e la principessa Belgiojoso custodiscono lo spirito ingegnoso ed eternamente rinascimentale. O nella Parigi romantica di Edith Piaf e in quella nazionalista di Charles de Gaulle, ciascuna con la propria idea di grandeur. O ancora nella Londra vittoriana di Bram Stoker, nella Sarajevo suicida di Predrag Matvejević o nella Pietroburgo di Iosif Brodskij che ciclicamente risorge dall’acqua… Sono fatte di niente le città di questo libro insolito e conturbante. Hanno la consistenza dei sogni e delle idee. Senza più monumenti né palazzi, senza la gente in strada, senza rumori in sottofondo: città irreali, svuotate di tutto, attraversate solo dalle voci dei loro antichi abitanti; che a seguirle ci si ritrova di colpo in un altro mondo, dove passato e futuro non si oppongono più, e dove nulla di quel che è essenziale potrà mai andare perduto.Fernando Gentilini ha vissuto in molti paesi di diverse regioni del mondo, lavorando come diplomatico per il Ministero degli Esteri, l’Unione europea e l’Alleanza atlantica. Oggi vive tra Roma e Bruxelles, dove scrive e collabora con vari istituti e università, continuando a inseguire le sue passioni che sono da sempre i libri, l’Europa e la politica internazionale. Ha pubblicato In Etiopia (1999), Infiniti Balcani (2007, premi Cesare Pavese e Capalbio), Libero a Kabul (2011), Tre volte a Gerusalemme (2020, premio Gambrinus), I demoni, storie di letteratura e geopolitica (2023). Ha collaborato con le pagine culturali di «La Stampa». Sulle pagine culturali di «la Repubblica» ha raccontato con la serie Finis Terrae i paesi e le crisi internazionali degli ultimi anni attraverso la storia e i classici della letteratura.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 1, 2025 • 16min

Gianluca Margheriti "Milano è. Città di Quartieri"

Gianluca MargheritiMilano è. Città di quartirri.Un mosaico di città in 19 raccontiA cura di Fiorenza Pistocchi e Gian Luca MargheritiPrefazione di Luca FoschiNeos Edizioniwww.neosedizioni.it Diciannove racconti ispirati ai quartieri di Milano, città multiforme e in continuo movimento: un viaggio letterario fra storia e futuro, ricordi e misteri.Un’antologia che immerge il lettore nella vita di vie e di luoghi, spaziando fra il noir e la memoria, il distopico e la cronaca, il fantastico e il poliziesco. Il tutto condito da humor e creatività.A Milano convivono fianco a fianco realtà sociali, culturali, economiche e antropologiche assai diverse tra di loro, dove è possibile incontrare situazioni e personaggi inconsueti e difficili da dimenticare: i draghi verdi e il ragioniere della Panda blu, San Siro e i festeggiamenti per lo scudetto e il cadavere nella valigia, il bar che chiude e il grande caos a Chinatown, Umberto Boccioni e il disastro ferroviario dell’Acquabella, il processo al giornale studentesco La Zanzara. E poi il misterioso rapitore dei Navigli, il tour con delitto e la ragazza che ballava il tango, i briganti della Merlata e la cucina cosparsa di sangue (di Giuda), Ornella che parla dal muro e l’ombra della ‘ndrangheta, l’inizio degli anni di piombo, la gatta e il monopattino, il furto del quadro del Bergognone, la visita cardiologica e l’incontro in treno con il Signor Morte. Senza dimenticare la Galleria Vittorio Emanuele, il barbiere che non c’è più e il difettoso esperimento.“Solo cent’anni fa, questo era il Borgo degli Ortolani, anzi, per la precisione, il Borgh di Scigulatt: il borgo dei cipollai. Qui, erano tutte cascine in aperta campagna”...A Milano troviamo zone ricche di storia e altre inurbate di recente, i piccoli paesi e borghi un tempo confinanti con la città e oggi parte integrante della città stessa (Crescenzago, Baggio, Niguarda, Affori) e quartieri costruiti negli anni del boom economico. Quartieri che «sembrano più che mai agire come organismi interconnessi ma allo stesso tempo distinti nella loro unicità. Eppure, proprio in una metropoli così densa mente abitata, ci troviamo di fronte a una delle emergenze più gravi della nostra società: l’isolamento sociale e la crisi della comunità. In questo scenario, i quartieri, intesi come luoghi di relazione e di identità condivisa, possono tornare ad avere un ruolo centrale. Non più o non solo, come palcoscenico di mode passeggere o come brand da vendere a colpi di marketing territoriale – come nel caso di Nolo, Isola o CityLife – ma come spazi di comunità in cui le persone si sentano parte di qualcosa di più grande. I quartieri sono il luogo ideale per sperimentare una “nuova” forma di urbanità, fatta di prossimità, di relazioni quotidiane, di condivisione di spazi pubblici, di servizi e di esperienze. Qui, nel cuore di ogni quartiere, è possibile ricostruire il senso di appartenenza, trovare risposte alle necessità quotidiane e, soprattutto, vivere in un contesto che non sia solo di passaggio, ma di radicamento» (Luca Foschi). Il volume «Milano è Città di quartieri» è la seconda edizione della collana antologica che Neos edizioni dedica a Milano e alle sue storie (il primo volume aveva come protagoniste le donne milanesi). I quartieri che hanno ispirato i racconti: Bovisasca, Bovisa, San Siro, Tortona Solari, Acquabella, Porta Venezia, Musocco, Brera, Crescenzago, Nolo, Calvairate, Porta Volta, Isola, Centrale, Navigli, Ronchetto sul Naviglio, Comasina, Ortica, Centro storico. A cura di Fiorenza Pistocchi e Gian Luca MargheritiRacconti di: Erica Arosio, Elisabetta Berti Arnoaldi, Mauro Biagini, Giancarlo Bosini, Marco Donna, Donatella Genovese, Arrigo Geroli, Rossana Girotto, Giorgio Maimone, Gian Luca Margheriti, Maddalena Molteni, Livia Negri, Davide Palmarini, Angelo Pappadà, Alida Parisi, Fiorenza Pistocchi, Paola Varalli, Gloria Vellini, Anna Versi Masini.Prefazione di Luca Foschi.I diritti d’autore saranno devoluti in beneficenza alla Fondazione Fracta Limina Onlus. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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