

il posto delle parole
livio partiti
Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autoriUn quotidiano culturale"ascoltare fa pensare"www.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 6, 2025 • 20min
Tiziana Agostini "Costruire la parità"
Tiziana Agostini"Costruire la parità"Storia, ostacoli, vantaggiMarcianum Presswwwm.marcianumpress.itIl riconoscimento dell’uguaglianza sembra oggi qualcosa di scontato, ma nei fatti ancora non lo è. Permangono squilibri, ingiustizie e l’eredità negativa di visioni del mondo che non riconoscono la libertà delle donne e non ne impiegano i talenti.Questo libro traccia il cammino compiuto dalle donne per realizzare una società più equa e inclusiva e indica quali sono gli snodi ancora da risolvere in Italia. Mostra come la violenza contro le donne sia pervasiva e si manifesti in una molteplicità di forme che impiegano anche le nuove tecnologie, compresa l’Intelligenza Artificiale. Affronta la grande questione del lavoro e del potere, proponendo efficaci modelli organizzativi e raccontando i nuovi protagonismi femminili. Chiama in causa gli uomini, ingabbiati in comportamenti inadeguati rispetto alle esigenze di oggi, per rendere la parola libertà un fatto concreto per ogni persona.Tiziana Agostini, veneziana, filologa e studiosa di genere, ha collaborato con Università e pubbliche amministrazioni in materia di Pari Opportunità. È stata Assessora alle Attività culturali e alla Cittadinanza delle Donne del Comune di Venezia dal 2010 al 2014. Tra i suoi libri: Serenissime. Viaggio nel Veneto delle donne (con Raffaella Ianuale, 1999); Le donne del Nordest (2007); Alle radici della disuguaglianza. Manuale di Pari Opportunità (2011).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 6, 2025 • 22min
Davide Bregola "Lezioni dalle rovine"
Davide Bregola"Lezioni dalle rovine"Leggere, scrivere, vivereAvagliano EditoreLezioni dalle rovine è una preghiera rivolta alla scrittura, alla poesia, alla letteratura e al lavoro sia manuale sia intellettuale. Sullo sfondo ci sono i margini sabbiosi del Po, c’è la provincia, con la sua campagna da attraversare in bicicletta se i soldi in tasca non bastano per la benzina, c’è un mondo editoriale e letterario che oggi non esiste più, ci sono trent'anni che passano in un battito di ciglia. Sono gli anni cruciali della crescita e della formazione del protagonista, un vero outsider che lavora a tempo determinato per le ferrovie ma vuole scrivere. Che lavora poi come venditore porta a porta, come operaio stagionale, come organizzatore di eventi, ma vuole sempre scrivere. Ci sono stati alcuni incontri, in diversi periodi della sua vita, con poeti e scrittori poco illuminati dalle fioche luci della ribalta. Loro stessi si sono tenuti nascosti e con questo pianeta nervoso sembra che c’entrino poco o nulla. Ma hanno scavato un solco dentro di lui. Sono autori di riferimento per il giovane scrittore, fuori dalle mode, lontani dal mercato, ma saranno fondamentali per la sua esistenza e la sua maturità. Dal disordine della memoria, le storie di questi incontri fuoriescono sparpagliate - mescolate con il resto della vita che intanto è andata avanti - eppure fulgide, pregne anche quando toccano la disperazione e la rovina. Il libro è un omaggio agli scrittori appartati, quelli che all’apparenza non muovono foglia e invece finiscono per cambiare la vita dei lettori. È il tentativo di connessione anche da adulti con il proprio sogno. È, in ultimo, un invito a trovare ognuno di noi la nostra strada e le guide più adatte al nostro carattere e alle nostre ambizioni. Attraverso una scrittura ora lieve ora dolorosa, Davide Bregola ci consegna un magnifico memoir, scritto con la grazia dell’ispirazione.Conversazioni con Vitaliano Trevisan, Umberto Bellintani, Ivano Ferrari, Marosia CastaldiDavide Bregola è nato a Bondeno, in provincia di Ferrara, vive a Mantova. Ha vinto il Premio Tondelli per la narrativa (1999) con la raccolta di racconti Viaggi e corrispondenze. Nel 2002 si è occupato di letteratura migrante in lingua italiana con il libro Da qui verso casa e nel 2005 con Catalogo delle voci dà la parola alla poesia migrante. Ha scritto, inoltre, libri per l’infanzia. Collabora con le pagine culturali di alcuni quotidiani, tiene incontri e seminari di scrittura creativa. Con Avagliano ha pubblicato La vita segreta dei mammut in Pianura Padana (Premio Chiara, 2017), Fossili e storioni. Notizie dalla casa galleggiante (2019), e Nei luoghi ideali per la camporella (2022) con cui si chiude la sua “Trilogia della Pianura”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 6, 2025 • 21min
Silvia Segalla "In montagna"
Silvia Segalla"In montagna"Paesaggi letterari e passaggi d'epocaRosenberg & Sellierwww.rosenbergsellier.itNel costruire i propri universi narrativi, i romanzi possono ritrarre o capovolgere il mondo sociale e il contesto ambientale da cui scaturiscono, ma non possono mai prescinderne. Per questo, i paesaggi offerti dalla narrativa si offrono come formidabile strumento di osservazione della realtà sociale: auto-etnografie da leggere in relazione alle trasformazioni materiali e culturali dei contesti di produzione. Nell’indagare le rappresentazioni della montagna in tre romanzi della recente letteratura italiana, assai diversi per autore, stile e contenuti – Bàrnabo delle montagne (Dino Buzzati), I Brusaz (Giovanna Zangrandi), Le otto montagne (Paolo Cognetti) –, il volume analizza, facendo propri gli strumenti della sociologia e della critica letteraria, il riflettersi della società nei paesaggi letterari che produce. Tra rocce e crinali, orti alpini e rododendri, emergono strutture sociali e familiari, dinamiche di genere, generazione e classe, così come il deflagrare della crisi nel rapporto tra gli esseri umani e quella “natura” di cui la montagna è fatta epitome.Prefazione di Mimmo CangianoSilvia Segalla ha conseguito il Dottorato in Scienze Sociali presso l’Università degli Studi di Padova e svolge attività di ricerca che vedono dialogare metodi e strumenti delle scienze sociali e della critica letteraria. I suoi ambiti di interesse riguardano la sociologia dell’alimentazione, il genere, il lavoro, nonché la montagna come orizzonte culturale e sociale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 5, 2025 • 23min
Graziella Belli "I campi di patate fanno le onde"
Graziella Belli"I campi di patate fanno le onde"Storie di amicizia e guerra lungo il TanaroFusta Editorewww.fustaeditore.it«Quello rievocato in questo libro è un piccolo mondo antico, laborioso e solidale, che non teme la fatica né la miseria, e, con la bontà dei gesti e l’autenticità della lingua, organizza la sua mite difesa dall’orrore della guerra del mondo intero di allora. Rischia, però, di perderla oggi con quello moderno, dimenticando il passato, i dialetti, il buon vicinato, la sobrietà e solidarietà di una volta. Forse è per salvare le ultime tracce di quel piccolo universo buono che Graziella Belli ha scritto questo libro tenero e vero.» Vittorio ColettiOrmea, 1939. Per Giusto e Lorenzo la vita è il suono delle risate tra i vicoli, le bici lanciate nei sentieri, le albicocche rubate dai rami più alti, tre soldi in tasca a testa. Poi arriva la guerra. All’inizio sembra lontana, un’eco smorzata dalle montagne. Ma la fame morde, le strade si riempiono di camicie nere, i giochi finiscono. Lorenzo sceglie il fucile, Giusto è costretto a rimanere con le sue galline e la terra, a fare i conti con tutto ciò che la guerra porta via e non restituisce. Un romanzo di formazione a episodi che racconta gli anni di passaggio dall’infanzia all’adolescenza, i legami e il secondo conflitto bellico con una scrittura lucida e vera, in un mondo narrativo costruito alla perfezione, dove anche le galline hanno una loro personalità.Graziella BelliÈ nata a Ormea e vive da sempre tra le montagne dell’alta Valle del Tanaro. Già dipendente del comune di Ormea si è occupata per molti anni della biblioteca e dell’archivio, ambienti in cui ha sviluppato la sua passione per la letteratura e la storia. Ha pubblicato un racconto nel- l’antologia collettiva L’olmo e i suoi racconti, Fusta Editore (2023). Questo è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 5, 2025 • 30min
Alessio Caliandro "Gli incarnati"
Alessio Caliandro"Gli incarnati"Rubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/gli-incarnati/«La osservai ancora per un po’, mi resi conto che quella figura non affiorava semplicemente dal passato, ma forse da un’altra vita, o da un sogno, o da un’esistenza solo possibile che non si era mai realizzata»In un presente distopico, sullo sfondo di una Roma grigia e alienante, il protagonista de Gli incarnati fugge dalle proprie frustrazioni quotidiane coltivando un’ossessione erotica per una giovane sconosciuta. Tale desiderio sarà così incontenibile da condurlo a mutare nel corpo. Nel suo testicolo destro si svilupperà un tumore dall’assurda morfologia cerebrale. La sua seconda intelligenza, quella della carne, lo guiderà alla liberazione da ogni convenzione sociale e familiare, consentendogli di sperimentare la pulsione pura del corpo. L’incontro, poi, con la Donna clitoride, suo pendant al femminile, metterà in pericolo l’intera civiltà.Alessio Caliandro (1977) è originario di Martina Franca e vive a Roma, dove si è laureato in Filosofia e in Studi storico-religiosi. Ha collaborato con “Nuovi Argomenti” e pubblicato il saggio di storia delle religioni Il Prete Gianni e la performatività del mito (Fallone 2022). Nel 2023, con Gli incarnati, è stato finalista della XXXVI edizione del Premio Italo CIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 5, 2025 • 30min
Paolo Bolpagni "Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia"
Paolo Bolpagni"Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia"Palazzo Roverella, Rovigowww.palazzoroverella.comFino al 29 giugno 2025 a Rovigo a Palazzo Roverella si terrà, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e curata da Paolo Bolpagni, la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), che fu il più grande pittore danese della propria epoca, uno dei geni dell’arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento.Da pochi anni è in atto la sua riscoperta, e da personaggio quasi dimenticato Hammershøi è diventato uno dei più richiesti al mondo: nel mercato le quotazioni hanno raggiunto livelli strabilianti, con aumenti esponenziali osservabili addirittura di mese in mese; e i musei di tutto il globo si stanno contendendo le sue opere per organizzare retrospettive. Nel 2025 quella di Palazzo Roverella sarà non soltanto la prima mostra italiana dedicata al pittore danese, ma l’unica a livello internazionale. Ciò rende davvero eccezionale l’impresa rodigina, che si pone anche l’obiettivo di porre a confronto i capolavori di Hammershøi con opere di importanti artisti a lui contemporanei, con un occhio di riguardo – in tali accostamenti – all’Italia, ai Paesi scandinavi, alla Francia e al Belgio. In effetti ci sono elementi che accomunano gli appartenenti a questa poetica del silenzio, della solitudine, delle vedute cittadine deserte, dei “paesaggi dell’anima”. Però i visitatori scopriranno che in Hammershøi c’è qualcosa di più, di sottilmente inquietante, di angoscioso e forse addirittura di torbido: le sue donne sono ritratte quasi sempre di spalle; gli ambienti domestici, in apparenza ordinati e tranquilli, lasciano in realtà presagire o sospettare drammi segreti, o l’attesa di tragedie incombenti, con un senso claustrofobico.La biografia stessa dell’artista, che viaggiò di frequente (in special modo in Italia, in Inghilterra e nei Paesi Bassi), ma in verità fu un uomo solitario, induce a riflettere su alcuni aspetti enigmatici: pur sposatosi, Hammershøi mantenne un rapporto strettissimo, quasi simbiotico, con la madre, tornando spesso a dormire da lei; la moglie e modella prediletta, Ida Ilsted, fu colpita da una grave malattia mentale; la sua pittura, che ispirerà il grande regista cinematografico Carl Theodor Dreyer, fu definita “nevrastenica”. Ce n’è abbastanza per attendere come un autentico e irripetibile evento la mostra di Palazzo Roverella."Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia"Dario Cimorelli Editorewww.dariocimorellieditore.itIl volume accompagna la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), il più grande pittore danese della propria epoca. Protagonista dell’arte europea tra fine Ottocento e inizio Novecento, la sua opera viene messa a confronto con le creazioni degli artisti a lui contemporanei, tra il Nord Europa e l’Italia.Più di 100 opere presentano una pittura raramente indagata quanto misteriosa ed affascinante. Una pittura che racconta il silenzio e l’introspezione, dove gli ambienti domestici così come le vedute cittadine descrivono i paesaggi dell’anima.Ma in Hammershøi c’è qualcosa di più, le sue donne, ritratte quasi sempre di spalle, in ambienti ordinati e tranquilli, lasciano presagire tanto la serenità quanto drammi segreti o piuttosto l’attesa di nuovi accadimenti.Il catalogo è arricchito dai testi critici di Paolo Bolpagni, curatore del volume, Annette Rosenvold Hvidt, Claudia Cieri Via, Luca Esposito e Francesco Parisi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 5, 2025 • 23min
Giuseppe Patota "A tu per tu con la Commedia"
Giuseppe Patota"A tu per tu con la Commedia"Editori Laterzawww.laterza.itChi ha detto che leggere la Divina Commedia sia un’impresa per pochi? Èvero che leggerla è arduo per la lingua in cui è scritta e l’enorme varietà di temi trattati, ma è un’avventura straordinaria. Giuseppe Patota, che ha dedicato parte dei suoi studi alla lingua di Dante, ha trovato il modo di rendere accessibile quest’opera magnifica e complessa perché possa essere capita e apprezzata anche da chi non la conosce, da chi la conosce poco e da chi l’ha conosciuta, ma non se la ricorda.«Capire la Divina Commediaè difficile. Della lingua in cui la scrisse, diventata la nostra soprattutto grazie a lui, Dante sperimentò tutte le possibilità espressive, comprese quelle che sembrano andare al di là dell’umano, sia verso il basso sia verso l’alto, e non è facile seguirlo in questo vertiginoso saliscendi.Poi ci sono i contenuti. Teologia e interpretazione dei testi sacri, filosofia, logica, morale, politica, diritto, letteratura e storia antica, scienza dei numeri e delle misure, musica, ottica, medicina, arte della guerra e della navigazione: non c’è aspetto della cultura antica e medievale di cui Dante non abbia appropriatamente detto qualcosa, nel suo enciclopedico poema.Infine, ci sono i personaggi che popolano l’oltremondo che il Poeta ha costruito. Tralasciando quelli appartenenti al mito o alla storia, e limitandoci a quelli che hanno popolato la cronaca dei tempi di Dante e di quelli di poco precedenti, l’unico motivo per cui continuiamo ad avere memoria dei nomi di Ciacco, Francesca da Rimini, Farinata degli Uberti o Ugolino della Gherardesca è dato dal fatto che i versi scritti da Dante li hanno resi figure immortali: se quei versi non fossero stati scritti, i loro nomi sonnecchierebbero in qualche documento d’archivio o in qualche cronaca medievale.Sì: capire la Commedia è veramente difficile. Per questo ho scelto i versi più significativi, curiosi o sorprendenti dei cento canti di cui si compone e li ho distribuiti in 114 presentazioni (per qualche canto ho avuto bisogno di qualche presentazione in più). Ho cercato di spiegare quei versi parola per parola, senza dare niente per scontato, collegando i fatti con gli antefatti.In questo modo, leggendoli canto dopo canto, farete lo stesso viaggio che ha fatto Dante: questo, almeno, è quello che spero.»Giuseppe Patota, professore ordinario di Linguistica italiana nell’Università di Siena, è socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Accademico della Crusca e dell’Arcadia, membro del direttivo della Fondazione “I Lincei per la scuola” e del comitato scientifico della Fondazione Natalino Sapegno. Ha al suo attivo circa centottanta pubblicazioni scientifiche, didattiche o divulgative dedicate alla lingua italiana, alla sua storia e al suo insegnamento. Alcuni suoi lavori sono stati tradotti e pubblicati in Francia e in Giappone. È condirettore, con Valeria Della Valle, delDizionario dell’italiano Treccanie direttore del Thesaurus Treccani, usciti in prima edizione nel 2018 e in seconda edizione nel 2022. Da oltre quindici anni è consulente di Rai Scuola per la realizzazione di programmi destinati all’insegnamento dell’italiano a stranieri. Per Laterza ha pubblicato Prontuario di grammatica. L’italiano dalla A alla Z (2013), La grande bellezza dell’italiano. Dante, Petrarca, Boccaccio (2015) e La grande bellezza dell’italiano. Il Rinascimento (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 5, 2025 • 27min
Franco Perrelli "Libri blu" August Strindberg
Franco Perrelli"Libri blu"August StrindbergCarbonio Editorewww.carbonioeditore.itLibri blu è il testamento spirituale e intellettuale di August Strindberg, figura complessa e controversa della letteratura moderna. In quest’opera monumentale, che nell’edizione critica dei Samlade Verk supera le 1500 pagine, snodandosi per oltre 650 brani e abbracciando ben 18 materie – dalla filosofia alla letteratura e alla matematica, dalla botanica alla zoologia e all’astronomia, dalla mineralogia all’occultismo –, il grande drammaturgo e scrittore svedese distilla l’essenza del proprio pensiero, tracciando un vivido affresco delle tensioni culturali che attraversarono la sua epoca. Filosofia e scienza sono rivisitate in chiave anarchica, misticismo e ossessioni personali si intrecciano in un mosaico ardente di riflessioni e pulsanti spaccati di vita. Tra invettive, dimostrazioni e slanci poetici, Strindberg compone un’opera che non teme il paradosso, rivelando le crepe di una società basata sull’opportunismo e denudando la propria solitudine intellettuale con una sincerità brutale.Questa selezione, curata da Franco Perrelli, offre per la prima volta al lettore italiano l’opportunità di avvicinarsi ai tormenti più intimi di uno straordinario autore e a una scrittura che, nella sua tumultuosa grandezza, conserva intatta una potenza espressiva capace ancora oggi di scuotere e ammaliare.August Strindberg (1849-1912) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo svedese. La vastità e l’importanza della sua produzione letteraria lo consacrano come uno dei più grandi autori scandinavi di tutti i tempi. Tra le sue opere più celebri ricordiamo i romanzi La Sala rossa (1879), Il figlio della serva (1886), e i drammi La signorina Giulia (1888) e Il sogno (1901).Franco Perrelli, professore ordinario, ha insegnato Discipline dello Spettacolo nelle Università di Torino e di Bari. Ha vinto il Premio Pirandello 2009 per la saggistica teatrale ed è stato insignito dello Strindbergspris della Società Strindberg di Stoccolma nel 2014. Ha curato e tradotto il Meridiano Mondadori dedicato a Henrik Ibsen (Drammi borghesi, 2024). Per Carbonio, sempre di August Strindberg, ha tradotto Solo (2021), La festa del coronamento (2022) e Il capro espiatorio (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 5, 2025 • 12min
Errico Buonanno "I bambini sono matti"
Errico Buonanno, Joshua Held"I bambini sono matti"Gallucci Editorewww.galluccieditore.comI mostri sotto al letto ma solo se la luce è spenta, la pasta che porta fortuna quando nel piatto i rigatoni sono pari, la sfida per diventare il più grande nascondinista del mondo, le buche nella sabbia che, se scavi abbastanza, arrivano dall’altra parte del pianeta… la vita dei bambini è piena di faccende importantissime che agli adulti sembrano strane, assurde o addirittura matte!Le storie stravaganti, comiche e all’occorrenza anche un po’ pungenti di Errico Buonanno spiegano agli adulti la logica dei più piccoli, raccontando come ogni realtà possa diventare un luogo fantastico.Pagine divertenti che si possono leggere da soli per godersi un po’ di tenera nostalgia o insieme con i piccoli per condividere momenti di spensieratezzaErrico Buonanno è autore di saggi, romanzi e programmi radio e tv. Ha realizzato podcast e serie web. Questo è il suo secondo libro dedicato ai bambini.Joshua Held è nato nel 1967 a Firenze. Malgrado il cognome straniero parla in toscano, non pronuncia la "c" e dice "bischero" proprio come un vero artista del Chianti. Da bambino leggeva fumetti e giocava tra i capolavori rinascimentali. Così prima si è diplomato in pianoforte e poi si è messo a disegnare cartoon. I suoi personaggi si muovono a ritmo di musica. Come il cinghialino del suo primo libro, illustrato per Gallucci, Vengo anch'io! No, tu no. E il cucciolo della serie, pubblicata con Gallucci, aperta da Dig e l'osso di Digòn. Un cagnolino che, proprio come Josh, si diverte a suonare, disegnare e stare in compagnia degli amici.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

May 4, 2025 • 23min
Antonio Attisani "La rivoluzione artistica di Francesco"
Antonio Attisani"La rivoluzione artistica di Francesco"Un teatro che non è stato e forse saràCronopio Edizioniwww.cronopio.itL’azione poetante di Francesco, fraintesa e censurata sin da quando era in vita, ha caratteristiche che potrebbero convergere nella definizione di un teatro diverso da quello che è prevalso nella nostra tradizione culturale e che oggi vive una travagliata fase di ripensamento delle proprie funzioni, ovvero dei propri protocolli etici e di composizione. In questo senso è significativo che almeno a partire dai primi decenni del Novecento, diversi esponenti delle avanguardie teatrali abbiano rivolto l’attenzione a un Francesco finalmente liberato dalla sanzione storiografica che lo aveva tacitato per secoli, e che persino molti di coloro che neppure lo conoscono o non si riferiscono esplicitamente alla sua opera in effetti ne riprendano alcune istanze.Antonio Attisani ha iniziato la carriera come attore nel 1968; è stato operatore teatrale e docente universitario, a Venezia e Torino. Tra le sue ultime pubblicazioni: La tenda. Teatro e conoscenza (con C. Sini, 2021); L’umanità mancata (2023). Con Lea Melandri ha pubblicato per Cronopio La vita impresentabile. Femminismo e corpo teatro. Un dialogo (2024).Il POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.