

La Presenza Mentale Costante (è un bene o un male? - LIVE -)
Perché la Meditazione Non È un'Analisi Mentale ma un'Osservazione Consapevole
La presenza mentale costante e il continuo analizzarsi sono due cose molto diverse. La meditazione non è un'analisi su ciò che accade dentro di te, ma un'osservazione non giudicante delle sensazioni e dei pensieri che emergono.
L'obiettivo della meditazione è sviluppare la consapevolezza senza controllo o valutazione: osservare senza attaccarsi alle sensazioni piacevoli e senza fuggire da quelle spiacevoli, pratica basata sull'equanimità.
Quando entri nell'analisi di te stesso, inizi a giudicare e controllare, allontanandoti dalla presenza mentale e perdendo la meditazione. Essere persi nei pensieri aumenta l'insoddisfazione perché non si vive veramente il presente.
"La meditazione è l'osservazione di ciò che c'è già, non l'analisi di ciò che pensiamo," dice Gennaro Romagnoli, sottolineando che la vera sfida è fermarsi nel presente senza farsi trascinare dal giudizio interiore.
Consapevolezza Vs Controllo
- La meditazione è consapevolezza senza giudizio, non analisi o controllo.
- Osservare senza attaccarsi o scappare dalle sensazioni è la chiave della pratica meditativa.
Pensieri e Felicità
- Essere persi nei propri pensieri è riconducibile alla rete neurale default mode network.
- Più si è immersi in questi pensieri, meno si è soddisfatti delle proprie azioni quotidiane.