

Avvocati e Mac: Compendium
Filippo Strozzi
Mi chiamo Filippo Strozzi, sono un avvocato ed appassionato Apple. In questo podcast vi parlo di come uso gli strumenti hardware e software legati all'ecosistema di Apple per svolgere quotidianamente la mia professione.
Episodes
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Sep 22, 2025 • 1h 4min
64. Da audio a testo e scrittura con gli LLM
In questa puntata ti parlo dei modelli di conversione da audio a testo (Whisper e Parakeet) e dei possibili usi che se ne posso fare anche in congiunzione con gli LLM.
Note dell’episodio
Come sempre, se ti è piaciuto quel che hai letto, ascoltato o visto e non l’hai già fatto, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.Ti avvertirò dei nuovi articoli che pubblico (oltre ai podcast e video su YouTube) e, mensilmente, ti segnalerò articoli che ho raccolto nel corso del mese ed ho trovato interessanti.
Qui trovi la registrazione in video della puntata non editata.
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Whisper
MacWhisper
SuperWhisper
Transcriber
Parakeet
Dragon Dictate
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
1. Le mie premesse e il ruolo di Apple Silicon
Filippo ci racconta la sua esperienza: in passato, la dettatura al computer, con strumenti come Dragon Dictate, era un bel grattacapo e non la usava quasi mai. Lui è un fanatico della tastiera, ma ultimamente sta esplorando la "scrittura aumentata" grazie ai modelli linguistici (LLM) e ne ha già parlato in un articolo. Ci tiene a sottolineare che, per sfruttare al meglio queste tecnologie, è quasi indispensabile avere un Mac con processore Apple Silicon, perché è fondamentale per gestire la potenza di calcolo richiesta.
2. I motori della conversione audio-testo: Whisper e Parakeet
Il cuore della puntata ci porta a scoprire Whisper, un progetto open-source di OpenAI che trasforma l'audio in testo, usando l'intelligenza dei modelli linguistici. Filippo spiega che c'è un compromesso tra velocità e precisione: più vuoi un testo perfetto, più il sistema ci mette, e viceversa. Inizialmente era più orientato all'inglese, ma ora va alla grande con tante lingue, incluso l'italiano. La grande novità, però, sono i modelli di Nvidia chiamati Parakeet, che sono velocissimi nel riconoscere l'audio e danno risultati davvero ottimi. Questi modelli, che Filippo ha provato di persona, sono nettamente più rapidi di Whisper e supportano 25 lingue europee, italiano compreso.
3. Le soluzioni "base": dagli strumenti Apple agli utilizzi iniziali
Non è che la trascrizione sia una cosa nuovissima: Filippo ci ricorda che esistono già sistemi come quello di Microsoft Word e che Apple stessa offre da tempo il riconoscimento vocale su macOS, iOS e iPadOS. Questi strumenti sono perfetti per dettare messaggi e, scaricati i modelli, possono funzionare anche offline. Un buon microfono è essenziale, ma i microfoni integrati nei MacBook Air, ad esempio, hanno stupito Filippo per la loro qualità. La dettatura Apple, però, ha i suoi limiti: non sempre aggiunge la punteggiatura e il testo compare in tempo reale, cosa che a volte può distrarre. I sistemi basati su Whisper, al contrario, elaborano l'audio una volta finito e si occupano anche della punteggiatura, gestendo bene anche registrazioni lunghe. Con i prossimi aggiornamenti (iOS 26 e macOS 26), la trascrizione sarà integrata nei "Comandi Rapidi" e anche l'app "Memo Vocali" su iOS 18+ ha già questa funzione. La trascrizione, in fondo, è un ottimo punto di partenza per una prima bozza di testo, utile per prendere appunti o abbozzare documenti legali al volo.
4. Il salto di qualità: trascrizione + LLM, online o offline?
Il vero "game changer" è l'unione della trascrizione con i Large Language Models (LLM). Quando dai in pasto un testo trascritto a un LLM, questo sfrutta la sua conoscenza del linguaggio per correggere, riorganizzare o riassumere, migliorando tantissimo il risultato. Filippo, ad esempio, usa questo metodo per trasformare le trascrizioni dei suoi podcast in sinossi o articoli completi. Questo sistema è super versatile: permette di creare testi strutturati con titoli automatici e persino di modificare il tono, rendendolo più professionale o più semplice per i clienti. Puoi scegliere tra LLM online(velocissimi e potenti, ma attenzione alla privacy con dati sensibili) o offline/locali (più sicuri per la privacy, ma richiedono più potenza hardware e sono meno indicati per testi lunghi). Un consiglio d'oro di Filippo: parlare direttamente con gli LLM (attraverso la trascrizione) è un trucco potentissimo. Dà all'AI un contesto più ricco e ti aiuta a chiarire le idee mentre parli, portando a risposte migliori e più mirate.
5. Le app che ci semplificano la vita: Mac Whisper, Super Whisper e Transcriber
Per rendere tutto questo più semplice, Filippo ci presenta tre applicazioni chiave:
Mac Whisper: Un'app molto conosciuta (costo circa 59€ una tantum) che riconosce più voci (utile per le riunioni), permette di revisionare il testo con gli LLM (anche locali o tramite Open Router) e può persino monitorare cartelle per trascrizioni automatiche. Offre sia trascrizioni in cloud (comode ma meno private) sia in locale (più private).
Super Whisper: Questa app punta a rendere la trascrizione super efficace, ideale per chi non è un fulmine a digitare. Funziona in abbonamento (8$/mese o 85$/anno, con un'opzione "lifetime" da 250$) e include già gli LLM online. Permette automazioni, integrazione con Comandi Rapidi, prompt personalizzati e tiene uno storico dei tuoi audio. È pensata per sostituire l'interazione alla Spotlight per attivare le funzioni vocali.
Transcriber (di Alex Racuglia): Nata dalle esigenze di video editing di un amico di Filippo, questa app trascrive (anche con timestamp per i sottotitoli) e include funzioni AI specifiche per il video. Attualmente supporta le API di ChatGPT e Gemini e permette di creare prompt personalizzati.
Insomma, il futuro della produttività passa molto da qui: l'unione tra la tua voce e l'Intelligenza Artificiale ha un potenziale enorme per gestire e riorganizzare le informazioni, riducendo anche le "allucinazioni" degli LLM quando lavorano su testi ampi. Un mondo da esplorare!

Sep 15, 2025 • 55min
Extra 05. Browser IA e ricerche giurisprudenziali aumentate
In questa puntata EXTRA ti propongo la mia OfficeHour registrata tra i monti in cui parlo dei Browser Agentici e di come li sto usando nel mio lavoro
Note dell’episodio
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Comet
Dia Browser
Fellou
NanoBrowser
Banca Dati del Merito
ItalGiure Web
Ricerche Giuridiche Aumentate con NotebookLM - OfficeHour di Aprile 2025
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
I Browser con IA Sotto la Lente
Filippo ha testato diverse versioni beta, dandoci un'anteprima del futuro:
DIA: un browser per Mac che integra un assistente AI a lato. È ottimo per interagire con le pagine web e i vari tab aperti, con un focus sugli aspetti legali.
Browser Agentici: questa è la categoria più interessante! Non si limitano a "vedere" le pagine, ma possono proprio manipolare il browser, cliccando, compilando campi e facendo ricerche autonomamente. Tra questi, abbiamo visto:
Nano Browser: un'estensione per Chrome che, con le giuste API, permette agli LLM di operare direttamente nel browser.
Comet (di Perplexity.ai): a detta di Filippo, questo è risultato essere il più promettente e interessante.
Fellow: un altro browser con un approccio simile a Comet, ma con delle peculiarità (e un costo). L'idea alla base è superare i sistemi precedenti che usavano browser virtuali nel cloud, portando l'IA a lavorare direttamente sul nostro computer, il che riduce i problemi di riservatezza. Questo ci apre le porte all'automazione delle ricerche e allo "spoglio" di sentenze, specialmente nella vasta e complessa banca dati del merito.
Attenzione, Prego: Avvertenze Essenziali!
Prima di esaltarci troppo, ecco qualche doverosa precisazione:
Strumenti Generalisti: quelli visti oggi non sono nati specificamente per il mondo giuridico. Esistono strumenti specialistici che offrono risultati migliori, ma vanno sempre valutati costi e benefici.
Riservatezza: l'uso di questi strumenti online solleva problemi di privacy quando si trattano dati sensibili. Tuttavia, per la ricerca giurisprudenziale (già anonimizzata), il problema è meno pressante.
Le Allucinazioni: Ricordatevi, i Large Language Models (LLM) "inventano" testo basandosi su statistiche. Anche se estraggono dati da fonti reali, il rischio di allucinazioni non scompare. Un controllo umano è SEMPRE necessario. Non fidatevi ciecamente! Filippo ha mostrato un esempio lampante con Comet che ha riportato un numero di telefono sbagliato pur avendo la pagina corretta davanti.
Prompt Injection: questi strumenti possono essere "pericolosi" online a causa del rischio di "prompt injection", tecniche per manipolare l'IA con input malevoli, specialmente quando l'IA può manipolare il browser. Si sono verificati casi di compromissione di account (es. Perplexity con accesso a Gmail) che dimostrano la gravità del problema.
Flusso di Lavoro 1: La Ricerca Giuridica Automatica
Il primo flusso è quello più "spettacolare": l'IA (con Comet) esegue una ricerca giurisprudenziale automatica nella banca dati del merito.
Con un "super prompt" dettagliato, l'IA prende il controllo, cerca le sentenze e le scarica autonomamente.
Pro e Contro: Ottimi risultati con Comet e Fellow (che ha addirittura creato un canovaccio delle sentenze). Tuttavia, la ricerca è lenta (3-5 minuti), non sempre deterministica (lo stesso prompt non sempre dà lo stesso risultato) e l'IA spesso non esamina tutti i risultati disponibili, offrendo un quadro non completo. Inoltre, il rischio di allucinazioni aumenta quando il materiale è scarso. Nano Browser ha avuto difficoltà con interfacce complesse.
Flusso di Lavoro 2: La Ricerca Giuridica Aumentata
Questo è il metodo più semplice e, ad oggi, più efficace, seppur richieda più interazione umana.
L'IA, integrata nel browser (mostrato con DIA), ci suggerisce le parole chiave, esamina i risultati della ricerca e ci aiuta a scremarli.
Il punto forte è il mantenimento del contesto: l'IA ricorda le nostre domande precedenti, rendendo l'interazione più fluida e pertinente.
Possiamo chiedere all'IA quali provvedimenti sembrano più promettenti, aprirli manualmente e farceli sintetizzare, ottenendo risposte dirette e persino il punto esatto nella sentenza.
Questo approccio velocizza enormemente lo spoglio, pur lasciando all'utente il controllo finale.
Tirando le Somme: Strumenti e Costi
Questi strumenti sono ancora agli inizi, ma il potenziale è enorme.
Comet: il più promettente, con il miglior rapporto qualità/prezzo attuale (circa 20$/mese per Perplexity Pro).
Fellow: interessante per alcune funzioni avanzate (es. "taccuino"), ma decisamente costoso (circa 25€ per una ricerca) e con richieste di condivisione dello schermo/audio che Filippo trova invasive.
Nano Browser: gratuito e open source (si pagano solo le API), valido per il flusso "aumentato", specialmente con LLM locali o diversi modelli tramite Open Router.
DIA: attualmente gratuito con invito (futuro costo stimato circa 20$/mese). È l'unico che ha saputo gestire la complessa banca dati Italgiure (Cassazione), permettendo di riassumere le sentenze direttamente nel browser. In conclusione, queste tecnologie aumentano la comodità e semplificano compiti, rendendo le ricerche giuridiche più efficienti, soprattutto nelle banche dati gratuite. Comet e DIA si stanno dimostrando i più promettenti per ora!

Sep 8, 2025 • 53min
63. La mia battle station LunaDisplay, iMac 27" e MacMini M4
In questa puntata ti parlo della mia nuova configurazione ibrida iMac 27" come monitor 5k, MacMini M4 come Mac principale di lavoro tutto grazie a LunaDisplay.
Note dell’episodio
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Luna Display
Il mio nuovo iMac 27 pollici
Aggiornare Mac vintage con OpenCore e miei esperimenti con NotebookLM puntata 44 di Compendium
Ultimate Hacking Keyboard
Syncthing e MoebiusSync per iOS
Puntata 12 di Compendium: Focus su SyncThing
Continuity di Apple
Better Display
Amethyst
Aerospace
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
1. Il Nuovo Setup: Mac Mini M4 e iMac 5K
Filippo ci presenta il suo nuovo setup, ancora in fase di sviluppo, basato su un Mac Mini M4 base.
La grande novità è l'uso del suo iMac 27 pollici 5K del 2017 come monitor secondario per il Mac Mini.
Questo iMac, pur essendo un ex top di gamma Intel e avendo circa 7 anni, non è più ufficialmente aggiornabile da Apple. Filippo lo ha aggiornato a Sequoia con OpenCore, ma Taoe sarà l'ultima versione compatibile.
2. Perché un Setup così Articolato?
La decisione di un setup così complesso è dettata da fattori sia economici che tecnici.
Acquistare un nuovo monitor 5K da 27 pollici avrebbe richiesto tra i 1000 e i 2000 euro, mentre questa soluzione è costata circa 700 euro riutilizzando l'iMac.
Il 5K è cruciale per il Retina Display di macOS, offrendo chiarezza superiore rispetto a un 4K.
Tecnicamente, gli iMac Intel non saranno più aggiornabili dal 2027, portando a problemi di sicurezza e compatibilità future.
Le attività audio-video di Filippo, come la registrazione del podcast o i webinar, richiedono una maggiore potenza di calcolo che il vecchio iMac non gestiva più adeguatamente.
3. Il Cuore del Sistema: Luna Display
Il cuore della configurazione è Luna Display, un piccolo dongle USB-C sviluppato da ex ingegneri Apple.
Questo strumento permette di trasformare qualsiasi Mac, PC o iPad in un monitor secondario.
Gli iMac avevano una modalità "target display", ma quello di Filippo non è compatibile con i Mac Apple Silicon. Luna Display risolve il problema con ampia retro-compatibilità (da macOS Sierra in avanti).
Sebbene funzioni in Wi-Fi, un cavo Thunderbolt tra i due computer offre prestazioni migliori e minimizza il lag, specialmente per i video.
4. La "Battle Station" di Filippo
La sua "Battle Station" è su uno standing desk mobile con rotelle, che permette a Filippo di spostarsi in ambienti climatizzati.
La configurazione vede l'iMac 5K a sinistra come principale e un monitor Philips da 27 pollici a destra, montato in verticale, collegato al Mac Mini.
L'iMac, senza tastiera né mouse, è controllato da uno Stream Deck programmabile.
Il Mac Mini gestisce una Ultimate Hacking Keyboard ergonomica e Magic Trackpad, oltre a un hub USB per microfono, webcam (anche l'iPhone via Continuity), teleprompter Elgato e un hard disk esterno da 1TB crittografato per i dati di ufficio, risparmiando spazio sul Mac Mini da 256GB.
5. Sfide e Soluzioni Tecniche
Filippo ha risolto diverse sfide tecniche:
Gestione della Luminosità: La luminosità eccessiva del monitor Philips è stata risolta con Better Display, un'app che regola luminosità e risoluzione di monitor di terze parti.
Audio: L'audio del Mac Mini non poteva passare alle casse eccezionali dell'iMac a causa di ritardi con soluzioni software. La soluzione è stata mantenere l'iMac indipendente per l'audio, controllato dallo Stream Deck.
Conflitto Luna Display/Continuity: Quando l'iMac funge da monitor secondario via Luna Display, la funzione Continuity di Apple va in conflitto, richiedendo la disattivazione.
Uscita dallo Standby: Per riattivare l'iMac (senza tastiera fisica), deve collegare la tastiera al Mac Mini per sbloccarlo, e poi all'iMac.
6. Ottimizzazione del Workflow e del Comfort
Il setup offre notevoli vantaggi al workflow, specie per il video.
Le funzioni AI di Apple, come sfocatura dello sfondo e effetto luce set fotografico, donano un aspetto professionale nelle videoconferenze senza luci esterne.
La gestione delle finestre è ottimizzata con Amethyst sull'iMac e Aerospace sul Mac Mini, che supporta i multi-monitor (anche verticale).
7. Sincronizzazione e Gestione Dati
I due computer lavorano in sincrono grazie a SyncThings, che sincronizza automaticamente tutti i file.
Email sull'iMac e calendario/promemoria sul Mac Mini si aggiornano senza problemi.
Dati e pratiche archiviate risiedono su un hard disk esterno crittografato, garantendo backup e risparmio di spazio sul Mac Mini.
Ciò permette a Filippo di spostarsi indifferentemente tra i sistemi, mantenendo tutto aggiornato.
Filippo conclude la puntata sottolineando come questa configurazione, sebbene inusuale e ritagliata sulle sue esigenze, funzioni perfettamente, con la possibilità di ulteriori modifiche in futuro.

Aug 25, 2025 • 29min
62. Avvocati ed i problemi con IA
Il podcast indaga i rischi dell'uso dell'intelligenza artificiale nel settore legale. Un avvocato americano è stato multato dopo aver presentato un atto con giurisprudenza inventata da ChatGPT. Si discute l'importanza della verifica dei contenuti generati dall'IA. Viene analizzata anche una sentenza italiana che evidenzia i pericoli delle citazioni artificiali. L'adozione dell'IA tra gli avvocati italiani è ancora cauta, e si sottolinea la responsabilità professionale nell'utilizzo di queste nuove tecnologie.

Aug 11, 2025 • 56min
61. Il mio flusso di lavoro e setup 2025
Filippo condivide il suo setup lavorativo per il 2025, focalizzandosi su diverse postazioni e dispositivi Apple, come l'iMac 5K e il Mac Studio dedicato all'IA. Discute dell'uso di MindNode per 'cucinare idee' e la gestione delle letture con strumenti come OCRmyPDF. Scopre anche come ottimizzare la comunicazione con AirMail e la gestione di progetti tramite sistemi Apple. Infine, esplora strumenti chiave per la gestione della conoscenza come Obsidian e iA Writer. Un mix di tecnologia e produttività!

Jul 28, 2025 • 43min
60. Test e prime impressioni di iPadOS 26 con la developer beta
In questa puntata ti parlo della mia esperienza inziale con la developer beta iPadOS 26.
Note dell’episodio
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Qui trovi la registrazione in video della puntata non editata.
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Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
1. Le Prime Impressioni e il Contesto dei Test
Filippo ha iniziato i suoi test su iPadOS 26, e come al solito ha scelto di partire con la developer beta, quella per gli sviluppatori, anziché aspettare la beta pubblica. Al momento della registrazione, si trovava sulla beta 2, ma avverte che queste versioni iniziali sono ancora molto "grezze" e le cose possono cambiare parecchio. I test avvengono sul suo iPad Pro da 13 pollici del 2018, un dispositivo che a novembre compirà 7 anni e che ha solo 4GB di RAM. Per via di questa configurazione, il suo iPad non è compatibile con Apple Intelligence. La versione finale di iPadOS e iOS dovrebbe uscire a inizio settembre.
2. Come Filippo Usa l'iPad (Prima di iPadOS 26)
Prima di queste novità, Filippo ha sempre "abbracciato i limiti" dell'iPad, usandolo principalmente come strumento monotask, cioè con una sola applicazione aperta per volta. Per le esigenze veloci, usava Slide Over per le app "companion", come Gladys, un comodo clipboard manager per iPadOS e iOS. Gladys gli permette di salvare link, testo e immagini e di sincronizzarli con altri dispositivi, superando l'assenza di un clipboard manager nativo su iPadOS. Usa la Split View in modo residuale, affiancando due app (solitamente 50% o 1/3-2/3). Per superare i limiti di iPadOS, spesso si collega in remoto al suo Mac usando Secure Shellfish per l'accesso SSH o Screen 4 per il VNC. Non ha mai amato né usato Stage Manager. Per lui, l'iPad Pro è soprattutto uno strumento di consumo (lettura e video), meno per scrivere o lavorare seriamente. Preferisce il suo MacBook Air M4 per il lavoro vero e proprio, avendolo acquistato proprio per sostituire l'iPad Pro, dato che oggi la durata della batteria dei Mac è simile a quella degli iPad.
3. iPadOS 26: La Grande Novità della Gestione Finestre
La novità più importante di iPadOS 26 è il nuovo sistema di gestione delle finestre, che rimpiazza quasi del tutto le modalità precedenti. Ci sono tre opzioni principali:
Modalità Single App Full Screen: Puoi usare solo un'app a schermo intero, senza swipe per cambiare app, Split Screen o Slide Over.
Finestre Fluttuanti: La novità più pubblicizzata alla WWDC 2025. Le finestre possono essere ridimensionate e spostate liberamente. È stata aggiunta una barra dei menu (tipo macOS) che compare con uno swipe dall'alto verso il basso. Ogni finestra ha il "semaforo" (rosso, giallo, verde) tipico di macOS per chiudere, minimizzare o massimizzare l'app. Le finestre possono essere disposte a metà schermo, a un terzo, a due terzi o anche nei quattro lati dello schermo. Filippo però trova che non ci sia una modalità per avere un'app principale a metà e altre due sotto, come usa sul Mac. Ridimensionare con le dita è spesso scomodo e lento.
Per ovviare a ciò, Filippo ha creato un comando rapido che gli permette di aprire un'app principale a due terzi dello schermo e scegliere un'app secondaria da un menu a tendina, che occupa il restante terzo. Ha posizionato questo comando nel dock di iPadOS per un accesso super veloce. Tuttavia, durante i test, ha notato un possibile bug: l'app secondaria a volte non si apre, lasciando una parte dello schermo vuota.
Stage Manager: Funziona come le finestre fluttuanti, ma aggiunge il concetto di "Spazi", ovvero gruppi di applicazioni. Gli spazi non sono nominati e non c'è più il limite di quattro. Uno swipe da sinistra a destra permette di passare rapidamente tra gli ultimi quattro spazi. Un ulteriore swipe dal basso (oltre il dock) mostra tutti gli spazi aggiuntivi e le app aperte. Filippo crede che userà Stage Manager in questa modalità, dato che replica il suo precedente flusso di lavoro. Le finestre attive sono legate alla RAM: con 4GB di RAM, puoi avere 4 finestre attive, mentre con 8GB ne hai 8, e con 16GB, 16. Sul suo iPad Pro da 4GB, le finestre dalla quinta in poi si "ingrigiscono" e richiedono una ricarica quando le si riapre. Il giudizio di Filippo su questa novità è misto: se da un lato Apple ha reso il sistema compatibile con tantissimi iPad (anche il suo vecchio di 7 anni riceverà l'aggiornamento), dall'altro l'interfaccia in modalità tablet è diventata più complicata. Non capisce perché siano stati resi più difficili Slide Over e Split View, che erano molto utili in modalità tablet. Il vantaggio del "monotask" sull'iPad si perde, costringendolo a usare Stage Manager per avere un'esperienza simile.
4. Nuove App e Funzionalità Utili
Anteprima: Finalmente è un'applicazione separata, non più solo accessibile da File. Una funzione interessante è la possibilità di mettere i PDF "bianchi" in Dark Mode, rendendoli neri con testo bianco, utile per la lettura serale (anche se non funziona sempre in beta).
App File: Ha ricevuto diverse migliorie. Ora è possibile associare un tipo di file a un'applicazione specifica(come il Finder di macOS). C'è anche l'opzione "Apri con" nel menu contestuale per scegliere tra più app compatibili. Un'altra cosa che lo entusiasma è la possibilità di ridimensionare le colonne nella vista a colonne, utile per visualizzare nomi di file lunghi.
Registrazione Locale (per podcast e video conferenze): Una nuova funzione permette di registrare una traccia audio e video separata direttamente sulla memoria dell'iPad. La funzione è ancora molto "grezza". Filippo l'ha testata con successo collegando microfono e webcam direttamente all'iPad, usando Google Meet. Si attiva tramite un apposito tasto nel Centro di Controllo chiamato "Acquisizione locale".
Ci sono però dei limiti: non c'è un avviso se lo spazio di archiviazione sta per esaurirsi (e se finisce, la traccia non viene salvata). Richiede molto spazio, specialmente per audio e video. Manca la possibilità di regolare il guadagno del microfono (a meno che il microfono stesso non lo permetta) e non ci sono filtri audio o funzioni avanzate presenti in software professionali. È utile per le emergenze o le necessità specifiche, ma con la consapevolezza dei suoi limiti.
5. Le Riflessioni Finali sull'iPad come "Computer"
Alla fine della puntata, Filippo si interroga sul solito dilemma: l'iPad è un computer? La sua risposta personale è un deciso "No". Sostiene che se per workflow molto semplici può essere un sì, per utenti "pro" che vogliono spremere l'iPad al massimo è più una sfida divertente. Nonostante ami l'iPad e lo usi quotidianamente per cose come l'editing del suo podcast, disegnare, leggere o guardare video, non lo considera più il suo strumento principale per il lavoro serio. Preferisce il MacBook Air per l'alta portabilità e per compiti più complessi. Tra i limiti persistenti di iPadOS, menziona l'assenza di una multi-utenza. Critica la scarsa lungimiranza di Apple e il fatto che il loro "giardino dorato" stia diventando un blocco per l'innovazione, rendendo l'iPad in parte "castrato" dalle limitazioni software. Secondo lui, iPadOS andrebbe ripensato, perché non è un "grosso telefono".

Jul 14, 2025 • 48min
59. Come scrivo i miei atti con Overleaf e LaTeX
Scopri come sfruttare LaTeX e Overleaf per scrivere atti legali in modo innovativo. Viene approfondito il flusso di lavoro e l'importanza delle automazioni. Filippo Strozzi condivide il suo metodo per il 2025, evidenziando la personalizzazione per aumentare l'efficienza. Inoltre, esplora la scrittura di documenti in Markdown e come incorporare PDF nei tuoi atti. Non perdere i suggerimenti su webinar e risorse utili per perfezionare la tua scrittura legale!

Jun 30, 2025 • 58min
58. Come fare domande ad un LLM (prompt engineering)
Scopri le tecniche di prompt engineering, fondamentali per interagire efficacemente con i modelli di linguaggio. Impara a formulare domande in modo strategico, con approfondimenti sui system e user prompt. Inoltre, esplora le innovazioni nella ricerca online con strumenti come OpenWebUI e Tika, per ottimizzare l'accesso alle informazioni. Non perdere l'opportunità di rimanere aggiornato tramite la newsletter!

Jun 19, 2025 • 31min
Extra 04. Impressioni a caldo WWDC 25
In questa puntata EXTRA ti parlo delle mie impressioni a caldo sul WWDC 2025 di Apple.
Note dell’episodio
Come sempre, se ti è piaciuto quel che hai letto, ascoltato o visto e non l’hai già fatto, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.Ti avvertirò dei nuovi articoli che pubblico (oltre ai podcast e video su YouTube) e, mensilmente, ti segnalerò articoli che ho raccolto nel corso del mese ed ho trovato interessanti.
Trovi qui il video su YouTube.
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iPadOS 26
macOS 26
Orbstack
Container per Apple Silicon
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast fatta con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia (trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media) e NotebookLM.
Comunicazioni di Servizio
Si segnala la puntata 57, dove è stata discussa l'automazione di ProMemoria con linguaggio naturale utilizzando Ollama e gli LLM, testata anche con Apple Intelligence (modello da 3 miliardi di parametri) sul MacBook Air M4.
Le Novità del WWDC 2025 per iPadOS
Gestione delle Finestre: iPadOS introduce finalmente una gestione delle finestre simile a macOS. Questa nuova funzione permette di gestire più di quattro finestre, superando Stage Manager. Le finestre sono liberamente modificabili, analogamente a macOS.
Compatibilità e Riprogettazione: A differenza di Stage Manager, un ampio numero di iPad, inclusi modelli meno recenti, potrà utilizzare questa funzionalità. Questo è stato reso possibile da una riprogettazione da zero del gestore delle finestre di iPadOS.
Slide Over e App File: Lo Slide Over è stato rimosso ma la sua funzionalità è integrata nella nuova gestione finestre. L'app File è stata migliorata con funzioni simili a macOS, come l'apertura contestuale di file e la gestione a colonne modificabile, utile per nomi di file lunghi.
iPad per Podcaster e Videoconferenze
Una novità cruciale per i podcaster e le videoconferenze è la possibilità di registrare audio separatamente durante una videochiamata. Ciò rende l'iPad molto più efficace per queste attività, anche se richiede molto spazio di archiviazione per registrazioni audio-video.
Viene richiamata la funzionalità, introdotta l'anno scorso, di collegare webcam esterne all'iPad (es. Insta360). Con un microfono esterno, l'iPad diventa un interessante strumento per le videoconferenze, potendo anche fungere da monitor secondario.
Esperienza con le Beta e Interfaccia Grafica
Il conduttore ha involontariamente installato la developer beta di macOS sul suo MacBook Air M4, trovandola relativamente stabile, sebbene con qualche problema a Comandi Rapidi. Prevede di ripristinare il sistema e spostare la beta su un disco esterno. I software di produttività e sincronizzazione hanno funzionato.
Tutti i sistemi operativi Apple (iPadOS, macOS, iOS) presentano una nuova interfaccia grafica uniforme, adottando anche la stessa numerazione (es. macOS 26). La nuova interfaccia "a vetro" su macOS è ancora acerba e non convince pienamente, specialmente l'allineamento a sinistra delle finestre di dialogo. L'icona del Finder è stata invertita.
Modelli di Intelligenza Artificiale di Apple (LLM)
I modelli fondazionali di Apple sono ora accessibili a sviluppatori e utenti tramite Comandi Rapidi.
Il modello sul dispositivo (3 miliardi di parametri) è performante nonostante le dimensioni ridotte e una finestra di contesto limitata a 4092 token. È integrato tramite la funzione "Usa modello" in Comandi Rapidi.
Il Private Cloud Compute di Apple (modello da 70 miliardi di parametri) offre accesso a server remoti sicuri. Sebbene i risultati per scopi legali siano "scolastici", per le esigenze quotidiane il modello è notevole e parla bene italiano. La funzione di riassunto gestisce anche testi estesi, forse tramite suddivisione interna.
Novità per Sviluppatori e Futuro di Rosetta 2 / Intel Mac
Apple ha introdotto container nativi per Apple Silicon, promettendo migliori performance rispetto a Docker non ottimizzato.
macOS 27 sarà l'ultimo aggiornamento per i Mac Intel. Inoltre, Rosetta 2 verrà dismesso da macOS 28(ottobre 2027), implicando che i software basati su architettura Intel non funzioneranno più nativamente sui chip Apple Silicon dal 2028. Questa è una questione importante per gli sviluppatori di software legacy, come quelli per processi telematici.

Jun 16, 2025 • 37min
57. Passare a Calendario e Promemoria per gestire l’attività lavorativa
In questa puntata ti parlo del mio passaggio per la gestione della professione da Fantastical e Todoist a Calendario e Promemoria di Apple e di come ho usato Comandi Rapidi e gli LLM per implementare il “linguaggio naturale” in Promemoria.
Note dell’episodio
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Fantastical
Todoist
Calendario di Apple
Promemoria di Apple
Comandi Rapidi
Comandi Rapidi ed Ollama: mio articolo in cui spiego le basi su come utilizzare Comandi Rapidi con Ollama.
Studio legale LEAN o snello ep. 36
Time Blocking
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
Il Punto di Partenza: Fantastical e Todoist
Prima del cambiamento, la configurazione per la gestione delle attività lavorative prevedeva Fantastical per il calendario e Todoist per le attività. Filippo Strozzi utilizzava un sistema per rendere i dati il più anonimo possibile, inserendo le attività con il numero di pratica anziché i nomi delle parti. Un aspetto apprezzato di questa combinazione era la capacità di linguaggio naturale, eccezionale in Todoist e discreta in Fantastical (sebbene non perfetta in italiano). Fantastical permetteva di visualizzare le attività di Todoist direttamente nel calendario, sia come attività generali che come appuntamenti specifici, consentendo una visione sinergica di impegni e attività. Il calendario veniva utilizzato per impegni specifici e per il time blocking. Questa configurazione, che si integrava con il calendario di iCloud, funzionava in sinergia ed era usata anche per la gestione del calendario familiare, fondamentale per un libero professionista.
La ragione principale del cambiamento è stata l'aumento significativo dei prezzi dell'abbonamento di Fantastical, arrivato a 70 euro l'anno. Nonostante il costo potesse essere giustificato da molte funzioni, buona parte di esse non venivano utilizzate, mentre la funzione più importante (integrare attività e calendario) e la capacità di linguaggio naturale di Todoist erano disponibili a costi inferiori o gratuitamente in altre soluzioni. Todoist, in particolare, costava solo 30 euro l'anno ed era apprezzato per la sua semplicità, la scorciatoia rapida su macOS e l'ottimo sistema di gestione del linguaggio naturale, molto utile per le scadenze legali ("40 giorni da", "30 giorni prima/dopo").
La Scelta: Calendario e Promemoria di Apple
A fronte dei costi e del desiderio di avere tutto visibile in modo semplice nel calendario, è nata la ricerca di alternative. Dopo aver considerato altre opzioni, tra cui Physical (che si integra con Todoist), la scelta è ricaduta sull'utilizzo dei sistemi base forniti da Apple: Calendario e Promemoria. I motivi principali sono il costo zero, la garanzia di averli sempre a disposizione e la piena compatibilità con l'ecosistema Apple. Inoltre, la gestione lavorativa è diventata meno complessa, rendendo meno necessarie funzionalità avanzate.
Calendario di Apple è descritto come un'applicazione basica che fa il suo dovere. Ha recentemente aggiunto funzioni utili come l'inserimento di link per meeting online e include una forma di linguaggio naturale, sebbene non eccezionale. Un limite riscontrato è la mancanza di scorciatoie per selezionare e visualizzare solo determinati calendari, una funzione comoda di Fantastical ma non sufficiente a giustificarne il costo. Il calendario rimane uno strumento fondamentale per pianificare la settimana e la giornata, integrando attività professionali e necessità familiari.
La Sfida con Promemoria e l'Organizzazione Kanban
Promemoria si è rivelato più problematico. Nonostante l'integrazione con Siri e la relativa semplicità nell'inserimento di base, la modifica di orari e giorni di un promemoria è macchinosa, richiedendo di cliccare sull'icona "i" (informazioni), diversamente dalla velocità permessa dal linguaggio naturale di Fantastical. Promemoria, prima usato solo per liste della spesa, deve ora gestire una situazione complessa che include lavoro (pratiche, amministrativo), progetti collaterali (podcast, articoli) e compiti personali (pagamenti, manutenzioni). L'obiettivo è riproporre la struttura precedentemente usata in Todoist, eventualmente alleggerita.
Un aspetto positivo di Promemoria è stata l'introduzione recente della visualizzazione Kanban. Per implementare questa gestione a colonne, è stata creata una attività per ogni pratica con sottoattività per le singole azioni. La struttura Kanban adottata non segue il dettame classico (da sinistra a destra come progresso) ma è personalizzata per le esigenze di gestione:
In lavorazione: Attività su cui si sta lavorando nel giorno specifico (massimo 3 per concentrazione).
Da fare: Lista di attività pronte da cui pescare.
In attesa: Posizioni bloccate in attesa di qualcosa.
In attesa di incarico: Attività temporanee legate a preventivi o decisioni del cliente.
Fatto: Posizioni concluse.
Un problema di questa struttura è che nelle liste "Da fare" e "In attesa", le attività in fondo possono facilmente sfuggire alla vista e rischiare di essere dimenticate.
Il Sistema di Revisione
Per mitigare il rischio di dimenticare le attività, in particolare quelle in fondo alle liste, è stato implementato un sistema di revisione periodica. Questo sistema è ispirato a OmniFocus. Per ogni pratica viene creata un'attività ripetitiva di revisione. La frequenza di questa revisione varia in base alla posizione, da pochi giorni a 2-3 mesi per pratiche meno attive. Queste attività di revisione compaiono periodicamente e vengono tendenzialmente inserite in modo randomico nel corso della settimana (2-3 al giorno), piuttosto che in blocchi massicci (come suggerito dal metodo GTD, che propone una revisione settimanale spesso non affrontabile). Questo approccio permette un controllo continuo delle posizioni senza essere sommersi.
Risolvere il Calcolo Date con AI e Comandi Rapidi
Il limite più grande di Promemoria per l'attività legale è il calcolo delle date basato su linguaggio naturale, come "40 giorni dopo una certa data", funzionalità in cui Todoist eccelleva. Promemoria supporta solo un linguaggio naturale molto basico e macchinoso per le date.
La soluzione a questo problema è stata trovata nell'utilizzo combinato di intelligenza artificiale (LLM) e Comandi Rapidi (Shortcuts). Nonostante i primi tentativi di far fare tutti i calcoli all'AI avessero dato risultati pessimi (gli LLM possono sbagliare anche calcoli semplici come "domani"), si è scoperto un escamotage: usare l'LLM (nello specifico, un modello piccolo come Llama 3.2 via Ollama API) per estrarre dati strutturati dal testo.
È stato creato un "few-shot prompt", ovvero un prompt con esempi, che istruisce l'LLM a parsare il testo dell'input (come "40 giorni dopo la data X per la pratica Y") e a restituire un oggetto JSON strutturato. Questo JSON contiene i dati chiave: numero della pratica, descrizione dell'attività, numero di giorni, data di riferimento e l'indicazione se il calcolo è "before" o "after".
Una volta ottenuti questi dati strutturati, i Comandi Rapidi prendono il controllo. Attraverso un loop e algoritmi di calcolo, Shortcuts effettua il conteggio preciso della data di scadenza (aggiungendo o sottraendo i giorni dalla data di riferimento). Successivamente, Comandi Rapidi cerca il promemoria corrispondente alla pratica (identificato dal numero) e aggiunge la nuova attività con la data calcolata come sottoattività. Il vantaggio è che il calcolo preciso è demandato agli algoritmi affidabili di Shortcuts, non all'LLM. Il sistema non gestisce ancora automaticamente i giorni feriali o festivi, ma questa logica può essere aggiunta in Shortcuts.
Conclusioni e Risorse
Il processo di transizione sta avvenendo gradualmente, mantenendo entrambi i sistemi attivi in parallelo per garantire una passaggio sicuro.