

Avvocati e Mac: Compendium
Filippo Strozzi
Mi chiamo Filippo Strozzi, sono un avvocato ed appassionato Apple. In questo podcast vi parlo di come uso gli strumenti hardware e software legati all'ecosistema di Apple per svolgere quotidianamente la mia professione.
Episodes
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Oct 20, 2025 • 54min
66. Perplexity, Comet, MCP e Hypercontext
In questa puntata ti parlo parlo del perché ho fatto l’abbonamento a Perplexity.ai, di come fuziona, di Comet e di HyperContext ed MCP.
Note dell’episodio
Come sempre, se ti è piaciuto quel che hai letto, ascoltato o visto e non l’hai già fatto, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.Ti avvertirò dei nuovi articoli che pubblico (oltre ai podcast e video su YouTube) e, mensilmente, ti segnalerò articoli che ho raccolto nel corso del mese ed ho trovato interessanti.
Qui trovi la registrazione in video della puntata non editata.
Link
Perplexity.ai
1 anno gratuito di abbonamento a Perplexity Pro con Paypal
Comet
MCP: Model context protocol
Hypercontext
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
Capitolo 1: Aggiornamenti e Progetti Collaterali
Pubblicazioni e Automazioni: Attualmente sono impegnato a scrivere un articolo piuttosto complicato che riguarda una serie di automazioni per la gestione quasi automatica della relata mezzo PEC.
Frequenza del Podcast: A causa del tempo limitato e degli impegni sui progetti collaterali, c'è il rischio che la cadenza del podcast passi da bisettimanale a mensile.
Corso sull'Intelligenza Artificiale: L'uscita del corso sull'IA, inizialmente prevista per novembre, è in ritardo. L'idea è di lavorarci in modo approfondito durante la pausa natalizia, anche se il progetto è complesso e ci sono stati inconvenienti tecnici con la gestione della piattaforma Moodle.
Strumenti Video: Potrei dover abbandonare l'utilizzo di Screenflow, un software non più aggiornato adeguatamente, per la registrazione dei miei video (diversi dal podcast e dai webinar), e potrei passare a OBS.
Capitolo 2: L'Abbonamento a Perplexity Pro
Motivazione per l'Abbonamento: Ho deciso di sottoscrivere l'abbonamento annuale a Perplexity Pro (iniziato a inizio settembre/ottobre) principalmente per l'utilizzo combinato con il browser agentico Comet.
Costo: L'abbonamento annuale mi è costato circa 211€, includendo IVA e cambio.
Un Consiglietto sull'Offerta: Ti segnalo che Perplexity ha un'offerta interessante tramite PayPal che offre il primo anno gratuito, una cosa che avrei voluto sapere prima di abbonarmi.
Versione Consigliata: Personalmente, ho optato per la versione Pro (20 dollari al mese), che ritengo più che adeguata, rispetto alla versione Business, che costa il doppio ma non offre vantaggi così clamorosi per la maggior parte degli utenti.
Capitolo 3: I Vantaggi di Perplexity Pro
Perplexity è uno degli strumenti che sta innovando di più nel mondo dell'IA, nascendo come strumento di ricerca aumentata.
Scelta del Modello LLM: Il vantaggio più grande della versione Pro è la possibilità di scegliere quale modello linguistico utilizzare. Nella versione gratuita, la scelta è automatica, il che può portare a risposte "altalenanti".
Modelli Disponibili: Sono disponibili vari modelli: Sonar (il modello base di Perplexity), i modelli di Anthropic (come Sonnet 4.5 e Thinking), Gemini 2.5 Pro (che trovo ottimo, soprattutto in ambito legale), GPT-5 e GPT-5 Thinking, e Grok 4. Personalmente, ho ottenuto ottimi risultati con Sonnet 4.5 Thinking e Gemini 2.5 Pro.
Modalità di Ricerca Avanzata: Oltre alla Ricerca Base, Perplexity Pro offre la Deep Research, che, sebbene richieda più tempo, è molto utile in ambito giuridico per ottenere un quadro generale e una prima analisi di un quesito.
Capitolo 4: Gli Spazi, Task e Scorciatoie
Gli Spazi (Funzionalità Top): Gli Spazi sono, a mio parere, lo strumento più interessante di Perplexity. Si tratta di spazi personalizzabili a cui puoi dare materiali specifici (documenti, siti web) che fungeranno da contesto per le ricerche del modello.
Vantaggi: Permettono di dare un System Prompt specifico per ogni spazio, ottimizzando le richieste (per esempio, per esigenze giuridiche) senza dover riscrivere ogni volta un prompt dettagliato. Inoltre, consentono di lavorare con i modelli più noti (GPT, Claude, Gemini) contemporaneamente e confrontare le risposte.
Task (Attività): Questa funzione, un po' nascosta, permette di impostare prompt e ricerche temporizzate (es. "ogni venerdì fammi una ricerca su...").
Scorciatoie: Utilizzando lo slash (/), puoi richiamare prompt pre-configurati (Super Prompt). Questo è comodissimo per compiti ripetitivi e ti permette di specificare anche quale modello usare per quella specifica scorciatoia.
Capitolo 5: Comet e L'Ecosistema Apple
Comet: Il browser agentico di Perplexity, recentemente aperto a tutti e gratuito. È il motivo principale per cui ho fatto l'abbonamento, in quanto lo uso intensamente per estrapolare massime legate alla giurisprudenza di merito. Nonostante sia un po' "invasivo" (cercando di diventare il browser predefinito), è uno strumento molto potente.
Le Applicazioni Desktop (MCP): L'applicazione di Perplexity per macOS permette di abilitare gli MCP (Model Context Protocol), che consentono ai modelli LLM di interagire con il sistema operativo. Tuttavia, l'interfaccia web è spesso migliore, a meno che non si voglia usare la funzionalità MCP.
HyperContext: Ho provato HyperContext, un'applicazione gratuita che funge da server MCP per macOS. HyperContext è eccezionale perché permette di interfacciarsi con l'ecosistema Apple (Calendario, Contatti, Mail, Promemoria e Comandi Rapidi).
Sicurezza: L'aspetto più interessante è la granularità dei permessi. Puoi dare accesso (anche solo in lettura) a specifici calendari o promemoria, escludendo quelli di lavoro, mantenendo un certo controllo. L'uso di HyperContext con i modelli online (a differenza dei modelli locali che sono lenti e inaffidabili) fornisce risultati molto interessanti.
Spero che questa panoramica su Perplexity e le sue potenzialità ti sia piaciuta. Ti consiglio caldamente di provarlo, magari partendo dalla versione gratuita. Ci sentiamo alla prossima!

Oct 6, 2025 • 37min
65. IA e lavoro: alcune riflessioni
In questa puntata ti parlo della presunta, o prevista, distruzione di migliaia di posti di lavoro a causa dell'intelligenza artificiale (IA) e delle mie personali considerazioni.
Note dell’episodio
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Il "bagno di sangue dei colletti bianchi" fa tutto parte della macchina dell'hype dell'IA | CNN Business
Dietro la tenda: il CEO di Top AI prevede un bagno di sangue dei colletti bianchi
Perché il CEO di DuoLingo ha invertito la sua posizione di intelligenza artificiale e cosa significa per il futuro del lavoro
Lavori di colletti bianchi, hyperscaler, codifica AI, aperto vs chiuso, agenti e altro ancora! (Matt Garman)
DK 9x31 - Claude, ricattami questo
L'AI ci ricatta per non farsi spegnere? Attenti alla bufala
I giganti aziendali aumentano la spesa per l'IA in mezzo al persistente "FOMO"
Deep Work Cal Newport
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
Ciao! Benvenuto a questo riassunto della puntata di Avvocati e Mac: Compendium con Filippo Strozzi. L’episodio, il numero 65, ruota attorno a un tema caldo: la presunta, o prevista, distruzione di migliaia di posti di lavoro a causa dell'intelligenza artificiale (IA).
Filippo, pur premettendo di non avere cognizioni approfondite sul business e sulla gestione, offre spunti e riflessioni personali sull'argomento, cercando di fornire una fotografia della situazione attuale e di dare il suo punto di vista.
La Grande Bufala dell’IA e i Colletti Bianchi
Tutta la discussione prende il via da alcune recenti dichiarazioni, in particolare un’intervista a Dario Amodei, CEO di Anthropic, risalente a fine maggio 2025.
I titoli altisonanti gridavano al "bagno di sangue dei colletti bianchi" a causa dell'IA.
La sostanza di queste butades (esternazioni) è che l'intelligenza artificiale sarebbe a livelli tali da spazzare via la parte office delle aziende, compresi gli avvocati, grazie all'implementazione dell'IA nei flussi di lavoro.
Fin da subito, queste affermazioni sono state criticate come prive di prove concrete e viste come una tattica per creare urgenza e importanza attorno al nome dell’azienda.
La vera motivazione, spesso, è economica: i manager vedono nell'IA un modo per ottimizzare i fatturati, tagliando il costo maggiore delle aziende, cioè il personale.
I CEO ai Raggi X: Vantaggi Economici vs. Sostenibilità a Lungo Termine
Il podcast analizza due posizioni diametralmente opposte prese da grandi aziende:
Il Caso Duolingo: Il CEO dell'app per l'apprendimento delle lingue è stato uno dei primi a dichiararsi "IA First", affermando che non avrebbero più assunto nessuno. Questa mossa si è ritorta contro l'azienda, causando ripercussioni negative sull'immagine e lamentele da parte degli utenti sulla qualità del lavoro prodotto dall'IA.
La Visione di Amazon Web Services (AWS): Il CEO di AWS (la branca di Amazon che genera più profitti) ha definito l'idea di tagliare i giovani sviluppatori con l'IA come "una roba senza senso". Secondo lui, se l'IA fa tutto il lavoro di sviluppo, si risparmiano soldi oggi, ma quando gli esperti andranno in pensione, l'azienda si ritroverà senza soggetti che hanno fatto la necessaria gavetta. Si crea così un gap funzionale tra junior e senior, mettendo in difficoltà l'azienda nel futuro.
L'IA come Strumento: Rischi per Esperti e Giovani
Filippo sottolinea che l'IA ha sicuri vantaggi e può essere utile. Questi strumenti sono d'aiuto soprattutto per l’esperto, che può velocizzare la sua attività e intuire rapidamente eventuali errori o mancanze dell'IA.
Rischi per l'Esperto: L'esperto rischia che il lavoro diventi meno stimolante, riducendosi a "supervisionare una macchina" (il concetto di anticentauro). Inoltre, poiché gli LLM (Large Language Models) sono convincenti e producono testo verosimile, c'è il rischio di perdere il senso critico, sedendosi sulla "pappa pronta" dell'intelligenza artificiale.
Rischi per il Giovane (Gap di Competenze): Il problema è doppio per chi sta ancora acquisendo competenze. L'IA è eccellente nel riassumere o fornire risposte veloci, ma ha un approccio statistico e sbaglia in modo inaspettato.
Esempio Pratico: Se un adolescente usa l'IA per fare i riassunti dei compiti estivi, non acquisisce la capacità fondamentale di estrapolare i punti salienti e sviluppare la sintesi. Questo crea un gap di acquisizione delle competenze.
L'Errore dei Conti: Allo stesso modo, sebbene la macchina faccia i conti (come in un atto legale) in modo preciso, se non si mantiene la capacità basilare di capire se le cifre sono marcatamente sbagliate, si perde una cognizione importante.
Deep Work e l'Aumento delle Capacità Umane
Secondo Filippo, la chiave sta nel sapersi formare e utilizzare correttamente questi strumenti.
Citando Cal Newport, l'autore preferito di Filippo, si sottolinea che chi sa usare le tecnologie avanzate e sa gestire rapidamente le cose difficili avrà un vantaggio competitivo.
Il punto fondamentale è il Deep Work, cioè la capacità di concentrarsi intensamente su compiti cognitivamente impegnativi senza distrazioni.
L'approccio deve essere duplice: tecnologia sì, ma esaltando la parte umana e cognitiva.
Conclusione: L'IA non va né demonizzata né osannata. Le tecnologie LLM sono potenti, ma vanno conosciute, se ne vanno compresi e testati i limiti. L'obiettivo corretto è utilizzare l'IA come aumento delle capacità umane, per ottimizzare il lavoro e standardizzare i compiti, permettendo di fare più lavoro, più velocemente e riducendo l'errore al minimo, non per sostituire l'uomo.

Sep 22, 2025 • 1h 4min
64. Da audio a testo e scrittura con gli LLM
In questa puntata ti parlo dei modelli di conversione da audio a testo (Whisper e Parakeet) e dei possibili usi che se ne posso fare anche in congiunzione con gli LLM.
Note dell’episodio
Come sempre, se ti è piaciuto quel che hai letto, ascoltato o visto e non l’hai già fatto, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.Ti avvertirò dei nuovi articoli che pubblico (oltre ai podcast e video su YouTube) e, mensilmente, ti segnalerò articoli che ho raccolto nel corso del mese ed ho trovato interessanti.
Qui trovi la registrazione in video della puntata non editata.
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Whisper
MacWhisper
SuperWhisper
Transcriber
Parakeet
Dragon Dictate
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
1. Le mie premesse e il ruolo di Apple Silicon
Filippo ci racconta la sua esperienza: in passato, la dettatura al computer, con strumenti come Dragon Dictate, era un bel grattacapo e non la usava quasi mai. Lui è un fanatico della tastiera, ma ultimamente sta esplorando la "scrittura aumentata" grazie ai modelli linguistici (LLM) e ne ha già parlato in un articolo. Ci tiene a sottolineare che, per sfruttare al meglio queste tecnologie, è quasi indispensabile avere un Mac con processore Apple Silicon, perché è fondamentale per gestire la potenza di calcolo richiesta.
2. I motori della conversione audio-testo: Whisper e Parakeet
Il cuore della puntata ci porta a scoprire Whisper, un progetto open-source di OpenAI che trasforma l'audio in testo, usando l'intelligenza dei modelli linguistici. Filippo spiega che c'è un compromesso tra velocità e precisione: più vuoi un testo perfetto, più il sistema ci mette, e viceversa. Inizialmente era più orientato all'inglese, ma ora va alla grande con tante lingue, incluso l'italiano. La grande novità, però, sono i modelli di Nvidia chiamati Parakeet, che sono velocissimi nel riconoscere l'audio e danno risultati davvero ottimi. Questi modelli, che Filippo ha provato di persona, sono nettamente più rapidi di Whisper e supportano 25 lingue europee, italiano compreso.
3. Le soluzioni "base": dagli strumenti Apple agli utilizzi iniziali
Non è che la trascrizione sia una cosa nuovissima: Filippo ci ricorda che esistono già sistemi come quello di Microsoft Word e che Apple stessa offre da tempo il riconoscimento vocale su macOS, iOS e iPadOS. Questi strumenti sono perfetti per dettare messaggi e, scaricati i modelli, possono funzionare anche offline. Un buon microfono è essenziale, ma i microfoni integrati nei MacBook Air, ad esempio, hanno stupito Filippo per la loro qualità. La dettatura Apple, però, ha i suoi limiti: non sempre aggiunge la punteggiatura e il testo compare in tempo reale, cosa che a volte può distrarre. I sistemi basati su Whisper, al contrario, elaborano l'audio una volta finito e si occupano anche della punteggiatura, gestendo bene anche registrazioni lunghe. Con i prossimi aggiornamenti (iOS 26 e macOS 26), la trascrizione sarà integrata nei "Comandi Rapidi" e anche l'app "Memo Vocali" su iOS 18+ ha già questa funzione. La trascrizione, in fondo, è un ottimo punto di partenza per una prima bozza di testo, utile per prendere appunti o abbozzare documenti legali al volo.
4. Il salto di qualità: trascrizione + LLM, online o offline?
Il vero "game changer" è l'unione della trascrizione con i Large Language Models (LLM). Quando dai in pasto un testo trascritto a un LLM, questo sfrutta la sua conoscenza del linguaggio per correggere, riorganizzare o riassumere, migliorando tantissimo il risultato. Filippo, ad esempio, usa questo metodo per trasformare le trascrizioni dei suoi podcast in sinossi o articoli completi. Questo sistema è super versatile: permette di creare testi strutturati con titoli automatici e persino di modificare il tono, rendendolo più professionale o più semplice per i clienti. Puoi scegliere tra LLM online(velocissimi e potenti, ma attenzione alla privacy con dati sensibili) o offline/locali (più sicuri per la privacy, ma richiedono più potenza hardware e sono meno indicati per testi lunghi). Un consiglio d'oro di Filippo: parlare direttamente con gli LLM (attraverso la trascrizione) è un trucco potentissimo. Dà all'AI un contesto più ricco e ti aiuta a chiarire le idee mentre parli, portando a risposte migliori e più mirate.
5. Le app che ci semplificano la vita: Mac Whisper, Super Whisper e Transcriber
Per rendere tutto questo più semplice, Filippo ci presenta tre applicazioni chiave:
Mac Whisper: Un'app molto conosciuta (costo circa 59€ una tantum) che riconosce più voci (utile per le riunioni), permette di revisionare il testo con gli LLM (anche locali o tramite Open Router) e può persino monitorare cartelle per trascrizioni automatiche. Offre sia trascrizioni in cloud (comode ma meno private) sia in locale (più private).
Super Whisper: Questa app punta a rendere la trascrizione super efficace, ideale per chi non è un fulmine a digitare. Funziona in abbonamento (8$/mese o 85$/anno, con un'opzione "lifetime" da 250$) e include già gli LLM online. Permette automazioni, integrazione con Comandi Rapidi, prompt personalizzati e tiene uno storico dei tuoi audio. È pensata per sostituire l'interazione alla Spotlight per attivare le funzioni vocali.
Transcriber (di Alex Racuglia): Nata dalle esigenze di video editing di un amico di Filippo, questa app trascrive (anche con timestamp per i sottotitoli) e include funzioni AI specifiche per il video. Attualmente supporta le API di ChatGPT e Gemini e permette di creare prompt personalizzati.
Insomma, il futuro della produttività passa molto da qui: l'unione tra la tua voce e l'Intelligenza Artificiale ha un potenziale enorme per gestire e riorganizzare le informazioni, riducendo anche le "allucinazioni" degli LLM quando lavorano su testi ampi. Un mondo da esplorare!

Sep 15, 2025 • 55min
Extra 05. Browser IA e ricerche giurisprudenziali aumentate
In questa puntata EXTRA ti propongo la mia OfficeHour registrata tra i monti in cui parlo dei Browser Agentici e di come li sto usando nel mio lavoro
Note dell’episodio
Come sempre, se ti è piaciuto quel che hai letto, ascoltato o visto e non l’hai già fatto, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.Ti avvertirò dei nuovi articoli che pubblico (oltre ai podcast e video su YouTube) e, mensilmente, ti segnalerò articoli che ho raccolto nel corso del mese ed ho trovato interessanti.
Trovi qui il video su YouTube.
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Comet
Dia Browser
Fellou
NanoBrowser
Banca Dati del Merito
ItalGiure Web
Ricerche Giuridiche Aumentate con NotebookLM - OfficeHour di Aprile 2025
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
I Browser con IA Sotto la Lente
Filippo ha testato diverse versioni beta, dandoci un'anteprima del futuro:
DIA: un browser per Mac che integra un assistente AI a lato. È ottimo per interagire con le pagine web e i vari tab aperti, con un focus sugli aspetti legali.
Browser Agentici: questa è la categoria più interessante! Non si limitano a "vedere" le pagine, ma possono proprio manipolare il browser, cliccando, compilando campi e facendo ricerche autonomamente. Tra questi, abbiamo visto:
Nano Browser: un'estensione per Chrome che, con le giuste API, permette agli LLM di operare direttamente nel browser.
Comet (di Perplexity.ai): a detta di Filippo, questo è risultato essere il più promettente e interessante.
Fellow: un altro browser con un approccio simile a Comet, ma con delle peculiarità (e un costo). L'idea alla base è superare i sistemi precedenti che usavano browser virtuali nel cloud, portando l'IA a lavorare direttamente sul nostro computer, il che riduce i problemi di riservatezza. Questo ci apre le porte all'automazione delle ricerche e allo "spoglio" di sentenze, specialmente nella vasta e complessa banca dati del merito.
Attenzione, Prego: Avvertenze Essenziali!
Prima di esaltarci troppo, ecco qualche doverosa precisazione:
Strumenti Generalisti: quelli visti oggi non sono nati specificamente per il mondo giuridico. Esistono strumenti specialistici che offrono risultati migliori, ma vanno sempre valutati costi e benefici.
Riservatezza: l'uso di questi strumenti online solleva problemi di privacy quando si trattano dati sensibili. Tuttavia, per la ricerca giurisprudenziale (già anonimizzata), il problema è meno pressante.
Le Allucinazioni: Ricordatevi, i Large Language Models (LLM) "inventano" testo basandosi su statistiche. Anche se estraggono dati da fonti reali, il rischio di allucinazioni non scompare. Un controllo umano è SEMPRE necessario. Non fidatevi ciecamente! Filippo ha mostrato un esempio lampante con Comet che ha riportato un numero di telefono sbagliato pur avendo la pagina corretta davanti.
Prompt Injection: questi strumenti possono essere "pericolosi" online a causa del rischio di "prompt injection", tecniche per manipolare l'IA con input malevoli, specialmente quando l'IA può manipolare il browser. Si sono verificati casi di compromissione di account (es. Perplexity con accesso a Gmail) che dimostrano la gravità del problema.
Flusso di Lavoro 1: La Ricerca Giuridica Automatica
Il primo flusso è quello più "spettacolare": l'IA (con Comet) esegue una ricerca giurisprudenziale automatica nella banca dati del merito.
Con un "super prompt" dettagliato, l'IA prende il controllo, cerca le sentenze e le scarica autonomamente.
Pro e Contro: Ottimi risultati con Comet e Fellow (che ha addirittura creato un canovaccio delle sentenze). Tuttavia, la ricerca è lenta (3-5 minuti), non sempre deterministica (lo stesso prompt non sempre dà lo stesso risultato) e l'IA spesso non esamina tutti i risultati disponibili, offrendo un quadro non completo. Inoltre, il rischio di allucinazioni aumenta quando il materiale è scarso. Nano Browser ha avuto difficoltà con interfacce complesse.
Flusso di Lavoro 2: La Ricerca Giuridica Aumentata
Questo è il metodo più semplice e, ad oggi, più efficace, seppur richieda più interazione umana.
L'IA, integrata nel browser (mostrato con DIA), ci suggerisce le parole chiave, esamina i risultati della ricerca e ci aiuta a scremarli.
Il punto forte è il mantenimento del contesto: l'IA ricorda le nostre domande precedenti, rendendo l'interazione più fluida e pertinente.
Possiamo chiedere all'IA quali provvedimenti sembrano più promettenti, aprirli manualmente e farceli sintetizzare, ottenendo risposte dirette e persino il punto esatto nella sentenza.
Questo approccio velocizza enormemente lo spoglio, pur lasciando all'utente il controllo finale.
Tirando le Somme: Strumenti e Costi
Questi strumenti sono ancora agli inizi, ma il potenziale è enorme.
Comet: il più promettente, con il miglior rapporto qualità/prezzo attuale (circa 20$/mese per Perplexity Pro).
Fellow: interessante per alcune funzioni avanzate (es. "taccuino"), ma decisamente costoso (circa 25€ per una ricerca) e con richieste di condivisione dello schermo/audio che Filippo trova invasive.
Nano Browser: gratuito e open source (si pagano solo le API), valido per il flusso "aumentato", specialmente con LLM locali o diversi modelli tramite Open Router.
DIA: attualmente gratuito con invito (futuro costo stimato circa 20$/mese). È l'unico che ha saputo gestire la complessa banca dati Italgiure (Cassazione), permettendo di riassumere le sentenze direttamente nel browser. In conclusione, queste tecnologie aumentano la comodità e semplificano compiti, rendendo le ricerche giuridiche più efficienti, soprattutto nelle banche dati gratuite. Comet e DIA si stanno dimostrando i più promettenti per ora!

Sep 8, 2025 • 53min
63. La mia battle station LunaDisplay, iMac 27" e MacMini M4
In questa puntata ti parlo della mia nuova configurazione ibrida iMac 27" come monitor 5k, MacMini M4 come Mac principale di lavoro tutto grazie a LunaDisplay.
Note dell’episodio
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Qui trovi la registrazione in video della puntata non editata.
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Luna Display
Il mio nuovo iMac 27 pollici
Aggiornare Mac vintage con OpenCore e miei esperimenti con NotebookLM puntata 44 di Compendium
Ultimate Hacking Keyboard
Syncthing e MoebiusSync per iOS
Puntata 12 di Compendium: Focus su SyncThing
Continuity di Apple
Better Display
Amethyst
Aerospace
Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
1. Il Nuovo Setup: Mac Mini M4 e iMac 5K
Filippo ci presenta il suo nuovo setup, ancora in fase di sviluppo, basato su un Mac Mini M4 base.
La grande novità è l'uso del suo iMac 27 pollici 5K del 2017 come monitor secondario per il Mac Mini.
Questo iMac, pur essendo un ex top di gamma Intel e avendo circa 7 anni, non è più ufficialmente aggiornabile da Apple. Filippo lo ha aggiornato a Sequoia con OpenCore, ma Taoe sarà l'ultima versione compatibile.
2. Perché un Setup così Articolato?
La decisione di un setup così complesso è dettata da fattori sia economici che tecnici.
Acquistare un nuovo monitor 5K da 27 pollici avrebbe richiesto tra i 1000 e i 2000 euro, mentre questa soluzione è costata circa 700 euro riutilizzando l'iMac.
Il 5K è cruciale per il Retina Display di macOS, offrendo chiarezza superiore rispetto a un 4K.
Tecnicamente, gli iMac Intel non saranno più aggiornabili dal 2027, portando a problemi di sicurezza e compatibilità future.
Le attività audio-video di Filippo, come la registrazione del podcast o i webinar, richiedono una maggiore potenza di calcolo che il vecchio iMac non gestiva più adeguatamente.
3. Il Cuore del Sistema: Luna Display
Il cuore della configurazione è Luna Display, un piccolo dongle USB-C sviluppato da ex ingegneri Apple.
Questo strumento permette di trasformare qualsiasi Mac, PC o iPad in un monitor secondario.
Gli iMac avevano una modalità "target display", ma quello di Filippo non è compatibile con i Mac Apple Silicon. Luna Display risolve il problema con ampia retro-compatibilità (da macOS Sierra in avanti).
Sebbene funzioni in Wi-Fi, un cavo Thunderbolt tra i due computer offre prestazioni migliori e minimizza il lag, specialmente per i video.
4. La "Battle Station" di Filippo
La sua "Battle Station" è su uno standing desk mobile con rotelle, che permette a Filippo di spostarsi in ambienti climatizzati.
La configurazione vede l'iMac 5K a sinistra come principale e un monitor Philips da 27 pollici a destra, montato in verticale, collegato al Mac Mini.
L'iMac, senza tastiera né mouse, è controllato da uno Stream Deck programmabile.
Il Mac Mini gestisce una Ultimate Hacking Keyboard ergonomica e Magic Trackpad, oltre a un hub USB per microfono, webcam (anche l'iPhone via Continuity), teleprompter Elgato e un hard disk esterno da 1TB crittografato per i dati di ufficio, risparmiando spazio sul Mac Mini da 256GB.
5. Sfide e Soluzioni Tecniche
Filippo ha risolto diverse sfide tecniche:
Gestione della Luminosità: La luminosità eccessiva del monitor Philips è stata risolta con Better Display, un'app che regola luminosità e risoluzione di monitor di terze parti.
Audio: L'audio del Mac Mini non poteva passare alle casse eccezionali dell'iMac a causa di ritardi con soluzioni software. La soluzione è stata mantenere l'iMac indipendente per l'audio, controllato dallo Stream Deck.
Conflitto Luna Display/Continuity: Quando l'iMac funge da monitor secondario via Luna Display, la funzione Continuity di Apple va in conflitto, richiedendo la disattivazione.
Uscita dallo Standby: Per riattivare l'iMac (senza tastiera fisica), deve collegare la tastiera al Mac Mini per sbloccarlo, e poi all'iMac.
6. Ottimizzazione del Workflow e del Comfort
Il setup offre notevoli vantaggi al workflow, specie per il video.
Le funzioni AI di Apple, come sfocatura dello sfondo e effetto luce set fotografico, donano un aspetto professionale nelle videoconferenze senza luci esterne.
La gestione delle finestre è ottimizzata con Amethyst sull'iMac e Aerospace sul Mac Mini, che supporta i multi-monitor (anche verticale).
7. Sincronizzazione e Gestione Dati
I due computer lavorano in sincrono grazie a SyncThings, che sincronizza automaticamente tutti i file.
Email sull'iMac e calendario/promemoria sul Mac Mini si aggiornano senza problemi.
Dati e pratiche archiviate risiedono su un hard disk esterno crittografato, garantendo backup e risparmio di spazio sul Mac Mini.
Ciò permette a Filippo di spostarsi indifferentemente tra i sistemi, mantenendo tutto aggiornato.
Filippo conclude la puntata sottolineando come questa configurazione, sebbene inusuale e ritagliata sulle sue esigenze, funzioni perfettamente, con la possibilità di ulteriori modifiche in futuro.

Aug 25, 2025 • 29min
62. Avvocati ed i problemi con IA
Il podcast indaga i rischi dell'uso dell'intelligenza artificiale nel settore legale. Un avvocato americano è stato multato dopo aver presentato un atto con giurisprudenza inventata da ChatGPT. Si discute l'importanza della verifica dei contenuti generati dall'IA. Viene analizzata anche una sentenza italiana che evidenzia i pericoli delle citazioni artificiali. L'adozione dell'IA tra gli avvocati italiani è ancora cauta, e si sottolinea la responsabilità professionale nell'utilizzo di queste nuove tecnologie.

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Aug 11, 2025 • 56min
61. Il mio flusso di lavoro e setup 2025
Filippo condivide il suo setup lavorativo per il 2025, focalizzandosi su diverse postazioni e dispositivi Apple, come l'iMac 5K e il Mac Studio dedicato all'IA. Discute dell'uso di MindNode per 'cucinare idee' e la gestione delle letture con strumenti come OCRmyPDF. Scopre anche come ottimizzare la comunicazione con AirMail e la gestione di progetti tramite sistemi Apple. Infine, esplora strumenti chiave per la gestione della conoscenza come Obsidian e iA Writer. Un mix di tecnologia e produttività!

Jul 28, 2025 • 43min
60. Test e prime impressioni di iPadOS 26 con la developer beta
In questa puntata ti parlo della mia esperienza inziale con la developer beta iPadOS 26.
Note dell’episodio
Come sempre, se ti è piaciuto quel che hai letto, ascoltato o visto e non l’hai già fatto, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.Ti avvertirò dei nuovi articoli che pubblico (oltre ai podcast e video su YouTube) e, mensilmente, ti segnalerò articoli che ho raccolto nel corso del mese ed ho trovato interessanti.
Qui trovi la registrazione in video della puntata non editata.
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Sinossi
Ti ricordo che la sinossi è generata dalla IA in particolare usando la trascrizione del podcast con l’app Transcriber dell’amico Alex Raccuglia che trovi le sue tante applicazioni su Ulti.media e NotebookLM.
1. Le Prime Impressioni e il Contesto dei Test
Filippo ha iniziato i suoi test su iPadOS 26, e come al solito ha scelto di partire con la developer beta, quella per gli sviluppatori, anziché aspettare la beta pubblica. Al momento della registrazione, si trovava sulla beta 2, ma avverte che queste versioni iniziali sono ancora molto "grezze" e le cose possono cambiare parecchio. I test avvengono sul suo iPad Pro da 13 pollici del 2018, un dispositivo che a novembre compirà 7 anni e che ha solo 4GB di RAM. Per via di questa configurazione, il suo iPad non è compatibile con Apple Intelligence. La versione finale di iPadOS e iOS dovrebbe uscire a inizio settembre.
2. Come Filippo Usa l'iPad (Prima di iPadOS 26)
Prima di queste novità, Filippo ha sempre "abbracciato i limiti" dell'iPad, usandolo principalmente come strumento monotask, cioè con una sola applicazione aperta per volta. Per le esigenze veloci, usava Slide Over per le app "companion", come Gladys, un comodo clipboard manager per iPadOS e iOS. Gladys gli permette di salvare link, testo e immagini e di sincronizzarli con altri dispositivi, superando l'assenza di un clipboard manager nativo su iPadOS. Usa la Split View in modo residuale, affiancando due app (solitamente 50% o 1/3-2/3). Per superare i limiti di iPadOS, spesso si collega in remoto al suo Mac usando Secure Shellfish per l'accesso SSH o Screen 4 per il VNC. Non ha mai amato né usato Stage Manager. Per lui, l'iPad Pro è soprattutto uno strumento di consumo (lettura e video), meno per scrivere o lavorare seriamente. Preferisce il suo MacBook Air M4 per il lavoro vero e proprio, avendolo acquistato proprio per sostituire l'iPad Pro, dato che oggi la durata della batteria dei Mac è simile a quella degli iPad.
3. iPadOS 26: La Grande Novità della Gestione Finestre
La novità più importante di iPadOS 26 è il nuovo sistema di gestione delle finestre, che rimpiazza quasi del tutto le modalità precedenti. Ci sono tre opzioni principali:
Modalità Single App Full Screen: Puoi usare solo un'app a schermo intero, senza swipe per cambiare app, Split Screen o Slide Over.
Finestre Fluttuanti: La novità più pubblicizzata alla WWDC 2025. Le finestre possono essere ridimensionate e spostate liberamente. È stata aggiunta una barra dei menu (tipo macOS) che compare con uno swipe dall'alto verso il basso. Ogni finestra ha il "semaforo" (rosso, giallo, verde) tipico di macOS per chiudere, minimizzare o massimizzare l'app. Le finestre possono essere disposte a metà schermo, a un terzo, a due terzi o anche nei quattro lati dello schermo. Filippo però trova che non ci sia una modalità per avere un'app principale a metà e altre due sotto, come usa sul Mac. Ridimensionare con le dita è spesso scomodo e lento.
Per ovviare a ciò, Filippo ha creato un comando rapido che gli permette di aprire un'app principale a due terzi dello schermo e scegliere un'app secondaria da un menu a tendina, che occupa il restante terzo. Ha posizionato questo comando nel dock di iPadOS per un accesso super veloce. Tuttavia, durante i test, ha notato un possibile bug: l'app secondaria a volte non si apre, lasciando una parte dello schermo vuota.
Stage Manager: Funziona come le finestre fluttuanti, ma aggiunge il concetto di "Spazi", ovvero gruppi di applicazioni. Gli spazi non sono nominati e non c'è più il limite di quattro. Uno swipe da sinistra a destra permette di passare rapidamente tra gli ultimi quattro spazi. Un ulteriore swipe dal basso (oltre il dock) mostra tutti gli spazi aggiuntivi e le app aperte. Filippo crede che userà Stage Manager in questa modalità, dato che replica il suo precedente flusso di lavoro. Le finestre attive sono legate alla RAM: con 4GB di RAM, puoi avere 4 finestre attive, mentre con 8GB ne hai 8, e con 16GB, 16. Sul suo iPad Pro da 4GB, le finestre dalla quinta in poi si "ingrigiscono" e richiedono una ricarica quando le si riapre. Il giudizio di Filippo su questa novità è misto: se da un lato Apple ha reso il sistema compatibile con tantissimi iPad (anche il suo vecchio di 7 anni riceverà l'aggiornamento), dall'altro l'interfaccia in modalità tablet è diventata più complicata. Non capisce perché siano stati resi più difficili Slide Over e Split View, che erano molto utili in modalità tablet. Il vantaggio del "monotask" sull'iPad si perde, costringendolo a usare Stage Manager per avere un'esperienza simile.
4. Nuove App e Funzionalità Utili
Anteprima: Finalmente è un'applicazione separata, non più solo accessibile da File. Una funzione interessante è la possibilità di mettere i PDF "bianchi" in Dark Mode, rendendoli neri con testo bianco, utile per la lettura serale (anche se non funziona sempre in beta).
App File: Ha ricevuto diverse migliorie. Ora è possibile associare un tipo di file a un'applicazione specifica(come il Finder di macOS). C'è anche l'opzione "Apri con" nel menu contestuale per scegliere tra più app compatibili. Un'altra cosa che lo entusiasma è la possibilità di ridimensionare le colonne nella vista a colonne, utile per visualizzare nomi di file lunghi.
Registrazione Locale (per podcast e video conferenze): Una nuova funzione permette di registrare una traccia audio e video separata direttamente sulla memoria dell'iPad. La funzione è ancora molto "grezza". Filippo l'ha testata con successo collegando microfono e webcam direttamente all'iPad, usando Google Meet. Si attiva tramite un apposito tasto nel Centro di Controllo chiamato "Acquisizione locale".
Ci sono però dei limiti: non c'è un avviso se lo spazio di archiviazione sta per esaurirsi (e se finisce, la traccia non viene salvata). Richiede molto spazio, specialmente per audio e video. Manca la possibilità di regolare il guadagno del microfono (a meno che il microfono stesso non lo permetta) e non ci sono filtri audio o funzioni avanzate presenti in software professionali. È utile per le emergenze o le necessità specifiche, ma con la consapevolezza dei suoi limiti.
5. Le Riflessioni Finali sull'iPad come "Computer"
Alla fine della puntata, Filippo si interroga sul solito dilemma: l'iPad è un computer? La sua risposta personale è un deciso "No". Sostiene che se per workflow molto semplici può essere un sì, per utenti "pro" che vogliono spremere l'iPad al massimo è più una sfida divertente. Nonostante ami l'iPad e lo usi quotidianamente per cose come l'editing del suo podcast, disegnare, leggere o guardare video, non lo considera più il suo strumento principale per il lavoro serio. Preferisce il MacBook Air per l'alta portabilità e per compiti più complessi. Tra i limiti persistenti di iPadOS, menziona l'assenza di una multi-utenza. Critica la scarsa lungimiranza di Apple e il fatto che il loro "giardino dorato" stia diventando un blocco per l'innovazione, rendendo l'iPad in parte "castrato" dalle limitazioni software. Secondo lui, iPadOS andrebbe ripensato, perché non è un "grosso telefono".

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