

Stories
Cecilia Sala – Chora Media
Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno.In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire.“Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie."Stories" è un podcast di Chora News prodotto da Chora MediaE' scritto da Cecilia SalaLa cura editoriale è di Francesca MilanoIn redazione Simone PieranniLa sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca MicheliLa post produzione e il montaggio sono di Daniele Marinello, Cosma Castellucci e Filippo MainardiLa producer è Martina ConteMusiche addizionali su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music
Episodes
Mentioned books

Dec 14, 2022 • 6min
Ep. 222: Il muro del Marocco sul posto più inospitale del mondo
Il campo di Rabuni si trova nel deserto dell'Hammada, un’area geografica in testa alle classifiche delle più inospitali del pianeta: le temperature oscillano tra i + 55° e i -5°. E ogni tanto, si aggiungono le tempeste di sabbia.Qui, ci vivono 200.000 persone, sono tutti rifugiati e rischiano di morire di fame. Sono i rifugiati saharawi che dalla metà degli anni ’70 sono scappati dalla guerra tra la Mauritania e il Marocco, e la Repubblica Araba Democratica del Saharawi. E dal 2020 la guerra tra il Marocco e la Repubblica Araba Saharawi è ricominciata: la chiamano “guerra a bassa intensità” e si svolge lungo il muro di 2.720 chilometri che divide il Sahara occupato dal Marocco dai territori liberati. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: La Media Luna Roja Saharaui, canale YouTube Pablo Muruaga, 27 marzo 2012 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 13, 2022 • 8min
Ep. 221: Le esecuzioni a sorpresa in Iran e le crepe che diventano voragini
Quando la condanna a morte viene convalidata dalla Corte Suprema in Iran si finisce impiccati a una gru di quelle che si usano nei cantieri edili. Il problema è che nessuno ti avvisa quando succede. Nessuno ti dice in anticipo la data in cui quei giudici emetteranno il verdetto. Così è stato per Majid Reza, 23 anni, giustiziato a Mashhad, la città della guida suprema Ali Khamenei e del presidente Ebrahim Raisi. È stato condannato perché avrebbe ucciso due basiji, quelli della milizia dei pasdaran specializzata in repressione. C’è anche un video dove si vedono i giustizieri con il volto coperto: non è un’immagine comune in Iran. Come non lo sono le condanne alle sentenze espresse da imam e ayatollah nelle moschee. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Gangsta Rap Iranien, canale YouTube Arya Gohari, 18 dicembre 2019; account Instagram Bbc Persian, 12 dicembre 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 12, 2022 • 10min
Ep.220: Il Qatargate nel Parlamento europeo
Per la magistratura belga è uno dei più grandi casi che siano passati per le sue mani in tempi recenti e uno dei peggiori scandali che abbiano mai riguardato le istituzioni dell’Unione: è l’indagine sui soldi e i regali che il Qatar e il Marocco avrebbe spedito ad europarlamentari per far parlare bene di sé e per ricevere favori anche molto più pratici. Ieri quattro persone sono state incriminate per “associazione criminale, riciclaggio di denaro sporco e corruzione”. Tra gli arrestati c’è anche Eva Kaili, che è stata sospesa dal ruolo di vicepresidente del Parlamento europeo. Quella belga è un’inchiesta che parte da parte da un italiano, l’ex sindacalista della Cgil ed ex europarlamentare Antonio Panzeri. Sarebbe stato lui il primo a essere stato avvicinato dai qatarioti, il primo ad aver accettato i soldi e ad avere cominciato a lavorare per loro: contattando poi tutti gli altri.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Qatar, quando Eva Kaili diceva: “È all'avanguardia nei diritti dei lavoratori”, Quotidiano nazionale, 10 dicembre 2022; Diritti umani nella penisola arabica: la conferenza stampa dell'on Antonio Panzeri con Hatice CENGIZ, canale YouTube Lanfranco Palazzolo, 10 dicembre 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 9, 2022 • 8min
Ep. 219 L'auto-proclamata Regina del Canada
Romana Didulo è una signora di origini asiatiche con i capelli cortissimi, indossa spesso la camicia abbottonata con la cravatta, ma senza giacca. Le piacciono le armi e si fa chiamare Sua altezza reale, perché si è autoproclamata “Regina del Canada”. Lei è una seguace della setta di complottisti più famosa dell’epoca contemporanea: Qanon. Ed è stata capace di creare una rete di “adepti” disposti a obbedire a qualsiasi suo ordine, dallo sparare a chi somministrava vaccini contro il Covid ai bambini, fino ad arrestare poliziotti. E di recente ha detto di aver ricevuto anche una chiamata da Joe Biden per porre fine alla guerra in Ucraina.Gli inserti audio di quest puntata sono tratti da: account Twitter @Shayan86, 2 maggio 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 8, 2022 • 8min
Ep 218: La marcia di (Rahul) Gandhi
Da Kanyakumari a Srinagar ci si mette quasi 29 giorni, se non ci si ferma mai e si cammina giorno e notte per 3.337 chilometri Questo è il tragitto scelto dal presidente dell’Indian National Congress – il partito che rappresenta l’anima progressista dell’India – e cioè Rahul Gandhi. Questo è il suo padyatra, letteralmente “viaggio a piedi”. Arriverà a destinazione a febbraio, in tempo per lanciare la campagna elettorale per le prossime elezioni del 2024. Quelle in cui si punta a battere il populista ultra nazionalista che ormai da quasi dieci anni comanda nel paese: Narendra Modi.Gli inserti audio di quest puntata sono tratti da: Shri Rahul Gandhi Speech | Bharat Jodo Yatra, canale Youtube Indian National Congress, 7 settembre 2022; No Storm, No Rain Can Stop Bharat Jodo Yatra: Rahul Gandhi Delivers Speech In Heavy Downpour, canale Youtube HW News English, 3 ottobre 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 7, 2022 • 7min
Ep.217: Il ventenne cha ha cominciato la protesta in Cina è sparito
La Cina sta modificando le sue politiche di controllo dell’epidemia, allentando le chiusure e le restrizioni: è il primo risultato delle proteste delle settimane scorse nelle più grandi città cinesi. E i protagonisti principali delle manifestazioni sono stati i giovani, molti dei quali alla loro primissima e inaspettata partecipazione a proteste di piazza. Tra loro a Shanghai c’era anche un ragazzo di 27 anni: finito il turno da barista si è recato in bicicletta nella via dove altre persone già contestavano le politiche di contenimento del Covid del Partito comunista cinese. Lui ha preso coraggio, aizzando addirittura la folla contro il Partito e contro Xi Jinping. Sua madre il giorno dopo gli ha detto di essere orgogliosa di lui e l’ha anche avvisato: stai attento. La sera stessa, infatti, quel ragazzo è sparito. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: "Abbasso Xi Jinping!", la protesta contro le restrizioni anti Covid a Shanghai, Rainews, 27 novembre 2022; China COVID-19 protests in Shanghai and Beijing, CNA, 28 novembre 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 6, 2022 • 14min
Ep.216: Zelensky in Donbas, altre bombe in Russia
Oggi il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky si è fatto vedere in Donbas; una visita pericolosa – il Donbas è la zona dell’Ucraina dove i russi sono più forti e più aggressivi – e simbolica, come a dire: “Mi sento al sicuro anche qui” cioè nel posto a cui i russi tengono di più. Anche Putin si è mostrato in video sul ponte di Kerch che collega la Federazione russa alla Crimea. Ci è andato guidando lui la macchina, una Mercedes. Aveva il cappuccio tirato su per il gran vento che c’è lì e anche questa visita era simbolica, come a dire:“Zelensky, la Crimea scordatela”. La pace è ancora lontana, lo dicono sia da Kyiv che da Mosca. E anche lo spiraglio di pace – cioè la proposta di pace di Joe Biden che è circolata la settimana scorsa, in realtà non esiste. Semplicemente, avevamo letto male le parole del presidente degli Stati Uniti. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter @myroslavapetsa, 7 dicembre 2022; Putin drives a Mercedes across Kerch Bridge in Crimea weeks after explosion, The Telegraph, 5 dicembre 2022; Ucraina, Biden: «Pronto a parlare con Putin ma deve volere cessare la guerra», Corriere della Sera, 2 dicembre 2022; account Twitter @bayraktar_1love, 6 dicembre 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 5, 2022 • 11min
Ep.215: Se l’Iran abolisce la polizia religiosa
Mohammad Jafar Montazeri, un ultra conservatore, sabato sera era a Qom, la sua città e la città santa del paese. Lì, ha detto una cosa che è suonata sorprendente, non per chi ha seguito le puntata sull’Iran di Stories: la polizia religiosa – per come la conosciamo oggi – non è affatto un principio fondativo e sacro della Repubblica islamica. Lui è il capo del potere giudiziario, quindi la polizia religiosa non risponde a lui e infatti Montazeri l’ha specificato. È una notizia importante e, allo stesso tempo, ingannevole. Quello che sappiamo è che, di fatto, la polizia religiosa è già sparita dopo la morte di Mahsa Amini e che non è un’istituzione storica e irrinunciabile per gli ayatollah. Possono farne a meno per dare un contentino e provare a placare i manifestanti. O meglio: placare quelli che non scendono in piazza, ma simpatizzano silenziosamente con i manifestanti. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Armenia and Iran confirmed terrorists observed on our borders are in no way acceptable: Attorney-General of Iran, First Channel News, 13 ottobre 2022; Mahsa Amini Death Row | Protests Escalate in Iran, Women Burn Hijab, canale Tik Tok The Quint; Mahmoud Ahmadinejad speech sparks UN walkout, The Telegraph, 22 settembre 2011 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 2, 2022 • 8min
Ep.214: Due banche e uno scandalo di abusi sessuali
Andrea Alberto Cristiano Edoardo di Windsor duca di York, il terzo figlio di Elisabetta, è considerato un po’ da tutti “l’irrequieto” di famiglia. A peggiorare la sua fama però è essere finito dentro allo scandalo di abusi sessuali che ruota intorno a Jeffrey Epstein, il finanziere di New York a capo di un traffico di ragazze minorenni per sé e per i propri amici che si è impiccato in carcere. Dopo New York e Londra, il caso Epstein è poi arrivato a Francoforte ed è andato a sbattere contro il grattacielo di Deutsche Bank, la più grande banca tedesca. E ad essere tirata in ballo è anche la Jp Morgan. Le due banche sono accusate di aver tratto “profitti finanziari” per loro dagli affari illegali di Epstein. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: The State Funeral Procession of Her Majesty The Queen, canale YouTube The Royal Family, 19 settembre 2022; Jeffrey Epstein arrested on sex trafficking charges, Cbs News, 7 luglio 2019; Prince Andrew: Banished | Official Trailer, Peacock, 29 settembre 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Dec 1, 2022 • 10min
Ep. 213: Un jet privato collega una spia israeliana, una tecnologia europea e una milizia sudanese
Un Cessna 750, jet privato prodotto negli Stati Uniti che costa 22 milioni di dollari, è appena atterrato vicino a Khartoum, la capitale del Sudan. Il jet è di un ex capo dell’intelligence israeliana e trasporta una tecnologia molto sofisticata e sensibile prodotta solo nell’Unione europea. In questa storia c’entra il Mossad, un grande scandalo di smartphone infettati in Grecia e una delle milizie armate più famose, e spaventose, del mondo. I personaggi sono un ebreo israeliano multimilionario, il secondo uomo più potente del Sudan e il carico, una tecnologia di sorveglianza definita in gergo tecnico “di fascia alta”.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Sudan RSF defends role amid claims of violent acts, Ap Archive, 17 giugno 2009; A Multimillionaire Surveillance Dealer And His $9 Million WhatsApp Hacking Van, Forbes, 4 settembre 2019; At least thirteen killed in Sudan as UN condemns use of military violence, Sky News, 3 giugno 2019 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices


