Stories

Cecilia Sala – Chora Media
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Mar 8, 2023 • 11min

Ep.282: Le bandiere europee in Georgia e i sabotatori di gasdotti

Il parlamento georgiano ha approvato una legge che sembra scritta da Putin: saranno registrate come “agenti stranieri” (che sa molto di “spie”) tutte le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero. È una legge che mette la Georgia a rischio per il suo ingresso nella Ue e che va contro la l'obiettivo dichiarato nella costituzione della Georgia di aderire all'Unione europea. Ieri i georgiani sono scesi in piazza. Ieri è uscita un’altra notizia: secondo il New York Times il sabotaggio del Nord Stream 2 sarebbe stato opera di un gruppo pro-Ucraina. Però secondo la procura tedesca che indaga sul caso i contorni sarebbero molto meno chiari. Rimane il messaggio via New York Times degli Usa a Mosca e a Kyiv: noi aiutiamo l’Ucraina, ma la aiutiamo solo in Ucraina.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter dariodangelo91, 7 marzo 2023; account Twitter Tendar, 7 marzo 2023; account Twitter Zourabichvili_S, 8 marzo 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Mar 7, 2023 • 7min

Ep.281: Dall’Italia all’India, la teoria complottista sulla “grande sostituzione”

“Love Jihad” è la teoria del complotto con cui l’ultranazionalismo indù indica il seguente fenomeno: la minoranza musulmana ha un piano sofisticato per prendere il sopravvento, un piano di sostituzione religiosa che poi, nel pratico, significa che i maschi musulmani seducono e sposano le ragazze di religione induista e le tolgono agli induisti. E così: “ci sostituiranno in una generazione”. È una teoria simile a quella della “grande sostituzione” della popolazione italiana (ed europea) dovuta alle migrazioni dall’Africa di cui aveva parlato spesso anche Meloni. Gli ultra induisti hanno da poco aggredito anche dei volontari cristiani che distribuivano copie della Bibbia: sono sostenitori del pimo ministro Narendra Modi che da più di un decennio soffia sull’odio interreligioso. Quando, pochi giorni fa, Giorgia Meloni ha incontrato Modi in India, gli ha fatto il miglior complimento in assoluto a cui un leader politico possa aspirare.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: New Delhi World Book Fair 2023 ll Saumya's Bookstation, canale YouTube Saumya's Bookstation, 27 febbraio 2023; account Twitter Sumedhapal4, 1 marzo 2023; bajrangdal song dj 2017, canale YouTube Vyshakh Achappa Official, 12 giugno 2017; account Twitter RanaAyyub, 26 febbraio 2023; Dichiarazioni alla stampa del Presidente Meloni con il Primo Ministro dell'India Modi, canale YouTube Palazzo Chigi, 2 marzo 2023; "PM Modi Most Loved Of All World Leaders": Italian PM Giorgia Meloni, Ndtv, 2 marzo 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Mar 6, 2023 • 9min

Ep.280: La trappola in Nagorno-Karabakh

Le scuole sono chiuse, i mercati sono vuoti, gli ospedali non hanno le medicine. Da dicembre il corridoio di Lachin – l’unica strada che permette all'Armenia di portare il cibo e ogni altra cosa alla comunità armena in Nagorno-Karabakh – è bloccato. Il blocco è opera degli “ambientalisti azeri”: dicono di protestare contro le attività minerarie degli armeni perché a loro sta a cuore il futuro del pianeta. Una scusa bizzarra a cui non crede nessuno.Il Nagorno-Karabakh è un territorio grande come metà Sardegna conteso tra Armenia e Azerbaijan fin dalla dissoluzione dell’Urss. Ci sono già state due guerre e hanno coinvolto anche due potenze, come la Russia e la Turchia. La prima, negli anni 90, l’aveva vinta l’Armenia. L’Azerbaijan ha ribaltato l’esito di quel conflitto nel 2020. C’è stato uno scontro a fuoco al confine con cinque morti anche stanotte.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Armenia-Azerbaijan War - Armenian Positions Hit By Azerbaijani Artillery Fire, canale YouTube Warleaks, 9 ottobre 2020 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Mar 3, 2023 • 9min

Ep.279: Una strana incursione in Russia

White Rex è un russo che odia Putin e combatte la guerra in Ucraina dalla parte di Kyiv, ieri si è infiltrato in Russia – nella regione di confine di Bryansk – per un’azione dimostrativa, per incitare i suoi concittadini alla rivolta. “Il villaggio di Ljubechane è sotto attacco. Ci sono dei sabotatori ucraini. Hanno sparato contro un’auto e hanno ammazzato un uomo. State in casa”, dicono le autorità locali. Poi i villaggi sotto attacco diventano due, come le vittime. E arriva la rivendicazione del gruppo di White Rex, che però racconta un’altra versione dei fatti. Putin cancella tutti gli incontri pubblici dall’agenda, rimanda le riunioni e ne convoca di speciali: il Consiglio di sicurezza d’emergenza di oggi. Dice che sono terroristi e sabotatori ucraini, che la pagheranno. Ma i sabotatori ucraini non si muovono come quelli di ieri. Tanto meno in sincrono con certe dichiarazioni di Putin che pochi giorni fa avevano anticipato quello che è poi successo a Bryansk. Da quando è cominciata l’invasione in quella zona sono successe molte cose strane: questa è decisamente la più strana. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter Skelsen, 2 marzo 2023; Ukraine War two Ukraine Helicopters attack Russia Belgorod, canale YouTube VojvodinaINFO; account Twitter wartranslated, 2 marzo 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Mar 2, 2023 • 10min

Ep. 278: La rapper indigena delusa da Boric in Cile

Millaray è un’adolescente cresciuta in un quartiere difficile nella periferia nord di Santiago, un posto dove c’è un tasso più alto di criminalità ma anche dove le sottoculture giovanili sono sempre state molto forti. In arte si chiama MC Millaray e fa la rapper: ha scritto una canzone diventata famosa contro la presenza dell’esercito cileno nel territorio dei Mapuche, il più grande gruppo indigeno del Cile di cui fa parte. Millaray, come tanti altri manifestanti del 2019, aveva sostenuto l’elezione alla presidenza di Gabriel Boric, il presidente più giovane e più di sinistra che il Cile democratico abbia mai avuto. Ma il Cile di Boric non è stato così rivoluzionario come molti dei rivoluzionari del 2019 si aspettavano: la nuova costituzione, che è stata bocciata, avrebbe garantito agli indigeni cileni – di cui l'80% sono mapuche – di poter governare i propri territori. In quei territori continua lo stato di emergenza e la violenza, anche con la presidenza di Gabriel Boric.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: McMillaray - Mi ser Mapuche, Sesione de estacion, 1 luglio 2019; Mapuche Teen Rap Queen: The rise of Chile’s Indigenous Gen Z, Al Jazeera News, 16 novembre 2021; Presidente Gabriel Boric en la Fiesta de Navidad 2022, canale YouTube Gobierno de Chile, 20 dicembre 2022; Descontento - Newen .EnVivo, Casa Parlante, 28 febbraio 2021; La emperatriz de la Pincoya y el supermercado de la droga - Contigo en La Mañana, ChileVision, 26 luglio 2022; Police and Protesters Clash During Mapuche Demonstration in Chile, Voice of America, 11 ottobre 2021 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Mar 1, 2023 • 10min

Ep.277: L’altra bomba atomica

Gli esperti dell’Agenzia atomica internazionale hanno trovato uranio arricchito all’84% nelle centrali nucleari iraniane: per il nucleare a scopi civili è sufficiente una purezza dell’uranio sotto il 5 per cento, per la bomba atomica serve il 90 per cento. Pochi giorni prima la Repubblica islamica aveva svelato “Oqab 44”, che in farsi significa: Aquila 44. È l’ultimo pezzo di un enorme piano per costruire un paese parallelo sottoterra e dentro le montagne: un paese fatto di cittadelle militari e centrifughe atomiche. L’ultima intervista del capo della Cia William Burns, il 25 febbraio alla Cbs, aiuta a capire perché le cose che succedono nelle basi sotterranea e il programma nucleare sono inscindibili e a che punto è (e non è) davvero l’atomica di Teheran.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Iranian Army unveils underground ‘Eagle 44’ Air Force base, Press Tv, 7 febbraio 2023; account Twitter FaceTheNation, 25 febbraio 2023; IRGC Aerospace Force Commander Gen. Amir-Ali Hajizadeh Unveils New Hypersonic Missile, canale YouTube Memri TV, 28 febbraio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Feb 28, 2023 • 10min

Ep.276: Obi e la “generazione testa di cocco” in Nigeria

Peter Obi è cattolico, è laureato in filosofia ed è ricco, come quasi tutti i politici nigeriani. Domenica in Nigeria si è votato per eleggere il presidente, lo spoglio è ancora in corso, e Obi si è candidato puntando tutto sulla frugalità e sulla sobrietà del suo stile. Obi è il più giovane dei tre principali candidati: gli altri due hanno più di 70 anni, lui ne ha 61 e in un paese come la Nigeria dove l’età media è 18 anni, non poteva che diventare il candidato preferito dei giovani. È così è stato: la generazione “delle teste di cocco” i giovani che si considerano attivi, indipendenti e che disprezzano i politici anziani locali, ne hanno fatto una specie di messia. Sono loro ad aver creato “Obi-dient”, il movimento che sostiene Obi e la sua candidatura alle elezioni. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Osimhen segna il suo primo gol per il Napoli, canale YouTube Serie A, 19 ottobre 2020; Nigerian Police Teargas Nigerians During The Endsars Memorial 2.0, Protest At Lekki Toll Gate, Lagos, Sahara Tv, 20 ottobre 2022; Account Twitter SavvyRinu, 18 gennaio 2023; eter Obi Says Nigeria Now Has Qualities Of A Failed State, TVC News Nigeria, 22 agosto 2022 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Feb 27, 2023 • 9min

Ep.275: Dare un nome a quei morti in mare

All’alba di ieri sulle dune di Cutro, in Calabria, c’erano i vivi e i morti quasi indistinguibili. I morti sono almeno 63. Molti di loro, come capita spesso per i naufragi di migranti nel Mediterraneo, non hanno ancora un nome. Nella primavera del 2013, Biniam, un ragazzo di ventisei anni, muore con altre 366 persone al largo di Lampedusa. Aveva un figlio, Yafet, nato nel 2008. Poi anche la madre di Yafet fa lo stesso percorso del padre, Biniam, e arriva in Germania, dove ottiene il diritto d’asilo e può finalmente farsi raggiungere da suo figlio Yafet senza che corra rischi, con un volo. Invece non rilasciano il visto al bambino: le dicono che serve il consenso del padre. Ma il padre è morto: allora serve il certificato di morte, le rispondono. La ragazza si rivolge a Cristina Cattaneo che passa la vita a cercare di dare un nome ai cadaveri di persone sparite. Ma tra tutti i resti recuperati nel 2013 Binam non c'è, i morti erano più dei cadaveri che sono stati trovati. Così Yafet – per una questione burocratica – da anni non può raggiungere legalmente la madre in Germania e, ancora minorenne, vuole tentare lo stesso viaggio che uccise suo padre.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Naufragio di migranti a Cutro, Soccorso Acquatico Vigili del Fuoco riprende la ricerca di dispersi, canale YouTube Local Team, 26 febbraio 2023; Italy Shipwreck: Dozens of Migrants Killed off Calabria Coast, On Demand News, 26 febbraio 2023; Shaken Baby Syndrome - Le conseguenze letali, canale YouTube Terres des Hommes Italia, 31 dicembre 2018 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Feb 24, 2023 • 13min

Ep.274: Ragazze di questa guerra

La voce di una analista del ministero degli esteri ucraino, già attivista dell’Euromaidian e di una ragazza in un bar, poco prima dell’inizio dell’invasione. E poi quella di Oksana, 19 anni. Lo scorso 24 febbraio, si è arruolata da volontaria nell’esercito. Adesso ha vent'anni e fa parte della Settantaduesima brigata motorizzata. La sua unità è famosa per aver salvato Kyiv dall’assalto russo. Adesso è a Vuhledar, nel punto sulla linea del fronte dove scorre più sangue insieme a Bakhmut. Con la differenza che Vuhledar è molto più strategica di Bakhmut. La voce di Maria: nata e cresciuta a Mariupol dove ha vissuto fino a quando i piloti russi non hanno fatto sparire il suo appartamento, e poi quello di sua sorella, e poi quello di sua madre, con le bombe: “Non so quando finisce questa guerra, ma so che la storia la scrivono i vincitori: la storia della mia città non la può scrivere Vladimir Putin”. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Feb 23, 2023 • 16min

Ep.273: Conversazione con Vera Politkovskaja

Anna Politkovskaja, prima di essere uccisa, ha scritto: “La Russia sta per precipitare in un abisso scavato da Putin e dalla sua miopia politica”. Anna Politkoskaja ha raccontato più e meglio di chiunque altro le guerre di Vladimir Putin, l'esercito di Mosca e la vita dei soldati russi. Anche sua figlia Vera è una giornalista, la puntata di oggi è a due voci, una conversazione con lei. Vera ha vissuto a Mosca fino a un anno fa, è rimasta anche dopo l’assassinio di sua madre, ma è scappata dopo l’invasione dell’Ucraina “quando tutto è cambiato”: per la Russia e per lei. Con Vera abbiamo parlato di Putin, del suo esercito, dei libri di Anna, di un film, dei “Selvaggi anni Novanta”, dei russi di oggi e di bombe atomiche. Il libro di Vera Politkovskaja è “Una madre”, appena pubblicato con Rizzoli. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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