

Stories
Cecilia Sala – Chora Media
Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno.In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire.“Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie."Stories" è un podcast di Chora News prodotto da Chora MediaE' scritto da Cecilia SalaLa cura editoriale è di Francesca MilanoIn redazione Simone PieranniLa sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca MicheliLa post produzione e il montaggio sono di Daniele Marinello, Cosma Castellucci e Filippo MainardiLa producer è Martina ConteMusiche addizionali su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music
Episodes
Mentioned books

Jul 25, 2023 • 6min
Ep.382: Un typo pericoloso e la giunta militare del Mali
Per il Pentagono lavorano 3,2 milioni di persone che si scambiano moltissime mail con informazioni anche riservate ogni giorno. Tutte gli indirizzi mail dei dipendenti del Pentagono finiscono con .mil, che sta per “military”. Il problema è che .mil assomiglia molto a .ml, che però è è il dominio governativo del Mali, il paese dell’Africa occidentale pieno di uomini della Wagner e con un presidente golpista amico di Putin. Per un typo, un errore di battitura, in Mali si sono trovati squadernate davanti milioni di mail tra i militari americani. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 24, 2023 • 7min
Ep.381: In Israele è passata la riforma che secondo i manifestanti cancella la democrazia
Oggi è stato approvato il passaggio della riforma che svuota il potere di controllo della Corte Suprema sulle decisioni del governo. In un paese dove non c’è una Costituzione e il Presidente non ha poteri di garanzia, per i manifestanti ora chi vince le elezioni può fare ciò che vuole, perché spariscono i contrappesi. Il presidente israeliano Herzog ha detto che la mossa del governo e le proteste dei suoi critici potrebbero portare a una “vera guerra civile”. Ma contro questa riforma ci sono anche tante spie e i riservisti dell’esercito: dicono che non presteranno più servizio perché non sono disposti a prendere ordini da una dittatura.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter BenCaspit, 20 luglio 2023; account Twitter NTarnopolsky, 23 luglio 2023; account Twitter BarakRavid, 22 luglio 2023; account Twitter Guide_en_Israel, 24 luglio 2023; account Twitter bar_peleg, 24 luglio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 21, 2023 • 8min
Ep.380: La comunista spagnola che vuole fermare l’ultradestra alle elezioni
Yolanda Díaz vuole finanziare gli adolescenti spagnoli e accorciare la settimana lavorativa, è la sua proposta politica in vista delle elezioni di domenica in cui la destra e l'ultra destra di Vox sono favorite. Díaz è nata nel 1971 ed è stata a lungo una militante del Partito comunista spagnolo, lei viene da una famiglia radicale che ha combattuto la dittatura franchista. È la ministra del lavoro e vice presidente del governo uscente di Pedro Sánchez. E al voto Díaz arriva con una sua formazione politica, Sumar, con cui ha messo insieme tutti i gruppi politici a sinistra del partito socialista: stando ai sondaggi, soltanto se prende molti più voti di Vox quest’ultima non finirà al potere.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Los mejores momentos de Sánchez (PSOE) , Díaz (Sumar) y Abascal (Vox), canale Youtube El Pais, 20 luglio 2023; Meloni a Madrid: «Yo soy Giorgia, soy una mujer», canale Youtube Corriere della sera, 11 ottobre 2021; Minuto de oro de Yolanda Díaz: "España es mucho mejor que ellos, Cadena Ser, 20 luglio 2023; Yolanda Díaz acusa a Vox de fomentar los "contratos basura" como Georgia Meloni en Italia, Diario Publico, 10 maggio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 20, 2023 • 7min
Ep.379: Le ragazze iraniane tra concerti e lavori forzati in obitorio
Niusha Ghorbani ha i capelli folti e lunghissimi. È la cantante del gruppo “Otagh”, che ha un certo seguito ma ha anche un problema: Niusha è una donna e in Iran le donne non possono cantare da soliste, non possono esibirsi in pubblico o incidere dischi. Dopo un concerto Niusha è scesa dal palco e si è trovata di fronte un gruppo di agenti dell’intelligence in borghese che l’hanno portata in caserma. Lo stesso giorno una ragazza di Teheran è stata condannata in tribunale: per il crimine di essere andata in giro con i capelli liberi, ora è costretta ad andare a lavorare in un obitorio e maneggiare cadaveri. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter LettresTeheran, 20 luglio 2023; account Twitter llikeiran, 15 luglio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 19, 2023 • 7min
Ep.378: Un soldato americano entra in Corea del Nord ridendo e lo arrestano
Travis King ha 23 anni, era di stanza in Corea del Sud dove ha combinato qualche guaio e quindi è stato richiamato a casa. Solo che ieri King è andato all’aeroporto ma non è salito sull’areo: si è accodato a una visita guidata per un gruppo di turisti a Panmunjom, proprio al confine tra le due Coree. Lì, a un certo punto, all’improvviso, si è messo a correre e – ridendo fortissimo – è entrato in Corea del Nord. È stato arrestato ovviamente e per il Pentagono è diventato un problema. Nel frattempo, cosa fare del soldato americano King lo deciderà Kim Jong-un. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 18, 2023 • 9min
Ep.377: Una liberazione e un accordo in Tunisia
Chaima Issa è una scrittrice, un’esponente di opposizione della coalizione Fronte di Salvezza Nazionale e una donna accusata dal governo di cospirare contro la sicurezza dello stato. Era stata arrestata e appena uscita di prigione, qualche giorno fa, ha detto: “La mia felicità è incompleta. Perché l’ingiustizia che ho vissuto io qui dentro per tanti altri continua”. Issa è stata la prima prigioniera politica del presidente tunisino Kais Saied. In questi giorni il nostro governo e l’Unione europea hanno siglato un accordo imponente con la Tunisia di Kais Saied ed è sorprendente che ne stiamo parlando poco. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account Twitter FidaaHammami, 13 luglio 2023; Tunis unrest 12 years on from Arab Spring protests, Ap Archive, 19 gennaio 2023; Tunisia: The Birth of A Revolution, Middle East Monitor, 14 gennaio 2021; Demo after Tunisia Arab Spring ceremony cancelled, Ap Archive, 22 dicembre 2020 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 17, 2023 • 7min
Ep.376: Il collasso di Roma con il caldo è un caso internazionale
Un edicolante del quartiere Esquilino a Roma è finito sul Guardian: per il troppo caldo ha deciso di mettersi a vendere i giornali all'aperto perché dentro l’effetto serra lo faceva collassare. Il racconto della città che si squaglia ha portato alla ribalta anche il corrispondente da Roma del Times. È stato ripreso da tutti i media per questa frase: Rome, the infernal city. Il riferimento è a “Rome, the eternal city”, come gli anglosassoni chiamano spesso la capitale. Una formula che ha bucato nel mondo dell’informazione. E ora tutti i media internazionali stanno raccontando la vita di turisti e romani e romane, nella capitale dell’ondata di caldo in tutta Europa, con temperature che non si vedevano da 120 mila anni, circa.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Umori e rumori della città di Roma, canale YouTube Natale Sciammarella, 4 giugno 2021; Roma, turista fa il bagno in pieno giorno nella Fontana del Tritone, Canale 10 Roma, 25 aprile 2022; City Street Ambience Sound Effect, canale YouTube VideoPlasty Stock Animation & Gifs, 2 marzo 2018; Aida Nizar fa il bagno nella Fontana di Trevi e viene fermata dai vigili: "Adoro la mia vita”, canale YouTube SPYit it, 2 giugno 2018 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 14, 2023 • 9min
Ep.375: Il tweet arrabbiato di Zelensky e le parolacce di Biden
Il vertice Nato di Vilnius era cominciato con un tweet iracondo del presidente ucraino rivolto agli alleati, e ora il Washington Post pubblica un'esclusiva sulla reazione altrettanto arrabbiata della Casa Bianca. Il vertice ha prodotto un comunicato vago, ma l'Ucraina ha ottenuto risultati importanti anche se non esattamente quelli che sperava. Oggi sappiamo che poco prima, però, tutto ha rischiato di precipitare per un litigio. Biden in privato non è uno "zio" mansueto come si presenta in pubblico, urla parolacce a tutto spiano tanto che alcuni suoi collaboratori raccontano: "cerchiamo di evitare di incontrarlo da soli". Storia di un vertice Nato influenzato dagli scatti di rabbia dei suoi protagonisti.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Zelenskyy slams NATO members' rejection of a timeline for Ukraine's accession, DW, 11 luglio 2023; NATO Summit: UK not an Amazon delivery service for weapons to Ukraine, Sky News, 12 luglio 2023; 'We will not waver': Biden speaks about Ukraine at high-stakes NATO summit, CNN, 12 luglio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 13, 2023 • 5min
Ep.374: Alcune donne cinesi sfidano il concetto di famiglia
Ye Haiyang è andata negli Stati Uniti per la fecondazione assistita, perché in Cina è vietata ai single. Xu Zuozuo ha deciso di fare causa a un ospedale che vieta il congelamento degli ovuli. E c’è anche chi decide di non sposarsi e non avere figli. Le donne cinesi sfidano la tradizione che vede il matrimonio e i figli come la base della società e chiedono leggi e riforme che adattino il Paese alle nuove esigenze delle donne. Sfidando Confucio e Partito. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: How President Xi stressed family values, Xinhua, 20 settembre 2020; account Douyin Ye Haiyang; servizio di Haokan disponibile a questo indirizzo: https://haokan.baidu.com/v?pd=wisenatural&vid=3500151656326860990 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Jul 12, 2023 • 8min
Ep.373: La vendetta di Orbán contro le maestre ungheresi
In Ungheria un insegnante all'inizio della sua carriera non prende più di 550 euro al mese. Dopo quarant'anni di insegnamento ne prende 1.100. E anche per questo di maestre e maestri ce ne sono sempre meno: così sono cominciate le proteste. Orbán ha risposto in due modi: prima ha detto che la colpa è dell’Europa. Poi ha fatto approvare una legge che gli insegnanti hanno ribattezzato “legge vendetta”.Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Hungarian teachers, students protest in Budapest, Ap, 10 ottobre 2022; Hungarian students push for higher teacher wages in protest march, Euronews, 20 maggio 2023 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices


