il posto delle parole

livio partiti
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May 26, 2025 • 13min

Giulia Bracco "Una settimana con Pili Parker"

Giulia Bracco"Una settimana con Pili Parker"Ancora Editricehttps://www.ancoralibri.it/scheda-libro/giulia-bracco/una-settimana-con-pili-parker-9788851429614-11789.htmlGiò ha preso di mira un compagno sullo scuolabus, per cui deve essere punito; si immagina di dover rinunciare a telefono o videogiochi, ma per lui c’è di peggio: una settimana con la bizzarra “quasi nonna” Pili Parker, che si è infortunata e ha bisogno di assistenza.Cosa succederà durante questa settimana? Si pentirà di quello che ha fatto? Sopravviverà a questa settimana «diabolica» con la nonna? Un modo originale per raccontare il tema del bullismo ai ragazzi, il pentimento, il rapporto con i propri nonni e con il mondo adulto.Scrittura molto accattivante con dialoghi divertenti.Per lettori dagli 8 anni.Giulia Bracco, ricercatrice in Psicolinguistica, insegna Ergonomia Cognitiva presso l’Università di Salerno.Autrice di romanzi per ragazzi, ha già pubblicato libri con Lavieri e Inknot.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 26, 2025 • 27min

Lina Bolzoni "Lettura: un meraviglioso isolamento"

Lina Bolzoni"Lettura: un meraviglioso isolamento"Domenica 8 giugno 2025, ore 15:30Memoria Festival, Mirandolahttps://memoriafestival.it/evento/lettura-un-meraviglioso-isolamento/Lettura: un meraviglioso isolamentoCon Lina Bolzoni e Marco VigevaniQuando si apre un libro la solitudine è solo apparente: subito accanto a noi emergono fantasie, altri mondi, emozioni, ricordi, sensazioni. Due grandi conoscitori del mondo letterario come Lina Bolzoni e Marco Vigevani ci mostrano cosa è in grado di offrirci la lettura: uno spazio personale e intimo in cui la mente può viaggiare, riflettere e scoprire nuove dimensioni dell’esperienza umana.Lina Bolzoni"Una meravigliosa solitudine"L'arte di leggere nell'Europa modernaEinaudi Editorehttps://www.einaudi.it/catalogo-libri/critica-letteraria-e-linguistica/filologia-e-critica-letteraria/una-meravigliosa-solitudine-lina-bolzoni-9788806233594/Viviamo in un mondo in cui i modi di comunicare, e di pensare, cambiano a una velocità che la storia non ha mai conosciuto. Cosa significa tutto questo per la lettura? Davanti ai rischi, e alle nuove sfide che oggi si delineano, questo libro guarda al passato per farne emergere i grandi miti che hanno nutrito l'esperienza della lettura all'inizio del mondo moderno: miti pieni di fascino, fragili e potenti insieme; inesorabilmente lontani, ci osservano con "uno sguardo familiare".Lina Bolzoni ha insegnato alla Scuola Normale di Pisa, all’Università di Harvard, alla Ucla e al Collège de France. Ha curato l’edizione delle Opere letterarie di Tommaso Campanella e la parte introduttiva della mostra La fabbrica del pensiero: dall’arte della memoria alle neuroscienze (Firenze-Parigi 1990). Ha pubblicato, tra gli altri, La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a San Bernardino da Siena (Einaudi) vincitore del Premio speciale del Presidente al Premio Viareggio (2002) e del Premio Brancati per la saggistica, Il cuore di cristallo. Ragionamenti d’amore, poesia e ritratto nel Rinascimento (Einaudi, 2010), Una meravigliosa solitudine. L’arte di leggere nell’Europa moderna (Einaudi, 2019), vincitore del premio De Sanctis, Nel giardino dei libri (Mauvais livres 2023) e con José Tolentino Mendonça Poesia e stupore. Antiche e moderne esperienze (Treccani, 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 25, 2025 • 17min

Federica Guarneri "1999 - The Diary"

Federica Guarneri"1999 - The Diary"Una storia d'amoreCoda di Volpe Edizioniwww.codadivolpe.itLuce ha quattordici anni ed è la figlia unica di due genitori amorevoli. Dal momento in cui mette piede per la prima volta in un liceo, la sua vita tranquilla viene stravolta da una serie di imprevedibili eventi. Minacciata da un misterioso stalker telefonico, inizia a indagare per scoprire la verità: la trova tra le pagine di un vecchio diario degli anni Novanta che la catapulta, insieme al lettore, all'interno di un varco temporale fatto di ricordi e nostalgia. Una storia d'amore, forse due o addirittura tre, intrecciano le vite dei protagonisti di ieri e di oggi, in un affascinante viaggio tra la giovinezza dei Millennials e quella della Gen Z.Federica Guarneri è nata a Siracusa nel 1985. A metà degli anni 2000 è stata premiata da My Space Italia per il blog più letto nel Bel Paese e questo l’ha spinta a fare di una passione la propria professione. Ha collaborato con moltissimi blog e siti web, da Nokia a Radio Deejay, passando per gruppo IsayBlog a HTML, fino a essere l'unica blogger per l'Italia scelta da United Colors of Benetton. Ha lavorato come social media strategist. 1999 THE DIARY. Una storia d’amore è il suo romanzo d’esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 25, 2025 • 16min

Roberta Bellesini Faletti "Passepartout Festival"

Roberta Bellesini Faletti"Passepartout Festival"GenerazioniAsti, dal 3 all'8 giugno 2025www.passepartoutfestival.itIl dialogo tra i tempi, la visione del futuro attraverso gli occhi di differenti generazioni, la creazione del domani. Un confronto costruttivo di come è cambiata la percezione del quotidiano nel lavoro, nella comunicazione, nella famiglia.Il tema “Generazioni” guiderà un programma ricco di spunti, che affronterà l’intelligenza artificiale, il ruolo dell’informazione e le trasformazioni della politica internazionale. Si rifletterà sul linguaggio della politica, sulla divulgazione scientifica e sulla parità di genere, con uno sguardo anche al futuro della cultura e alle sfide della letteratura.Volti, voci, visioni: anche quest’anno Passepartout accoglie protagonisti della cultura, del giornalismo, della scienza e dell’arte. Le loro parole, autorevoli e necessarie, daranno forma a un dialogo tra generazioni, nel segno della riflessione e del cambiamento. Un mosaico di esperienze per interpretare il presente e immaginare il futuro.Ha il suo cuore nella Biblioteca Astense e una storia bellissima: dalle stagioni nelle quali ospitò i più noti scrittori latinoamericani a quella che ha portato e porta ad Asti i nostri maggiori storici, romanzieri, artisti, critici d’arte, economisti, magistrati, scienziati, imprenditori, banchieri.  (Una curiosità, due sono ministri dell’attuale governo: Crosetto e Nordio.Ormai Passepartout è uno dei più quotati appuntamenti nazionali di cultura, di pensiero e di progetto. Come quotato appuntamento nazionale è da quindici anni il Premio d’Appello, rinato dall’idea affidata da Paolo Conte a Passepartout. Nessun’altra città italiana riesce a mettere insieme ogni anno su un palcoscenico i nove o dieci scrittori più importanti della nuova narrativa. Riesce nella città di Vittorio Alfieri.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 24, 2025 • 25min

Flavio Caroli "L'altra storia dell'arte"

Flavio Caroli"La linea d'ombra dell'arte"Memoria Festival, Mirandolahttps://memoriafestival.it/evento/la-linea-dombra-dellarte/L’altra storia dell’arte. I vinti vincitoricon Flavio Caroli e Bruno Gambarottamercoledì, 28 maggio, ore 18:30Polo del '900 | Piazzetta Antonicelli, TorinoMemoria Festival, MirandolaVenerdì 6 giugno 2025, ore 17:30La linea d’ombra dell’arteCon Flavio CaroliTutti conosciamo i grandi artisti che hanno saputo scrivere con le loro opere la storia dell’arte. Ma per uno di loro quanti sono stati gli artisti incompresi dai contemporanei o dalla critica? Flavio Caroli propone una nuova storia, in cui trovano posto anche quegli artisti e mecenati meno “alla moda” ma che hanno comunque lasciato un segno nell’evoluzione del pensiero creativo.Flavio Caroli"L'altra storia dell'arte"I vinti vincitoriRizzoli Libri«Un'altra storia dell'arte è possibile: la storia dei vinti, le cui idee hanno alimentato e orientato il futuro.»La storia dell'arte è stata scritta dai vincitori, cioè dagli artisti che hanno avuto la possibilità di imporre la propria scala di valori. Ma certamente l'evoluzione degli eventi e delle idee non è stata determinata esclusivamente da questi, poiché, in realtà, la storia è stata spesso nutrita dal pensiero di coloro che, in qualche punto della loro vicenda terrena, sono stati ritenuti "vinti". A partire da questo assunto, attraverso una riscrittura di alcune vicende della storia dell'arte, l'autore indaga sugli artisti, i centri, i mecenati che, apparentemente vinti rispetto alla linea tradizionale, sono in realtà "vinti vincitori", perché le loro idee e le loro opere hanno nutrito e indirizzato l'evoluzione della disciplina. Artisti controversi, dimenticati o misconosciuti: Flavio Caroli ritorna a indagare la linea d'ombra dell'arte che da sempre lo interessa, di artisti come Lorenzo Lotto, Giuseppe Maria Crespi o Filippo de Pisis, incompresi dai contemporanei o dalla critica d'arte, di centri come la Mantova del Rinascimento o la Milano del primo Ottocento, messi in ombra da città più "alla moda", o delle alterne vicende di grandi mecenati come i Farnese. E racconta di come artisti e opere apparentemente vinti abbiano potuto comunque portare avanti la loro versione e creare idee tali da influenzare il futuro.Flavio Caroli storico dell’arte moderna e contemporanea, è nato a Ravenna nel 1945. Dopo gli studi, inizia la carriera accademica che lo porta a diventare docente di Storia dell’Arte Moderna prima presso l’Università di Salerno, poi a Firenze e infine al Politecnico di Milano e allo IULM. Ha dedicato i suoi studi alla linea introspettiva dell’arte occidentale, con molte pubblicazioni e mostre. Ha collaborato alle pagine culturali di numerose testate, tra cui il “Corriere della Sera” e il “Sole 24 Ore”. Fra i suoi libri: L’Anima e il Volto (1998), Il volto e l’anima della natura (2009), Il volto dell’amore (2011), Il volto dell’Occidente (2012), Anime e Volti. L’arte dalla Psicologia alla Psicoanalisi (2014), Il museo dei capricci. 200 quadri da rubare (2016). Nel 2023, per Solferino, ha pubblicato Storia sentimentale dell’arte. Un’educazione alla bellezza. Il suo ultimo libro è L’altra storia dell’arte (Rizzoli, 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 23, 2025 • 28min

Ivano Dionigi "Magister"

Ivano DionigiPremio Luca SerianniParole in cammino, FirenzeIvano Dionigi"Magister"La scuola la fanno i maestri non i ministriEditori Laterzawww.laterza.it«Nel nostro Stato, la carica di gran lunga più importante sarà questa: il ministro dell’istruzione. Ecco perché il legislatore non deve mai permettere che l’istruzione dei giovani diventi una questione secondaria o marginale. Il primo punto, pertanto, sarà questo: eleggere a quella carica il migliore tra tutti i cittadini».Platone (Leggi 765d-766a)La scuola non stampa moneta, non crea lavoro, non garantisce felicità, ma è il luogo in cui si forma la nostra coscienza linguistica, critica, storica, etica, politica. È alla scuola che spetta l’educazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze,che sono la bellezza, l’unità e la speranza del Paese. Smettiamola di credere che il mondo, come scriveva Eliot, sia «proprietà esclusiva dei vivi», senza trapassati, né posteri. Disegniamo, invece, il volto di una scuola inedita che recuperi i perché interrogativi, che insegni a cogliere la profondità e la relazione tra le cose, che consenta di scoprire il valore del passato e della memoria e al contempo di inventare il mai visto e l’inaudito. Interrogare, intelligere, invenire: queste, dunque, le tre ‘i’, i fondamenti su cui costruire la formazione. Per teste ben fatte piuttosto che teste ben piene, come auspicava Montaigne, si deve frequentare il pensiero dei classici, fondativo e al tempo stesso antagonista del presente.Si comprende allora il significato della frase di Manara Valgimigli: «La scuola la fanno i maestri, non i ministri». Per tanti ha significato cambiare le sorti della loro vita perché è solo nel rapporto tra maestro e allievi che si sprigiona il campo di energia dell’educazione. Un’utopia? Una necessità vitale. Possiamo bearci dei trionfi della tecnica, ma è necessario che l’interrogazione di Socrate riequilibri lo slancio di Prometeo.Ivano Dionigi è professore emerito di Lingua e Letteratura latina dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato rettore dal 2009 al 2015. Già presidente della Pontificia Accademia di Latinità, è consultore del Pontificio Consiglio della Cultura e dell’Educazione, direttore del Centro Studi “La permanenza del classico”, presidente di garanzia del Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco” e presidente del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea.Tra i suoi libri: Il presente non basta. La lezione del latino (Mondadori 2016); Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino 2019); Parole che allungano la vita. Pensieri per il nostro tempo (Cortina 2020); Benedetta parola. La rivincita del tempo (Il Mulino 2022); L’apocalisse di Lucrezio. Politica, religione, amore (Cortina 2023).Per Laterza è autore diQuando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (2018) eSegui il tuo demone. Quattro precetti più uno (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 23, 2025 • 38min

Igor Sibaldi "Come non essere stupidi"

Igor Sibaldi"Come non essere stupidi"Esercizi di anticonformismoMondadori Editorehttps://www.mondadori.it/libri/come-non-essere-stupidi-igor-sibaldi/«La parola “stupido” è entrata presto nel nostro vocabolario personale, a quattro anni sapevamo già che effetto fa sentirsela dire. “Stupido!” è un segnale d’allarme. Significa: attento, stai per superare una soglia psicologica che non conviene a nessuno, e dalla quale è difficile tornare. Abbiamo imparato presto a dirlo anche di altre persone: “Lui è uno stupido”. Pronunciare questa frase dà sollievo, perché sottintende: “Se ho notato che lui è uno stupido, ci sono buone probabilità che io non lo sia”. “Ma stupido in che senso?” Non l’abbiamo mai domandato neanche noi, per timore di essere presi per stupidi. Le aree della nostra esperienza nelle quali si può essere stupidi sono dodici; io, almeno, non ne ho contate di più.Ognuno le ha tutte, e tutte contribuiscono a plasmare il nostro mondo personale: conosciamo, agiamo, pensiamo, vogliamo, ricordiamo e dimentichiamo attraverso di esse. In Come non essere stupidi spiegherò come analizzare queste dodici funzioni, produttrici di realtà e di irrealtà. Sono tanto potenti quanto fragili, facilmente si bloccano, si istupidiscono; per fortuna, a ogni loro blocco si può porre rimedio, se ci si accorge. Di capitolo in capitolo appresterò un vero e proprio check-up psicologico e anche esistenziale, e per ciascuna delle dodici funzioni indicherò metodi ricostituenti, che vanno da semplici esercizi o prove di abilità a programmi rieducativi (cosa leggere, cosa ascoltare, di cosa conversare).»Oggi tira aria di conformismo, come raramente è accaduto in Occidente negli ultimi tre secoli. In tempi di conformismo c’è parità tra quello che è permesso dire e quello che la stragrande maggioranza crede di pensare e vuole sentirsi dire. Questo libro ci allena a esserlo un po’ di meno: conformisti e stupidi.Igor Sibaldi, di origine russa, è scrittore, filosofo, filologo, studioso di teologia. Ha di recente pubblicato per Mondadori l’ampio romanzo storico La Russia non esiste, prima parte di una trilogia che abbraccia tutto il Novecento. Tra i suoi titoli più noti, I Maestri invisibili, Libro degli Angeli, Il codice segreto del Vangelo. Ha tradotto Guerra e pace e altri classici russi; ha tradotto e commentato il Vangelo di Giovanni, dal greco, e buona parte della Genesi, dall’ebraico antico. Dal 1997 tiene frequenti conferenze in Italia, Svizzera e Centro America.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 23, 2025 • 23min

Alessandra Avagliano "elsa avant elsa"

Alessandra Avagliano"elsa avant elsa"Elsa Schiaparelli. Roma, New York, ParigiGallerie Nazionali Barberini CorsiniElectawww.electa.it"Elsa avant Elsa" a cura di Francesco Pastore, Alessandra AvaglianoE' un libro-mondo, ideato dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica insieme all’Accademia dei Lincei e alla Maison Schiaparelli, in cui per la prima volta è ricostruito l’ambiente di formazione e di successiva ispirazione della rivoluzionaria creatrice di arte e di moda Elsa Schiaparelli: la Roma classica, i suoi monumenti, i suoi giardini, la biblioteca “di casa” a Palazzo Corsini. Per la prima volta vengono così rintracciati e restituiti al lettore echi e rimandi antichi, vere e proprie citazioni della Roma classica e rinascimentale nella sua produzione di stilista, che si mescoleranno e in parte mitigheranno l’esuberanza e la vitalità del surrealismo. In una parola, il libro disegna la sua costellazione formativa: in copertina è raffigurata l’Orsa Maggiore che l’amato zio Giovanni, celebre astronomo, sosteneva fosse disegnata nei suoi nei del viso e che divenne una immagine talismano per Elsa. Inoltre, nelle pagine spicca il contrappunto cromatico del colore rosa, il “marchio di fabbrica” della sua produzione artistica.La prima sezione del volume analizza l’ambiente familiare e culturale della prima giovinezza di Elsa, nella Roma nei primi del Novecento. Le persone e i libri che la circondano nutrono la sua attrazione per i mondi lontani, in particolare per l’Oriente, suggestioni continue che riemergeranno nei suoi processi creativi.La seconda sezione, dedicata a New York, rappresenta il capitolo successivo del viaggio della stilista e segna il passaggio dalla tradizione europea alla modernità e al dinamismo americano. L’intreccio tra avanguardia e humor, il gusto per il travestimento e il radicalismo glamour di questo periodo rimarranno sempre con lei.La terza parte del libro riguarda il soggiorno a Parigi, dove Elsa raggiunge la sua consacrazione fondando la Maison Schiaparelli. Grazie anche alle collaborazioni con artisti del calibro di Salvador Dalì e Jean Cocteau, Schiaparelli trasforma la moda in un’esperienza unica e creativa, definendo un linguaggio estetico che continua a ispirare stilisti e designer.Testi di Alessandra Avagliano, Ebe Antetomaso, Flaminia Gennari Santori, Francesco Pastore e Luca Scarlini.Progetto grafico di Irene Bacchi e Leonardo Sonnoli, Studio Sonnoli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 23, 2025 • 16min

Marco Turati "Porte Aperte Festival"

MarcoTurati"Porte Aperte Festival"L’Associazione Culturale Porte Aperte, il Centro Fumetto Andrea Pazienza, il gruppo dei curatori insieme al Comune di Cremona, annunciano la nuova edizione del Porte Aperte Festival che quest’anno celebra il suo decimo compleanno e si svolgerà dal 5 all’8 giugno 2025.I curatori del PAF, Andrea Cisi, Mario Feraboli, Michele Ginevra, Marco Turati e Marina Volonté, mentre cominciano ad accendersi i motori della macchina organizzativa, lasciano trapelare le prime novità sui tanti appuntamenti che animeranno Cremona all’inizio di giugno, offrendoci un assaggio di questa decima edizione del PAF.Manuele Fior è l’autore del manifesto di questa nuova edizione: artista pluripremiato e di respiro internazionale, è uno degli autori più apprezzati sia in Italia che all’estero, con all’attivo numerosi riconoscimenti. Fior collabora con le sue illustrazioni a riviste e quotidiani come “The New Yorker”, “Le Monde”, “Vanity Fair”, “la Repubblica” e “Il Sole 24 Ore”, oltre a case editrici come Feltrinelli, Einaudi, EL. L’opera di Fior vuole dare vita al tema Gener-Azioni che quest’anno sarà il cuore pulsante del festival e accompagnerà le numerosissime iniziative della manifestazione.Ci troviamo infatti in un’epoca particolare: un crocevia in cui le sfide intergenerazionali si intrecciano in modo indissolubile con le dinamiche di genere e la necessità impellente di creatività. Il crescente gap generazionale, alimentato dalle preoccupazioni ambientali che gravano pesantemente sul futuro dei giovani crea sempre maggiori frizioni e incomprensioni e le nuove generazioni si sentono spesso inascoltate e gravate da responsabilità non proprie.Parallelamente, le questioni di genere stanno vivendo una profonda trasformazione. La lotta per le pari opportunità, purtroppo ben lungi dal perseguire i propri obiettivi, si affianca alla crescente consapevolezza dell’importanza dell’inclusione e della fluidità delle identità. Le rigide categorie del passato si dissolvono, aprendo spazio a una visione più ampia e rispettosa della diversità in tutte le sue forme. Questa evoluzione appare fondamentale per costruire una società più equa, dove la diversità di genere non sia più un fattore limitante, ma una ricchezza da celebrare.È proprio in questo contesto complesso che emerge con forza il concetto di generatività, intesa come capacità di innovare. La creatività può diventare quindi uno strumento per superare divisioni, creare ponti tra le generazioni, sviluppare politiche inclusive, combattere nuove battaglie in forme inedite e trovare risposte efficaci anche ai nodi più critici della fase attuale. Le esperienze maturate nel tempo dalle generazioni più anziane e l’energia innovativa dei giovani, unite alla sensibilità e alla consapevolezza portate avanti dai movimenti per l’uguaglianza di genere, possono produrre un confronto fecondo e cambiamenti positivi, per costruire un futuro più giusto, equo e sostenibile per tutti e tutte.La decima edizione del PAF, con lo sguardo sempre rivolto alla contemporaneità, proverà dunque a indagare alcune di queste sollecitazioni. Lo farà proponendo come sempre opere dell’arte e dell’ingegno umano, generi letterari e artistici diversi, storie, racconti, canzoni, immagini e suggestioni.Tra le novità del 2025 la location degli appuntamenti compresi tra le 13:00 e le 18:00, che saranno ospitati nel Cortile di Palazzo Roncadelli Manna in via Colletta. I restanti appuntamenti avranno luogo la mattina nel Cortile di Palazzo Affaitati e dalle 18:00 a mezzanotte in Cortile Federico II.Visto il grande interesse riscosso in questi due anni, il giovedì pomeriggio sarà ancora dedicato all’appuntamento con il nostro festival-nel-festival “Alter: le stanze della traduzione”. Un serie di incontri con traduttori e traduttrici da lingue diverse, che ha registrato il tutto esaurito e che quest’anno si svolgerà nel Cortile di Palazzo Roncadelli Manna.Per il segmento del fumetto, come da tradizione, sarà tra gli altri presente proprio l’autore della grafica 2025, Manuele Fior, che accompagnerà gli appassionati all’interno del suo mondo onirico e intrigante.Per la letteratura viene proposto un pezzo da novanta della scena italiana: Edoardo Albinati, scrittore, traduttore e sceneggiatore italiano, vincitore nel 2016 del Premio Strega con “La scuola cattolica” e di altri prestigiosi premi. Ha lavorato presso l’Alto commissariato ONU per i rifugiati in Afghanistan e nel 2004 ha partecipato a una missione dell’UNHCR in Ciad, pubblicando reportage sul Corriere della Sera, The Washington Post e La Repubblica. Al PAF presenterà la sua nuova opera “I figli dell’istante” (Rizzoli, 2025).Per la musica, sarà in scena presso Cortile Federico II, rinnovato e restaurato, Gianni Maroccolo con lo spettacolo/concerto “Il sonatore di basso”, ispirato alla sua lunga carriera di musicista e produttore delle migliori rock band italiche degli anni ’80, ’90 e ’00 (Litfiba, CSI, PGR, Marlene Kuntz, Beau Geste e molte altre). Gianni Maroccolo sarà accompagnato sul palco da Andrea Chimenti (già cantante dei Moda), da Mur Rouge (chitarra e basso) e da Andrea Salvi (voce narrante).L’assessore al Turismo, Luca Burgazzi, dichiara: “Il PAF è diventato nel tempo uno dei momenti più significativi e attesi della vita culturale cremonese. Il tema di quest’anno, Gener-Azioni, ci invita a riflettere su ciò che unisce, piuttosto che su ciò che divide, a riscoprire la forza della creatività come strumento per costruire ponti e immaginare insieme un futuro più giusto e aperto”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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May 23, 2025 • 22min

Matteo Al Kalak "Quel luogo chiamato inferno"

Matteo Al Kalak"Quel luogo chiamato inferno"Memoria Festival, Mirandolahttps://memoriafestival.it/Venerdì 6 giugno 2025, ore 21:00Quel luogo chiamato infernoCon Antonino Raspanti e Matteo Al KalakDa realtà teologica, l’inferno si è saputo imporre nella visione collettiva come luogo concreto, situato fisicamente nel mondo, influenzando i comportamenti di generazioni per quasi due millenni. Il vescovo di Acireale Antonino Raspanti e lo storico Matteo Al Kalak compiono un viaggio nella storia dell’inferno all’interno della dottrina cristiana, tra cambiamenti filosofici, teologici e culturali. Matteo Al Kalak"Fuoco e fiamme"Einaudi Editorewww.einaudi.itCon questo libro Matteo Al Kalak ripercorre la concezione dell’inferno come luogo fisico, nella sua dimensione spaziale, seguendo una narrazione che dura da millenni e si è fissata nelle strutture mentali ed emotive degli uomini. La prospettiva adottata è quella della storia culturale, che cerca di comporre fra loro ambiti e linguaggi diversi per restituire un quadro complesso, vario e articolato. Tale approccio, certamente fecondo, impone scelte di cui è necessario dare conto per orientarsi in una materia scivolosa. Il principale nodo da sciogliere è stato l’atteggiamento da assumere di fronte a un elemento che, nella tradizione presa a riferimento (il cristianesimo), è strutturalmente intrecciato al discorso sul regno oscuro: il male e la sua personificazione. È possibile distinguere l’analisi del luogo della dannazione dall’entità (individuale o fattuale) che la provoca? Nelle pagine del libro si è tentato di tenere separati, per quanto possibile, questi due elementi, isolando la trattazione sull’inferno dalla “biografia” del suo signore (secondo vari racconti, un angelo ribellatosi al suo creatore). Sia perché all’essere che incarna il male sono stati dedicati infiniti studi; sia perché distinguere peccato e punizione, crimine e condanna, consente di mettere l’accento su aspetti differenti che, nel tempo, ebbero vite autonome seppure legate.Matteo Al Kalak insegna Storia moderna all’Università di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di storia religiosa, in un’ottica culturale e istituzionale, con particolare riguardo al dissenso, ai meccanismi di repressione e al riformismo. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L’eresia dei fratelli. Una comunità eterodossa nella Modena del Cinquecento (Edizioni di Storia e Letteratura 2011), Un’altra fede. Le Case dei catecumeni nei territori estensi, 1583-1938 (con Ilaria Pavan, Olschki 2013) e Il riformatore dimenticato. Egidio Foscarari tra Inquisizione, concilio e governo pastorale, 1512-1564 (il Mulino 2016). Partecipa all’Edizione Nazionale del carteggio di L. A. Muratori. Le sue opere più recenti sono Mangiare Dio. Una storia dell’eucarestia (2021) e Fuoco e fiamme. Storia e geografia dell’inferno (2024), entrambe pubblicate da Einaudi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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