

il posto delle parole
livio partiti
Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autoriUn quotidiano culturale"ascoltare fa pensare"www.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Mentioned books

Aug 8, 2025 • 20min
Michele Marziani "Il bandito"
Michele Marziani"Il bandito"Bottega Errante Edizioniwww.bottegaerranteedizioni.itNon sarà troppo per dei montanari come noi? Tutto questo nuovo che arriva: le navi, gli indiani d’America, il socialismo, i giornalisti, la guerra, il mare.All’alba della Prima guerra mondiale un gruppo di banditi delle Alpi occidentali sogna il mare e una nuova idea di libertà, alla ricerca delle sponde di Livorno.Il Novecento è appena iniziato e corre al ritmo di una modernità mai vista prima. La guerra non è ancora arrivata in Italia ma un gruppo di banditi scuote le montagne della Valsesia. Tra le Alpi piemontesi si vocifera del ritorno di Pietro il Bandito, oppure dell’arrivo di Pietro lo Sparviero. Insieme a lui qualche giovane raccolto tra i monti, un pellerossa licenziatosi dal circo di Buffalo Bill, una fotografa e un giornalista socialista. Pietro è tornato sulle sue montagne con nuove utopie, che volano più alte e rapide del rapace suo compagno di caccia. Sogna il mare e una nave come quelle del libro di Salgari che ha imparato a leggere in carcere, sogna un incarico da pirata e una libertà che lassù non capiscono.Michele Marziani. Nato nel 1962 a Rimini, vive sulle Alpi piemontesi, in alta Valsesia. È autore di diversi romanzi, una raccolta di racconti, due memoir filosofici, oltre a numerosi libri di viaggi e antropologia del cibo e del vino. Con Bottega Errante Edizioni ha pubblicato Lo sciamano delle Alpi, La cena dei coscritti e La trota ai tempi di Zorro.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 8, 2025 • 21min
Paola Di Simone "Requiem di ferragosto"
Paola Di Simone"Requiem di ferragosto"Ianieri Edizioniwww.ianieriedizioni.comLa morte misteriosa di un musicista e una serie di rapine ai danni di alcuni ristoranti agitano una Palermo arroventata dall’afa a cavallo di ferragosto. Margherita Falgares, una poliziotta biologa della Scientifica, si troverà a rischiare le agognate ferie per dedicarsi ai due casi. Insieme ai suoi collaboratori, lavorerà con il vicequestore Pulvirenti e con la magistrata Pipitone a indagini che li porteranno a scavare nel passato della vittima, sul primo fronte, e di un malvivente detto lo chef sul secondo. E un viaggio a ritroso, come in un rewind della vita, lo compirà anche Margherita, su un piano molto intimo.L’autrice, che fa lo stesso mestiere della sua protagonista, narra con passione le indagini tecnico-scientifiche. E con efficacia svela dolori, traumi, paure e debolezze dei personaggi coinvolti in una storia dagli sviluppi spiazzanti.Paola Di Simone nasce a Palermo, dove tuttora vive con il marito e due figli. Dopo la laurea in Scienze biologiche, un dottorato di ricerca e una specializzazione in genetica medica, nel 2002 inizia la carriera come funzionario tecnico della Polizia di Stato.È stata pioniera nel settore delle indagini genetico-forensi negli uffici della Polizia Scientifica della sua città, dove lavora dal 2003. Relatrice a congressi e coautrice in pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, ha partecipato a diverse iniziative a scopo divulgativo. Nel 2015 ha pubblicato un saggio dal titolo Crimini al microscopio (Dario Flaccovio Editore). Questo è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 8, 2025 • 24min
Franco Faggiani "Verso la libertà con un bagaglio leggero"
Franco Faggiani"Verso la libertà con un bagaglio leggero"Andare per sentieri, viottoli e strade di campagnaAboca Edizioniwww.abocaedizioni.itRiflessioni, suggestioni, pensieri volanti, racconti di viandanti solitari in luoghi visti o immaginati.“Il mondo, quello che ci circonda, e il caos, quello che abbiamo dentro, hanno ancora molto da offrire se torniamo a esplorarli a passo lento.”Il sentiero è il filo sottile con cui la terra è imbastita. Cucitura che da sempre mette in collegamento luoghi più o meno lontani ma anche persone, modi di vivere, intenti. Il sentiero unisce e permette di condividere conoscenze, scoperte e beni. È arrivato prima delle strade e per migliaia, migliaia d’anni è stato calpestato da coloro che, via via, hanno costruito le civiltà: cacciatori nomadi, agricoltori, commercianti, uomini d’arti e di armi, fabbricanti, filosofi, cavalieri e pellegrini. Il sentiero non è mai uguale nemmeno a sé stesso. Cambia in continuazione in base alle stagioni, al trascorrere del tempo, al mutare del clima e perfino al passare delle ore. Il sentiero non può essere uniformato, ognuno ha la sua funzione. C’è quello dei cacciatori, dei viandanti, di chi fa lavori ormai inusuali; c’è quello storico e religioso, quello che attraversa luoghi dimenticati; quello che porta verso la quiete di un rifugio e anche quello che sembra non condurre da nessuna parte ma che, a osservare bene intorno, ha ancora molto da raccontare. Il sentiero è anche capace di portarci dalla sicurezza di un posto noto all’incertezza di uno ignoto provocando a ogni passo sentimenti e sensazioni: paura, sgomento, euforia, consapevolezza, coraggio, scoperta, capacità nel decidere.L’autore, frequentatore di sentieri per scelta e per necessità, per raggiungere, fuggire, esplorare, conoscere, non racconta di itinerari specifici – migliaia di guide già se ne occupano – ma di quello che i sentieri, a suo giudizio, possono rappresentare per chi li affronta con i piedi e la testa, con gli occhi e il cuore.Con 50 foto originali dell’autoreFranco Faggiani (Roma, 1948) vive a Milano e fa il giornalista, alternando la passione per la scrittura con quella per la montagna. Ha lavorato come reporter in diversi paesi e ha scritto manuali sportivi, guide, biografie e romanzi, dove dietro alla finzione spesso si celano storie vere. Scrittore molto amato dal pubblico, ma anche dalla critica: La manutenzione dei sensi (2018) ha vinto diversi premi, come Il guardiano della collina dei ciliegi (2019) e L’inventario delle nuvole (2023), con il quale, tra gli altri, ha vinto il Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo 2023, il Gambrinus Mazzotti 2023, il Premio Selezione Bancarella 2024 e il Premio Asti d’Appello 2024. Un successo riscosso anche all’estero, grazie alle numerose traduzioni.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 7, 2025 • 15min
Giulia Guerrini "Il rosso e il viola"
Giulia Guerrini"Il rosso e il viola"Un rompicapo per Viola LunardiGiallo Mondadoriwww.mondadori.itTra i vicoli di Napoli avvengono dei rapimenti inspiegabili. Le vittime, tutte donne, non sembrano avere niente in comune, fatta eccezione per l’aspetto: pelle chiarissima, labbra carnose e lunghi capelli rossi. Così belle da sembrare le protagoniste di un dipinto. Chi le ha sequestrate senza far loro neppure un graffio? E perché le ha restituite alle famiglie senza chiedere un riscatto? Il sovrintendente Viola Lunardi ha l’incarico di indagare su un caso che le appare sin da subito paradossale. Nonostante il suo brillante talento deduttivo, Lunardi è in un’impasse che non riesce a superare neppure al sacco da boxe o di fronte a un Margarita ghiacciato, sue personali forme di meditazione. L’inchiesta si rimette finalmente in moto quando sulla scena irrompe Elena Pulleri, studentessa dell’Accademia di Belle Arti dalla chioma fiammante. Il sovrintendente non ha dubbi: la ragazza sarà la prossima vittima, il suo lasciapassare per risolvere il mistero. Ma la verità questa volta è più sfumata. Il primo giallo di Giulia Guerrini segna il debutto di una poliziotta dal carisma irresistibile, una donna decisa e allo stesso tempo fragile, che da troppo tempo cerca di tappare i buchi di una vita familiare e sentimentale complicata. Viola Lunardi non teme il giudizio della gente, è disposta a sporcarsi le mani e a mettere in discussione le regole – persino il concetto stesso di giustizia – pur di raggiungere la veritàGiulia Guerrini, viterbese classe ’85, è avvocato giuslavorista, specializzata in relazioni industriali e in situazioni aziendali complesse. Ha tre figlie con nomi di dee greche e un cane con il nome di un vento. Ama tutto lo sport e in particolare il canottaggio. Curiosa, sorridente, grande lettrice, è appassionata di teatro e di stelle e tarocchi, che studia e interroga anche per gli amici.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 7, 2025 • 25min
Elena Rui "Vedove di Camus"
Elena Rui"Vedove di Camus"L'Orma Editorewww.lormaeditore.it«Esistono dubbi sul fatto che abbia amato Casarès, l’Unica? Le ha amate tutte, a suo modo, alcune più di altre, e Maria più di tutte, forse. Amate come un uomo, con la vanità di un uomo, l’egoismo di un uomo.»Il 4 gennaio 1960, la Facel Vega guidata dal celebre editore Michel Gallimard sfreccia lungo una strada della Borgogna e va a schiantarsi contro un platano. Sul sedile del passeggero, Albert Camus, che solo tre anni prima era stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura, muore sul colpo. Mentre il mondo intero rimane attonito, orfano di uno dei più grandi intellettuali del Novecento, quattro donne si ritrovano all’improvviso “vedove” dell’uomo che amavano: la moglie Francine Faure, la brillante attrice Catherine Sellers, la giovane pittrice Mette Ivers, di origini danesi, e Maria Casarès, immensa interprete del teatro francese, che Camus stesso – fedele ai paradossi del sentimento – definiva «l’Unica».Con estro e rigore, Elena Rui indaga le vite e le voci di queste quattro figure femminili di fronte all’ineluttabilità della disgrazia. Si imbastisce così «un discorso sull’amore» che rifiuta viete certezze morali per restituire la trama sottile, contraddittoria e irriducibile degli affetti, offrendo a chi legge la libertà – e l’onere – di interrogarsi sui confini e sugli abissi dei rapporti umani.Elena Rui, nata a Padova nel 1980, vive in Francia dal 2005. Ha insegnato italiano ad Albi, Tolosa e Parigi. Ha già pubblicato La famiglia degli altri (Garzanti, 2021) e la raccolta di racconti Affetti non desiderati (Arkadia, 2024). Vedove di Camus è il suo ultimo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 7, 2025 • 24min
Mario Abbati "Tarocchi"
Mario Abbati"Tarocchi"Gli archetipi delle storieSul primato dell'immagine rispetto alla parolaAugh Edizioniwww.aughedizioni.itTarocchi. Gli archetipi delle storie propone un approccio innovativo alla narrazione, evidenziando come le carte dei Tarocchi possano fungere da sistema archetipico per costruire storie. Il testo si divide in due parti: una teorica, che esplora l’evoluzione del concetto di archetipo dai filosofi presocratici a Jung, e una pratica, che analizza l’applicabilità degli Arcani Maggiori nella scrittura. In quest’ultima sezione i Tarocchi vengono confrontati con i modelli narrativi di Propp, Campbell e Vogler, dimostrando la loro capacità di superare tali schemi e di sbloccare la creatività. L’interpretazione degli Arcani può guidare il processo creativo, anticipando conflitti e colpi di scena, rendendo i Tarocchi un potente alleato nella costruzione di storie autentiche e universali. L’intento è di riscoprire un pensiero per immagini che la cultura ufficiale ha spesso cercato di sottomettere al linguaggio verbale e di fondare su di esso un nuovo approccio narrativo.Mario Abbati è nato a Roma nel 1966. È laureato in Ingegneria elettronica e in Filosofia. Ha pubblicato per Alter Ego le raccolte di racconti Vado a comprarmi le scarpe da tango (2015), TanguEros. Storie di ballerini tormentati (2017) e il romanzo Decimo piano, interno quattro (2016). Per Augh! Edizioni ha pubblicato la raccolta di racconti Con la scusa di un tango (2023). Come saggista, ha pubblicato l’opera Manifesto del movimento reticolare (1996) per il MUSIS (Museo della Scienza e dell’Informazione Scientifica a Roma). Dal 2010 studia le applicazioni dei Tarocchi alla scrittura creativa. Nel 2022 ha pubblicato, insieme ad Antonella Busino, il manuale Inventare storie con i Tarocchi (Panda Edizioni). È docente di scrittura creativa presso la scuola Genius di Roma.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 7, 2025 • 20min
Sofia Tincani "Povera pazza" Chloé Delaume
Sofia Tincani"Povera pazza"Perché in fondo le storie d'amore servono solo a guarire dall'infanziaChloé DelaumeMincione Edizioniwww.mincionedizioni.comTraduzione di "Povera pazza" a cura di Sofia TincaniDurante un viaggio in treno da Parigi a Heidelberg, Clotilde Mélisse, una scrittrice che ha l'abitudine di trasformare i suoi episodi e cicli esistenziali in libri, racconta un'intensa storia d'amore avuta con Guillaume, un uomo gay conosciuto durante una residenza a Villa Medici e che è tornato dopo dieci anni a turbare il suo equilibrio. Clotilde si chiede se è lei ad essere manipolata da un uomo o, al contrario, è lei che si comporta come un uomo, imponendo il suo desiderio. L'autrice, attraverso il suo alter ego, ci racconta la sua vita: la scoperta di poesie nella biblioteca di famiglia, il padre che uccise la madre davanti a lei prima di rivolgere la pistola contro di sé (la pietra miliare delle sue "memorie fondanti"), il lavoro come prostituta, la malattia mentale, le sue ossessioni e le sue relazioni amorose. Un'introspezione veloce e tragicomica. L'autrice Chloé Delaume, nata a Versailles il 10 marzo 1973, è una scrittrice francese. La sua opera letteraria, per lo più autobiografica, si concentra sulla letteratura sperimentale, sul femminismo e sull'autofiction.Così comincia il romanzo:La fine del mondo non ha per niente la forma prevista. Dal vetro appannato, Clotilde osserva la neve ammantare aprile; il treno attraversa foreste morte e prati avvelenati da torrenti fangosi. Guarda lo sfondo sfaldarsi lentamente; l’epoca in cui si trova si chiama Troppo tardi, lo sanno tutti, quindi per forza di cose si chiede come facciano tutte quelle bocche a pronunciare ancora seriamente la parola Futuro. Il vento urta la carrozza trascinando acqua sporca; i fiocchi sono grigi come le ceneri estive che cospargono le piscine mentre le persone ci nuotano dentro, circondate da incendi. Così, come tutti, Clotilde attraversa la prova: è difficile ammettere che vive e vivrà solo con l’ottica di aver superato una soglia, nell’incavo di uno strappo, e che la seconda parte della sua vita coincide col periodo della fine del mondo.Chloé Delaume, nata a Versailles il 10 marzo 1973, è una scrittrice francese. La sua opera letteraria, per lo più autobiografica, si concentra sulla letteratura sperimentale, sul femminismo e sull’autofiction. Per la Mincione Edizioni ha pubblicato "Povera pazza".Sofia Tincani, ha studiato lingue e letterature all’Università di Bologna e all’Université Paris Nanterre. Ha pubblicato articoli su diverse riviste accademiche come RIEF - Revue italienne d’études françaises. Per Crocetti Editore ha tradotto Essere qui è uno splendore di Marie Darrieussecq. Per la Mincione Edizioni ha tradotto "Povera pazza".IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 7, 2025 • 27min
Alessandra Arachi "Lunatica"
Alessandra Arachi"Lunatica"Storia di una mente bipolarePrefazione di Fiorenza SarzaniniSolferino Libriwww.solferinolibri.itSe lo stomaco ti fa male o magari il fegato non hai dubbi: alzi il telefono e sai quale medico chiamare. Ma se è il cervello che fa «click»? Comincia così il viaggio di Alessandra Arachi, andata e ritorno nella follia del disturbo bipolare. Una patologia della mente che colpisce circa due italiani su cento. Ha fatto scalpore di recente il caso che ha visto protagonista Paolo Cognetti: picchi di euforia si alternano a baratri di depressione, il cervello va su e giù come un’altalena. Anche Selena Gomez non ha esitato a rendere pubblico il suo dolore. Ma sono casi rari. Sono troppi invece quelli che tengono nascosta la malattia per vergogna. Il disturbo di Alessandra si è manifestato venticinque anni fa. Lei fu vittima di una diagnosi e di una terapia sbagliate che una sera di luna piena, in un prato appena fuori Roma, stavano per costarle la vita. Ma come è arrivata su quel prato?In questo libro dal ritmo serrato, l’autrice racconta i mesi di fuga dalla realtà, pedinata «dal servizio segreto più pericoloso del mondo», in viaggio di notte lungo le autostrade d’Italia, a volte contromano. Racconta l’alterazione della coscienza, il miracolo del cagnolino Pisolo, la riscoperta dell’amore. Lunatica è un’avventura della mente scritta con l’ironia e la lucidità di chi ha avuto la fortuna di venirne fuori e di poterla raccontare.Alessandra Arachi è giornalista per il «Corriere della Sera».Tra i suoi libri ricordiamo Briciole. Storia di un’anoressia (Feltrinelli 1994), da cui è stato tratto un film, Leoncavallo Blues (Feltrinelli 1995), Coriandoli nel deserto (Feltrinelli 2012) e, con Paolo Crepet, Perché finisce un amore (Solferino 2019).ILPOSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 6, 2025 • 31min
Roberto Ferrari "Meditare con gli animali"
Roberto Ferrari"Meditare con gli animali"8 esercizi di mindfullness nella naturaLaterza Editoriwww.laterza.itSe avessimo la facoltà di sbirciare dentro le menti silenziose degli animali, cosa potremmo imparare? Che cosa capiremmo su di noi e sulla vita? Un biologo e insegnante di meditazione ci guida in un esperimento straordinario, dove la scienza incontra la filosofia, la saggezza del Buddhismo e il silenzio della contemplazione. Un viaggio illuminante e ipnotico, che sa strapparci alle nostre certezze e avvicinarci al mistero irrisolto della coscienza umana e animale.Immaginiamo, per un istante, di poter provare quello che provano gli animali, di immedesimarci nel loro modo di sentire, sapere, agire nel mondo. È un esperimento unico nel suo genere a prendere forma nelle pagine di questo libro, un invito a calarci nei panni di esistenze pelose, squamate, pennute per guardare la realtà con occhi diversi. In compagnia di enormi balene e minuscole lumache, tartarughe e fenicotteri, tassi e lombrichi, scopriremo che ogni animale ha qualcosa di nuovo da insegnarci e ci parla con una voce capace di scardinare anche le nostre convinzioni più radicate.Queste otto immersioni nell’esperienza animale si rivelano così anche un percorso dentro noi stessi, un esercizio per sgombrare la testa dalle categorie a cui siamo abituati e aprire nuovi scorci di riflessione. Ed è qui che le nozioni della scienza e della biologia si mescolano in maniera sorprendente con la filosofia orientale, la meditazione buddhista e la pratica della mindfulness. Quello di Roberto Ferrari è un approccio eccezionale, scientificamente rigoroso e, al tempo stesso, immaginifico, di chi ha passato trent’anni tra laboratori di ricerca e centri di meditazione. Un tentativo originale di de-antropizzare il mondo e vederlo da prospettive inedite, in grado di riaccendere in noi la meraviglia per l’esistente e il desiderio di prendercene cura.Roberto Ferrari, biologo, ha svolto per trent’anni attività di ricerca nel campo degli insetti sociali e dell’etologia cognitiva presso l’Università di Bologna. È docente di Mindfulness al Master presso l’Università La Sapienza di Roma e insegna presso la Scuola di Psicoterapia “Nous” di Milano e la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini. Ha fondato il Centro “Mente&Vita” presso l’associazione ASIA Modena, operando anche all’interno di progetti di ricerca sulla mindfulness in ospedali con pazienti oncologici e personale sanitario, in scuole e carceri. Tra le sue pubblicazioni, Lo sguardo senza occhio. Esperimenti sulla mente cosciente tra scienza e meditazione (con F. Bertossa, Milano 2005), Sfere invisibili. All’interno degli habitat animali (Modena 2011) e Un respiro alla volta. Storie di Mindfulness in Oncologia e tra gli animali (Bologna 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Aug 5, 2025 • 27min
Alberto Casadei "Anni ombra"
Alberto Casadei"Anni ombra"Alessandro Polidoro Editorewww.alessandropolidoroeditore.itùMa è prosa o poesia? Si racconta qualcosa o si imbastisce uno strano saggio (im)personale? Anni ombra è un prosimetro e ha natura indecidibile: come nella celebre immagine dell’anatra-coniglio, quando si arriva a riconoscere un contorno, con la coda dell’occhio se ne scorge un altro. Il narcisismo dello scrittore è azzerato, cosicché la presunta autobiografia esplode (come nella prosa di Casa di foglie di Mark Z. Danielewski), ma è proprio l’esplosione dei generi a caratterizzare questi frammenti, che vogliono restare tali. Non bisogna ricomporli: nel cervello umano come nel Cloud digitale ogni dato e ogni evento si scindono senza posa o si affiancano a innumerevoli altri. In uno zibaldone che non esorcizza il caos, si accumulano nuclei di senso e di non-senso, e tuttavia gli elementi attrattori non mancano. Chi si avvicina è tenuto a lasciarsi attrarre: gli oscillanti pronomi che attraversano questi Anni ombra equiparano autore (l’io-lui nelle sue varie epoche) e lettori, quelli reali e quello, petulante come un’AI, che si materializza nel prosimetro. Ma tutti, alla fine, svolgono il loro ruolo di ricognitori delle nostre interazioni fondamentali.Alberto Casadei insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa. Il Saggiatore ha pubblicato Biologia della letteratura (2018; premio Mondello per la Critica) e Dante (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.