

Dóra Várnai - László Krasznahorkai, Premio Nobel Letteratura 2025
Oct 9, 2025
14:52
Dóra Várnai
traduttrice del Premio Nobel László Krasznahorkai
Lo scrittore ungherese László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025. Gli è stato assegnato dall’Accademia Svedese «per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte».
Krasznahorkai ha 71 anni, e nel 2015 vinse l’importante premio letterario Man Booker International. Si parlava di lui come di un possibile vincitore del Nobel da una decina d’anni, e vari suoi libri sono stati pubblicati in italiano da Bompiani. I più noti sono Satantango (1985) e Melancolia della resistenza (1989).
Nato a Gyula, autore di romanzi e raccolte di racconti, nel 2015 ha vinto l’International Man Booker Prize, pubblicato in Italia da Bompiani, che ha in catalogo Satantango, finalista al Premio Gregor Von Rezzori e al Premio Strega Europeo 2017, Melancolia della resistenza, Il Ritorno del Barone Wenckheim, vincitore del National Book Award for Translated Literature nel 2019, Guerra e guerra e Seiobo è discesa quaggiù.
La motivazione del Nobel a Krasznahorkai
Il premio va allo scrittore ungherese “per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte“.
“Sono molto contento di aver ricevuto il Premio Nobel, soprattutto perché questo premio dimostra che la letteratura esiste di per sé, al di là di tutte le aspettative non letterarie, e che viene ancora letta. E a quelli che la leggono infonde una certa speranza nel fatto che la bellezza, la nobiltà e il sublime ancora esistono in sé e per sé. Può dare speranza anche a coloro nei quali la vita è viva appena.
Fiducia – anche se sembra che non ve ne sia ragione.”
László Krasznahorkai
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IL POSTO DELLE PAROLE
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Lo scrittore ungherese László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025. Gli è stato assegnato dall’Accademia Svedese «per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte».
Krasznahorkai ha 71 anni, e nel 2015 vinse l’importante premio letterario Man Booker International. Si parlava di lui come di un possibile vincitore del Nobel da una decina d’anni, e vari suoi libri sono stati pubblicati in italiano da Bompiani. I più noti sono Satantango (1985) e Melancolia della resistenza (1989).
Nato a Gyula, autore di romanzi e raccolte di racconti, nel 2015 ha vinto l’International Man Booker Prize, pubblicato in Italia da Bompiani, che ha in catalogo Satantango, finalista al Premio Gregor Von Rezzori e al Premio Strega Europeo 2017, Melancolia della resistenza, Il Ritorno del Barone Wenckheim, vincitore del National Book Award for Translated Literature nel 2019, Guerra e guerra e Seiobo è discesa quaggiù.
La motivazione del Nobel a Krasznahorkai
Il premio va allo scrittore ungherese “per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte“.
“Sono molto contento di aver ricevuto il Premio Nobel, soprattutto perché questo premio dimostra che la letteratura esiste di per sé, al di là di tutte le aspettative non letterarie, e che viene ancora letta. E a quelli che la leggono infonde una certa speranza nel fatto che la bellezza, la nobiltà e il sublime ancora esistono in sé e per sé. Può dare speranza anche a coloro nei quali la vita è viva appena.
Fiducia – anche se sembra che non ve ne sia ragione.”
László Krasznahorkai
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