In Turchia monta la protesta. Netanyahu sfida la democrazia.
Mar 25, 2025
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Davide Lerner, giornalista esperto di politica turca al Reuters Institute di Oxford, discute delle tensioni politiche in Turchia scatenate dall'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu, candidato presidenziale. Le proteste intensificano il dibattito sulla crescente repressione e autoritarismo. La conversazione si sposta poi in Israele, dove si analizzano le recenti manifestazioni contro la riforma della giustizia e le ripercussioni sulla democrazia, inclusi l'licenziamento della procuratrice generale e il clima di tensione sociale.
Le proteste in Turchia, scatenate dall'arresto di Ekrem Imamoglu, evidenziano le crescenti tensioni politiche e il rischio di repressione governativa.
In Israele, il licenziamento della procuratrice Gali Baharav-Miara ha innescato manifestazioni contro ciò che molti considerano un attacco alla democrazia.
Deep dives
Le proteste in Turchia e l'arresto di Imamoglu
In Turchia, le recenti proteste sono scaturite dall'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, considerato il principale oppositore politico del presidente Recep Tayyip Erdogan. Le proteste sono tra le più significative degli ultimi decenni, con oltre 14 milioni di turchi che hanno partecipato alle primarie del partito di opposizione CHP, dove Imamoglu è stato eletto come candidato presidenziale per il 2028. Nonostante il sostegno popolare, il governo ha mantenuto il suo arresto per corruzione, mostrando un chiaro segnale di autoritarismo. Queste dinamiche non solo evidenziano le crescenti tensioni politiche nel paese, ma al contempo il rischio di una violenta repressione da parte delle forze governative, simile a quella delle proteste di Gezi nel 2013.
Le manifestazioni in Israele e la crisi politica
In Israele, la recente decisione del governo di licenziare la procuratrice generale, Gali Barav Miara, ha scatenato una serie di manifestazioni di protesta in tutto il paese. Molti cittadini vedono questo provvedimento come un attacco alla democrazia e come un tentativo del primo ministro Netanyahu di sottrarsi alla giustizia. La situazione è ulteriormente complicata dal licenziamento del capo dei servizi di intelligence interni, che sta sollevando molte preoccupazioni su possibili abusi di potere e violazioni dei diritti civili. La divisione all'interno della società israeliana sembra intensificarsi, con manifestazioni che chiedono sia il ritorno degli ostaggi che la difesa della democrazia in un contesto di tensione crescente.
Il British Museum e il suo nuovo ruolo pubblico
Il British Museum, una delle più importanti istituzioni culturali britanniche, si trova ad affrontare sfide interne ed esterne mentre cerca di ridefinire il suo ruolo pubblico. Con una storia coloniale secolare alle spalle, il museo ha recentemente subito scandali e controversie, che lo hanno spinto ad una maggiore apertura verso il pubblico. I modernamenti sono necessari per rispondere alle critiche sull'eredità coloniale e sull'accessibilità delle sue collezioni. Tale trasformazione potrebbe rappresentare un passo significativo per il museo nella sua missione di reconciliarsi con il passato e costruire un nuovo rapporto con la società contemporanea.
Mentre è detenuto in un carcere a nord di Istanbul, Ekrem İmamoğlu è stato eletto come candidato presidenziale alle primarie del Chp che si sono tenute domenica. Con Davide Lerner, giornalista, da Istanbul.
Il 23 marzo il governo israeliano ha approvato all’unanimità una mozione di sfiducia nei confronti della procuratrice dello stato Gali Baharav-Miara, pochi giorni aver licenziato il direttore del servizio di sicurezza interno Shin bet, scatenando un'ondata di proteste nel paese. Con Meron Rapoport, giornalista di +972 Magazine, da Tel Aviv.
Oggi parliamo anche di:
Regno Unito • "Il museo dei musei" di Charlotte Higgins https://www.internazionale.it/magazine/charlotte-higgins/2025/03/20/il-museo-dei-musei Serie tv • Mo su Netflix
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Consulenza editoriale di Chiara Nielsen Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna Direzione creativa di Jonathan Zenti
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