Durante dodici giorni di conflitto tra Israele, Stati Uniti e Iran, Vladimir Putin è rimasto sorprendentemente in silenzio, nonostante la Russia e l'Iran siano alleati strategici con obiettivi geopolitici condivisi e facciano parte di un'alleanza transnazionale di autocrazie. Questo "asse autoritario" collabora per contrastare le democrazie liberali e sabotare l'ordine internazionale. Tuttavia, in un momento così cruciale, Putin ha scelto di non esporsi. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.
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