[401] Il «golpe» di via Fani. Parlano Galli, De Lutiis e Giannuli
Feb 14, 2025
01:44:29
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insights INSIGHT
Strategia politica di Aldo Moro
Aldo Moro non prevedeva l'ingresso dei comunisti al governo, ma una loro temporanea inclusione nella maggioranza parlamentare per guadagnare tempo politico.
Moro insisteva su una strategia pluriennale di evoluzione socialdemocratica del PCI da gestire dal Quirinale.
insights INSIGHT
Protezione occulta alle Brigate Rosse
Le Brigate Rosse erano protette da una rete occulta che collegava servizi segreti, criminalità organizzata e misteri vaticani.
Queste protezioni spiegano molte incongruenze e ombre nel caso Moro, compresi comunicati falsi e manipolazioni.
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Verità sulla telefonata 30 aprile
La famigerata telefonata del 30 aprile, ritenuta opera di Mario Moretti, in realtà fu fatta da un altro autore che rimane sconosciuto.
Questo fatto cambia l’interpretazione dell’ultimo tentativo di riconoscimento politico delle BR e mostra manipolazioni interne al gruppo.
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Università Statale di Milano, marzo 2008. Presentazione del libro «Il golpe di via Fani», di Giuseppe De Lutiis. Assieme all'intervento dell'autore, proponiamo quelli di Giorgio Galli, Aldo Giannuli e Piero Colaprico.
Tra gli argomenti trattati durante la presentazione: 1) «Il progetto di Moro? A mio avviso, non comportava l'ingresso dei comunisti al governo»; 2) «Moro aveva recuperato la fiducia degli Stati Uniti»; 3) «L'evoluzione in senso socialdemocratico del Pci? Dopo un decennio, con Moro al Quirinale»; 4) «Un problema non risolto: l'accelerazione dell'iniziativa delle Brigate rosse»; 5) Sulla «identità» tra primo comunicato e comunicato falso (lago della Duchessa); 6) Il tema della «telefonata bierre» del 30 aprile; 7) Uno «strano libro»; 8) Sugli «intrecci tra certi settori finanziari, criminalità organizza, settori dei servizi e alcuni misteri vaticani» ancora non del tutto chiariti; 9) I due «partiti» sul caso Moro; 10) «Perché le Br osservano ancora la consegna del silenzio?»; 11) «Perché Cossiga si innervosisce quando gli si fa il nome di Steve Pieczenik?»; 12) «In nome di chi uno, oggi, deve rischiare?»; 13) «La cabina di regia? Parigi»; 14) L'obiettivo della «destabilizzazione del Paese»; 15) «Un gruppo diverso per censo e per cultura»; 16) «I contatti con Hyperion? Li tenevano Moretti prima, Senzani poi»; 17) «Chiami de Grossouvre e gli dica che sto per essere arrestato»; 18) «La destabilizzazione? Era il lungo sequestro, non l'omicidio di Moro»; 19) «Gli ultimi giorni di Moro al ghetto? Vi sono degli indizi».