Nel capitalismo della sorveglianza i dati personali sono il nuovo petrolio. Se un tempo si estraevano risorse e materie prime dalla natura, adesso si estrae valore dalla natura umana: da consumi, gusti, desideri, aspirazioni, sogni di miliardi di donne e uomini collegati alla rete telematica. Ogni dato è conservato e catalogato. La storia di ogni singolo individuo è racchiusa in una manciata di gigabyte. Nella corsa al nuovo oro nero si scontrano colossi tecnologici e fondi sovrani, democrazie occidentali e regimi illiberali. In palio c’è l’egemonia digitale e il controllo del pianeta Terra.