Gianluca Falanga, studioso di storia contemporanea e consulente del Museo della Stasi, esplora eventi cruciali legati alla costruzione del Muro di Berlino. Parla del ruolo dei servizi segreti tedeschi e dell'incapacità degli americani di anticipare gli eventi. Discutendo l'impatto dell'accordo tra USA e URSS, Falanga delinea la reazione dell'Ovest e le dinamiche di fuga verso la libertà. Si sofferma anche sull'arrivo di Putin nella Germania Est, analizzando il suo background nel KGB e le prospettive di un'epoca segnata da segreti e spionaggio.
01:42:01
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insights INSIGHT
Previsioni sulla chiusura del confine
Il Bundesnachrichtendienst tedesco occidentale prevedeva la chiusura imminente del confine di Berlino Est nel 1961.
Gli americani si affidavano alle informazioni del BND perché avevano scarse reti proprie nella Germania Est.
insights INSIGHT
Percezione differente del Muro Est/Ovest
Dopo lo shock iniziale, a Ovest il muro divenne simbolo di protesta politica, mentre a Est quasi non si vedeva e veniva evitato come tema.
A Est si insegnava il muro come "vallo antifascista" e non se ne parlava apertamente, normalizzando così la sua presenza.
volunteer_activism ADVICE
Organizzare fughe dal Muro
Aiutare le fughe dal Muro era pericoloso e richiedeva supporto economico e organizzativo.
Coloro che volevano aiutare dovevano organizzarsi con gruppi e ricevere finanziamenti, operando spesso sotto copertura.
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Dalla costruzione del muro all'arrivo di Putin nella Germania Est. Intervista (gennaio 2023) a Gianluca Falanga. Studioso di storia contemporanea, Falanga vive e lavora a Berlino come libero ricercatore e consulente scientifico del Museo della Stasi. Tra le sue più recenti pubblicazioni: «Gli uomini di Himmler. Il passato nazista dei Servizi segreti tedeschi» (Carocci); «Non si parla mai dei crimini del comunismo» (Laterza); «La diplomazia oscura. Servizi segreti e terrorismo nella Guerra fredda» (Carocci); «Labirinto Stasi. Vite prigioniere negli archivi della Germania Est» (Feltrinelli).
Tra gli argomenti toccati nell'intervista: 1) «Gli americani non avevano grandi reti informative proprie nella Germania orientale. Al contrario sostenevano la costruzione di reti informative da parte della Organizzazione Gehlen poi BND»; 2) «E' imminente la chiusura del confine». Il BND, poco prima della costruzione del muro, sapeva cosa si stava preparando; 3) «Brandt ha sempre negato di aver avuto informazioni precise su ciò che stava per avvenire»; 4) Un accordo tra Usa e Urss. L'ambasciatore sovietico prima del 13 agosto 1961 sulle misure che la DDR intendeva prendere; 5) Giugno 1961. L'assenso di Krusciov per la costruzione del muro; 6) «L'Ovest? Ha avuto una reazione rabbiosa»; 7) Il muro «visto» da Est e da Ovest; 8) «L'abbattimento non esisteva come opzione politica». L'appello di Reagan a Gorbaciov; 9) Il progetto «Muro 2000»; 10) Modalità per fuggire. I «tunnel» sotto il Muro; 11) Uno specifico reato nel codice penale DDR; 12) Non solo muro. Gli «altri» confini; 13) Il tema del riconoscimento internazionale della DDR e le ricadute mediatiche; 14) Unificazione o annessione? 15) L'arrivo di Putin nella DDR. Alcuni aspetti psicologici dell'uomo; 16) Il Kgb durante l'epoca brezneviana; 17) Perché Dresda? 18) «Dentro» la residentura di Putin; 19) Il lavoro di «coordinamento» nella collaborazione tra Stasi e Kgb; 20) L'individuazione di «profili» potenzialmente reclutabili; 21) Una sorta di «diritto di veto» della Stasi rispetto allo spionaggio sovietico; 22) Sulla figura di Lena S.; 23) Il mantenimento, da parte di Putin, dei rapporti con tutti i principali membri della residentura di Dresda;