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Ep.773: Mi chiamo Maja e da un anno vivo in una cella d’isolamento in Ungheria

4 snips
Jun 11, 2025
Maja, una giovane attivista non binaria, vive un incubo in una cella d’isolamento in Ungheria. Ha intrapreso uno sciopero della fame per combattere contro le condizioni disumane della sua detenzione. La sua storia mette in luce le conseguenze psicologiche dell'isolamento e le giustificazioni delle autorità. Uscendo dal silenzio, Maja sfida le ingiustizie, mostrando il potere della protesta in circostanze estreme. La sua lotta è un appello alla consapevolezza sulle violazioni dei diritti umani.
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Episode notes
ANECDOTE

Vita di Maja in isolamento

  • Maja, 24 anni, vive in isolamento in una prigione di Budapest da quasi un anno in condizioni dure e disumane.
  • È sorvegliata continuamente, perquisita e spesso tenuta con manette anche in cella, mentre convive con scarafaggi e luce quasi inesistente.
ANECDOTE

Sciopero della fame come lotta

  • Maja ha iniziato uno sciopero della fame dopo che il tribunale ha rinviato la decisione sugli arresti domiciliari.
  • Lo sciopero è l'unico mezzo che i detenuti hanno per combattere le condizioni che subiscono.
INSIGHT

Isolamento come tortura

  • L'isolamento prolungato in carcere è considerato una forma di tortura dalle norme internazionali.
  • Le regole consigliare almeno due ore giornaliere di interazione sociale per evitare danni psichici ai detenuti.
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