Ogni volta che un evento meteorologico estremo colpisce una città, viviamo lo stesso copione: devastazione, promesse di ricostruzione, poi l'oblio. I danni si sommano, ma la memoria collettiva si dissolve. Così finiamo per considerare questi episodi come eccezioni, dimenticando quanto siano ormai frequenti. Il caldo estremo di oggi verrà presto archiviato come un'altra parentesi anomala, proprio come la siccità del 2022. Eppure non lo è. È la nuova normalità. Ma perché? Ne parlo con Antonello Pasini.
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