Perché è bene che un filosofo si occupi di intelligenza artificiale? E perché la filosofia può aiutare tutti noi a capire che cosa sono gli agenti dell’Ia? In che cosa ci differenziamo dalle macchine che imparano e fanno cose simili a quelle che facciamo noi? E poi queste macchine pensano? E come possiamo affrontare le questioni etiche che sollevano? Oggi a Macro proviamo a dare qualche risposta dialogando con il professor Alessandro Giordani, docente di logica all’Università Cattolica del Sacro Cuore e autore assieme al professor Luca Mari del volume “L’intelligenza artificiale di Platone” (Il Sole 24 Ore).