In Italia gli stipendi sono tra i più bassi d’Europa, penalizzati da fattori come il cuneo fiscale, la bassa produttività e il lavoro sommerso. Il problema si aggrava per le donne, che subiscono un divario retributivo ancora più marcato, specie nel settore privato. Le disuguaglianze non riguardano solo il salario, ma anche l’accesso ai ruoli di vertice e al potere decisionale. Una direttiva europea sulla trasparenza salariale, attesa per il 2026, promette di cambiare le regole. Ma perché? Ne parlo con Azzurra Rinaldi.
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