Nel cuore gotico di Notre-Dame, Quasimodo diventa simbolo di accettazione tra la società che lo deride. La puntata esplora il contrasto tra la bruttezza e la bellezza, evidenziando la complessità dei personaggi come Esmeralda e Frollo. Viene anche analizzato l'influsso di Victor Hugo nel romanticismo, e come la sua vita si intrecci con temi di amore, ossessione e mostruosità. Infine, si discute della craniometria e delle sue implicazioni nella letteratura, rivelando l'umanità intrinsecamente mostruosa.
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Quasimodo Papa dei Folli
Quasimodo vince la gara dei folli con la sua smorfia naturale, che è il suo vero volto.
Viene proclamato Papa dei Folli e portato in trionfo tra lo stupore e le risate della folla parigina.
insights INSIGHT
Quasimodo: Mostro e Vittima
Quasimodo è un mostro fisico ma con un cuore buono, vittima della società e dell'arcidiacono Frollo.
Il suo amore per Esmeralda è sincero, anche se non corrisposto.
insights INSIGHT
Grottesco e mostrificazione di Quasimodo
Quasimodo viene esposto pubblicamente e deriso per la sua deformità, un'esperienza di mostrificazione.
La risata del pubblico nasce dal grottesco, che mescola paura e riso con dispiacere e tensione.
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Recluso nella cattedrale gotica di Notre-Dame, Quasimodo il campanaro diventa parte integrante di essa: cresce insieme a lei, si arrampica come una lucertola su ogni sua torre, le statue, i santi e i demoni sono suoi amici, le campane sono le sue figlie e hanno tutte un nome. Quasimodo, noto come il gobbo di Notre-Dame, fa della sua prigione il suo tempio, il suo santuario, un luogo di accettazione senza condizioni. Ambientato nella Parigi di fine Quattrocento, in un Medioevo cupo e pittoresco, in un mescolarsi suggestivo e carnevalesco di amore e morte, di sublime e grottesco, "Notre-Dame de Paris" di Victor Hugo è uno dei capolavori del Romanticismo. Deriso da tutti e sottomesso all'arcidiacono Frollo, il mostruoso e aggressivo Quasimodo ha in realtà un cuore buono ed è capace di sentimenti tanto profondi da compiere infine l'atto d'amore più straziante della letteratura. La puntata è dedicata a lui ma anche agli altri personaggi, ognuno con le proprie mostruosità: Esmeralda, la gitana, anche lei vittima della società, il morboso e diabolico Frollo e il vanesio e opportunista capitan Febo.
"Tutta la chiesa prendeva qualcosa di fantastico, disoprannaturale, di orribile; occhi e bocche si aprivano qua e là. Si sentivano abbaiare i cani; le serpi, i mostri di pietra che vegliano giorno e notte, con il collo teso e le fauci spalancate, intorno alla mostruosa cattedrale; e mentre la grossa campanacol suo rantolo chiamava i fedeli alla messa solenne di mezzanotte, sulla cupa facciata c'era diffusa un'aria tale che il grande portale sembrava voler divorare la folla, con il rosone che stava a guardare. E tutto questo era dovuto a Quasimodo. L'Egitto lo avrebbe preso per ildio di quel tempio; il Medioevo lo considerava il demone di esso; ne era l'anima. Al punto che, per quelli che sanno che Quasimodo è esistito, Notre-Dame è oggi deserta, inanimata, morta. Si avverte che qualcosa è scomparso. Questo corpo immenso è vuoto; è uno scheletro; lo spirito l'ha abbandonato."