La maggioranza e l’opposizione hanno trovato un’intesa inusuale approvando all’unanimità la modifica dell’articolo 609-bis del codice penale. È la norma che definisce il reato di stupro e che oggi si fonda su violenza, minaccia o abuso di autorità. Il secondo comma già punisce chi approfitta dell’inferiorità fisica o psichica della vittima, introducendo implicitamente il tema del consenso. Ora però i partiti hanno deciso di intervenire esplicitamente su questo punto. Ma perché? Ne parlo con Edoardo Orlandi.
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