C’è una crescente confusione nellasalute mentale. Da un lato, c’è chi evita le diagnosi per non “etichettare” le persone; dall’altro, psichiatri che si vantano di non prescrivere psicofarmaci, come se fosse un merito a prescindere. Il risultato? Disorientiamo i pazienti. Uno studio trasversale uscito nel 2025 ha rilevato che solo il 7% di chi cerca aiuto per problemi di salute mentale riceve cure efficaci e basate sulle evidenze:https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/article-abstract/2829593Questo significa che la stragrande maggioranza delle persone rimane impantanata in percorsi inefficaci, tra mode terapeutiche e visioni ideologiche. A mio parere serve una SALUTE MENTALE preservata in maniera chiara, rigorosa e accessibile, che metta al centro il paziente, non le opinioni personali del terapeuta o le mode.#psichiatria #salutementale #psicologia ⭐️Iscriviti subito a MINDFITNESS, un mini corso GRATUITO in cui imparerai delle strategie pratiche per ottimizzare il tuo cervello: https://psinel.com/br-iscrizione-mini-corso-mindfitness/ ⭐️La salute mentale sembra attraversare un periodo di disorientamento. Da un lato, alcuni professionisti evitano le diagnosi per paura di “etichettare” i pazienti, dimenticando che una diagnosi ben fatta non è un marchio a fuoco, ma il primo passo per comprendere e curare. Dall’altro, c’è chi si vanta di non prescrivere psicofarmaci, come se fosse un punto d’onore piuttosto che una scelta clinica basata sulle necessità del paziente. Il risultato è una psichiatria frammentata, in cui chi cerca aiuto spesso si trova smarrito tra approcci contraddittori, mode terapeutiche e visioni ideologiche.Uno studio trasversale ha rivelato un dato preoccupante: solo il 7% delle persone che chiedono supporto per un problema di salute mentale riceve cure realmente efficaci e basate sulle evidenze. Questo significa che la grande maggioranza rimane intrappolata in percorsi inefficaci o parziali, con il rischio di cronicizzare il proprio disagio o di perdere fiducia nei trattamenti disponibili. La psichiatria non dovrebbe essere un’arena di posizionamenti ideologici, ma una scienza orientata alla cura e al benessere. Serve maggiore chiarezza, rigore e un approccio che metta davvero al centro il paziente, garantendogli risposte efficaci, accessibili e basate sulle migliori conoscenze disponibili.