Cosa succede se crolla la frontiera tra le diverse specie? È giunto il momento di porci domande, che mai la scienza occidentale avrebbe accettato: le piante pensano? Possiamo pensare che piante e animali provino emozioni, sentimenti o significa umanizzare il mondo dei non umani? E cosa significa post-umano? Quella che per molti versi è una catastrofe (la crisi climatica o l’accelerazione del capitalismo), è in realtà anche una possibilità di cambiamento profondo. Riconoscere le esperienze di quelle società che hanno elaborato cosmologie che non pongono l’uomo al centro, e che erroneamente consideriamo primitive, potrebbe essere una strada verso la costruzione di una nuova cittadinanza ecologica, dove la natura viene pensata come un insieme di vite e relazioni.
Leonardo Caffo, filosofo, e Andrea Staid, antropologo, dialogano sulla svolta naturalista ed ecologista del pensiero contemporaneo.