il posto delle parole

livio partiti
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Jul 3, 2025 • 32min

Lino Angiuli "Un altro tempo"

Lino Angiuli"Un altro tempo"Nino Aragno Editorewww.ninoaragnoeditore.itDopo oltre mezzo secolo di vita poetica, Angiuli si ripresenta al lettore con la messa a punto di una visione del mondo, nella quale sono iscritti gli esiti di un’inesausta ricerca umana oltre che letteraria, poggiata sulla necessità di rispondere alle domande esistenziali poste sia dall’esterno che dall’interno di un mobile orizzonte coscienziale. E questo accade dentro la manifesta intenzione di trovare un’«uscita di insicurezza» dai novecentismi anche grazie al costante richiamo verso un’«alt(r)a visione del mondo» capace di sospingere l’ispirazione oltre i recinti dell’ego, verso inediti approdi, il che non gli impedisce di confermare i punti fondamentali di una riconoscibile poetica, come viene attestato dall’acuta e puntuale postfazione di Claudio Toscani. In copertina Disegno originale di Vito MateraLino Angiuli (1946) è nato e vive in provincia di Bari, dove ha diretto per la Regione Puglia un Centro di servizi culturali. Collaboratore della RAI, di periodici e quotidiani, ha fondato e diretto alcune riviste letterarie, tra cui il semestrale «incroci». Ha pubblicato numerosi libri in lingua italiana e dialettale. Ricordiamo, tra gli ultimi, Catechismo (1998) e Daddò daddà (2000), di cui per Aragno Un giorno l’altro (2005) e L'appello della mano (2010). Sulla sua produzione poetica vedasi Dal Basso verso l’alto: studi sull’opera di Lino Angiuli, a cura di Daniele Maria Pegorari (2006).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jul 2, 2025 • 23min

Marco Bonfanti "Appunti contadini"

Marco Bonfanti"Appunti contadini"Edizioni Clichywww.edizioniclichy.it«Non posso più muovermi di qua. Come vi diceva, non c’ho macchina e c’ho pure il bastone. Eppure ogni jorno vedo il mare dal mio balcone e mi sembra di viaggiare. È qui davanti a me, a pochi metri di lontananza. Ogni mattina lo guardo per una o due ore, da solo, nel silenzio. Quando era giovane volevo scappare di qua, ma mo’ non cambierei mai questo posto per un altro. Ve lo giuro…»Gli ultimi cento anni della storia d’Italia raccontati dallo sguardo e nelle parole di un contadino calabrese.«Mi chiamo Michele Naccari e sono nato di Tropea tantissimi anni fa, che manco mi ricordo più quanti. E la mia vita non è stata tranquilla come voi adesso. Allora era tutto differente. Adesso voi girate, facete e guadagnate qualcosa. Io ho dovuto sudarla la vita mia».A raccontare in prima persona questa «vita sua», lunga e sfiancante fin da quando era un ninno, è un contadino calabrese, semi-analfabeta, ormai vecchio, senza quasi più forze ma con ancora un’indomabile voglia di lottare, di aggrapparsi agli ultimi istanti di un’esistenza trascorsa tra fame e povertà, spinto dalla forza di volontà, «perché io la testa non l’abbasso davanti a nessuno». Nelle sue parole sgangherate, al tempo stesso così incomprensibili e chiare, nella sua lingua imprevedibile eppure vitale, tutto si fa ricordo, nostalgia. Nel suo eloquio sghembo scorre davanti a noi un secolo di storia d’Italia, con le sue grandezze e le sue miserie, le sue speranze e le sue sconfitte: gli albori del Novecento, il fascismo, la guerra, l’emigrazione, la ricerca di un lavoro che non c’è, il mondo che cambia sotto gli occhi, la vita e le persone che cambiano con lui, fino ai giorni nostri, una nuova epoca tanto difficile da capire quanto impossibile da fermare.Una storia narrata dalla parte degli ultimi, dei dimenticati, degli sconfitti, che dipinge chi siamo e chi siamo stati, che ci ricorda la nostra fragile e ostinata umanità. Un secolo di storia italiana raccontato attraverso gli occhi, le memorie e le parole sbilenche di chi l’ha attraversata restandone di lato, là dove spesso la storia non guarda, un vecchio contadino che ha mescolato la sua esistenza con la terra e che si racconta tutto d’un fiato, come d’un fiato scorrono le vite con la loro inarrestabile, travolgente potenza.Marco Bonfanti nasce a Milano nell’agosto del 1980. Dopo aver realizzato due pluripremiati cortometraggi, Le Parole di Stockhausen nel 2008 e Ordalìa (dentro di me) nel 2009, il 1° ottobre del 2011 porta un gregge di oltre settecento pecore in piazza del Duomo a Milano: la notizia fa il giro del mondo e viene ripresa dai principali media. Si tratta di una scena del suo lungometraggio d’esordio, L’Ultimo Pastore, un film che diventa rapidamente un caso nazionale e internazionale, invitato in oltre centoventi festival nel mondo, fra cui il Sundance (Slamdance), Tokyo, Torino, Dubai, Kerala, Transilvania, Bangkok, Sidney e Seattle, e vincitore di numerosi premi. Nel 2014 realizza Tubiolo e la Luna, episodio del film collettivo 9×10 Novanta, presentato alla 71esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, che si aggiudica un Nastro D’Argento speciale. Nel 2016 dirige Bozzetto non troppo, documentario sul celebre animatore Bruno Bozzetto, in concorso alla 73esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Venice Classics, invitato all’Annecy Animation International Film Festival e in cinquina ai Nastri D’Argento come miglior film documentario. Nel 2019 realizza il lungometraggio L’Uomo senza Gravità, interpretato – fra gli altri – da Elio Germano, Michela Cescon ed Elena Cotta. Il film è invitato alla Festa del Cinema di Roma e allo Shanghai International Film Festival, ed è scelto da Netflix come Film Original. Nel 2024 lavora a un documentario sullo Stato della Città del Vaticano sotto il pontificato di Papa Francesco, di prossima uscita. Appunti contadini è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jul 1, 2025 • 23min

Emanuela Bernascone "Brioches a colazione"

Emanuela Bernascone"Brioches a colazione"Robin Edizioniwww.robinedizioni.itUn’amicizia che resiste alla prova del tempo: Alice, Francesca e Raffaella sono legate da più di vent’anni di risate, confidenze e sfide quotidiane. Si muovono tra Torino, Milano, Parigi, New York e Siviglia con la certezza di un legame indistruttibile, ma il destino ha in serbo per ognuna di loro una svolta inaspettata. Ciascuna, a modo suo, dovrà fare i conti con un passato che ha lasciato cicatrici profonde, affrontando traumi irrisolti, tradimenti, silenzi, separazioni e perdite. Ma nei momenti più difficili, quando il mondo intorno a loro cambierà drasticamente, potranno contare l’una sull’altra, traendo da questa solidarietà la forza necessaria a costruirsi un futuro diverso da quello che avevano immaginato. Tra tensioni emotive e momenti di leggerezza, alla fine quel che conta è il legame indissolubile che le tre amiche condividono, ciò che dà un senso al tutto.https://emanuelabernascone.com/Emanuela Bernascone è giornalista pubblicista e lavora nella comunicazione da più di due decadi. Inizialmente Capo Ufficio Stampa della Fondazione Italiana per la Fotografia, da quando, nel 2005, ha fondato la propria agenzia collabora con autorevoli realtà pubbliche e private in Italia e tiene corsi di comunicazione presso diversi enti.Il suo primo romanzo "Malta bastarda" è stato pubblicato nel 2021 dalla casa editrice ExCogita.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jul 1, 2025 • 28min

Giandomenico Crapis "La democrazia non è un talkshow"

Giandomenico Crapis"La democrazia non è un talkshow"Saggio storico sulla televisione italianaBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itOggi la televisione non è più quella che vide la luce il 3 gennaio del 1954. Da quella data, infatti, non è mai rimasta un giorno identica a sé stessa, accompagnando e riflettendo nei suoi mutamenti quelli che sono avvenuti nella società, nei costumi, nella politica. Fino ad assistere e assorbire l’avvento del web, uno scenario che a molti è sembrato segnarne la fine. Tuttavia, nonostante le tantissime trasformazioni e le mille età condensate in un secolo scarso, la morte della Tv non solo non c’è stata, ma probabilmente ancora non ci sarà per molto tempo. Come ha dimostrato la pandemia da Covid, infatti, la televisione rimane per le comunità uno strumento fondamentale nei momenti di emergenza, di gran lunga più forte di qualsiasi più recente mezzo di comunicazione. Raccontando la Tv dagli albori – dal successo di Lascia o raddoppia? ai ruggenti anni Sessanta tra sceneggiati e programmi d’informazione, dalla fine del modello bernabeiano di Tv alla nascita del sistema misto, dalla stagione militante della nuova Rai 3 alla «discesa in campo» del magnate della Tv privata, fino ai giorni nostri – La democrazia non è un talkshow racconta e spiega quanto radicalmente la televisione abbia contribuito a plasmare il nostro Paese, il modo in cui lo guardiamo e noi che lo viviamo.Giandomenico Crapis è uno storico della Tv. Ha pubblicato diversi saggi tra i quali: Televisione e politica negli anni Novanta (2006), Enzo Biagi. Lezioni di televisione (2016), Matteo Renzi dal pop al flop (2019), Umberto Eco e la politica culturale della Sinistra (con C. Crapis, 2022) e Il frigorifero del cervello. Il Pci e la televisione da «Lascia o raddoppia?» alla battaglia contro gli spot (2024). Ha scritto per «Problemi dell’informazione», «l’Unità», «il manifesto» e attualmente è commentatore del «Fatto Quotidiano».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jul 1, 2025 • 14min

Armando Besio "Zelbio Cult"

Armando Besio"Zelbio Cult"Incontri d'autore su quell'altro ramo del Lago di Comohttps://www.zelbiocult.it/Sabato 12 luglio l’apertura è con lo spettacolo teatrale La scomparsa di Elettra. Orazione per una soubrette, scritto e interpretato da Nicola Russo. Fondatore della compagnia Monstera, ha scritto, ideato ed è stato protagonista di molti spettacoli teatrali messi in scena, tra gli altri, al Teatro Elfo Puccini e al Teatro Franco Parenti di Milano. In questo primo studio del suo nuovo spettacolo, presentato in anteprima in occasione del festival, porta in scena la vita di Elettra Romani, ballerina e attrice di avanspettacolo, offrendo una riflessione toccante sul senso del mestiere di attore e, più in generale, sul lavoro nel mondo dello spettacolo. Venerdì 18 luglio un gradito ritorno con Lamberto Curtoni, violoncellista e compositore poliedrico che si esibisce nelle più grandi istituzioni concertistiche italiane, già ospite di Zelbio cult nel 2022, presenta Vox Celli. La voce del violoncello, concerto per violoncello solo: una conversazione in musica che è anche un viaggio attraverso secoli e generi musicali diversi, da Bach ai Beatles, passando per le composizioni originali dell’autore. Sabato 26 luglio la giornalista e autrice Marta Perego, tra le voci più apprezzate del nuovo giornalismo culturale italiano, ci accompagna in un percorso letterario con Colazione al parco con Virginia Woolf. Venti grandi romanzi che ci fanno stare bene (Vallardi). Un invito a riscoprire, anche nell'era dei social media governata da algoritmi e visualizzazioni, la bellezza della lettura e il potere terapeutico dei libri. Venerdì 1 agosto una serata dedicata alla geopolitica: il fotografo e regista Piergiorgio Casotti, viaggiatore esperto abituato a muoversi tra le periferie geografiche e sociali del mondo, presenta Uppa. Cronache groenlandesi (Italo Svevo), un racconto per immagini e parole dei dieci anni trascorsi dall’autore nella Groenlandia dell'est. Un viaggio tra paesaggi mozzafiato e storie di vita quotidiana in una terra magnifica, spietata e contesa, definita dall’autore stesso come una «prigione mascherata da libertà». Domenica 3 agosto, grazie alla collaborazione con il Festival di Bellagio e del Lago di Como, in programma l’ormai consueto appuntamento con la musica classica nella Chiesa di San Paolo Converso di Zelbio. Alle 17.00 il concerto del Maestro Marco Zoni, Primo Flauto del Teatro alla Scala di Milano, accompagnato dall'orchestra di flauti Zephyrus. Sabato 9 agosto un evento per gli appassionati manzoniani (e non solo): la scrittrice italoamericana Ben Pastor, autrice di solida fama, nota come giallista per Sellerio Editore, presenta La fossa dei lupi o come proseguono i Promessi Sposi (Mondadori), romanzo che immagina un seguito al capolavoro di Alessandro Manzoni trasformandolo in un giallo storico ambientato nella Lombardia del Seicento. Un'indagine intrigante che, a partire dalla notizia dell’uccisione dell’Innominato, mescola sapientemente finzione e realtà storica. Sabato 16 agosto Rosa Matteucci, una delle voci più originali e raffinate della narrativa italiana contemporanea, definita da Carlo Fruttero «impietosa, feroce cantatrice del nonostante» e accostata ad autori come Céline, Beckett e Bernhard, ci conduce in un viaggio spirituale con Cartagloria (Adelphi), un memoir che attraversa l'India dei santoni e i Pirenei di Bernadette, alla ricerca di Dio e di sé stessi. Un racconto ironico e profondo sulla fede e la condizione umana, in bilico sull’illusorio crinale fra comico e tragico. Chiude il programma sabato 23 agosto il giornalista e fisico Enrico Pedemonte, già inviato del “Secolo XIX”, corrispondente da New York de “L’Espresso” e caporedattore di “Repubblica”. Nel saggio La fattoria degli umani (Treccani) analizza come le piattaforme digitali stiano trasformando le nostre vite e influenzando la democrazia, l'informazione e le relazioni sociali. Una riflessione attuale e necessaria sull'impatto della tecnologia nella società contemporanea, un’indagine precisa che unisce la competenza scientifica dell’autore con la sua attitudine giornalistica e divulgativa. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jun 30, 2025 • 23min

Paolo Lanaro "Fuga, ritorni"

Paolo Lanaro"Fuga, ritorni"PoesieApogeo Editorehttps://www.remweb.it/scheda-libro/paolo-lanaro/fuga-ritorni-9791281386266-224.html“[...] Li senti, i giorni che fuggono come treni veloci nella pioggia, come navi che se ne vanno nella sera con vele gonfie e torme di cavalieri che cavalcano verso un tramonto viola; e lì incontri una ragazza a cui chiediamo di mutarsi in un’altra ragazza vissuta tempo fa, una donna che riappare oltre il Lethe tra gli asfodeli, maggiolino sul bronzo ossidato di una siepe; un viso piccolo e tenero che esce a Parigi da un métro e declina tutta la misteriosa, fertile differenza tra uomo e donna… lui tutto linee, margini, perimetri, razionalità e definizione; lei tutta sostanza. Con un unico possibile terreno d’incontro: una notte lunga, fiammante, rossa. Oh sì, l’inferno non è dopo. Era prima, negli anni dissipati. E Paolo va, nel sogno, attraverso città crollate, sentendo sempre la presenza dei mondi di sotto, rotti, squinternati e senza lumi; col Bacchiglione che sembra, o vorrebbe, tornare indietro alle sorgenti, fino alle soffitte dove i bambini che si svegliavano presto sentivano il vento volare sui boschi e cercavano di raggiungerlo, lontano, oltre i confini”.Dalla prefazione di Paolo RumizPaolo Lanaro ha esordito nel 1981 con una raccolta di poesie (L’anno del secco, Savelli) a cui ne sono seguite molte altre. Con Poesie dalla scala C (L’Obliquo) e Rubrica degli inverni (Marcos y Marcos) è stato finalista a due edizioni del premio Viareggio. All’attività di poeta ha affiancato spesso quella di critico e da qualche anno anche quella di scrittore, come testimoniano i memoir pubblicati da Cierre (Una tazza di polvere, Contro i venti invisibili, Ogni cosa che passa). Collabora con vari giornali e riviste. Vive a Vicenza, dove ha insegnato per anni filosofia. È socio ordinario dell’Accademia Olimpica.Paolo Lanaro "Un giorno dopo l'altro" Ronzani Editorehttps://ilpostodelleparole.it/libri/paolo-lanaro-un-giorno-dopo-un-altro/Paolo Lanaro "Rubrica degli inverni" marcos y marcoshttps://ilpostodelleparole.it/paolo-lanaro/paolo-lanaro-rubrica-degli-inverni/Paolo Lanaro "Versi spediti a una cassetta postale" Apogeo Editorehttps://ilpostodelleparole.it/libri/paolo-lanaro-versi-spediti-a-una-cassetta-postale/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jun 30, 2025 • 22min

Mariona Miret "Dopo il Premio Ostana"

Mariona Miret"Dopo il Premio Ostana"Le lingue sono radici che fioriscono in ogni luogo.Il “Premio Ostana: scritture in lingua madre – escrituras en lenga maire” è ideato da Chambra d’oc, e promosso e sostenuto da: Comune di Ostana, Regione Piemonte, Cirdoc – Insitut Occitan de Cultura, Pen club Occitan, Ràdio Lenga d’Òc, Fondazione CRC, Fondazione CRT, ATL Cuneo.Premio specialeKristian BRAZLingua bretone (Francia)accompagnata da Bernez RouzPremio internazionaleSoulama Maténé MARTINE “TÉNÉ TINA”lingua cerma (Burkina Faso)accompagnato da Oliviero VendraminettoPremio minoranze linguistiche storiche in ItaliaFrancesca SAMMARTINOlingua croata (Italia)accompagnato da Mariona MiretPremio Lingua OccitanaEstelle CECCARINIlingua occitana (Francia)accompagnata da Corinne LheritierPremio traduzioneÉamon Ó CIOSÁINLingua irlandese (Irlanda)accompagnato da Teresa Geninatti ChioleroPremio GiovaniBerta DÁVILAlingua galiziana (Spagna)accompagnato da Guglielmo DiamantePremio composizione musicaleMarie Olga SOHANTENAINA “OLGA DEL MADAGASCAR"Lingua malagasy tsimehety (Madagascar)accompagnato da Flavio GiaccheroPremio cinemaMano KHALILlingua curda (Siria)accompagnato da Antonello ZandaIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jun 30, 2025 • 24min

Davide Susanetti "Vertigine della soglia"

Davide Susanetti"Vertigine della soglia"Ferite, passaggi, metamorfosiEdizioni Tlonwww.tlon.itChiudere gli occhi, tacere la lingua, interrompere il fluire consueto delle cose. È in questo gesto semplice e radicale che si schiude la soglia, luogo di crisi e metamorfosi, varco che consente di disfare e ridisegnare se stessi. Vertigine della soglia è un itinerario simbolico, filosofico e iniziatico lungo ventidue stazioni: ogni tappa è un frammento che respira, una scheggia che allude, un segno che accenna all’inaudito, una ferita che diventa promessa di un’unità nascosta.Davide Susanetti attinge alla sapienza arcaica, alla mistica, al mito, per indicare il cuore invisibile del reale, là dove gli opposti si ricompongono, come la metà di un dado spezzato che attende di combaciare. Un libro da attraversare più che da leggere, capace di fare della lettura stessa un’esperienza di transito verso l’altrove, di silenzio, di ascolto. Perché solo chi vibra nella vertigine della soglia può ritrovare, nel buio che atterrisce, la luce che tutto trasfigura.Davide Susanetti (1966) è professore di Lette­ratura greca all’Università degli Studi di Pado­va. Si occupa di teatro antico, di filosofia greca e di tradizioni esoteriche.Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Luce delle muse. La sapienza greca e la magia della parola (Bom­piani, 2019), Il simbolo nell’anima. La ricerca di sé e le vie della tradizione platonica (Carocci, 2020), Il talismano di Fedro. Desiderare, vedere, essere (Carocci, 2021), Quei discorsi dell’amore. Leggen­do il Simposio di Platone (Carocci, 2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jun 28, 2025 • 24min

Edo Bricchetti "Andar per abbazie"

Edo Bricchetti"Andar per abbazie"Meravigli Edizioniwww.meravigliedizioni.itOggi si parla, a ragion veduta, della “Strada delle Abbazie”, un cammino che unisce idealmente la chiesa di San Pietro in Gessate, l’abbazia di Monluè, l’abbazia di Chiaravalle, la basilica di Santa Maria in Calvenzano (Vizzolo Predabissi), l’abbazia di Viboldone (San Giuliano M.), l’abbazia di Mirasole (Opera), l’abbazia di Morimondo e la certosa di Garegnano. Nonostante non sia ormai più in vigore in tutte l’originaria regola monastica, il potere evocativo delle loro architetture e degli straordinari scrigni di storia e arte racchiusi al loro interno riescono a regalarci la scoperta e lo stupore di una visita che appaga l’occhio e fa riposare la mente.Dietro la guida appassionata e appassionante di Edo Bricchetti, un prezioso volume dal ricco apparato iconografico, che ci conduce in un sorprendente viaggio a chilometro zero.Edo Bricchetti (Milano, 1946), umanista e architetto, ha insegnato al Politecnico e all’Università Bicocca. È membro del Board dell’I.W.I. (Inland Waterways International), consigliere regionale ICOM (International Council of Museums), referente dei Paesaggi Culturali della Rete degli Ecomusei Lombardi, membro del Comitato Tecnico della Consulta degli Ecomusei Lombardi. Animatore di progetti europei sui beni culturali materiali, immateriali e paesaggistici, è ideatore e progettista di: Ecomuseo Adda di Leonardo, Ecomuseo Martesana, Ecomuseo Valvarrone, Ecomuseo Valle Spluga, Ecomuseo del Distretto dei monti e laghi briantei. Già membro del Comitato Tecnico Scientifico dei “Percorsi di Leonardo” (Navigli Lombardi s.c.a.r.l.) per la promozione e la valorizzazione culturale e turistica del Sistema Navigli. Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Commissione Nazionale per i Beni Culturali industriali, gli ha conferito un attestato di benemerenza per la sua opera pluridecennale nel campo dell’archeologia industriale. A seguito dei suoi studi sulle vie d’acqua interne è stato nominato “Custode delle Acque”. Dalla Fondazione dei Rotary International ha ricevuto il titolo di “Paul Harris Fellow” in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra i popoli di tutto il mondo. Al suo attivo ha numerosi libri. Per Meravigli ha pubblicato Il Naviglio Grande è bello anche in bici e Naviglio Pavese e di Bereguardo belli anche in bici (nella collana “Andar per Navigli”, di cui è curatore); Navigli del Milanese ieri e oggi (con testi di Giuseppe Codara); I Navigli di Milano – Viaggio pittorico; Borghi milanesi del Naviglio Piccolo (in collaborazione con sua figlia Alessandra); Leonardo: la pittura, i navigli, l’acqua; Storia e storie degli antichi borghi milanesi; Corpi Santi – Storia e storie del Comune che circondava Milano; Andar per abbazie.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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Jun 28, 2025 • 14min

Teresa Geninatti Chiolero "Premio Ostana 2025"

Teresa Geninatti Chiolero"Premio OstanaLe lingue sono radici che fioriscono in ogni luogo"https://www.premioostana.it/Sabato 28 giugno 2025, ore 16:30Traduzione, passionee collaborazione per un lavoro di qualitàfra le rive del Mare CelticoConversazione con Éamon Ó Ciosáin, Premio TraduzioneA cura di: Teresa Geninatti Chiolerolingua gaelicaPer seguire online, la cerimonia di premiazionehttps://www.premioostana.it/segui-la-cerimonia-di-premiazione-dal-sito/Ecco i vincitori dell'edizione 2025:Kristian Braz(bretone, Francia) – Premio specialeSoulama Maténé Martine 'Téné Tina'(cerma, Burkina Faso) – Premio internazionaleFrancesca Sammartino(croato, Italia) – Premio minoranze linguisticheBerta Dávila(galiziano, Spagna) – Premio giovaniÉamon Ó Ciosáin(irlandese, Irlanda) – Premio traduzioneEstelle Ceccarini(occitano, Francia) – Premio lingua occitanaOlga del Magascar(malagasy, Madagascar) – Premio musicaMano Khalil(curdo, Siria) – Premio cinemaIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

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