Un paradosso quel celebre incipit di Lévi-Strauss: “Odio i viaggi e i viaggiatori”. Un paradosso considerando che le pagine seguenti hanno dato vita a uno dei più affascinanti libri di viaggio mai scritti, che la voce di Toni Servillo ci restituirà. Tristi Tropici di Claude Lévi-Strauss è molto più di un libro di viaggio. È anche un viaggio dentro l’uomo, i suoi racconti, le sue culture, un viaggio nella storia del mondo e dei rapporti tra paesi colonizzatori e colonizzati, un viaggio lungo gli sguardi che ogni società lancia alle altre, con la presunzione di essere migliore. Un viaggio dentro se stesso che il grande etnologo francese, scomparso nel 2009 all’età di cent’anni, compie abbandonando lo stile di studioso per toccare momenti di poesia altissima. Ascoltare oggi le parole che ha scritto nel 1955 fa cogliere la grandezza dello scrittore con le sue amare previsioni, purtroppo, talvolta avveratesi.