In questo dialogo coinvolgente, Pif, conduttore e regista noto per il suo impegno civile, racconta delle sue origini come video operatore e delle sue esperienze con grandi nomi come Franco Zeffirelli. Si discute della lotta contro la mafia, evitando toni pesanti. Pif esplora le sfide della politica italiana, affrontando i legami tra mafia e corruzione. Con momenti umoristici e riflessioni sincere, si indaga sull'importanza dell'autenticità nel mondo dell'arte e delle pressioni che gli artisti devono affrontare.
01:58:51
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Pif bocciato e cacciato a scuola
Pif è stato bocciato e poi cacciato dalla scuola salesiana per cattivi risultati.\n- Ha scelto il liceo scientifico per seguire gli amici, ma non era la sua strada.
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Lavoro da dogsitter con Zeffirelli
Pif ha lavorato come dogsitter di Franco Zeffirelli, esperienza che gli ha permesso di imparare sul cinema.\n- Non faceva il regista ma era vicino a grandi professionisti del cinema e ascoltava storie di grandi attori.
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Ingresso a Mediaset con corso autori
Pif è entrato a Mediaset facendo un corso per autori televisivi, iniziando come autore per Le Iene.\n- La selezione avveniva tramite corsi specifici dove imparava tanto sulla televisione e sul mestiere dell'autore.
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Ospite di questa nuova puntata, registrata a Torino in occasione della Biennale Democrazia 2025, il conduttore, autore e regista Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. La carriera di Pif è partita con il sogno di fare il regista, ma per arrivarci ha preso strade inaspettate, dagli inizi come video operatore a dogsitter di Franco Zeffirelli, per poi approdare a Le Iene grazie a un corso per autori televisivi tenuto da Mediaset. In quel periodo, Pif ha affinato la sua propensione per la narrazione giornalistica, poi perfezionata con il programma di Mtv Il Testimone, in cui si prefiggeva di ribaltare il paradigma della tradizionale intervista televisiva con un controcampo del giornalista che annuisce e una pianta sempre sullo sfondo. Ovviamente si è parlato anche di lotta alla mafia, evitando sermoni troppo pesanti per il rischio che poi qualcuno "tifi per Totò Riina".