Volgere l’attenzione ad alcuni luoghi e momenti nei quali si gioca negli spazi pubblici in Italia, oggi può permetterci di accedere a un osservatorio inedito a partire dal quale scoprire alcune dinamiche in corso in contesti sempre più eterogenei come sono quelli del nostro paese. I luoghi e i tempi del gioco possono, in questo senso, mostrarci purtroppo ancora oggi a volte vecchie e nuove forme di esclusione. Ma, in altri casi, essi possono farci scoprire inattese occasioni di incontro, nelle quali il giocare può diventare spazio condiviso di espressione, nonché occasione quotidiana per prendersi cura insieme di luoghi e beni comuni. Parchi, campi sportivi, cortili scolastici possono diventare stimolanti contesti educativi in cui si possono sperimentare nuove appartenenze comuni, indipendentemente dalle provenienze e dai pregiudizi reciproci.