Il dono di parti del proprio corpo (come sangue, organi, cellule staminali, latte materno) è una pratica in costante sviluppo grazie ai progressi della biomedicina. Si tratta tuttavia di una forma particolare di dono. Nella tradizione antropologica di Marcel Mauss, il dono è una forma di scambio che crea legami fra le persone. Qui invece (salvo casi particolari) si tratta di una donazione anonima: non deve esistere rapporto tra il donatore e il ricevente, e non può esserci una diretta reciprocità. Si dona a “estranei”. Quale forma di “altruismo” sta dunque dietro la decisione di donare parti del proprio corpo? Non riescono a spiegarlo né i modelli utilitaristici dell'agire razionale, né le teorie antiutilitaristiche. È piuttosto in gioco una tensione morale, particolarmente forte per il coinvolgimento del corpo, che le associazioni della società civile riescono a convogliare verso obiettivi e pratiche di bene comune.