Attraverso la sua esperienza personale di bambino della Guadalupa, arrivato in Francia all’età di otto anni per scoprire di essere “nero”, fino alla brillante carriera di calciatore che lo ha condotto a essere campione del mondo nel 1998 con la nazionale francese, Lilian Thuram ha maturato una profonda riflessione sulle diverse forme del razzismo e sulla possibilità, spesso in contesti marginali come le banlieues parigine, di vivere insieme al di là delle differenze. Riflessione che ha al centro il tema della costruzione dell’altro e del cambiamento del nostro immaginario per un futuro di uguaglianza. Imparare l’arte del vivere assieme per una società più giusta, di co-abitare per sconfiggere tutti i razzismi e le diseguaglianze, questo il suo messaggio che da anni persegue anche attraverso la sua fondazione, a cui si dedica con passione da quando ha appeso le scarpe al chiodo.