Jean Loup Amselle negli anni passati ha elaborato la teoria, assolutamente innovativa, di un meticciato originario, ribaltando la concezione che all’origine ci fossero etnie separate, che a suo parere sono state costruite piuttosto da azioni classificatorie di studiosi o colonizzatori. Successivamente ha proposto un’ulteriore lettura della tematica identitaria, basata sulla metafora delle connessioni, intese nell’accezione informatica, che spiega come le comunità costruiscano le loro identità locali, connettendosi a significanti e valori globali, per poi ritornare al locale dopo una sorta di triangolazione. Da qui il paradosso che proprio la globalizzazione culturale dà vita e alimenta il nascere di un sempre maggior numero di localismi. Il dialogo con uno dei più autorevoli studiosi e antropologi europei della questione identitaria, anche alla luce di studi e analisi recenti.