Nathalie Tocci, direttrice dell'Istituto Affari Internazionali e esperta di politica europea, discute le sfide dell'Europa dopo la rielezione di Trump. Sottolinea la necessità di un risveglio politico, facendo attenzione alle minacce economiche e alle relazioni transatlantiche. Tocca anche il tema dell'autonomia strategica e delle politiche climatiche in Europa, enfatizzando l'urgenza di una maggiore cooperazione tra i paesi europei. Infine, consiglia film e libri per approfondire l'importanza di affrontare le attuali crisi globali.
L'Europa è percepita come inattiva di fronte alla possibile rielezione di Trump, con riscontri preoccupanti nelle sue istituzioni e leadership.
Il ritorno di Trump potrebbe impattare negativamente sulle politiche climatiche europee, influenzando la transizione verso energie rinnovabili.
Per far fronte a sfide geopolitiche e economiche crescenti, l'Europa deve rivedere la propria strategia di difesa e cooperazione interna.
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L'Europa e il risveglio necessario
La retorica attuale sostiene che l'Europa deve 'svegliarsi' in risposta al potenziale ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, ritenuto un pericolo per la stabilità europea. Si evidenzia che questa interpretazione implica che l'Europa sia inattiva e che la nuova amministrazione Trump possa nuovamente rovinare le relazioni transatlantiche. La conversazione verte sulla necessità di analizzare la situazione attuale e di comprendere se effettivamente l'Europa sia in uno stato di torpore, con le sue istituzioni e leadership più fragili rispetto al passato. Tale risveglio dovrebbe tradursi in azioni concrete per rafforzare la cooperazione e affrontare le sfide politiche ed economiche imminenti.
Le minacce economiche e commerciali di Trump
Uno dei temi principali è la minaccia economica rappresentata dal protezionismo annunciato da Trump, che prevede l'imposizione di dazi del 20% sulle merci in ingresso negli Stati Uniti. Questo approccio potrebbe avere impatti diretti sull'Europa, data la sua significativa esposizione commerciale e la dipendenza economica dagli Stati Uniti. Gli esperti mettono in evidenza come alcuni paesi europei potrebbero risentire maggiormente di tali misure, facilitando così un 'divide et impera' negli Stati Uniti. Nonostante ciò, ci sono piani già in fase di elaborazione per contrastare queste problematiche e tentare di mitigare gli effetti di una possibile guerra commerciale.
Implicazioni per le politiche climatiche e la sicurezza
Il ritorno di Trump potrebbe dare il colpo di grazia a molte politiche climatiche europee, soprattutto se il presidente statunitense decidesse di uscire dall'Accordo di Parigi. Questo scenario potrebbe rafforzare le voci scettiche all'interno dell'Europa, minando ulteriormente gli sforzi per la transizione verso fonti energetiche rinnovabili. La questione della sicurezza è altrettanto critica, con Trump che potrebbe richiedere un pagamento per la protezione militare degli Stati Uniti nei confronti dell'Europa. Gli esperti avvertono che questa situazione potrebbe rendere l'Europa più vulnerabile e influenzare le dinamiche geopolitiche, soprattutto nella guerra in Ucraina.
Le risposte europee alle sfide presenti
La risposta dell'Europa alle nuove realtà geopolitiche implica un approccio strategico che potrebbe includere un incremento della spesa per la difesa e un miglioramento della cooperazione all'interno dell'Unione Europea. Si suggerisce che un'eventuale vittoria di Trump potrebbe rappresentare un'opportunità per l'Europa di rivedere la propria posizione e avviare riforme necessarie per affrontare le sfide moderne. Nonostante le fragilità attuali, ci sono segni di un potenziale risveglio europeo, dove la necessità di unità e determinazione diventa sempre più evidente. Tuttavia, la fattibilità di tali cambiamenti è messa in discussione dalla mancanza di volontà politica in molti stati membri.
Dopo la rielezione di Donald Trump negli Stati Uniti, in molti hanno detto che l’Europa deve svegliarsi e prepararsi a diventare autonoma. Ma i presupposti non sono positivi. Con Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali.