La religione, o più precisamente il riferimento alla religione, si usa in due modi diversi: o per contrassegnare un’identità o per indicare una fede. Oggi queste due direzioni tendono a contrapporsi: la comunità di fede non si riconosce necessariamente nella religione identitaria. Il crocifisso è un simbolo culturale, di identità, oppure l’espressione di una fede? Si può essere cattolici o musulmani atei? Gli immigrati sono musulmani perché credono o perché provengono da un paese musulmano? In questo caso, che cosa significa il riferimento religioso per un ateo? Ha senso quando la religione si iscrive in una cultura, ma oggi il divorzio fra religione e cultura si fa sempre più marcato, il che rende più visibili le comunità di fede e le spinge sempre più sulla difensiva. Dunque il “ritorno del religioso” non segna il ritorno di culture tradizionali, bensì la crisi della cultura europea contemporanea.