«Dove gioca un bambino, là è sepolto un segreto», ha detto Walter Benjamin. Là dove Stefano Bartezzaghi sfida Davide Tortorella bisogna scrivere il nome di un gioco. Si tratta di uno schema di parole crociate da riempire: un cruciverba che parla di giochi. I giochi hanno nomi che si tramandano di bambino in bambino, secondo logiche che appaiono misteriose. Il cruciverba è una scacchiera per il linguaggio, su cui a muoversi non sono i pezzi, cioè le lettere, ma il loro senso. Le caselle bianche reclamano di essere riempite; le caselle nere ci ripetono che un bel gioco dura poco, e ci dicono quanto. Il gioco di Bartezzaghi e Tortorella fa incrociare gli elementi più disparati, casuali e frivoli della nostra cultura. Non tanto sul serio, vuole dirci almeno due cose: che non c'è nulla che valga se non è connesso a qualcos’altro e che, alla fine, quello che importa è sapere a che gioco stiamo giocando. Il cruciverba dei Dialoghi da fare tutti assieme!