Giuseppe Chiellino, esperto di finanza del Sole 24 Ore, offre una panoramica critica sul piano di 800 miliardi per il riarmo europeo. Discutono l'impatto positivo sulle azioni nel settore difesa e il crescente impegno finanziario della Germania. Chiellino analizza anche le sfide politiche legate alla cessione di sovranità in ambito difensivo e la necessità di una cooperazione più stretta tra gli stati membri. Le implicazioni del riarmo e le ambizioni di una difesa comune potrebbero ridefinire la stabilità futura dell'Unione Europea.
L'Unione Europea sta pianificando un investimento di 800 miliardi di euro per potenziare la difesa in risposta a inquietudini geopolitiche.
Le azioni delle aziende di difesa hanno registrato una crescita notevole grazie al riarmo europeo, influenzando anche i mercati finanziari.
Deep dives
Piano di riarmo europeo da 800 miliardi
L'Unione Europea sta preparando un piano significativo da 800 miliardi di euro per il riarmo, accresciuto dall'incertezza geopolitica e dal disimpegno militare degli Stati Uniti. Questo piano mira a dotare gli stati membri di risorse finanziarie necessarie per incrementare le loro capacità di difesa. La presidente von der Leyen ha previsto strumenti per raccogliere almeno 150 miliardi attraverso emissioni di euro bond, permettendo così agli stati di investire in infrastrutture militari. La possibilità di utilizzare fondi strutturali europei per spese di difesa, se motivati dallo sviluppo locale, è un'altra novità significativa, specialmente per i paesi dell'est, come la Polonia, più esposti a minacce esterne.
Impatto sui mercati finanziari
Le notizie riguardanti il riarmo europeo hanno già avuto un notevole effetto sui mercati, con le azioni di aziende di difesa come Leonardo e Rheinmetall che hanno visto un aumento tra il 60% e l'80% dall'inizio dell'anno. Inoltre, la recente decisione della Germania di superare il tetto costituzionale sul debito per finanziare queste iniziative porterà a una spesa aggiuntiva di 500 miliardi di euro. Questo aumento della spesa avrà ripercussioni anche sul mercato obbligazionario, causando un rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato tedeschi. La crescente enfasi sulla difesa europea non solo stimola l'azionario, ma modifica anche le dinamiche del debito e della spesa pubblica delle nazioni coinvolte.
Sfide per una difesa comune europea
Nonostante l'emergere di interesse per un'integrazione della difesa europea, esistono ostacoli politici significativi legati alla cessione di sovranità. Molti paesi, specialmente quelli con forze armate nazionali consolidate, sono riluttanti a delegare il controllo militare a un comando europeo. Senza un esercito comune, le risorse soldi disponibili potrebbero non essere sufficienti per costituire un'efficace strategia di difesa. Alcuni esperti suggeriscono che un gruppo di stati disposti a cooperare più strettamente potrebbe essere la chiave per superare questi ostacoli e sviluppare una difesa condivisa in Europa, simile all'approccio intrapreso per l'euro.