Che cos’è oggi l’identità se non un mito? Chi oggi non usa l’identità per definire la propria posizione, per affermare in un certo senso il proprio destino? L’identità è una forte richiesta di riconoscimento, che non tiene conto della ricchezza e della vitalità delle relazioni con gli altri e che riduce drasticamente le relazioni con gli altri a quelle con l’estraneo (da cui distinguersi e da cui difendersi) e con il nemico (da respingere, da combattere, finanche da eliminare). L’identità per Francesco Remotti è dunque un fattore e un segno di impoverimento culturale, forse una riedizione più attuale, seducente ed accettabile, e quindi più subdola, di razzismo.