Land Art e Body Art di Ludovico Pratesi, supervisione di Monica D'Onofrio, regia di Valerio Giannetti.
Negli anni Settanta negli Stati Uniti e in Gran Bretagna si afferma la Land Art che riunisce un gruppo di artisti (Robert Smithson, Michael Heizer, Walter De Maria, Richard Long) che realizzano installazioni in luoghi naturali come deserti, boschi e praterie. Nello stesso periodo alcune artiste come Marina Abramovic, Gina Pane e Valie Export, protagoniste della Body Art, utilizzano il proprio corpo come strumento di ribellione sociale e politica.