La guerra in Siria si è risvegliata?, con Daniele Raineri
Dec 4, 2024
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Daniele Raineri, giornalista esperto di Medio Oriente con una profonda comprensione della geopolitica, discute sull'escalation del conflitto siriano. Analizza la riconquista di Aleppo da parte dei gruppi islamisti e il sorprendente ritiro delle forze di Assad, sottolineando la fragilità del regime. Riflessioni critiche emergono riguardo al supporto occidentale a gruppi considerati terroristici. Infine, affronta la strategia d'italiana verso Assad e consiglia opere culturali per comprendere meglio questo complesso scenario.
L'offensiva di Hayat Tahrir al-Sham ad Aleppo ha evidenziato la vulnerabilità del regime di Assad, mettendo in dubbio stabilità e sicurezza.
Le dinamiche internazionali in Siria coinvolgono attori come Russia, Iran e Turchia, complicando ulteriormente la situazione e alimentando l'instabilità.
Deep dives
L'attuale instabilità in Siria
Negli ultimi giorni, la situazione in Siria ha subito un cambiamento drammatico con l'attacco da parte di Hayat Tahrir al-Sham, un gruppo armato islamista, ad Aleppo, che ha portato alla conquista della città in pochi giorni. Questa offensiva ha messo in discussione la stabilità che il regime di Assad sembrava aver ripristinato dopo anni di conflitto. Malgrado il regime avesse ottenuto aiuti significativi da alleati come Russia e Iran, la vulnerabilità delle sue forze è emersa, mostrando come la linea del fronte si fosse ridotta drasticamente. I gruppi ribelli, potenziati da recenti successi, sono ora motivati a continuare i combattimenti, creando un clima di ulteriore insicurezza per il regime di Damasco e per la popolazione civile, rinvigorendo timori di un nuovo risveglio della guerra civile.
La complessità dei gruppi armati
Hayat Tahrir al-Sham è emerso come uno dei principali gruppi armati nel conflitto siriano, evolvendosi nel tempo da un’organizzazione jihadista più radicale a un gruppo più pragmatico nel cercare stabilità interna. Se inizialmente si proponeva di instaurare un califfato globale, oggi si concentra sul combattimento contro Assad e sull'acquisizione di legittimità internazionale, promettendo tolleranza verso le minoranze religiose. Inoltre, il gruppo ha cercato di rassicurare attori esterni, come la Russia, specificando che le sue operazioni militari si limitano alla Siria. Questa evoluzione riflette una strategia di opportunismo, dove il gruppo si allinea pragmaticamente agli eventi attuali, nonostante la sua etichetta di organizzazione terroristica da parte degli Stati Uniti.
L'influenza esterna nel conflitto siriano
La Siria è diventata un campo di battaglia per varie influenze estere, in particolare da parte di potenze come Russia, Iran e Turchia, ognuna con obiettivi specifici. La Russia, attiva nel sostenere il regime di Assad, ha visto la sua capacità di influenzare il conflitto diminuire a causa della sua impegnativa guerra in Ucraina, lasciando Assad in una situazione precaria. Dall'altro lato, la Turchia ha sostenuto i gruppi ribelli mentre cerca di contenerne l'influenza sul suo confine, mirando a creare una zona cuscinetto. Queste dinamiche internazionali risultano complesse e interconnesse, contribuendo a creare un clima di instabilità che influisce sulla sicurezza della regione e sulla vita dei civili siriani.
Rischi di una ripresa della guerra civile
Con la recente offensiva a Aleppo, le probabilità di un'escalation della guerra civile in Siria sono aumentate notevolmente, dato che i gruppi armati stanno guadagnando slancio e mezzi. La disgregazione delle forze di Assad e il loro morale già compromesso potrebbero incoraggiare ulteriori attacchi da parte dei ribelli. L'assenza di un accordo pacifico tra le varie fazioni e la persistente repressione del regime rendono difficile immaginare una risoluzione pacifica del conflitto. Inoltre, le speranze di stabilità apparente sono state frustrate dalla dura realtà del conflitto, che continua a mietere vittime e a generare eenorme sofferenza tra la popolazione siriana.
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